5) ༆𝕃𝕒 𝕤𝕔𝕠𝕞𝕡𝕒𝕣𝕤𝕒 ༆


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"Tu lo sei e basta "

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L'autunno era alle porte e quel giorno tutti gli alunni del terzo anno sarebbero andati  per la prima volta  a visitare  Hogsmeade .

Gli studenti erano raggruppati nel cortile della scuola sorvegliati dal custode , Gazza.
Egli era un magonò torvo e trasandato che gironsolava per Hogwarts per controllare se tutto fosse  perfetto e cercando di cogliere in fragranza gli studenti, che non rispettavano le regole, per poi dargli la punizione che meritano.
Affianco a lui c'era la professoressa di trasfigurazione .

"Ricordate, queste visite al villaggio di Hogsmeade sono un privilegio" annunciò la professoressa Mcgranitt "Se il vostro comportamento gettasse ombra sulla scuola, in qualunque modo, non ci riandrete" continuò lei mentre gli studenti davano l'autorizzazione a Gazza.

Harry, emozionato di fare questa gita, si era avvicinato alla professoressa per farle firmare l'autorizzazione ,dato che era scappato da casa dei Dursley e non la fece più siglare.

"Se non c'è il permesso firmato, non si visita il villaggio! É la regola , Potter" affermò ad Harry.

"Professoressa credevo che se lo firmava lei potevo andare " disse sconfortato.

"Solo un genitore o tutore può firmarlo e non essendo il mio caso , sarebbe inappropriato. Mi dispiace ,Potter. É la mia ultima parola" concluse  andandosene.

"Non c'è niente da fare, ci vediamo  dopo" Harry informò  i suoi tre amici, che videro tutta la scena, e poi li salutò con la mano dandogli le spalle . Ron e Hermione dopo un - ciao- dispiaciuto se ne andarono  invece Meghan lo richiamò avvicinandosi a lui "Harry!" il ragazzo sentendo il suo nome , si girò ritrovandosi avvolto tra le braccia della piccola Black .

"Mi spiace che tu non possa venire, ma se ci pensi bene, potresti farlo" gli sussurrò all'orecchio.
Dopo che la bionda si staccò dall'abbraccio , gli fece l'occhiolino e poi si avviò verso il gruppetto .

Harry però non capì la proposta di Meghan.  

...

Harry stava  girovagando per il castello quando incontrò il professor Lupin appoggiato alla ringhiera di un ponte .
Si appropinquò a lui per cercare di conversare.

"Professore, posso farle una domanda?". 

Il professore annuì e senza dare il tempo di far fare la domanda al suo alunno, parlò.

" Vuoi sapere come ti  ho  impedito di affrontare quel molliccio, vero? " gli  rispose , come se gli avesse letto nel pensiero.

"Credevo fosse ovvio , pensavo che avesse preso la forma di
Lord- Voldemort" il ragazzo sussultò per un secondo a sentire quel nome pronunciato dal professore  ma non ci fece caso e parlò.

"Ho pensato a Lord-Voldemort all' inizio ma poi mi sono ricordato di quella notte sul treno e del dissennatore" rabbrividì al solo pensiero , mentre Lupin annuiva  comprensivo , come se  capisse quello che stesse provando.

"Sono davvero sbalordito , quello che ti fa paura, è la paura stessa ...
È molto saggio "continuò.

"Prima di svenire, ho sentito due donne che urlavano " disse l'occhialuto.

"I dissennatori ci costringono a rivivere i nostri peggiori ricordi, il nostro dolore diventa la loro forza".

"Credo che  una fosse di mia madre , la notte in cui fu uccisa" Si confidò e avrebbe giurato che lo vide trasalire .

" Sai la prima volta che ti ho visto , Harry, ti ho riconosciuto immediatamente  e non dalla cicatrice o perché Meghan mi parlò di te , ma dagli occhi , come quelli di tua madre, Lily . Si, oh si, la conoscevo".

"Meghan gli ha parlato di me?" pensò sorridendo 

 
Il professore si girò andando dall'altra parte del ponte.

"Tua madre mi è stata affianco nei momenti in cui nessun altro c'era , non solo era una strega super dotata era pure una donna gentile [ ... ] , mentre tuo  padre  , James , aveva un certo talento per i guai , un talento che ha tramandato a te " gli  spuntò un sorrisetto involontario.
"Assomigli a loro più di quanto credi , con il tempo ti accorgerai fino a che punto "concluse pensieroso.  

"Meghan le ha parlato di me?" Chiese Harry , dando voce ai suoi pensieri.

"Si" rispose semplicemente.

Lupin si guardò il polso sinistro e, guardando l'orologio, vide l'orario.
"A quest'ora dovrebbero essere già tornati. Vai Harry, noi ci vediamo in classe e mi raccomando, studia" ghignò con leggerezza, facendo un risolino mentre guardava Harry allontanarsi.

