3) ༆ 𝕟𝕦𝕠𝕧𝕖 𝕝𝕖𝕫𝕚𝕠𝕟𝕚 ༆

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"[...]O bhe... un ragazzo ... "

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Meghan odiava non riuscire a dormire.

Era sdraiata nel suo letto a baldacchino coperto di accessori grifondoro compreso le lenzuola e il copriletto.

Teneva gli occhi aperti e fissava il soffitto.
Le sue braccia erano lungo il suo corpo; nel frattempo giocava con il suo anello nel quarto dito della mano.

L'anello era di un color argento con tre brillantini. Glielo aveva regalato Remus, per il suo undicesimo compleanno, dicendole che era di una sua amica di scuola.

Meghan ricordava di avergli chiesto qualche informazione in più su questa ragazza ma suo zio non le volle dire nulla.

C'era una bellissima ragazza con i capelli marroni che guardava un anello da dietro la vetrina di un negozio.
Ad un certo punto un ragazzo dietro alla sconosciuta parlò : " Stai tranquilla, sono sicurissimo che lui te lo regalerà" le sorrise rassicurante .
La ragazza si girò verso il ragazzo e gli sorrise " anche tu un giorno dovrai preoccuparti di comprare un anello ad una ragazza o beh... un ragazzo. . . "
"Ma finiscila" la spinse con un sorriso.

Questo fu il sogno che non la fece più riaddormentare.

Il ragazzo era Remus.

La ragazza somigliava eccessivamente ad Harry.

Ripensando all'anello gli venne in mente il regalo che aveva comprato ad Harry (che ancora non gli aveva dato) sperando che avrebbe trovato un giorno speciale per darglielo.

La grifondoro si girò a destra, sbirciando dalla tenda vide Hermione dormire profondamente con accanto Grattastinchi, il suo gatto.

In quel momento avrebbe voluto tanto essere appisolata come lei.

"Lasciami dormire" mormorò la bionda con voce impastata dal sonno.

La Black fu svegliata dalle urla di Hermione che la richiamavano cercando di svegliarla.

Meghan, assonnata dalla notte in bianco, si rigirava a pancia in su tirandosi le coperte fino ai capelli, non dando conto alla sua amica che gridava e camminava velocemente per la stanza come una pazza sclerata.

"É il primo giorno di scuola! Alzati o faremo tardi. Ah!, dobbiamo fare ancora colazione".
"Alzati!" sospirò "Ti aspetto tra 5 minuti in sala grande".

Hermione prima di chiudere la porta si girò verso il letto della bionda e quando la vide sbattere la testa sul letto scoppiò a ridere.

"Smettila. Di. Ridere" scandì lentamente Meghan con occhi taglienti.

"A dopoooo" se ne scappò la sua compagna di stanza prima di ricevere un cuscino in faccia.

"Buongiorno ragazziiii!". Salutò Meghan andando verso il tavolo dei grifondoro , dando un bacio sulla guancia ad  Hermione come per scusarsi del ritardo.

"Ciao!" replicarono gli altri.

Voleva dare il bacio anche ad Harry ma ci ripensò.
Questo pensiero non sfuggì ai gemelli pel di carota che risero silenziosamente.
" A noi ce lo vuoi dare un bacino?" la prese in giro Fred facendo alzare il dito medio alla bionda, che stava mangiando un pancake finito involontariamente in faccia al rosso.

"Ups" sorrise falsamente Meghan mentre tutto il tavolo si mise a ridere.
"Questa non te la faccio passare liscia" le puntò il dito Fred, sorridendo.

"Quanti pancake ti stai mangiando?" Hermione richiamò Ron perché temeva che poi gli venisse mal di pancia e poi si lamentasse.

Lui alzò le spalle e ne prese altri due da un vassoio d'argento facendo scuotere con rassegnazione la testa ad Hermione.

"Che materia abbiamo a prima ora?" si unì Harry per la prima volta alla conversazione.

"Oh, giusto!" esclamò Meghan frugando nella sua cartella piena di libri.

"Quanti libri ha?" sussurrò Ron ad Harry, scioccato di quanti libri avesse la bionda.

"Boh...".

"Prima di venire qui, la professoressa McGranitt mi ha dato i fogli con l'orario scolastico per il nostro anno". disse Meghan.

La professoressa McGrannitt insegnava trasfigurazione ed inoltre era il capo della Casa dei Grifondoro. Era una strega alta e magra dai capelli corvini sempre racchiusi in una crocchia, portava delle lenti squadrate i cui segni le rimanevano quando si trasformava nel suo animagus: un gatto.

"Se non ricordo male ora dovremmo avere la Cooman" continuò.

"Sarebbe?" domandò Ron.

"La professoressa di divinazione".

"Oh, mamma" borbottò Ron.

Il quartetto, dopo aver finito di far colazione, si avviò verso la prima lezione di divinazione.
Dopo parecchia strada, fatta per la maggior parte correndo, arrivarono alla torre Nord, praticamente dall'altra parte del castello di dove si trovavano prima.
Davanti a loro gli si mostrò una stanza parecchio strana. Sbirciando, notarono che ospitava suppergiù una ventina di tavolini circondati da sedie e poltroncine.

"Entriamo?" chiese sospettoso Harry.

"No" rispose secco Ron.

