CAPITOLO #15 : HERMIONE'S POV

Il giorno dopo stavo passeggiando per Diagon Alley con Harry. Ginny era andata a prendere i bambini quella mattina e li aveva mandati alla Tana, perché aveva gli allenamenti di Quidditch, e Harry voleva passare un po' di tempo 'necessario' ,come diceva lui, con me. Dovevo dire che fu bello passare un po' di tempo da solo con Harry. Ero un po' triste che Ron non fosse con noi, ma mi sono assicurato di prendere nota mentalmente di mandargli un gufo per uscire.

"Perché siamo di nuovo qui?" chiesi mentre attraversavamo la zona affollata, non proprio volendo essere lì.

"Ginny vuole un gatto e io ho bisogno della tua esperienza perché ,a differenza di Ron, a me piace molto Grattastinchi" disse, facendomi sorridere pensando al mio gatto. Prima di andare al Serraglio Stregato, Harry entrò in un altro negozio, facendomi aspettare fuori.

"Hermione!" qualcuno chiamò, facendomi girare la testa all'indietro, cercando la persona che mi chiamò, che risultò essere Draco, che sorprendentemente non era con quella specie di cozza dal nome Julia.

"Oh, ciao" dissi con un cipiglio che lui rispecchiava perfettamente.

"Cos'è successo ieri? Non sei mai ritornata dal bagno" disse, con ancora un'espressione accigliata impressa sul suo bel viso. Non potevo concedergli questo tempo.

"È diventato imbarazzante. Non volevo più fare il terzo incomodo e mi avete anche escluso dalla 'vostra' conversazione" dissi, quasi con uno sputo. Entrambi mi stavano dando parecchio fastidio e sentii che presto semplicemente interromperò i nostri  venerdì e li lascerò alla loro riunione del venerdì. Il senso di colpa e il dolore del mio tono si diffusero sul suo viso. Sembrava che non avesse dormito in questi giorni e tutto quello che volevo fare era tenerlo tra le mie braccia ma non potevo cedere per lui come facevo sempre.

"Mi dispiace tanto, Hermione. Non sapevo di averti fatto sentire così" disse, tendendo la mano per afferrare la mia, ma io feci subito un passo indietro. Sapevo che se mi avesse toccato sarei stata come argilla nelle sue mani e mi lascerei modellare di nuovo nella ragazza patetica che voleva qualcosa che non poteva avere.

"Ci sono abituata ormai" dissi alzando le spalle. Mi fece male trattarlo così ma dovevo tenere alta la guardia. Si accigliò ancora di più e sembrò sul punto di scoppiare a piangere, facendomi spezzare il cuore per lui .Sapevo che sarebbe andata così venerdì prossimo e, sapendo quanto io sia stupida, sarei tornata da lui. -Sei conosciuta per essere la strega più brillante della nostra epoca. Sei davvero stupida- dissero i miei pensieri, facendomi alzare internamente gli occhi al cielo ma, dentro di me, sapevo che era così.

"Her-" fu interrotto da Harry che usciva dal negozio con un sorriso trionfante sul volto. Aveva in mano una piccola borsa e seppi che aveva comprato qualcosa per Ginny. Mi fece sorridere sapendo quanto lei lo rendesse felice.

"Malfoy" disse con un piccolo sorriso e con un cenno del capo. Mi piaceva anche quanto Harry fosse civile con Draco.

"Potter" disse Draco. Sembrava che tutta la felicità fosse stata prosciugata dal suo corpo e l'unica cosa rimasta era un Draco Malfoy grigio e opaco. Sembrò come se lui fosse al sesto anno, quando Harry pensava che lui fosse un Mangiamorte. Mi preoccupava vederlo così, ma sapevo che sarebbe stato meglio una volta tornato a casa da Julia.

"Ci vediamo in negozio" disse Harry, notando che stavamo parlando ma non volevo restare più a lungo, altrimenti avrei ceduto e sarei stata in ginocchio a pregarlo, come sempre. Scossi la testa.

