~•ℤ𝕖𝕟𝕚𝕥𝕤𝕦 𝕩 ℕ𝕖𝕫𝕦𝕜𝕠•~

• 𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐃𝐀: Mavis_Bianchi-Kane

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Il sorriso di Nezuko era paragonabile solamente a quello di una dea. Zenitsu non lo vedeva spesso, a causa del bambù che la ragazza portava alla bocca, ma quando in certe occasioni ella lo abbassava, il biondo non poteva non ammirare la sua bellezza.

Ciò era accaduto la scorsa notte, quando i due, usciti per un appuntamento, si erano diretti verso il prato fiorito che la mora adorava.

Esso non si trovava troppo lontano dalla Casa delle Farfalle, perciò non ci voleva molto ad arrivarci. Inoltre, nessuno si sarebbe preoccupato per la loro assenza durante quell'arco di tempo, visto la vicinanza con l'edificio.

La sera precendente, i due prima di recarsi nel loro luogo segreto, come al solito, si erano fermati presso un torrente lì vicino. Il rumore rilassante dell'acqua che colpiva le pareti rocciose rendeva l'atmosfera ancora più romantica e intima, come nelle fiabe.

Nezuko, oltre a godersi della bellezza del creato, si era messa a giocare con l'acqua del ruscello, immergendone i piedi e provocando numerosi "cif-ciaf". Zenitsu riusciva a notare una leggera curvatura della guancia, precisamente da dove si trovava la sua bocca. Egli aveva compreso che stava sorridendo, che era felice.

E così, il biondo aveva chiesto una proposta da parte della castana, la quale non se l'aspettava minimamente.

«Nezuko cara, mostrami il tuo sorriso, ti prego. Abbassa il bambù che tieni alla bocca, voglio vedere il sorriso della ragazza più bella del mondo.»

Ella lo guardava incuriosita, arrossendo leggermente per il complimento appena fatto. Ma passato qualche secondo, dopo essersi ricomposta, aveva abbassato il bavaglio di bambù che portava e aveva sorriso al ragazzo, mostrandogli anche i suoi aguzzi canini da Demone.

Zenitsu ne era rimasto incantato, come se il gesto appena compiuto dalla ragazzo lo avesse appena condotto nel Paradiso terrestre. "Un sorriso così bello deve per forza appartenere ad una dea." Aveva pensato il biondo in quell'istante.

Dopo quella sera, egli aveva pensato alla sua incantevole espressione tutto il giorno. Si era trovato spesso perso nei suoi pensieri, perfino durante gli allenamenti, e ciò aveva fatto preoccupare i suoi compagni Tanjiro e Inosuke.

Quando, finalmente, il Sole era oramai tramontato, il biondo era pronto per passare un'altra splendida serata con la sua amata, e per farle una sorpresa aveva anche preparato un bouquet per lei poco prima dell'inizio del loro appuntamento.

Il ragazzo era agitatissimo e molto euforico, più del solito. Voleva che fosse tutto perfetto, così che Nezuko si sarebbe ricordata di quel giorno per sempre.

Egli si trovava fuori dalla Casa delle Farfalle a fare le prove per una sua potenziale dichiarazione romantica, intanto che aspettava la castana. Egli, tuttavia, mentre diceva più volte quanto amasse la sua adorata, la ragazza si trovava proprio dietro di lui, che ascoltava divertita la sua impacciata confessione.

Zenitsu avrebbe voluto sprofondare nell'abisso in quell'istante, ma a quanto pare ella non aveva capito che la persona a cui si doveva dichiarare era proprio lei stessa. «Perché ridi di me? Non sono bravo?» aveva domandato il ragazzo, e in risposta aveva ricevuto dalla ragazza un no con la testa.

Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, egli si era ricordato che aveva preparato un regalo per l'amata. Aveva porto alla castana quel bouquet fatto da lui con tanto amore, nonostante non fosse bello come quelli che si possono far fare da un fiorista.

Esso era composto con tutti i fiori preferiti della Demone, e questo suo gesto l'aveva commossa molto, poiché si era ricordato di tutti i fiori che lei gli aveva detto che amava.

Dopo aver afferrato il regalo dell'Ammazza Demone, aveva stretto a sé il braccio del ragazzo. Zenitsu non poteva non arrossire per il gesto compiuto dalla ragazza, ma aveva comunque cercato di ricomporsi così da riuscire a fare bella figura con lei.

«Dimmi, cara Nezuko. Passiamo prima per il torrente come al solito, ti va?» Il biondo pensava che avrebbe sicuramente accetto, ma al contrario, aveva rifiutato la sua richiesta.

«Dunque andiamo direttamente nel nostro luogo segreto? D'accordo, tanto mi basta la tua presenza per essere felice, mia piccola Nezuko.» Dopo questa frase, la diretta interessata si era messa a ridacchiare, mentre accarezzava dolcemente il volto del ragazzo. A quel gesto, Zenitsu stava raggiungendo il proprio limite di sopportazione. Sarebbe perfino svenuto se alla ragazza fosse mai venuta in mente l'idea di baciarlo.