...

Il trio aveva appena varcato il grande  portone , quando una voce lontana li fece voltare.
Era Harry che, correndo, li chiamava, chiedendogli cosa avessero fatto.

"Calma amico, appena arriviamo nel nostro dormitorio ci mangiamo tutte le caramelle che ho portato mentre ti racconto cos'è successo" gli rispose Ron con enfasi , facendo alzare gli occhi  alla bionda.
"Ma sempre a mangiare pensi?" lo rimproverò Hermione.
 "Fatti gli affari tuoi , tu "gli rispose scorbutico Ron portandosi con se un Harry abbastanza confuso .

"Ah! l'adolescenza" esclamò Meghan portandosi la mano in fronte come se stesse ricordando 'i vecchi tempi'.

"Ma anche tu sei un adolescente" rise Hermione scuotendo la testa mentre la sua amica faceva una faccia finta scioccata.

Dopo questo piccolo teatrino le ragazze stavano andando verso le scale mentre parlavano di quello che gli era piaciuto al villaggio.

Meghan, distratta com'era , andò a sbattere contro la schiena di qualcuno.

Fortunatamente era Harry.

"Che succede?" domandò la Black , alzando il volto e vedendo confusione nelle scale.

"Neville avrà dimenticato la parola d'ordine " rispose Ron seccato. 

"Ehi!" rispose  offeso Neville. 

"idiota, è dietro di noi " la bionda rimproverò Ron battendosi la mano destra in fronte e pestandogli un piede. 

La Black pensò che fosse una ragazza molto manesca.

"Non pensarlo cara, tu lo sei e basta" rispose una vocina maschile dentro la sua testa. 

"Cosa?" domandò la bionda.

"Cosa?".domandò confusa la riccia.

"Non avete sentito qualcuno parlare?"

"Meghan, mi stai facendo paura, nessuno a parlato. Sicura di sentirti bene?" Disse Ron.

"Sisi, tranquillo, sarò solo stanca" sbuffò.
"Perché siamo ancora in mezzo alle scale?" sbottò nervosa, voleva andare al più presto al dormitorio.

Le stava scoppiando la testa.

"Fatemi passare per favore, sono capo scuola" esclamò almeno per tre volte Percy Weasley tra il preoccupato e l'orgoglioso , facendo alzare gli occhi al cielo alla bionda.

"Non abbiamo capito, ripetilo un altra volta" disse con ironia la Black.

" Non si entrerà nel dormitorio fino a quando non sarà perlustrato!" continuò il caposcuola.

Subito dopo, una figura con i capelli rossi , poco più bassa del quartetto si presentò davanti : Ginny , la sorella minore di Ron.
 "La signora grassa è sparita" esclamò affannata per i gradini di scale che aveva fatto.

"Bene, ci voleva pure questa" pensò Meghan.

"Le sta bene , era una cantante terribile "disse divertito Ronald .
Se lo  sguardo  di Meghan potesse  fulminare, Ron era già diventato polvere.

"Non sei spiritoso" lo ammonì la riccia. 

Poi guardò  la Black e le chiese :"Sicura di stare bene?".
Ella annuì, ma  dall'espressione della sua amica riccioluta capì che non ci credeva tuttavia fece finta di nulla e Meghan ne fu grata. 

Nel corridoio c'era un casino assurdo , soprattutto causato dai quadri che si lamentavano del terribile accaduto. 

 "Silenzio c'è il preside" richiamò l'attenzione Percy.
Il preside Albus Silente, un uomo alto con capelli e barba lunga bianca , indossava un occhiale a mezzaluna e addosso aveva una lunga veste celestina.
Si avvicinò al quadro ormai strappato e lo testò con delicatezza mentre una ruga gli si formava nella fronte. 
 "Avverti tutti i fantasmi Gazza, fa che trovino la Signora Grassa" ordinò.
"Non ce ne sarà bisogno" disse con un ghigno Gazza, indicando un quadro nella direzione opposta a dove erano situati .
 Gli altri studenti si affrettarono a raggiungere il quadro in cui era stata portata ma Meghan non seguì la massa e restò lì ad ascoltare da lontano.  

"Cara signora, chi le ha fatto questo?" chiese premuroso Silente "Ohhh" piagnucolò lei "Occhi come il diavolo i suoi. É un anima  nera quanto il suo nome" fece un pausa " É lui, signor preside, quello di cui tutti parlano , è qui, nascosto nel castello :Sirius Black" gridò alla fine con voce terrorizzata.   

Meghan, sentendo il nome di suo padre, si immobilizzò.
Fece finta di niente, ma ebbe l'impressione di sentire gli occhi verdi di Harry osservarla.

Girò i tacchi e se ne andò incamminandosi nel suo luogo preferito: la foresta proibita.

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