2) ༄𝕌𝕟 𝕧𝕚𝕒𝕘𝕘𝕚𝕠 𝕥𝕠𝕣𝕞𝕖𝕟𝕥𝕒𝕥𝕠༄

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"[...]Sembrava la tua voce"

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La mattina successiva , dopo aver fatto andare fuori di testa Percy per uno scherzo di cattivo gusto e dopo aver svegliato brutalmente Harry, tutta la famiglia Weasley, Hermione, Harry e Meghan insieme a suo zio si trovavano nella hall del Paiolo Magico.

" Harry , Harry" lo chiamò due volte Meghan" Non ti scordare la sciarpa!" la prese da sopra ad una sedia e gliela porse.

"Grazie Meghan".

"Su! Andiamo o sennò il treno partirà senza di voi!" esclamò Weasley Senior "E non penso vogliate fare la stessa fine dell'anno scorso" li ammonì con espressione dura in volto. 

L'anno precedente  per colpa di Dobby (l'elfo dei Malfoy oramai libero) che aveva chiuso il passaggio che portava al binario 9¾ io ,Harry e Ron avevano rubato l'auto azzurra dei Weasley per andare ad Hogwarts. Ricevendo  una punizione e una strillettera da parte di Molly e di Remus.

"Ups" bisbigliò con un sorrisetto la bionda, guardando suo zio alla sua destra che già la guardava con le sopracciglia alzate.

Prese le valigie, si recarono alla stazione di King's Cross per prendere L'Hogwarts Express.

"Venite, tutti gli altri sembrano occupati " disse Hermione indicando una cabina.

Il quartetto e Remus si erano già seduti quando la voce squillante della signora Weasley si fece sentire.

"Ron!Ron! Il topo!". 

E finalmente dopo aver preso il topaccio, tutti si accomodarono. 

"Pensate che dorma?" Disse Harry indicando Lupin, appoggiato alla finestra con gli occhi chiusi.

Annuirono.

"Ho capito bene? Sirius Black è fuggito da Azkaban per dare la caccia a voi?" Domandò Ron straconfuso

"Sì..." gli rispose Harry in un sussurro.

"Ma verrà catturato vero? Lo stanno cercando tutti!' Esclamò Hermione preoccupata.

Meghan stava in silenzio, non riusciva a parlare. Questo argomento non le piaceva affatto.

Ron la guardava chiedendosi se Sirius Black fosse un suo parente dato che avevano lo stesso cognome. Ma non ci fece tanto caso.
La stessa domanda se la porsero anche gli altri due grifondoro pensando che se Meghan avesse saputo  qualcosa glielo avrebbe già detto.

"Sicuro, solo che nessuno è mai scappato da Azkaban e lui è un pazzo furioso assassino ".

"Grazie Ron".

"Molto rassicurante " si intromise Meghan nella conversazione.

Tutt'un tratto il treno frenò interrompendo la conversazione.

"Perché ci siamo fermati? Non possiamo esserci già!" Esclamò la mora.

"Che succede?" Domandò Ron sgomento.

"Forse un guasto?" Rispose incerto Harry.

Meghan si allontanò da suo zio, alzandosi dal sedile per andare a vedere cosa fosse successo. Curiosa com'era,  si avviò verso la porta dello scompartimento ma non fece in tempo ad affacciarsi che un'altra scossa la fece cadere all' indietro andando a sedersi involontariamente sopra Harry.
Appena la ragazza si ritrovò a pochi centimetri dal viso del suo amico occhialuto, arrossì e subito si risedette al suo posto.

Calò il silenzio.

L'aria diventò cupa, la pioggia cominciò a scendere dal cielo e il vento, fuori dal treno, ululava.

Il quartetto sentendo un altro boato proveniente dalla porta, si girò verso di lei.

Dietro il vetro c'era una figura nera ammantata che si elevava fino al soffitto ed aveva il volto completamente coperto da un cappuccio semi trasparente.

Gli occhi dei ragazzi caddero verso la maniglia e quello che videro fu raccapricciante: una mano scheletrica fuoriusciva dal mantello. Era scintillante, grigiastra, viscida e rugosa.

Solo Harry non riuscì a vedere altro perché svenne.