"Sarebbe meglio che andassimo. Ci vediamo venerdì" dissi e in quel momento mi sentii come se tutta la felicità fosse svanita dal mio corpo. Camminammo verso il negozio e la mia mente iniziò ad allontanarsi da Draco mentre guardavo tutti quei animali carini.

Avevo scelto un gatto adorabile che era così dolce e carino e mi ricordava Ginny. Harry fu molto contento della mia scelta perché sembrò essersi già affezionato a lei, tenendo il gatto tra le braccia e accarezzandola con un pollice, facendole fare le fusa.

Harry e io continuammo a passeggiare, finché non ci ritrovammo finalmente seduti nel Paiolo Magico, a finire la burrobirra e ad uscire per tornare a casa sua, mentre lui teneva in braccio il gatto.

"Cosa c'è in quella borsa?" gli chiesi e lui mi sorrise. Mi prese la mano in modo che potessimo materializzarci.

"Lo scoprirai" disse e apparimmo a casa sua, per incontrare Ginny e i bambini.

DRACO'S POV

Mi faceva male vederla così. Sapevo che la stavo facendo sentire ma lei non lo dimostrava. Non sapevo cosa mi fosse preso per trattare Hermione in quel modo. La amavo ma sembrava che quando ero con Julia il forte pensiero di Hermione si attenuava, fino a diventare quello che Hermione chiamava 'voci interiori' ,ma i suoi pensieri erano ancora lì e io amavo ancora Hermione più di ogni altra cosa.

Ero seduto sul divano, pensando all'incontro con Hermione di prima, mentre Julia sedeva a pochi centimetri da me, leggendo Il Cavillo. Non eravamo stati così vicini come una volta e iniziai a sentirmi in colpa, sapendo che era perché stavo pensando a Hermione e stavo per scegliere lei, prima di poter dare a Julia la possibilità di stare con me. Facevamo ancora le nostre solite cose ma semplicemente non era più la stessa cosa di prima e lei adorava ancora Hermione.

"Ho visto lei oggi" dissi e lei alzò lo sguardo dal giornale, alzando un sopracciglio.

"Ah sì?" mi chiese e io annuii in risposta. Mi fece male fisicamente vedere Hermione così infelice e sapevo che ero io la ragione dietro tutto ciò.

"E?" chiese, incitandomi ad andare avanti. Alzai le spalle. Julia sospirò e appoggiò Il Cavillo sul tavolo. Girò il suo corpo verso di me, facendo toccare il suo ginocchio con il mio.

"Draco..." si interruppe, costringendomi a guardarla.

"La ami?" chiese senza mezzi termini, cosa che mi scioccò non poco. Non sembrava incazzata nera come tutte le altre ragazze con cui ero stato, poi di nuovo nessuna è mai stata così diretta con me riguardo a Hermione.

"Che cosa?" chiesi ,ancora scioccato dalla sua domanda.

"Ami Hermione?" chiese di nuovo, mettendomi la mano sul mio ginocchio.

"I-io n-no Julia. Sto con te" dissi scuotendo la testa e lei mi sorrise.

"Sappiamo entrambi che stai mentendo. Sei fottutamente innamorato di lei. Lo sei da quando stiamo insieme e anche da molto prima" disse e io iniziai a sentirmi in colpa.

"Da quel giorno che abbiamo fatto tardi e lei se n'è andata sei stato diverso" disse accigliata e sapevo che questo l'avrebbe fatta arrabbiare, poi di nuovo non sapevo che aspetto avesse quando era davvero arrabbiata perché non era mai stata arrabbiata attorno a me.

"Di cosa stai parlando?" chiesi, non sapendo veramente cosa intendesse per 'diverso'.

"Draco, quel giorno eravamo in ritardo all'incontro perché stavi correndo in giro, cercando di trovarle un regalo perché entrambi avete preso il tè per quasi un anno. L'hai fatta aspettare per un'ora e mezza e, quando finalmente siamo arrivati lì, sembrava così ferita e poi l'hai seguita fuori. Quando sei rientrato sembravi sul punto di piangere ed è stato allora che ho capito che sei davvero innamorato di lei" spiegò. Mi scioccò il fatto che lei aveva osservato Hermione e me così attentamente.