Mentre i due camminavano lungo un sentiero illuminato da varie lanterne appese tra i rami degli alberi, oltre alle foglie di esse si potevano già vedere le stelle.

Quella notte era particolarmente serena, perciò esse si vedevano senza alcun problema, a differenza delle loro solite serate. Inoltre, probabilmente durante quei giorni vi sarebbe stata la fase di plenilunio, perciò la Luna era quasi del tutto piena quella notte.

Dopo qualche minuto a camminare, finalmente i giovani erano giunti nel loro luogo segreto: esso era un immenso prato pieno di margherite qua e là, e oltre ad esso vi era anche un piccolo stagno con solo qualche carpa all'interno di esso.

Presa dall'entusiasmo, la castana si era messa a correre lungo il prato e il biondo aveva fatto altrettanto, per poi ritrovarsi entrambi distesi alla fine di esso, affianco allo stagno delle carpe.

Dopo essersi rialzata, Nezuko aveva controllato come stavano le carpe, e poteva benissimo vedere esse girovagare intorno al loro piccolo laghetto. Probabilmente erano molto affamate, così la ragazza aveva preso un pezzo di pane che si era portata con sé e lo aveva spezzettato per darlo ai pesci.

Zenitsu non poteva non essere intenerito a quella scena, dove la sua amata mostrava tutta la sua benevolenza verso degli animaletti che si trovano in un luogo così piccolo, quasi insignificante. Sì, era proprio innamorato perso di lei.

«Sei una dea, Nezuko. Non smetterò mai di dirtelo.» Ma la ragazza aveva fatto velocemente "no" con il capo, facendogli capire che lei non era assolutamente il tipo di persona che le piace essere lodata in momenti simili.

Semplicemente la castana era di animo buono, ed ella amava aiutare gli altri e vorrebbe vedere sbocciare un sorriso sulle labbra di tutti, soprattutto sulle persone che lei ama. Questo il ragazzo lo aveva imparato molto bene, ed era anche questa una delle tante motivazioni per cui egli si era innamorato di lei.

Entrambi si erano sdraiati a guardare le stelle, che grazie alla Luna, che aveva quasi raggiunto la sua fase di Luna Piena, illuminava ancora di più il cielo.

Quasi sempre Zenitsu chiedeva alla ragazza se era felice, ed ella rispondeva sempre di sì. Questo gesto poteva sembrare poteva piuttosto pesante, tuttavia alla Demone non dispiace tutte queste sue attenzioni, anzi, era contenta di sentirsi importante per lui.

Diversi minuti erano passati, e mentre Nezuko si era persa a guardare le stelle non si era accorta del biondo che la stava guardando intensamente.

Ella si era girata verso di lui e lo guardava incuriosita. Egli allora aveva preso una delle tante margherite e gliela aveva messa dietro all'orecchio, dopo averle spostato dietro ad esso anche la sua ciocca di capelli che ricadeva davanti.

La ragazza era arrossita, e aveva fatto lo stesso con il ragazzo. Dopo aver afferrato un'altra margherita, gliel'aveva messa dietro all'orecchio, ridacchiando per la sua reazione spaesata.

Zenitsu non riusciva a contenere tutti i suoi sentimenti. In quel esatto momento, se avesse potuto, l'avrebbe abbracciata e baciata, mostrandogli tutto l'amore che provava per lei. Ma non aveva il coraggio, anzi, non aveva mai avuto coraggio per tutta la vita.

Notando che il biondo era diventato improvvisamente silenzio, Nezuko aveva avuto un idea. Non sapeva come mai lo voleva fare, ma lo aveva semplicemente fatto: proprio come nella sera precendente, si era abbassata il bambù che portava alla bocca e gli aveva sorriso.

Ma non era tutto, ella aveva altro in mente. Dopo aver preso un respiro profondo, la castana aveva fatto l'ultima cosa che il ragazzo si aspettava che facesse.

«Zen...i...tsu.» Non riusciva a pronunciare benissimo il suo nome, ma questo era dovuto alla sua poca abitudine nel parlare.

Zenitsu era rimasto senza parole, incantato dalla magnifica voce della sua amata. In tutti i suoi sedici anni di vita, non ha mai sentito una voce più bella della sua, così angelica da riuscire a far addolcire perfino un assassino.

«Oh, mia cara Nezuko...la tua voce è così dolce, proprio come lo sei tu! Ti prego, fammi sentire più spesso la tua voce e mostrami più spesso il tuo sorriso. Mia amata Nezuko, solo tu sai come farmi tornare il sorriso ogni volta, solo tu sai come rendermi felice.»

A quelle parole, la ragazza ne era rimasta stupefatta. Non erano parole da niente, soprattutto per lei, che era sempre stata innamorata del biondo. Sapere che ella era importante per lui non la rendeva contenta, ma di più.