"Harry! Harry!" Esclamò la bionda scuotendolo per svegliarlo.

"Tutto bene?" Domandò lei agitata, facendolo risedere sul sedile.

"Che cos'era quella cosa?" Chiese balbettando l'occhialuto.

"Era un dissennatore, una delle guardie di Azkaban che cercavano Sirius Black". Rispose Remus facendo un sorriso rassicurante alla sua figlioccia e dandogli un pezzo di cioccolato.

"Dove stai andando?".

"Con vostro permesso, vado dal macchinista" sorrise Remus.

"Certo! Ci vediamo dopo" Meghan sorrise pensando che quell'anno fosse  fantastico.

Dopo che il futuro professore uscì, i ragazzi ripresero a parlare.

"Che è successo?".

"Sembrava che avessi un attacco epilettico".

"Ho sentito due donne gridare" disse Harry guardando la bionda"e una di loro sembrava avere la tua voce...".

Il quartetto, dopo che scese dall'Hogworts Exspress, si sedette nel tavolo dei Grifondoro.

Come ogni anno, dopo che il coro finì di cantare, Silente iniziò il suo solito discorso di inizio anno.

"Benvenuti!" Li accolse  Albus Silente: "Vorrei annunciarvi delle novità: per prima cosa vorrei presentarvi i nuovi professori: R. J. Lupin, che ha gentilmente accettato il ruolo di insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure e  Rubeus Hagrid, che sarà il nuovo insegnante di Cura Delle Creature Magiche".

Applausi e urla di apprezzamento si elevarono dai tavoli delle quattro case, sopratutto dai Grifondoro.

"Potter!" Lo chiamò qualcuno dietro di lui, Draco Malfoy, un ragazzino serpeverde della loro età, capelli biondo tendenti al bianco sempre arrogante e maleducato.
"È vero che sei svenuto?".

"Ahhh, sta un po' zitto Malfoy!" Esclamò scocciato Ron mentre Meghan guardava seccata il biondo.

"Come fa a saperlo?"

"Lascia stare, non merita nemmeno la nostra attenzione" affermò impassibile la Black.

"Su richiesta del Ministero della Magia, la nostra scuola ospiterà i dissennatori finché Sirius Black non verrà catturato. Devo avvertire tutti di non dare alcun motivo di farvi del male. Non è nella natura di un dissennatore il perdonare, ma sapete, la felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce" finì il discorso Silente guardando intensamente Meghan ed Harry.

Dopo aver cenato, tutti gli studenti di  Hogwarts si avviarono verso i corrispondenti dormitori.
I Serpeverde nei sotterranei, i Tassorosso nel pianterreno (vicino alla Sala Grande), i Corvonero nella torre Ovest e i Grifondoro nella torre Est.

Arrivati davanti al quadro per entrare nella sala comune dei Grifondoro, quest'ultimi ebbero un piccolo problemino: la Signora Grassa non li voleva far entrare perché doveva rompere il bicchiere con la sua voce soave da lirica non qualificata.

"Fortuna major" ripeté per la terza volta Harry.

"Aspetta un attimo, guarda!", gli rispose il quadro indicando il bicchiere che aveva in mano.

Meghan, assonnata e stanca di ascoltarla, decise di alzare la voce sperando di zittirla.

"Fortuna Major" gridò la Black. "Hai finito ora?"

"Va bene, va bene, entrate!" Sbuffò la custode. "Che maleducati i giovani d'oggi" borbottò.

Finalmente il gruppo di amici, come tutti i Grifondoro, misero piede nella loro sala comune: Essa era arredata con comode poltrone, pouf e tavolini bassi.
Il pavimento era ricoperto da uno stupendo tappeto rosso e le pareti tappezzate di arazzi dei colori della Casa.
La fine della Sala comune era suddivisa in due scale portavano rispettivamente ai dormitori maschili a destra e femminili a sinistra.

Meghan ed Hermione fortunatamente erano finite in camera assieme.
Dopo aver dato la buonanotte ai loro migliori amici, salirono le scale a sinistra così da sistemare i bauli per poi cadere tra le braccia di Morfeo.

I ragazzi, invece, dopo aver sistemano i bauli, si misero a giocare con delle caramelle, sicuramente comprate da Mielandia.


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