"E dopo quella notte mi hai detto che ti eri scusato con lei e che l'avresti incontrata venerdì prossimo. Sapevo che non sarei dovuta andare ma hai insistito, dicendo che a Hermione piaceva parlare con le ragazze e ci sono andata perché mi volevi anche tu, Draco. Sei innamorato perso di lei e non lo dirai mai ad alta voce" concluse. Mi sentivo ancora più in colpa perché lei si era accorta dei miei veri sentimenti e non volevo che si sentisse come se fossi io a comandare lei.

"Non posso" dissi e lei si accigliò.

"Perché no?" chiese, costringendomi a guardarla scioccato.

"Sto con te, Julia" dissi e lei scosse la testa.

"Capisco Draco ma devi sistemare questa cosa. Voi due siete fatti per stare insieme, è scritto nelle stelle. Dille che la ami dannatamente, dillo al mondo intero e non lasciarla andare perché posso dirti che lei è una bellissima ragazza con un carattere forte e sarai uno stronzo a non stare con lei" disse con un sorriso. Rimasi scioccato dalla sua confessione.

"Mi dispiace. Non volevo pensare di averti ingannato per tutto questo " dissi e lei scosse la testa con un sorriso.

"Non pensarlo. Sapevo che le tue intenzioni erano pure. Sono solo sorpresa che ti ci sia voluto così tanto tempo per ammetterlo" disse con una risata ed ero ancora scioccato dal fatto che lei non se ne stesse andando. Tutte le mie ex lo fecero.

 "Non sei arrabbiata con me?" le chiesi e lei inspirò.

"Certo che no. Ora smettila di perdere tempo con me e vai da lei!" esclamò e io scossi la testa.

"Non posso farlo. Non so cosa fare, cazzo" dissi accigliato e lei alzò gli occhi al cielo, borbottando un 'maschi' sottovoce.

"La incontri venerdì e le dici che ci siamo lasciati e poi la inizierai a conoscere di nuovo. Non essere diretto. Prima conoscila e costruisci la relazione che avevi prima e rendila più forte. Fai più cose con lei oltre che a prendere un semplice tè e un gelato e farla venire a trovarti nelle tue pause. Fai delle commissioni con lei. Sono le piccole cose che aiutano e sono le piccole cose che ti faranno innamorare ancora di più di lei. Una volta che sarai innamorato da non trattenerti più è il momento giusto. Dille cosa provi davvero per poi raccontarle tutto" mi spiegò, facendomi sospirare di sollievo. Ero contento di avere Julia ad aiutarmi.

"E se lei non mi amasse più?" le chiesi e lei alzò gli occhi al cielo.

"Ma per favore, lei è pazza di te. Mi sorprende che tu ne sia così ignaro" sbuffò, facendomi arrossire. Mi sentii una ragazzina con gli ormoni a palla. Merda.

Julia si appoggiò allo schienale del divano con un sospiro.

"Vorrei avere un amore come quello che avete te ed Hermione" disse e io aggrottai la fronte confuso.

"In che senso?" le chiesi e lei mi guardò con un sorriso.

"Draco, la conosci da tredici anni e di questi l'hai amata per sei anni, anche se c'era quel intervallo di cinque anni in cui non l'avevi vista o non eri con lei, ma entrambi vi amavate comunque durante quello tempo. Il tuo amore non muore e non morirà mai e io ucciderei per avere quel tipo di amore" disse, facendomi sorridere mentre Julia descriveva l'amore che c'era tra me e Hermione.

***

Venerdì venne velocemente e io ero nervoso da morire. Voglio dire, mi venivano sempre le farfalle nello stomaco quando stavo per vederla, ma quel momento era diverso. Quel giorno nessuno dei due aveva una relazione ed ero libero di dirle che la amavo quando cazzo mi pareva.