"Andiamo, cosa potrà mai succedere!" alzò gli occhi al cielo Meghan, guardandosi intorno e costatando se Hermione si fosse già seduta in uno dei tavoli rotondi.

Alla fine, costringendo e spingendo Ron verso la stanza, entrarono.

La prima cosa che Meghan pensò appena mise piedi nell'aula fu: "questo posto è strano"

Tralasciando la faccia  confusa  del trio e quella  stranamente annoiata di Hermione , si sedettero vicino al tavolo vicino a quest'ultima.

"Benvenuti ragazzi miei" Salutò la nuova professoressa."In quest'aula scoprirete la nobile arte della divinazione e chi di voi possiede la vista" disse andando a sbattere contro un tavolino situato di fronte a lei.

"Se non ce l'ha lei la vista , figuriamoci noi..." commentò la Black sottovoce per farsi sentire solo da Hermione , che era seduta al suo fianco. Quest'ultima fece un piccolo sorriso.

"Sono la professoressa Cooman e insieme ci proietteremo verso il futuro!" esclamò melodrammatica. "Oggi impareremo l'arte di leggere le foglie da tè. Prendete la tazza della persona davanti a voi e ditemi cosa vedete".

La Cooman era una Strega e Veggente, nonché professoressa di Divinazione. Era una donna alta e molto magra, portava degli spessi occhiali che ingrandivano spaventosamente i suoi occhi , indossava degli  scialli e dei braccialetti rumorosi.

"Tu, ragazzo" indicò Neville ( un ragazzino grifondoro, compagno del quartetto, con occhi e i capelli castani. Fin dal suo primo anno ad Hogwarts si dimostrava impacciato e un po' goffo.)
"Tua nonna sta bene ?" domandò la prof. 
"Credo di si" rispose il ragazzo ."Non ne sarei così sicura" disse facendo una piccola smorfia dispiaciuta.

" Un mucchio di sciocchezze"  Hermione definì così la lezione facendo annuire Meghan che aveva le braccia incociate sul tavolo e la testa sprofondata in esse.

"Si spera" sospirò la bionda.

" ampliate la mente...Oh, Uh!" esclamò la Cooman guardando Ron e facendo sobbalzare la Black  che la maledì nelle due lingue che conosceva: l'inglese e l'italiano.

" la tua aura s'invola caro. Sei nell'aldilà! Io credo di sì!" disse la professoressa rivolgendosi ad un Ron che confuso e terrorizzato, o meglio dire, all'amico carota di Meghan, battezzato così da lei stessa.

La Black, dalla prima volta che aveva incontrato Ron sul treno dell'Hogwarts Express, lo aveva soprannominato " carota",ovviamente per il colore dei suoi capelli. 

Meghan , che era a pochi passi dal rosso e dal corvino , vedendo la sua espressione , si trattenne per poi scoppiare a ridere in faccia , venendo fortunatamente bloccata da Hermione che la guardava truce . 
Se prima le labbra della bionda erano curvate in un sorriso divertito , ora erano dritte come un bastoncino di legno .

"Guarda la tazza, dimmi ciò che vedi " lo spronò la professoressa.
Ron iniziò a balbettare cose incompressibili, poi si decise e disse ciò che trovò dentro la tazzina: "É unaspecie di croce storta , significa  travaglio e sofferenze... E questo qua potrebbe essere il sole , significa felicità . Perciò...perciò soffrirai,ma poi ne sarai felice, vedrai...".

Poi la Cooman si avvicinò a Meghan.

La ragazza si mise subito sull'attenti, facendo finta di aver ascoltato la conversazione.

" Ciao cara, dimmi cosa vedi" la salutò tipo vecchia amica, indicando la tazza.

"Salve , certamente" Rispose la bionda con un sorrisino e sporgendo la testa nella tazzina.

Dentro era un pò tutto confusionario. C'erano quattro forme : un cuore , una stella ,una testa e una X.

"Ehm..."cominciò a parlare  Meghan senza trovare parole "Allora... ci sono quattro figure"

"Quattro figure?" domandò una ragazza con voce incredula.

"Si, quattro" risposte seccata "C'è un cuore che vuol dire..." 
"Che vuol dire?" Domandò disperata ad Hermione  che le passò il libro.

" Vuol dire che incontrerai una persona fedele, la stella simboleggia  un incontro piacevole,e la testa indica possibile inizio di una relazione".

"Cooosa?" si domandò ad alta voce , scioccata 

" Andiamo avanti. La X ci avverte che incontreremo degli ostacoli non calcolati; ci mancava questo!"

La Cooman che fino ad allora era stata in silenzio, fece un sorriso e andò da Harry.

" Mi ha lasciato veramente così?" chiese perplessa Meghan alla sua compagna di stanza. 

Hermione alzò le spalle " Lascia stare" disse.

"Dammi la tazza. Oh"  sussultò la Cooman spaventata , vedendo la figura all' interno dell' oggetto di ceramica .

"Mio caro, tu... hai il gramo" disse lei sussurrando.

"il grano , proprio il grano!" Esclamò una voce maschile , Seamus, anch'egli un loro compagno grifondoro.

"Non il grano , idiota , il gramo . Con la M"lo corresse Meghan.

"Assume la forma di un cane gigante, uno dei presagi più oscuri del mondo. Il presagio di morte " spiegò uno studente.

La bionda si girò verso Harry guardandolo negli occhi e prendendo consapevolezza del significato del gramo.
 

 

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