✧𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚜𝚎𝚌𝚘𝚗𝚍𝚘✧
Un altro sole sorse sulla città elegante e frenetica di Los Angeles, sotto al quale i soffici capelli scuri di Nikki volavano nel vento, andandole spesso a coprire la visione; fece in tempo a spostarseli dagli occhi un'ennesima volta, per poi doversi fermare davanti al cancello che la divideva dall'enorme grattacielo nel quale, ormai da qualche girono, i Hecklers si trovavano per programmare, con il manager, il loro prossimo tour, a cui mancavano pochi mesi; avrebbero cominciato nei primi giorni di giugno, girando un po' tutta l'America, per poi raggiungere il Giappone e infine l'Europa, con tappe in Inghilterra, Francia, Germania, Grecia e Italia. La bassista era abbastanza entusiasta di rivedere il suo paese d'origine, le sembrava una vita dall'ultima volta che l'aveva salutata dal finestrino dell'aereo. Non che si trovasse male negli US, ma provava sempre una certa nostalgia per la propria casa e famiglia. Infatti, una volta là, si sarebbero fermati qualche giorno in più, e lei avrebbe potuto passare del tempo con la sua sorella minore, Tess. Anche se non amava dirlo, le mancava, era stata sempre al suo fianco anche nei momenti più bui, nonostante fosse, alle volte, anche abbastanza insopportabile. Ma le voleva bene, qualsiasi cosa avrebbe mai fatto, e ne era cosciente.
La ragazza attraversò le grate, poi camminò sul breve tratto di pietre che introduceva l'edificio; il rumore degli stivali in pelle batteva ritmicamente su di esso, e lei iniziò a canticchiare fa sé. Spinse il portone, e si avviò, con familiarità, verso il terzo piano. Aveva stretta in mano la maniglia che teneva in bilico la custodia rigida del suo amato strumento, e faceva attenzione affinché non sbattesse contro i muri, candidi e eleganti. La camicia enorme a scacchi rossi e neri, invece, svolazzava ovunque, facendo passare spiragli d'aria fresca sulla pelle della ragazza, che si irrigidiva un poco, nonostante il caldo che c'era già nella città. Raggiunse il piano, dove il forte ronzio dei ventilatori dell'aria condizionata spezzata il silenzio. Nikki si avviò verso la stanza alla fine del corridoio, con una porta rossa e un'elegante targhetta attaccata sopra, che recitava "Sala prove numero 5".
Quando la spinse, un'ondata di suoni la avvolse. Subito vide Frazy, intenta a far funzionare l'amplificatore girando e tirando manopole e leve, borbottando tra sé. Jaim stava tenendo il tempo e batteva ritmiche sulla batteria, mentre i lineamenti decisi e regali erano tirati e tesi; le braccia, gonfie di muscoli, erano già lucidi per il leggero sudore. Stella, invece, sedeva alla tastiera, scaldano le note vocali e suonando semplici accordi. Ali si allenava con il volume basso, il viso corrucciato e concentrato sulle mani, mentre si mordeva graziosamente il braccio. Nikki si fece scappare un sorriso, quasi senza accorgersene; quando cercò di nasconderlo, non ci riuscì nemmeno.
-Hey, Nik! Muoviti, tra poco arrivano i capi, e non possiamo più divertirci.- disse Frazy, dopo aver controllato che il manager non fosse dietro alla ragazza né nel corridoio. Fece cenno di avvicinarsi, lanciando un'ultima occhiata all'amplificatore e lanciandogli un insulto sottovoce.
-Oh, ciao!- la salutò Stella, che non si era nemmeno accorta che la bassista fosse entrata. Si alzò e si allontanò, senza dare spiegazioni.
Intanto, Nikki si avvinò alle amiche, appoggiò la custodia e ne tirò fuori lo strumento, infilandoselo dal collo con agilità. Attaccò il jack, e alzò il volume con le manopole.
Si girò giusto in tempo per vedere la tastierista tornare indietro con due bottiglie scure di birra, e porgerne una a Jaim, e l'altra a Frazy.
-Facciamo una in due.- propose, spiegandosi.