Avevo Julia con me che mi aiutava a scegliere alcuni vestiti, assicurandosi che stessi bene per Hermione.

"Le piaci con abiti babbani" disse entrando nel mio armadio e andando verso la piccola sezione di vestiti babbani che avevo.

"Come fai a sapere?" chiesi camminando dietro di lei. Lei frugò tra le felpe con cappuccio, trovandone una bianca con le tasche.

"Perché ho visto il modo in cui ti guarda quando indossi abiti babbani. Perché tutte le tue felpe hanno le tasche?" chiese e io alzai le spalle.

"Non so a cosa servano sinceramente" dissi mentre mi porgeva la felpa e un paio di jeans classici. Lei uscì per farmi cambiare.

"Nemmeno io. Babbani... che strani..." disse più a se stessa che a me. Uscii e sorrisi. Lei venne verso di me e mi scompigliò i capelli, facendomi accigliare.

"I tuoi capelli stanno bene in disordine" disse dando una risposta ai miei pensieri e io sbuffai.

"Non sto cercando di avere un bell'aspetto per te. È per Hermione" dissi e lei alzò gli occhi al cielo.

"Non è per me, idiota! Hermione e io ne abbiamo parlato una volta" mormorò, facendomi sorridere compiaciuto.

"Hai parlato di me con Hermione?" chiesi, ancora con un sorrisetto e lei mi spinse via, porgendomi la mia bacchetta.

"Allontanati Draco! Non mi ha mai detto niente di te" schernì e uscimmo dalla mia stanza, scendendo le scale fino al soggiorno.

"Ora sii te stesso, così lei sarà di nuovo felice" disse, facendomi annuire. I miei nervi erano a mille. Non mi ero mai sentito così quando dovevo incontrare Hermione.

"Divertiti!" disse e io mi presentai a Diagon Alley e mi diressi alla Sala da Tè. Ero in anticipo come sempre e le ordinai del tè e dei biscotti al cioccolato. Ordinai anche il mio tè e mi sono seduto nel posto in cui sedevamo sempre, e aspettai ansioso il suo arrivo.

Avrei dovuto aspettare qualche minuto prima che arrivasse, perché lei arrivava sempre in orario. Sempre. Dovevo continuare a ricordare a me stesso che era solo un incontro con Hermione. Guardai l'orologio e notai che erano le sette, l'ora in cui ci incontravamo sempre e, come se fosse stato un segnale, Hermione entrò. Indossava un vestito, da quanto avevo capito, ma era coperto da un cappotto. Indossava dei collant neri e degli stivaletti, come li chiamava Julia. Si guardò intorno, mi vide e si incamminò verso di me.

"Ciao" disse. Sembrava proprio come l'ultima volta che l'avevo vista.

"Ciao" le dissi alzandomi e la abbracciai, come avevo sempre fatto. La aiutai a togliersi il cappotto e vidi che lei indossava un vestito bordeaux che sembrava avvolto attorno al suo corpo, con le maniche lunghe. Sembrò bellissima.

"Grazie" disse timidamente distogliendo lo sguardo da me e ci sedemmo. Lei prese il suo tè e lo tenne tra le mani, per scaldarle.

"Come stai?" le chiesi e lei annuì.

"Bene, tu?" chiese, bevendo un sorso di tè.

"Lo stesso" dissi e lei annuì di nuovo. Era a disagio.

"Sei bellissima" dissi e il suo viso diventò rosso quasi quanto il suo vestito.

"Grazie. Anche tu stai bene" disse mordendosi il labbro per evitare che il sorriso si formasse sul suo viso e questo mi fece sciogliere il cuore. Parlammo per un po' e lei sembrava comportarsi come se stesse parlando a Julia.

"Hermione. Posso chiederti una cosa?" chiesi. Ero curioso di sapere perché era tutta vestita in modo elegante. Il suo viso divenne rosso e la rabbia si diffuse sul suo viso, rendendomi confuso.

