• 𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐃𝐀: 2LyraBlack2

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Tutti i giocatori della Raimon Junior High erano ansiosi di poter affrontare la finale del Football Frontier e le loro manager non erano assolutamente meno agitate.

Solamente tra trenta minuti la squadra di Tokyo avrebbe dovuto affrontare nella partita più attesa dell'anno la Royal Academy, squadra che un tempo era la loro acerrima rivale. Ora come ora, i giocatori del vecchio team di Jude erano diventati molto amici con i ragazzi di Tokyo e tra loro erano sicuri che non vi era assolutamente più rancore. Entrambi avevano come unico obbiettivo quello di portarsi a casa l'ambita vittoria, ma soprattutto speravano di divertirsi ancora una volta giocando al loro sport preferito.

Sull'autobus Inazuma le manager erano entusiaste quanto i loro giocatori e avevano trascorso tutto il tragitto a parlare delle loro aspettative riguardanti alla tanto attesa partita. Tutte e tre sembravano essere sicure che avrebbe vinto la Raimon, tuttavia non era il caso di abbassare la guardia poiché si trattava pur sempre della finale.

«È ovvio che vinceremo noi,» aveva esordito Nelly «i nostri giocatori sono preparatissimi rispetto a quelli della Royal Academy. C'è sempre stata una netta superiorità fino a poco tempo fa, quindi non vedo il motivo di preoccuparsi tanto.»

«Invece ti sbagli, Nelly» l'aveva interrotta d'un tratto Silvia «stiamo pur sempre parlando della Royal, non mi pare il caso di fare dei commenti così spropositati. È vero, siamo parecchio migliorati, ma non è il caso di fare la gufata. E se dovessimo perdere all'ultimo minuto?»

«Beh, perdere o vincere non è importante, perché quel che conta davvero è divertirsi! Giusto, fratellone?» si era unita al discorso Celia, la quale aveva aggiunto nella loro conversazione anche suo fratello Jude. Quest'ultimo non stava affatto ascoltando il loro dibattito poiché era assorto nei suoi pensieri, perciò, quando era stato interpellato, aveva guardato la sorella minore con aria confusa.

«Ehm...sì, certo. Hai ragione, Celia» aveva farfugliato il rasta, facendo finta di essere sul pezzo. Silvia, prima ancora della blu, si era subito accorta di un leggero turbamento nella voce del ragazzo e così, girandosi verso il sedile posteriore, aveva cercato di esaminare meglio il suo sguardo così da riuscire a leggerne le emozioni.

Jude stava fissando il paesaggio fuori dal finestrino e sembrava avere la testa tra le nuvole. Il suo volto era completamente inespressivo e per colpa degli occhialini che indossava la verde riusciva a malapena ad intravedere il riflesso dei suoi occhi. Non sembrava particolarmente nervoso, anzi, era piuttosto sereno. E così, siccome era immerso nei suoi pensieri, la manager non le pareva il caso di disturbarlo in quel momento, ma sarebbe comunque andata da lui a chiedergli spiegazioni una volta scesi dall'autobus Inazuma.

Quando erano giunti a destinazione, prima di recarsi allo stadio, Mark e il signor Hillman avevano fatto entrambi un discorso di incitamento per la squadra, così da spronarli a fare del loro meglio ma soprattutto divertendosi. Le manager, assieme al loro allenatore, erano state le prime a scendere e a giungere nel campo mentre i ragazzi sarebbero stati gli ultimi a scendere.

Questa volta, invece di unirsi alle altre ragazze, Silvia si era accostata affianco al veicolo così da aspettare che tutti i giocatori fossero scesi da esso, in tal modo che ella potesse avere un confronto con il rasta.

Poiché era uno di coloro che avevano preso i posti davanti, Jude era stato uno dei primi a scendere, e appena la ragazza lo aveva notato gli aveva immediatamente bloccato la strada con fare frettoloso.

«Silvia, c'è qualche problema? Dovresti essere con le altre ragazze» gli aveva detto il regista, confuso dal comportamento improvviso della verde. Quest'ultima sapeva che avevano fretta, perciò non aveva voluto fare giri di parole ed era stata la più diretta possibile.
«Jude, prima sull'autobus ti ho visto strano...sei sicuro di sentirti bene? Te la senti di giocare?»

Il ragazzo l'aveva guardata in silenzio, senza mostrare alcun briciolo di emozioni alla sua domanda.
«Sto bene, non preoccuparti per me. Pensa agli altri, piuttosto. Io posso cavarmela anche da solo. Sarei solo d'intralcio.»

