•capitolo 1•

L'insegna a neon del nightclub spuntò da dietro l'angolo che Sheryl aveva appena girato, gettando una luce rossastra intorno alla strada e sui mattoni dei palazzi adiacenti.

La musica ad alto volume si poteva udire già da lontano, e rimbalzava fra i muri del vicoletto in cui era situato il locale.

Fuori, i due bodyguard la riconobbero e si fecero da parte, aprendole le porte e permettendole di entrare.

Lei rivolse un cenno di saluto ai due uomini ed entrò, stringendosi il borsone al petto.

Quella sera c'erano parecchie persone, forse anche più della norma, e sembrava che quasi tutti avessero oltrepassato da un pezzo la soglia dell'ebbrezza. Ballavano confusamente, urtandosi tra loro e spingendosi a vicenda.

Sheryl si fece strada in mezzo alla folla, evitando per un pelo di farsi inzuppare da un cocktail rovesciato e schiaffeggiando via una mano che le aveva afferrato il fianco.

Con uno strattone (e un'imprecazione non molto elegante), liberò la borsa dalla presa di un uomo e corse fino allo spogliatoio: mancavano meno di dieci minuti, e poi avrebbe iniziato il suo turno.

Si infilò rapidamente nella stanza, chiudendo a chiave, per poi cambiarsi nel suo costume, alquanto provocante, e spingere la sua roba nell'armadietto. Chiuse anche quest'ultimo e si sistemò la chiave al collo.

Quando uscì, si ritrovò un paio di persone appiccicate al corpo. Odiava quell'aspetto del suo lavoro.

Se le scrollò di dosso e raggiunse velocemente il piccolo palco, dove il dj stava già annunciando il suo nome.

Non appena salì sul palco, si produsse nel suo sorriso più affascinante e avanzò fino a che non raggiunse il palo.

Si voltò verso il mare di persone che la stava osservando. Urlavano, la acclamavano, gridavano il suo nome.

Ormai, per la maggior parte di loro era famosa.

Mentre attendeva che la musica partisse, scrutò l'angolo bar e i tavolini lì accanto.

Uno di questi in particolare attirò la sua attenzione: c'erano quattro uomini seduti in cerchio, tutti robusti e ben piazzati. Molto probabilmente, sotto ai vestiti eleganti, nascondevano armi di ogni tipo.

Ormai Sheryl conosceva troppo bene quel tipo di uomini. Erano scagnozzi del boss che, da anni, teneva al guinzaglio la sua città.

Fungevano da ambasciatori e spie per il loro capo, così che potesse avere occhi e orecchie dappertutto.

Poi qualcos'altro le fece osservare meglio il gruppetto: in mezzo a loro c'era una donna.

I lunghi e fluenti capelli rossi e il fatto che il suo petto fosse abbastanza prorompente non mentivano.

Poi la donna alzò gli occhi, e Sheryl sentì il proprio sangue gelarsi nelle sue vene.

'Non può essere-'  pensò la ragazza.

I loro sguardi si incrociarono per un secondo.

Quell'attimo fu abbastanza per farle battere il cuore all'inpazzata.

Aveva appena incrociato gli occhi color ambra di Nikita Adley.







Uuuuuugh, scusatemi tanto se è corto, ma è mezzanotte, non riesco a dormire e avevo voglia di pubblicare.

Questo è una mezza specie di... Capitolo di passaggio(?)

E niente, spero che vi piaccia :3

~mad skull

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