"Oh, mi stai facendo incazzare Draco. Sono stufa di aiutarti con i tuoi problemi d'amore. Non sono una consulente di coppia, cazzo" mi sibilò, facendomi stare male sapendo che era stanca delle nostre continue domande.

"No, no. Non volevo chiederti quello. Uhm... Julia e io ci siamo lasciati," dissi e il suo viso si addolcì, ancora rosso ma molto probabilmente per l'imbarazzo.

"Oh, mi dispiace..." sussurrò guardando nella sua tazza e non verso di me. Allungai la mano e misi il mio dito sotto il suo mento, per farle incatenare il suo sguardo ai miei occhi.

"Non c'è problema" dissi e potei sentire il suo respiro spezzarsi. Avrei davvero voluto baciarla ma non potevo. Non adesso. "Stavo per chiederti perché sei vestita così" dissi e lei continuò a guardarmi negli occhi. Era come se mi stesse guardando l'anima.

"Oh, um...ho una cena alla Tana alle nove in punto" disse distogliendo lo sguardo da me e guardando altrove. Sorrisi e dopo annuii.

"Puoi venire se vuoi" mi sussurrò e i miei occhi azzurro ghiaccio si spalancarono per la sorpresa.

"Oh no. Non credo di poterlo fare. Non sono vestito adeguatamente" dissi scuotendo la testa e lei mi guardò mordendosi il labbro. Porco Salazar, era così sexy in quel momento. -Draco, mantieniti. Non eccitarti più di tanto. Lei è ancora arrabbiata con te.- disse la mia coscienza. Quella stupida idiota. -Oh, sta zitta e lasciami questi piccoli piaceri nella vita. Ne ho bisogno, cazzo.- Ribattei.

"Non preoccuparti" alzò le spalle e io annuii. Guardò l'ora e si alzò, facendomi guardare verso di lei mentre si metteva il cappotto e la sciarpa.

"Beh, non vieni?" chiese mentre si toglieva i capelli da sotto la sciarpa e sentii un soffio del suo profumo, che sapeva di rose e miele come il profumo della mia Amortentia. Ero proprio innamorato marcio...

"Oh, um...Sì" dissi, anch'io alzandomi e infilandomi il mio cappotto nero. Uscimmo dalla Sala da Tè e il freddo ci colpì in faccia.

"Vieni adesso, sbrighiamoci. Merda, sto congelando" disse afferrandomi la mano e ci materializzammo alla Tana.

Io e Hermione entrammo. Il calore e la musica natalizia ad alto volume mi avvolsero e non potei fare a meno di sorridere. Hermione si tolse il cappotto e la sciarpa e tese la mano per afferrare il mio cappotto. Io lo tolsi velocemente e lei mise il cappotto sull'attaccapanni danzante.

"Oh, Hermione, tesoro!" esclamò la signora Weasley, abbracciando forte Hermione. Si allontanò e le pizzicò le guance. Mi guardò e sussultò.

"Draco Malfoy, non ti vedo da anni!" disse abbracciandomi forte. Profumava di biscotti di pan di zenzero. Avevo sempre adorato la signora Weasley. Era anche una mia paziente al San Mungo, ma non veniva mai perché era incredibilmente sana.

"Salve, signora Weasley" dissi abbracciandola e lei si staccò dall'abbraccio. Mi diede un pizzicotto sulle guance e sospirò.

"Oh, quanto è adorabile che voi due siate qui" sorrise e ci trascinò entrambi in casa. Potei sentire i bambini strillare dalle risate. Entrammo nel soggiorno, vedendo Potter, Ginny e i quattro bambini, George e Angelina ,e anche Ron con sua moglie.

"Zia Mione!" esclamarono i tre bambini e la neonata cominciò a balbettare eccitata. Hermione si accovacciò e abbracciò forte i tre bambini. Notai che il più grande era James, che non vedevo da anni, così come Teddy che sembrò un bellissimo mix tra Lupin e Tonks. Anche lui aveva i capelli blu scuro.

