𝓪 𝓶𝓲𝓭𝓼𝓾𝓶𝓶𝓮𝓻 𝓷𝓲𝓰𝓱𝓽'𝓼 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶
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ᴄʰᵃᵖᵗᵉʳ 1:
α ᴍɪᴅsᴜᴍᴍᴇʀ
ɳเɠɦƭ's ∂૨εαɱ
By:
_-Lawless-_
_SCREAM_GIRL
nxvelious
Note:
Sì, quella di ieri
sera mi faceva
tanto cagare
che l'ho riscritta.
Comunque, in
questa scena
si ritrovano
tutti in un parco,
ogni personaggio
può scegliere un
personaggio da
interpretare nella
Commedia.
I criminali possono
scegliere fra qualsiasi
personaggio che non
sia Hermia, Helena
od Egeo, mentre i
White possono scegliere
solo fra quelli.
Per quanto riguarda Nox
e Stephanie, avete
via libera, sbizzarri-
tevi come meglio potete.
Ora sparisco nel mio
angolo lol, ancora una
volta, non si inizierà
ora ma in un momento
che sceglieremo insieme.
ⓑⓤⓞⓝⓐ ⓡⓞⓛⓔ
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"Quindi tutto quello che dobbiamo fare è organizzare il crimine perfetto?"
La sala dove si riunivano i White Thieves era una vecchia base criminale, "militare" se così la si vuol chiamare, ma dei trascorsi che doveva aver vissuto non ve ne era nemmeno traccia.
In effetti, lo stesso uomo che aveva concesso loro quel posto aveva affermato che non fosse mai stata utilizzata; non era però forse un po' difficile credere alle parole del governatore che aveva reso il mondo quel che era?
Lo scetticismo era visibile negli sguardi di letteralmente ogni persona in quel posto, il rumore di essere osservati e registrati era presente anche dopo aver accuratamente constatato l'assenza di telecamere, microfoni, spie.
Le due settimane che seguirono la festa non furono particolarmente cariche di emozioni: la partita era iniziata, vero, ma il nemico si stava prendendo fin troppo tempo per decidere come agire.
Solamente tre White Thieves avevano avuto l'opportunità di sentire con le proprie orecchie ciò che era stato detto da Yannick Windsor, loro avevano agito facendo le veci dell'intero gruppo ed avevano dimostrato quanto scaltri ed intelligenti potessero essere, organizzando un piano sul momento, mettendo in punto di morte il tiranno che li aveva messi in quella situazione per chi sapeva quante volte.
Orgogliosi? Probabilmente lo erano, probabilmente si sentivano gli eroi che avrebbero sovvertito l'ordine, il mondo, probabilmente avevano capito che ciò che era stato loro detto era vero.
Le volevano, le peripezie da affrontare, solo per rendere ancora più amara la sconfitta di quell'essere infimo.
Oramai avevano raggiunto una sorta di pace, una sorta di stallo, con quella stretta di mano l'uomo aveva concesso loro tutti i mezzi necessari a compiere le loro azioni. Le strade erano oramai deserte, tutti gli abitanti erano barricati nelle proprie abitazioni intenti a pianificare strategie, fantasticare su armi di distruzione di massa, famiglie si riunivano per organizzare assalti a banche ed edifici statali.
Non era altro che il periodo di pianificazione, quello in cui la strategia andava messa a punto.
Proprio quando sembrava che non si sarebbe deciso più ad agire, però, dall'altra parte della scacchiera il Re Nero fece la sua mossa.
In effetti quasi nessuno se l'aspettò, come quasi nessuno si immaginava che cosa avesse avuto intenzione di fare quella volta.
Yann oramai aveva compreso che per rispondere al fuoco non si necessita del fuoco: aveva bisogno di acqua. Non avrebbe risposto ai loro attacchi con altri attacchi, né tantomeno con una strabiliante difesa: avrebbe semplicemente costruito il terreno di battaglia nei propri turni, lasciando che lo scontro impazzasse nel momento ideale.
Che cosa fece quella volta?
Beh, ovviamente, ciò che gli riusciva meglio. La sua specialità.
Organizzò una festa.
Perché sì, il tempo trascorso a non far nulla non era stato perso, non era rimasto nella propria abitazione a girarsi i pollici. Ne stava organizzando un'altra. Ancora.