«Ma tu fai parte della squadra, e soprattutto sei mio amico!» aveva esclamato Silvia «Se tu hai qualche problema, sai che puoi contare su di noi. Devi solo semplicemente dirmelo...ti fidi di me?»

«Silvia, io non ho niente, davvero. Adesso devo andare con i miei compagni, ci vediamo in campo.»
E la giovane non era riuscita ad aggiungere altro poiché il ragazzo l'aveva oramai superata e aveva raggiunto i compagni negli spogliatoi.

La verde così si era momentaneamente arresa ed era tornata dentro lo stadio, ma si era comunque promessa che, nel caso gli fosse successo qualcosa durante la partita, lei sarebbe intervenuta ad aiutarlo. Magari era semplicemente nervoso, ma ella non poteva fare a meno di essere preoccupata.

Era inutile spiegare che la giovane ci teneva alla sicurezza della squadra e voleva il bene per tutti i giocatori, ma soprattutto perché si trattava di Jude lei si era precipitata subito in suo soccorso. Nonostante tutto ciò che egli aveva fatto alla Raimon assieme a Ray Dark, i due erano subito diventati amici e avevano iniziato a legare sempre di più. Tuttavia, Silvia si era accorta che stava lentamente iniziando a provare delle strane emozioni in sua presenza, finché non si era resa conto di essersene proprio innamorata.

L'unica persona a cui aveva rivelato i suoi veri sentimenti era stata la sua migliore amica Celia, la quale le aveva dato parola che non lo avrebbe rivelato a nessuno. La blu aveva invitato più volte la sua amica a fare il primo passo, ma l'altra manager era totalmente intimorita su un suo possibile rifiuto che nemmeno si sognava di dirglielo. Così le aveva giurato che prima avrebbe aspettato di finire il Football Frontier e successivamente glielo avrebbe confessato.

Adesso che era in campo, poteva finalmente concentrarsi solo ed esclusivamente sulla partita. I suoi compagni erano già entrati sul terreno di gioco e quelli della Royal sembravano determinati a portarsi l'ambito trofeo a casa. Tuttavia, i due capitani avevano ricordato ai loro giocatori che tra le due squadre non vi era alcun tipo di rancore e avrebbero dovuto, come sempre, prima di ogni altra cosa fare ciò che più amavano senza pensare alla competizione, ossia giocare a calcio perché era ciò che amavano davvero.

Soltanto quando tutti si erano posizionati nei propri rispettivi ruoli l'arbitro aveva potuto dare inizio al primo tempo della partita, e così la finale del Football Frontier aveva potuto incominciare.

Il primo tempo, come al solito, era volato molto velocemente e per il momento la Raimon aveva pareggiato con la Royal un modesto 1-1, dato da un gol di Axel e da uno dal capitano dell'altra squadra, Daniel Hatch.

La squadra era comunque ben motivata e il punto subito non sembrava intimorirli minimamente. Tuttavia, quando Silvia aveva spostato lo sguardo su Jude, non aveva fatto meno di notare che quest'ultimo stava massaggiando con lentezza la sua caviglia destra, nel mentre borbottava qualcosa.

La manager non ci aveva pensato due volte e si era subito avvicinata a lui in suo aiuto, ancor prima che lo facessero i suoi stessi compagni di squadra. «Jude! Che cos'hai alla caviglia? Ti sei fatto male?» gli aveva domandato con preoccupazione la verde, nel mentre si era accostata affianco a lui.

Il rasta, nonostante continuava ad annuire nel frattempo che continuava a massaggiarsi, non aveva trovato il coraggio di guardare la ragazza negli occhi, e ciò provava che egli stava mentendo se avesse detto che non aveva niente. C'era qualcosa che non andava, era vero, ma la sua testardaggine lo impediva di ammetterlo.

Ma Silvia aveva compreso che non gli avrebbe rivelato il motivo del suo malumore, perciò aveva detto solo ciò che uno come lui avrebbe voluto davvero sentirsi dire.
«Jude, te la senti di continuare?»

Il regista non aveva osato parlare, ed era rimasto in silenzio ancora per diversi secondi. Poi aveva accennato alla ragazza un sorriso e successivamente si era diretto sulla panchina a sedersi, assieme agli altri giocatori.

Ella non era rimasta totalmente soddisfatta della risposta che Jude le aveva dato, ma comunque sapeva che egli era un ragazzo con la testa sulle spalle e sicuramente non avrebbe fatto nulla che potesse danneggiare ulteriormente la sua salute, e così lo aveva lasciato continuare ancora una volta.