Sorprendendo il giovane, Nezuko lo aveva abbracciato. La castana cercava di nascondere il suo volto diventato improvvisamente paonazzo, ma Zenitsu lo aveva notato benissimo.

Egli, infatti, si era perso a guardare il suo bellissimo viso, così delicato come lei. Non poteva non ricambiare l'abbraccio, ma la tentazione di baciarla stava crescendo in lui, ma non solo. Se avesse potuto, le avrebbe addirittura fatto la proposta di matrimonio, ma sapeva che non aveva il coraggio.

«Zeni...tsu?» lo aveva chiamato la ragazza. «Dimmi, mia dolce Nezuko.»
Ella non aveva più detto niente, e aveva immediatamente spostato il suo sguardo altrove.

Improvvisamente una leggera brezza si era alzata, e alla castana era venuto un leggero brivido. Così, Zenitsu le aveva dato il suo haori, così che si potesse scaldare.

«Non lascerei mai la mia cara Nezuko congelare qui» aveva detto il biondo.
«D-Davvero?» domandava la giovane con un filo di voce. Nel sentire di nuovo la sua voce, qualcosa in egli si era acceso. "Certo," avrebbe voluto dire. "Non lascerei mai la mia Nezuko sola che soffre, che sta male, che è indifesa. Io la proteggerò e vivrò solo per il suo sorriso. Sarò suo marito, e le darò tutto l'amore del mondo."

Ma il ragazzo non lo aveva detto. Per forza, era sempre stato un codardo fin da piccolo, è naturale pensare che lui non possa farcela a dire due semplici parole alla sua amata.

Era un fifone, un piagnucolone, ed egli lo sapeva benissimo. Tuttavia, solo con la castana avrebbe avuto un poco più di audacia, che era proprio ciò di cui lui aveva bisogno. Solo per la cara Nezuko sarebbe stato coraggioso, solo per la sua amata.

«Nezuko cara, io sono un codardo. Vero?» La ragazza aveva fatto più volte segno di "no", ma quel gesto non cambiava l'idea del biondo.

«Non mentirmi, Nezuko. Sono sempre stato così, fin da quando ero bambino. Se solo non fosse per tuo fratello io a quest'ora sarei perso. Io ho sempre voluto essere come Tanjiro e Inosuke, coraggiosi, ma...proprio non ci riesco. Ho troppa paura di morire ammazzato dai Demoni.»

La ragazza ascoltava attentamente le sue parole, e non aveva osato interromperlo nemmeno una volta.
Tuttavia, quando aveva finito, sapeva che doveva dire qualcosa. Così aveva parlato.

«Zenitsu...v-va bene, va bene così. Non devi essere triste, n-non sei un codardo. Lo credi tu e basta.»
Egli non capiva cosa volesse dire.

«Io ho visto quanto ti impegni per e-essere come il fratellone, e sono sicura che ce la farai. Non devi dimostrarmi n-niente, Zenitsu. La paura è un'emozione, e-e tu sei umano. Gli umani sono fatti di emozioni, ecco perché sono così belli.»

Il biondo era felice di sentire quelle parole, soprattutto poiché provenivano da lei. Esse erano proprio ciò di cui aveva davvero bisogno, e per questo ne era riconoscente.

Ma la castana si sbagliava: Zenitsu era coraggioso in quel momento, la paura non faceva più parte di lui.

Aveva alzato il mento della ragazza con l'indice, e mentre i loro sguardi si erano incrociati egli stava riflettendo sulle sue azioni. Non se ne sarebbe pentito per niente al mondo, sapeva che quello era il momento giusto.

Si era abbassato alla sua altezza e aveva baciato la castana, che non riusciva a realizzare ciò che stava succedendo. Aveva ricambiato subito il bacio, per poi stringersi ancora di più al suo amato.

Una volta staccati, i due si erano guardati un'altra volta. Allora il biondo aveva preso ancora più coraggio, e così aveva detto a Nezuko ciò che doveva dirgli da tanto tempo.
«Ti amo, mia cara Nezuko.»

Ella era contenta quanto il ragazzo, e non dimenticherà mai la sua audacia. La castana gli aveva sorriso, lo stesso sorriso che alla sera precendente aveva provocato in Zenitsu emozioni indescrivibili ma riassumibili in un unica parola: amore.

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ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 𝕆𝕟𝕖 𝕊𝕙𝕠𝕥 𝕖̀ 𝕘𝕚𝕦𝕟𝕥𝕒 𝕒𝕝𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕗𝕚𝕟𝕖! 𝕊𝕡𝕖𝕣𝕠 𝕥𝕚 𝕤𝕚𝕒 𝕡𝕚𝕒𝕔𝕚𝕦𝕥𝕒
Mavis_Bianchi-Kane ! :𝔻

𝙿𝚎𝚛 𝚒𝚕 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘, 𝚌𝚒𝚊𝚞! <3

★𝑺𝒆𝒓𝒚★

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