🏯𝓢𝓹𝓮𝓽𝓽𝓻𝓲🏯

Finalmente, i Nostri si inoltrarono nel villaggio misterioso. Ormai la notte aveva aperto le sue tende blu damascate. La luna piena ritagliava ombre argentate, che venivano ritratte sulle pareti variopinte delle dimore.  Rosa pesca, giallo grano,verde acqua....i colori delicati delle mura erano veleggiate dalle ombre di tenebra, così soffocanti che parevano delle coperte troppo spesse.

Le strade si  articolavano in più viuzze di gaia bianca, le quali potevano portare in direzioni differenti. Anch'esse erano sovrastate dall'oscurità.  Improvvisamente, una borea fredda si levò dal nord del cielo, gonfiando le divise ingombranti dei ragazzi. -Sto morendo di freddo, qualcuno ha delle lenzuola??- sussurrò Zenitsu, difendendosi con le braccia dalla morsa dell'olezzo.

Nessun'anima viva. Nessuna silhouette impressa nelle luci delle case. Un silenzio irreale avvolgeva le finestre di vetro, le porte di tela, le stelle intessute di bagliori malinconici....tutto ciò era inquietante. Tanjiro si girò verso lo zaino, temendo che Nezuko potesse essere uccisa. Aveva avuto una pessima idea. Camminò lentamente verso Giyu, il quale avvertiva lo stesso presentimento.

-Tomioka, vorrei perlustrare questo posto. Non mi sembra tanto sicuro...- sussurrò al giovane uomo. Il pilastro dell'acqua annuì ed estrasse la katana dall'elsa. -Lo penso anch'io. Stammi dietro-soggiunse, inclinando la lama, frammentata dalle luci notturne.

Intanto Inosuke correva verso un tugurio dalle pareti rosa corallo. Un arco in legno accoglieva un bancone piuttosto lungo. Sebbene il pericolo scorresse attraverso i tendini dei suoi muscoli, la fame controllava le sue viscere e gli intimava di trascurare le conseguenze delle sue azioni indotte dalla gola. -Zenitsu, muoviti!! Che cazzo fai? Voglio magnà!-

Il biondo irruppe nella sala e, vedendo una seggiola libera, si sedette accanto al giovane cinghiale. -Scusami il ritardo, stavo cercando delle coperte. Fa freddo....-
-Lo vedo. Ma adesso ho fame.- replicò Inosuke con un misto d'irrittazione ed eccitamento nella voce.

Oltre l'apertura circolare non si vedeva molto. Il buio rendeva la cucina indistinta. I ragazzi non riuscivano a vedere neanche i fornelli.  Che il cuoco non ci fosse? Tuttavia, sul balcone comparvero dei piatti pieni di maiale,fagiano, pesce delicato, riso, verdure e moltre altre ghiottonerie.

Inosuke non riuscì più a capire nulla. La fame ottenebrò il suo buon senso e gettò il muso nel suo piatto. Il biondino, leggermente sconvolto, si mise ad imitarlo.

Intanto Kanao si era divertita a fare amicizia con le farfalle del paesello, sotto la sorveglianza di Shinobu. Le ragazze, sentendo echeggiare il fastidioso rumore del masticamento dei ragazzi, si misero a correre.

Il pilastro degli insetti, per poco non svenne. Al posto dei due ammazzademoni, c'erano dei maiali che portavano gli abiti dei due giovani. Il volto, di un rosa malsano, era cosparso da grasso e da pezzi di carne. Più il cibo compariva, più la lo mostruosità dei poveretti aumentava.
-Smettetela! Così complicherete le cose!- esclamò la fanciulla. Se avesse potuto, invece di sorridere in quel modo, avrebbe urlato per l'orrore.

Ma i due animali non ascoltarono Shinobu. Invece, continuarono a mangiare senza nessun freno inibitore. Kanao, per il disgusto, aveva vomitato.

Le giovani, dopo aver assistito a quella trasformazione oscena, realizzarono che dovevano avvertire Tanjiro e Tomioka.

Nel mentre, i ragazzi si erano allontanati dai loro amici. Le tenebre stavano scendendo sempre più. L'ansia, la paura asfissiavano l'animo del rosso, il quale non voleva più continuare la missione. Dentro di lui si insinuava qualcosa che gli sussurrava che sia lui che tutti gli altri erano nei guai. Il suo viso, così sicuro, ormai era stravolto dal disagio. Al contrario, Giyu sembrava assai quieto. Sicuro, imperterrito continuava ad esplorare gli angoli della città fantasma.

Di colpo, delle ombre scure, illuminate soltanto da occhi chiarissimi fecero capolino dalle colonne di pietra.
-Merda...- sussurrò il giovane, stringendo il contenitore di bambù. Osservò Tomioka. Nonostante nascondesse i suoi sentimenti, si poteva notare quanto fosse nervoso. Quelle figure si moltiplicavano, strisciavano, calpestavano piante. Kamado tenne saldamente il manico della spada. Doveva reagire.

Giyu fu il primo a sfoggiare la sua arma. Fin dall'inizio sapeva che qualcosa di storto avrebbe trasfigurato l'avventura della squadra ammazzademoni e non avrebbe permesso a nessuna creatura di fare del male ai suoi amici.
-Undicesimo Katà, Respiro dell'acqua!- il grido eruppe così come le fruste d'acqua sprigionate dalla spada.

Gli spettri, venendo a contatto con l'attacco del giovane, venivano scomposti in pezzi di buio. Ma, sfortunatamente si ricompovevano. Kamado gridò impaurito. L'attacco di Giyu non aveva funzionato? Perché?! Qualcosa non andava....

-Non preoccuparti, Kamado. Ci riproverò.- lo rincuorò il moro, prima di destreggiarsi in altri katà. Per quanto ci provasse, gli spiriti non venivano dissolti. Rimanevano esseri informi, che vagavano tra le strade e le vie. Tomioka indiettreggiò, frustrato. I suoi colpi non avevano fatto effetto. Dio....

Tanjiro estrasse la spada e cercò di distruggere quegli esseri, ma nulla. Niente. I fantasmi neri aumentavano. Quello che dovevano fare era scappare. I ragazzi percorsero ogni via possibile per fuggire, ma ogni volta venivano bloccati da altri esseri soprannaturali, pronti a cacciare gli intrusi.

Shinibu e Kanao, per fortuna, vennero in aiuto del duo. Ma esse ebbero un'amara sorpresa. Si accorsero di essere completamente trasparenti. Kanao, con occhi spalancati, osservò le sue mani. Erano così impercettibili  che poteva vedere Shinobu, che contemplava le sue gambe, pronte a svanire.

Perché quella giornata stava divenendo un incubo? Perché?
-Ragazzi, credo che siamo nella merda più totale...- disse Shinobu.
-Manteniamo la calma, deve esserci un modo per lasciare questo posto infernale.- replicò Giyu, con la sua rigidità
-E quale sarebbe, sentiamo?- insinuò la ragazza-Io e Kanao stiamo per diventare fantasmi, Inosuke e Zenitsu si sono trasformati in maiali e voi siete accerchiati da questi cosi.-
Dicendo ciò, la giovane donna, indicò gli spettri, che si facevano sempre più numerosi.

-E Nezuko dov'è?- domandò Kanao, incapace di credere a tutto quell'orrore. Il cuore di Tanjiro smise di battere quando, voltandosi, vide il contenitore svanito dalla sua schiena...


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