"Ciao amori miei" disse stringendoli. Si alzò e afferrò la neonata, che mi guardò con curiosità. Vedere Hermione con i bambini mi fece battere il cuore. Non vedevo l'ora di vivere la mia vita con Hermione e mi fece ancora più innamorato di lei.

"Lily" disse Hermione con una voce carina, attirando l'attenzione di Lily e quest'ultima cominciò a parlare senza senso, facendo ridere Hermione e me. Lily mi guardò e inclinò la testa nel modo più carino possibile. Tese le mani, cercando di liberarsi da Hermione, per venire da me.

"Oh. Uhm...n-no" dissi scuotendo la testa, alzando le mani. Non avevo mai tenuto in braccio un neonato prima d'ora.

"Non essere un deficiente, Malfoy. Puoi tenerla" disse Potter e io deglutii. Potter tornò alla sua conversazione e io guardai Hermione.

"I-io non so come tenere in braccio un neonato" sussurrai a Hermione e lei sorrise dolcemente.

"Te lo mostrerò," disse e spostò Lily dal suo petto. "Ecco" disse porgendomi Lily, che avvolse le braccia attorno al mio collo.

"Metti il braccio sotto il suo sedere e la mano sulla sua schiena, per tenerla ferma" disse Hermione e io lo feci. Lily mi guardò con occhi curiosi.

"Vedi? Non è così difficile" sorrise e andò a sedersi su una sedia vuota, lasciandomi a tenere in braccio la piccola Lily. Hermione mi incluse in una conversazione e parlammo tutti di una partita di Quidditch mentre barcollavo leggermente, facendo sobbalzare Lily per farla divertire. Mentre trasportavo Lily la guardai sorridendole, cosa che la fece ridacchiare e coprirsi il viso. Le sue orecchie diventarono rosa.

"Oh! Penso che Lily abbia una cotta!" disse George e Potter guardò Lily, che mi stava guardando con amore nei suoi occhi scuri. Era semplicemente troppo carina. Le sue guance erano carnose e il suo corpo era paffuto. Era semplicemente troppo carina per non amarla.

"Che carino" sorrise Hermione, facendo sorridere anche me.

"Oh no. Non lo accetterò" disse Potter scuotendo la testa. Si alzò, cercando di afferrare Lily, che si rifiutò di andarsene con un piccolo lamento.

"Lascia stare, Harry," disse Ginny con una piccola risata, facendo accigliare Potter. Hermione si alzò dal suo posto e camminò verso di me.

"Puoi prendere il mio posto. Aiuterò la signora Weasley" mi sussurrò Hermione e io annuii, sedendomi con Lily in grembo. Lei intanto giocò con un giocattolo che Hermione le aveva passato mentre andava in cucina.

È stato bello stare dai Weasley. Era accogliente. Mi pentii di tutto quello che dissi su di loro, perché sono davvero una famiglia meravigliosa e mi accolsero come se fossi uno di loro. Lily appoggiò la testa sul mio petto, mentre Potter parlava di qualcosa che era successo mentre era impegnato in un caso. Tenere in braccio Lily mi fece desiderare così tanto di avere dei figli. Vorrei una femmina se fosse come lei.

Cenammo tutti ed era tarda notte mentre io e Hermione stavamo partendo per tornare ognuno a casa propria.

"Grazie signora Weasley per la fantastica cena, come sempre" disse Hermione, abbracciandola. La signora Weasley le diede un pizzicotto sulla guancia e sorrise.

"Non c'è di che, cara. È stato un piacere parlare con te. Per favore, vieni più spesso" disse ed Hermione annuì con un sorriso.

"Grazie per la cena, signora Weasley. Era davvero deliziosa" dissi e lei mi abbracciò.

"Non c'è di che, caro" disse e si allontanò con un sorriso caloroso. Hermione e io scendemmo i gradini e lei mi afferrò la mano, per riapparire a casa sua.

Si sedette sul divano, gettando il cappotto e la sciarpa sulla sedia. Si tolse le scarpe con un sospiro.

