29. Cena

Peter's Pov

"Finalmente si mangia, non ce la facevo più ad aspettare." dissi, avvicinandomi alla tavola in cucina, sentendo il profumo di pizza.

"Ehi, ciao bimbo ragno. Visto che è quasi pronto e nessuno si è ancora fatto vivo, mi daresti una mano, apparecchiando? Io intanto pulisco qui in cucina, facendo l'impasto ho imbrodolato tutto." mi disse Clint, spuntando dalla cucina.

"Certo." risposi, entrando in cucina per prendere il necessario.

Dopo aver apparecchiato, camminai fino al divano in soggiorno, aspettando gli altri.

Avevo parlato con Ned e MJ fino a qualche minuto prima. Mi ero messo d'accordo con loro che ci saremo visti il giorno dopo a scuola, quindi non potevo fare tardi e restare a parlare con gli altri. Mi dispiaceva, ma non potevo fare altrimenti. Avevo già saltato molti giorni di scuola e non potevo permettermi di chiedere nuovamente a zia May di firmarmi la giustifica.

Dopo un pò di tempo, sentì dei rumori dal piano inferiore e le figure di Tony, Shuri, Visione e del dottor Banner si posizionarono vicino alla tavola apparecchiata. Vedendoli lì ed essendo curioso di sapere lo stato di salute di Mary, mi avvicinai a loro e li chiesi come stava la ragazza.

"Peter, ne abbiamo parlato tra di noi e abbiamo capito che l'unico modo per aiutarla a riprendersi del tutto è facendolo mentalmente. Al momento si trova in terapia intensiva. Dopo l'operazione è stato molto rischioso farle affrontare un viaggio così lungo, ma come sai non avevamo altra scelta. Ora dobbiamo solo aspettare e sperare che fino a quando non parleremo con Wanda e Strange, non abbia peggioramenti." mi spiegò Tony.

Gli altri tre nel frattempo si erano seduti a tavola, stanchi.

"E con lei chi ci sta?" chiesi, mentre Clint andava a chiamare gli altri, per avvisarli che la cena era pronta.

"Al momento la dottoressa Cho sta con lei, controlla i parametri di Mary ogni 20 minuti. Poi per ogni cosa c'è J.A.R.V.I.S. che controlla la torre." rispose il sign. Stark.

"Ciao Tony. A proposito di questo volevo chiedervi se sarebbe utile fare dei turni per andare a controllare che non le capiti nulla. Siamo più riposati di voi, siete talmente stanchi da non stare in piedi. " disse Thor, entrando in cucina.

"Sono d'accordo con lui. Ne ho già parlato con Sam, Pietro, Nat e T'Challa e anche loro sono d'accordo." disse Clint, portando la pizza in tavola, mentre gli altri si posizionavano a tavola.

"Peter, sei dei nostri?" mi chiese Nat, mettendomi un braccio sulle spalle. Come facevo? Sarei tanto voluto restare, ma non avevo scelta. Dovevo ripassare. Potevo benissimo portare i libri giù e portarmi avanti con i compiti, ma non sarei stato attento costantemente su Mary.

"Potrei farlo-" dissi, ma Tony mi fermò.

"No, Peter è meglio che si riposi. Da domani tornerà a scuola e tornerà ad essere l'amichevole Spiderman di quartiere." disse Iron Man, come se mi avesse letto nel pensiero.

"Oh, scusami tanto Peter. Non ne avevo idea. Certo, stai tranquillo, ce ne occupiamo noi. Sei ancora un ragazzino, vivi la tua vita, finche puoi." mi disse Nat, dispiaciuta.

"Mi dispiace tanto ragazzi. Ma non saprei veramente come fare. Potreste semmai tenermi aggiornato ?" chiesi, finendo l'ultimo pezzo di pizza.

"Si, certo. Ti manderò un messaggio ogni tanto per farti sapere come sta, ok?" mi disse Ashley.

"Grazie mille per questo, per la cena e per tutto. Io ora devo andare. E sign. Barton, grazie mille per la pizza, è stata squisita." dissi, prima di alzarmi da tavola e andare in camera mia.

Pepper's Pov

"Facciamo così, la dottoressa Cho rimarrà con Mary fino alle 23, poi sarà il turno di Thor fino alle 01:00, poi Clint fino alle 03:00, poi Sam fino alle 05:00, poi Pietro fino alle 06:00, poi Nat fino alle 07:00 e infine il re T'Challa fino alle 08:00. Ok?" disse Tony, alzandosi da tavola.

"Ok perfetto. Poi dopo tutti gli altri saranno svegli e potremo organizzarci meglio." disse Bruce.

Tutti si stavano per alzare e tornare nelle loro stanze, quando Nat prese la parola. La vedevo strana da quando eravamo arrivate a cena.

"Ragazzi prima di andare vi devo dire delle cose. Ho fatto delle ricerche e ho scoperto come poter aiutare Mary."

"Anche noi e avevamo qualche idea." disse Shuri, guardando Tony, che a sua volta guardò Wanda.

"Non è ancora pronta." si intromise subito Pietro.

"Infatti non diciamo subito, appena riprenderai le forze Wanda e non sarai da sola. Parleremo nel frattempo con strange per capire se possiamo fare qualcosa e se ti può aiutare." disse Tony.

"Ok. te invece che hai trovato Nat." chiesi.

"Qualcosa di strabiliante, sulla sua famiglia." concluse la rossa.

