𝓟𝓻𝓸𝓮𝓶𝓲𝓸

Io canto le gesta dei popoli
Della Sicilia, isola oscura avvinghiata
Dalle prigioni di salsedine degli oceani.
Io canto i cavalli, i cui zoccoli
Echeggiano sulla sabbia dorata.
Conosco ogni cosa!
Io narro la sapienza infusa
Da Calliope e dalla sua arpa,
Che gorgoglia il dolce canto
Lungo le aspre montagne
Che si innalzano nel cielo
E nelle nuvole gagliarde.
Narro i guerrieri di Siracusa,
Pronti a saturare di sangue purpureo
Il loro ferro, simbolo dell'Amore di Dio
Ascolto il canto delle loro spose,
Spiriti innocenti, puri,
Avvolti in veli di seta e adornati
Da abiti bianchi, seviziati dalla Bora.
Oh, sento le loro lacrime,
Sento le loro preghiere che sorvolano
I deserti dell'Arabia,
Le città incantate dei Saraceni,
Uomini d'ambra senza Iddio,
Empi e solitari.
Conosco la magia di Enya e di Serchan,
Fanciulle, incantatrici eteree
E madri di incantesimi arcani.
Musa, aiutami ad inoltrarmi
Nei boschi mnemonici,
Aiutami a vedere la guerra
Per salvare il Cristianesimo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top