-Il buongiorno si vede dal mattino, neh?- disse ironica Ali, alludendo al fatto che fossero solo le sette e mezza del mattino. Tutti sorrisero, e, noncuranti, aprirono le bottiglie. La ragazza con la frangia bevve un sorso lungo, poi porse la bottiglia a Stella, che ne bevve uno a sua volta. Nikki si avvicinò agli altri due, incerta.
-Posso avere un sorso?- chiese.
-Certamente!- rispose la chitarrista, rubandola dalle mani del ragazzo, che la stava ancora bevendo, e passandola a lei.
-Oddio, che casino, Ali!- disse con tono scherzoso lui, con il viso bagnato dalla bevanda. La ragazza, invece, rise, e, tirando fuori un fazzoletto dalla tasca, iniziò ad asciugarlo delicatamente. Lui la fissò negli occhi, e le baciò le labbra, ancora ridendo.
Nikki si girò dall'altra parte, con una smorfia disgustata, e si scolò la bottiglia in un paio di sorsi, senza fermarsi a respirare.
Quando tornò a guardarsi attorno, vide una ragazza alla soglia. Aveva i capelli legati bassi dietro la testa, scuri, e gli occhi dolci e timidi. Aveva una camicia chiara con sopra un maglioncino rosa cremisi, i pantaloni erano di stoffa e color beige chiaro, mentre le scarpette erano chiare e in cuoio lucido. Era decisamente in contrasto con tutti gli altri, sembrava fuori luogo.
-S...scusate?- disse, cercando di attirare l'attenzione. Stringeva un ferma-fogli al petto. Tossì, portandosi una mano alle labbra, per poi ripetere.
-Scusatemi? Potreste perdonarmi un attimo?- disse elegantemente, passando lo sguardo da una persona all'altra.
-Sono Sarah, l'organizzatrice delle grafiche per il vostro tour. Mi è stato chiesto di prendere i vostri autografi ufficiali, per i volantini e i poster. Ah, poi dovreste dare un'occhiata alle t-shirt ufficiali, se non vi dispiace.-
Tutti ascoltarono, anche se non proprio attentamente, visto che erano tutti presi dai propri strumenti e dalla birra. La ragazza si fece coraggio, e si avvicinò prima a Nikki, porgendo il block notes.
-Mi faresti un autografo, per favore?- chiese timidamente. Lei, con un sorriso gentile, prese la penna e firmò. Poi la riappoggiò, e le fece un cenno, tornando ad allenarsi.
Sarah, intanto, andò da Frazy, che fece lo stesso. Nikki la sentì parlottare con Ali e Jaim, per poi dirigersi verso Stella. Non sapendo nemmeno il perché, si voltò a guardarle. La tastierista impiegò un po' di più a scrivere, poi porse il foglio alla ragazza con un sorriso divertito. Sarah scrutò corrucciata quello che lei aveva scritto, per poi staccarlo, metterlo in tasca e dargliene un altro.
-No, non ti darò il mio numero di telefono. E ora dammi una firma oppure me la invento io.- disse, senza permettere di aggiungere altro.
-E mi firmo QCFCCCPTIL- continuò, dicendo quell'assurda combinazione di lettere, che pose un punto interrogativo nell'espressione della bionda.
-"Quella Che Flirta Con Coloro Che Potrebbero Toglierle Il Lavoro."- spiegò con un sorriso falso, aspettando di ricevere finalmente l'autografo. L'altra, lanciandole un'occhiata divertita, soddisfò la sua richiesta. Mentre si stava allontanando, però, la fermò, e le mise qualcosa in tasca.
-Allora te lo do io, il numero.- disse maliziosa, per poi scoppiare in una piccola risatina divertita e farle l'occhiolino. L'altra, arrossendo fino alla punta delle orecchie, camminò frettolosamente verso il corridoio, e uscì dalla stanza senza nemmeno voltarsi.
-Stella, l'hai traumatizzata.- disse Jaim ridendo a crepapelle. Anche gli altri si sbellicarono, mentre lei sorrideva abbassando lo sguardo.
-Embè, guarda che anche lei non ha scherzato, eh.- si giustificò, arrossendo un poco.