Cosa poteva essere?

"Pepper, prima di andare, volevo chiederti se domani ti andrebbe di fare una visita così da vedere se il bimbo sta bene. Che ne pensi?" mi chiese Bruce, avvicinandosi a me e parlandomi a bassa voce.

"Si certo, devo sentire Tony-"

"Lui ha già detto che ci sarà e che gli farebbe più che piacere." disse Banner.

"Ok, perfetto. Ti volevo dire che Shuri, prima dell'esplosione è riuscita a farmi un ecografia. Avevo appena sentito il primo calcio del bimbo." dissi, abbassando lo sguardo."

"Benissimo, il bimbo sicuramente sta bene. Domani però vorrei farti degli esami completi, così da poter creare una cartella con tutte le informazioni." mi rispose Bruce.

"Perfetto. Grazie ancora Bruce."

"Mi fa più che piacere. Vai a riposare ora." mi disse, prima di andarsene verso la sua stanza.

"Tesoro, ho visto che hai parlato con Bruce. Sono così felice che domani potrò finalmente vedere il bimbo." mi disse Tony, abbassandosi davanti alla mia piccola pancia e dandole un bacio leggero. Era proprio in questi momenti che desideravo che non partisse più. Avevo sempre avuto il sogno di trasferirmi in una casa sul lago, come quando ero piccola. 

Mentre pensavo a queste cose, Tony si alzò, mi prese la mano e andammo insieme in camera. Appena arrivati, ci mettemmo il pigiama, entrammo sotto le coperte e ci addormentammo uno addormentato all'altra.

Thor's Pov

"Visto che siamo da soli ragazzi, volevo chiedervi una cosa." dissi, non appena vidi Pepper, Tony e Bruce andarsene.

"Che succede?" chiese Shuri, togliendo i piatti sporchi da tavola e portandoli in cucina.

"Da quando siamo arrivati in Wakanda, siete strani, soprattutto voi." risposi, indicando Ashley, Sam, Bucky e Nat.

"Io ho fatto finta di niente per non destare sospetti, ma avevo capito ci fosse qualcosa. C'entra Mary?" chiesi.

"Sono stata io a coinvolgerli, non volevo succedesse nulla di male." mi rispose la nuova arrivata, Ashley.

"Che intendi?" le chiesi, aggrottando le sopracciglia.

"Non è stata colpa tua, anzi proprio non è successo nulla di male." disse Sam, mettendole un braccio sulle spalle per confortarla.

"Sono stata io a iniziare tutto." parlò Shuri, sedendosi a tavola vicino a noi altri. 

Poi continuò "Dopo aver visto Mary in quelle condizioni, avevo chiesto a Ashley di portarmi delle pezze e dopo questo le ho chiesto di non far capire a nessuno di voi che Mary era veramente in brutte condizioni perché sapevo che Steve era con voi e non volevo che lui scoprisse nulla." 

T'Challa si avvicinò alla sorella. Questo gesto mi fece capire che lui ne sapeva qualcosa. 

"Io, quando Shuri mi ha detto di non far sapere nulla, mi ero impanicata e da sola non potevo fare tutto, quindi ho chiesto aiuto a loro." disse Ashley, indicando i tre.

"Ho fatto un casino, è tutta colpa mia, Se avrei chiesto aiuto, niente di questo sarebbe successo." disse Shuri, abbassando la testa e mettendosi le mani sugli occhi.

"Oh Santo Odino, io non pensavo fosse successo questo, non volevo brontolarvi o altro, volevo solo capire. Mi dispiace tanto ragazzi. Shuri, non ti devi scusare, tutto quello che hai fatto è stato più che logico e hai salvato Mary!" dissi, avvicinandomi a lei, per poi accarezzarle la schiena.

"Avete fatto più che bene. Ragazzi avete evitato che ci sia un disastro. Ho visto gli occhi di Steve quando si è ricordato tutto, è stato bruttissimo. Si sentiva in colpa, un traditore e non riusciva a guardare nessuno in faccia. Era a pezzi. Con questo non gli voglio prendere la parte, ma penso che in un certo senso dovremo capirlo. Molti di noi sono stati privati dei loro pensieri, addirittura io ho fatto si che questo vi accadesse quando ero con Ultron, ma mi avete perdonato. Perché lui no?" disse Wanda.

"Wanda, ci conosciamo da tanto tempo. Non ce l'ho con lui, né con te, l'unica cosa che mi da fastidio è che avrei potuto fare qualcosa e non l'ho fatto. Io mi ero resa conto da quando ti ho parlato quel giorno che qualcosa non andava, ma non potevo fare nulla, perché avevo capito quanto la cosa fosse difficile. Poi Peggy è entrata nella mia testa e per giorni ho visto in continuazione i miei ricordi della Red Room." disse Nat, guardando la Maximoff con paura.

"Non lo sapevo Nat." disse Wanda, avvicinandosi a lei.

"Non potevi, perché non riuscivo a fare nulla. Ero come bloccata." disse, alzandosi.

"Ok, ora basta parlare di queste cose. Penso che tutti avremmo bisogno di tranquillità e relax. no? Di certo rimuginare sul passato non serve a nulla. " disse Clint, per smuovere la situazione.

"Io la penso come te Clint, andiamo a riposarci." disse Pietro.

"Io vado a vedere come se la cava la dottoressa Cho. Buonanotte ragazzi." disi, alzandomi e scendendo nel laboratorio.

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