Dopo che l'intervallo era finito, ecco che il secondo tempo della finale era iniziato. Entrambe le squadre stavano dando tutto e per tutto per riuscire a fronteggiare la loro imponente difesa e la partita davvero sembrava non avere una fine.

Le manager, stando sedute sulla panchina, non riuscivano a non provare ansia nel vedere quella finale che sembrava non terminare mai e addirittura Nelly aveva ammesso che se non sarebbe finita entro un paio di minuti probabilmente sarebbe svenuta lì sul posto.

La verde, invece, era diventata sempre più speranzosa che prima o poi loro avrebbero portato a casa la vittoria e Jude, come se l'avesse udita dal centrocampo, aveva deciso di rompere la difesa nemica stupendo sia la Royal che la Raimon stessa.

Egli aveva tirato con tutta la potenza che aveva in corpo contro la porta avversaria e Joe King, il portiere della Royal Academy, poiché era distrutto dalla stanchezza, non era riuscito a parare in tempo il calcio del regista, che era stato così forte e così veloce che neppure una Tecnica Micidiale probabilmente sarebbe bastata per bloccarlo.

Coincidenza vuole che proprio quando aveva oramai segnato l'arbitro aveva fischiato la fine di quella lunga ed intensa partita.

Tutti i compagni erano andati di corsa a circondare il rasta, che nel frattempo si era accasciato per terra dato lo sforzo estremo di calciare un tiro così potente con una caviglia così debole. Tra le manager la prima a scattare in piedi era stata Celia, mentre le altre due ragazze erano rimaste pietrificate poiché non riuscivano ancora a realizzare la loro vittoria.

Quando Mark aveva aiutato ad alzare in piedi il suo amico, quest'ultimo non riusciva a muovere il piede destro, e solo quando gli era scappato un gemito di dolore Silvia, ancora una volta, era accorsa subito in suo soccorso, portando con sé questa volta anche il kit medico.

Quando lo aveva raggiunto, ella lo aveva fatto sedere sul terreno di gioco e gli aveva medicato la caviglia addolorata, sapendo che però quelle cure erano solamente provvisorie e che per il ragazzo ciò che serviva davvero era un po' di riposo.

«La prossima volta devi dirlo che stai male!» lo aveva rimproverato la verde, subito dopo aver finito di mettergli la garza. Jude si era messo a ridere alla vista della verde arrabbiata e così le aveva accarezzato dolcemente i capelli, con il fine di rassicurarla.
«E va bene, la prossima volta vi avviserò tutti. Sono mortificato per averti fatta preoccupare, come posso farmi perdonare?»

A questa sua domanda, la manager aveva spostato lo sguardo arrossendo. Ciò che veramente desiderava in quell'istante era riuscire a confessare i suoi veri sentimenti al giovane, ma ella non riusciva proprio a trovare le parole. Per fortuna, il rasta era un ragazzo perspicace e solamente alla vista del suo volto paonazzo e del suo improvviso silenzio aveva compreso la risposta che ella avrebbe voluto dargli. E così, senza dire una parola, aveva fatto l'unico gesto che poteva confermare che lui ricambiava i suoi sentimenti: l'aveva baciata.

Non gli importava se lo potevano vedere i suoi compagni o migliaia di persone sconosciute, così Jude le aveva afferrato il volto con entrambe le mani e aveva posato con dolcezza le sue labbra sopra a quelle della ragazza, lasciandola ancor più stupefatta di prima. Ma non ci aveva comunque impiegato troppo tempo a ricambiare il bacio e dopo pochi secondi lei lo stava già stringendo dalla contentezza, nel mentre una lacrima di gioia le rigava la guancia sinistra.

Loro credevano che dopo la vittoria del Football Frontier non ci fosse gioia più grande, ma si sbagliavano entrambi. Infatti, la vera felicità per loro era uno dinanzi all'altro, ed erano sicuri che sarebbe stato così fino alla fine dei loro giorni.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 𝕆𝕟𝕖 𝕊𝕙𝕠𝕥 𝕖̀ 𝕘𝕚𝕦𝕟𝕥𝕒 𝕒𝕝𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕗𝕚𝕟𝕖! 𝕊𝕡𝕖𝕣𝕠 𝕥𝕚 𝕤𝕚𝕒 𝕡𝕚𝕒𝕔𝕚𝕦𝕥𝕒 2LyraBlack2! :𝔻

𝙿𝚎𝚛 𝚒𝚕 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘, 𝚌𝚒𝚊𝚞! <3

★𝑺𝒆𝒓𝒚★