Se gli abitanti però non riuscivano a capirne il senso, probabilmente per i White Thieves era un invito ancor più chiaro.
"Leggete fra le righe"
L'invito, quella volta, non era corredato di quelle duecento parole di spiegazione sulla formalità degli abiti che andavano indossati, sui comportamenti che andavano rispettati.
Tzut, davanti le porte di ogni abitazione, all'interno stesso della loro base per riunirsi, in buste argentate il biglietto così recitava.
"Midsummer Night's Dream
12 Garden Close
18:30 - 00:00
31/07/3456"
Nessun'altra linea di spiegazione. Era chiaro che l'indirizzo era il posto in cui ci si doveva recare, era chiaro che la data fosse il giorno, era chiaro che l'orario fosse... Beh, l'orario.
Era la prima frase che però colpiva, sarebbe stato rarissimo avere nel trentacinquesimo secolo qualcuno che ancora conosceva Shakespeare e le sue opere.
Il 31 Luglio, ultimo giorno di quel mese, era esattamente la data in cui ricadeva la metà dell'estate, ed andava forse ricollegato ad esso il tema di quel party che si sarebbe tenuto?
Quella volta, però, si svolse all'aperto. Un parco, un giardino, che si estendeva fin dove lo sguardo si perde. Aveva forse intelligentemente capito che se si fosse permesso di riorganizzare un nuovo evento a casa propria, sarebbe stata rasa al suolo?
Anche lì, però, l'intrattenimento non mancava affatto. Un enorme palco era stato allestito, una fastosa orchestra già si dilettava a suonare, fontane costruite a mo' di statue di cherubini davano l'aria a quel posto di essere fin troppo sofisticato.
Come sempre, peraltro.
E lì, nel bel mezzo del prato, disposti in eleganti manichini, si estendeva una immensa parata di abiti maschili e femminili. Pomposi, fastosi, in perfetto stile rinascimentale e del sedicesimo secolo, ognuno di essi aveva una propria targa ed inscrizione.
Suddivisi in due zone, alla propria sinistra quella per i criminali ed alla propria destra quella per i White Thieves, ogni persona poteva scegliere che personaggio essere, indossare.
Dalla parte degli abitanti si avevano numerosi personaggi: Titania, Oberon, Teseo, Ippolita, Puck, e commedianti, artigiani, cittadini comuni.
Dalla parte dell'altro gruppo il numero di possibilità si restringeva drasticamente, riducendosi a tre. Hermia, Helena, Egeo.
In base al proprio rango e classe sociale, ogni individuo poteva andare ad intuito e impersonare nel costume che più lo ispirava, nessuno vietava ad un maschio di prendere i ruoli di una femmina e viceversa. Solamente un costume mancava all'appello, nonostante quasi nessuno se ne sarebbe potuto accorgere.
Quasi nessuno sapeva il significato di quegli abiti, quasi nessuno sapeva la storia che avrebbero dovuto "inscenare".
Demetrio, era l'unico a non essere presente.
Le peculiarità poi non finivano lì: lì, a centro, nel bel mezzo del parco, stava un singolo abito diverso da tutti gli altri e di cui non vi erano repliche. Unico, impossibile, chiunque avrebbe voluto mettervi le mani addosso.
Perché non lo fecero?
Beh, contrariamente agli altri, quello era stato etichettato. Specificatamente indirizzato ad una persona.
"Lisandro", Lysander, come lo volete chiamare: la targhetta presentava quel nome, sì, non finiva lì.
Scritto in eleganti caratteri, sul retro, inchiostro specificatamente rosso e firmato a mano, stava l'indicazione della persona a cui era diretto.
Anche in quella situazione, aveva intenzione di giocare sulle loro situazioni. Aveva deciso di prendere alla lettera ciò che era stato detto quella fatidica sera. Era diretto al suo 'miglior' nemico, la persona che anche in quella farsa sarebbe stato contrapposto a lui.
"૮αρσ ∂εเ ωɦเƭε ƭɦเεѵεร"
『ᖲ⩏០⩎ ᖰƦ០ន៩❡⩏ɨ៣៩⩎Ƭ០』
Partecipanti
(chi deve ancora consegnare escluso):
Jesuisdeadinside
Lady_Infinite_Beyond
Blue__Matt
PadellaBlu
FabulusCheshireCat
_LadyAlys_
_er_jaegermeister_
martyyyidk
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