-E poi dovevo, con quel cu-
-STELLA!- esclamarono tutti interrompendola, ancora ridendo.
Mentre quasi tutti stavano ormai lacrimando dal divertimento, il manager entrò nella stanza. I ragazzi tossicchiarono, ricomponendosi.
-Buongiorno.- annunciò con tono solenne. Era davvero molto alto, quasi due metri; i capelli erano neri e radi, mentre gli enormi occhiali scuri ingrandivano le pupille azzurrine in un modo disumano. Dietro di lui, seguì un giovane, altrettanto alto, sempre con i capelli corvini, ma questa volta folti e riccioluti. Aveva i lineamenti molto simili, solo che più eleganti e affascinanti.
-Rick!- si lasciò scappare Frazy, non appena lo vide. Gli corse incontro, e anche lui venne nella sua direzione, abbracciandola. Poi si allontanò un attimo, e la baciò intensamente, come se non la vedesse da tempo. Lei gli scompigliò i capelli, arrossendo un poco.
-Piccioncini, fate presto che dobbiamo cominciare qua, eh!- disse il manager, entrando attraverso una porticina nella stanza parallela, sistemandosi dietro al vetro. Nikki sospirò, nemmeno sapeva che la ragazza avesse un fidanzato. Non sapeva praticamente nulla di lei, nonostante fossero passate settimane da quando era entrata nella band. Non aveva parlato molto, a dir la verità, con i compagni. Solo con Stella, più o meno; con Ali non aveva avuto il coraggio, figurarsi. Jaim gli era già andato in odio, nonostante fosse così tremendamente affascinante che spesso era difficile resistere ai suoi sorrisi; a lei, però, facevano venire il volta stomaco. Non ci riusciva, era più forte di lei; avrebbe voluto solo che sparisse nel nulla, puff.
"Per Ali, ovviamente" si fece scappare. Cancellò subito quel pensiero, non voleva rovinare di nuovo la vita a quella ragazza. Anche se le sarebbe piaciuto, immischiarla di nuovo nei suoi soliti casini, e magari rivederla, un mattino, al posto del letto vuoto, con quel sorriso angelico che le faceva andare in palla il cervello.
"No, dannazione, non ripensarci" si ripeté, allenandosi con il basso.
Frazy doveva evidentemente essersi staccata dal ragazzo, perché stava iniziando a parlare al microfono. Lei e il manager discussero un attimo sulla scaletta dei brani delle varie tappe, poi, finalmente, lui diede il via per ripassare le canzoni e allenarsi. Sorridendo, Nikki si alzò e iniziò a suonare con gli altri, attraversando a grandi passi la stanza e avvicinandosi prima a Frazy, poi a Stella. Quando tornò al centro della stanza, sentì qualcuno venirle accanto e iniziare a suonare con la schiena appoggiata alla sua, energicamente. Si girò un attimo, e scorse il profilo del viso di Ali.
"Oh no." pensò subito.
"No no no, tieni duro, ce la puoi fare. Con naturalezza, comportati con naturalezza" si ripeté, mentre suonava la parte del basso, faticando con le dita. La ragazza le sorrise, poi si allontanò e iniziò a suonare l'assolo, appoggiando un piede sulla batteria.
"Uff, ce l'ho fatta" sospirò, sorridendo soddisfatta di se stessa.
Il brano finì, e tutti erano già stanchi, ma sorridenti.
-Ok, direi che quindi What I'm Doing Is Right? può essere il primo brano, poi continuiamo con questo.- disse il manager al microfono. Intanto, lo sguardo di Nikki passò al ragazzo accanto a lui, che era assorto un un'espressione misteriosa. Per un attimo, restò ad osservarlo, cercando di capire chi fosse.
"Di certo è il figlio del manager" rifletté, notando l'evidente somiglianza.
Quel ragazzo, però, aveva qualcosa di così dannatamente affascinante che non riuscì a fare a meno di esitare, mentre lo scrutava.
"E' il ragazzo di Frazy, scema, che vuoi farle, rubarle subito il ragazzo? Vai proprio in cerca di guai, eh?" si rimproverò. Lui, però, si accorse che lei lo stesse guardando, e le fece un occhiolino e un sorriso sensuale.