"Sono così stanca" disse mentre rimasi goffamente in piedi, senza sapere se dovevo sedermi vicino lei o semplicemente andarmene. Lei mi guardò e inclinò la testa.

"Puoi sederti se vuoi" disse con un sorriso e mi sedetti accanto a lei sul divano. Alzò le gambe e le infilò sotto di le sue cosce. Appoggiò il braccio sullo schienale del divano, appoggiando la testa sulla sua mano.

"Scusa. Ti ho trattenuto lì così a lungo" disse con uno sbadiglio e io alzai le spalle.

"Non mi dispiace. Mi è piaciuto molto stare con Lily" dissi con un sorriso. Mi piacque anche passare più tempo con Hermione.

"Ho notato" disse con un piccolo sorriso, "Sei davvero bravo con i bambini".

"Come te" dissi con un sorriso, ricordando come trattava i figli di Potter e Teddy, come se fossero suoi.

"Grazie" sorrise e un rossore si insinuò sulle sue guance. "Li amo così tanto. Sono la mia vita" sospirò ancora con un sorriso. Non vedevo l'ora di iniziare una vita con lei e avere dei figli con lei.

"Lo so. Non posso credere quanto siano diventati grandi James e Teddy" dissi e lei spalancò gli occhi.

"Lo so!" esclamò scuotendo la testa. "Ma Teddy è ancora il mio orsacchiotto e James è ancora il mio bambino" disse facendomi ridere.

Restammo seduti lì in silenzio. Non era imbarazzante. Ero a mio agio. Mi guardai i pantaloni e iniziai a pensare a ciò che Julia mi aveva detto, per dirle quando era il momento giusto e sentii che lo era ma non era forte come lei stessa aveva detto. Avevo sempre degli impulsi e questo era lo stesso. Alzai lo sguardo e Hermione si era profondamente addormentata, con lo stesso cipiglio sul viso. Era così bella mentre dormiva e potei guardarla tutta la notte, ma seppi che non potevo.

Mi alzai dal mio posto e mi avvicinai a lei. La presi in braccio delicatamente, facendo attenzione a non svegliarla, perché aveva il sonno molto leggero. La tenni tra le braccia mentre giravo tra i mobili. Guardai in basso verso di lei mentre il suo viso era premuto contro il mio petto e notai che il suo cipiglio era scomparso. Il suo viso ora fu rilassato dalla sua costante tensione e sembrava assolutamente tranquilla.

Arrivai nella sua stanza e feci tranquillamente un giro attorno ad alcune scarpe sparse sul pavimento e la sistemai sul letto. Le sistemai le coperte e le misi sopra di lei. Un cipiglio tornò sul suo viso, le sue sopracciglia si aggrottarono e il suo labbro tremò. Pregai affinché non avesse un incubo. Le passai le mani tra i capelli per calmarla e le sue labbra smisero di tremare. La mia domanda ora ricevette risposta. Aveva ancora gli incubi.

Mi inginocchiai accanto al suo letto con il mio viso allineato al suo e sospirai. Le passai le mani tra i capelli ancora una volta prima di alzarmi e accarezzarle la guancia. La amavo.

"Buonanotte tesoro" sussurrai e uscii dalla sua stanza, chiudendomi la porta alle spalle. Mi materializzai a casa mia.

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NOTE DELL'AUTRICE (emiliaclark99)

Onestamente non avevo intenzione di esprimere il punto di vista di Draco, ma amavo davvero Julia e pensavo che avrei dovuto renderla un po' più prominente nella relazione tra Draco e Hermione. Spero che vi piaccia, anche perché ora è quasi Natale. Scusate se la sequenza temporale è un po' instabile. Non stavo davvero tenendo il conto di esso :). Inoltre non credo di aver menzionato cosa Harry aveva nella borsa. Era un portagioielli. Ginny e Harry hanno deciso di prendere un piccolo regalo per Hermione, per essersi presa cura dei bambini.

Tutto l'amore -EC

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