"Dannazione!" esclamò lei, girandosi subito e fingendo di fare altro.
-Bene, prendetevi pure una pausa.- disse l'uomo al microfono, e tutti si rilassarono, appoggiando gli strumenti e muovendosi per la stanza.
Il telefono di Nikki squillò, e lei lo tirò fuori, guardando lo schermo. Era una chiamata da parte di sua sorella, Tess.
-Pronto? Ciao, come va?- chiese, sorridendo, dopo aver risposto. Fece cenno agli altri che si sarebbe allontanata, poi uscì in corridoio.
-Bene, grazie. Da te invece?- le rispose la voce gentile della sorella. Se la immaginò sorridente, con i capelli rossastri che le contornavano il viso delicato, gli occhi vivaci zampillanti di vita, le labbra tese in un sorriso.
-Bene, grazie. Mi hanno preso, sai?- disse entusiasta. Decise di tralasciare la faccenda del fatto che ci fosse anche Ali, non voleva farla preoccupare.
-Davvero? Beh, grande Nikki! Era ora! Quindi riesci a venire quest'estate?-
-Doveva essere una sorpresa, ma... sì! Ci fermiamo qualche giorno in Italia, così ci vediamo!- disse allegra.
-Bene! Devo farti conoscere una persona.- aggiunse lei, con fare misterioso.
-Penso ti piacerà, sai... anche lei è musicista! O meglio, canta. E' molto brava. Ed è anche mia amica!- esclamò Tess, felice. La sorella sorrise, contenta di quella notizia.
-Ah sì? E come si chiama?- chiese, curiosa.
-Si chiama Serena.- rispose l'altra, timidamente.
-Comunque ora devo andare, sai, l'Università.- disse Tess, scusandosi.
-Va bene, allora ci sentiamo!- disse la ragazza, felice di sentire la sorella dopo tanto tempo. La ragazza dall'altro lato del telefono la salutò, e mise giù.
Qualcosa le toccò la spalla, e Nikki si voltò. Vide, poco distante dal suo, il viso di Ali. Per un attimo fu tentata di porre fine a quella distanza, poi si scosse dai suoi pensieri, e si allontanò un poco.
-Tutto bene?- chiese lei.
-Sì, sì, tranquilla. Ero al telefono con... una mia amica.- mentì l'altra. Non voleva tirare in causa la sorella, specialmente perché aveva sofferto parecchio anche lei di quello che era successo tempo addietro.
-Bene, ne sono contenta. Ora, comunque, ti stanno aspettando tutti.- disse frettolosamente. Fece per tornare indietro, quando l'altra la interruppe.
-Ali?-
-Sì?- chiese, con un tono tinto di una leggera ansia, come se si sentisse a disagio, lì da sola con lei.
-Possiamo fare finta che... che non sia successo nulla e che quel giorno, ai provini, fosse stata la prima volta che ci siamo incontrare?- chiese timidamente Nikki, cercando di leggere l'espressione della ragazza davanti a lei.
-Certo.- rispose lei, con un sorriso gentile.
"E' la tua possibilità. Ora puoi ricominciare d'accapo." si disse, mentre tornava nella sala prove.
"E questa volta, vedi di non perdere di nuovo la testa per lei" si rammentò un'ultima volta.
Anche se sapeva benissimo che sarebbe stato impossibile.
🅰️🅾️Spazio autrice🅰️🅾️
Buonsalve!
Non sono molto soddisfatta di questo capitolo ma tornerò con qualcosa di meglio.
Almeno c'era Stella che flirtava con Sarah dai.
Comunque se ne vedranno delle belle, potete scommetterci :D
Scena che vi è piaciuta di più finora?
Ah, scusate se il capitolo è lungo, ma dovevo introdurre molta gente bellosa hehehe
E sì, Frazy ha tradito il generale.
Ci vediamoh
Ciauuu
VOLEVATE
Dovevo solo dirvi che dovete filarvi le canzoni che metto sopra i capitoli perché le amo >:|
Tipo ieri ho messo Romeo And Juliet ed ero in ossessione (e lo sono anche ora btw) enniente nessuno nota
E che cavolo (©️Frazy)
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