✧𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝚗𝚘𝚗𝚘✧

-In che senso?-

Il silenzio li avvolgeva come un velo delicato sui vecchi mobili di una casa abbandonata a se stessa. Il frescolino della notte e il profumo della città si erano infilati di nascosto nella stanza, curiosando negli angoli bui come bambini ficcanaso. Notando l'aria tesa fra i due, forse, potevano aver capito il perché di quel clima così strano e diverso, visto che Nikki non sembrava sentire né l'odore di fumo e gas, né il fresco piacevole portato dalla luna che brillava alta nel cielo, fuori dalla finestra. La ragazza, infatti, continuava a tenere gli occhi fissi in quelli celestiali di Rick e, tranne l'aroma dolciastro del respiro dell'altro e il suo delicato profumo che traspirava dalla camicetta azzurrina, non sentiva altro, o così le sembrava. Scrutò i muscoli rigidi del collo e delle spalle del ragazzo, la sua mascella tesa e quadrata e la pelle lucida e olivastra, quasi brillante nella luce pallida degli astri. I capelli corvini ricadevano riccioluti sulla fronte e le orecchie con eleganza, mentre le pupille sembravano esitanti ferme nelle sue, come due preziosi zaffiri puri come l'acqua di un ruscello di montagna. Le labbra di Rick tremarono un attimo, cercando le parole esatte. Poi il ragazzo sospirò profondamente, spostando lo sguardo e appoggiandosi con una mano al muro.

-Senti, penso tu sappia in che senso. Il punto è, Nikki, che...-

Un'espressione a punto interrogativo si accovacciò sul viso della bassista, che continuava a scrutare quello di Rick. Il ragazzo, intanto, cercava di evitare di guardarla, passandosi le dita tra le ciocche della chioma scura.

-Va bene, sputo il rospo, è unitile girarci tanto intorno. Tu sei una ragazza... bellissima, e io... insomma tu mi piaci, ecco, se proprio così vogliamo dire. E non penso ci voglia un genio per capirlo...-

Il ragazzo sospirò, attento a non incrociare gli occhi di Nikki che, dal canto suo, si sentiva a disagio, senza sapere come sarebbe stato giusto comportarsi. Fece un passo verso di lui, per riuscire a scorgerne il viso rivolto verso il muro sul quale era appoggiata la mano nodosa e dalle dita come lunghe radici di un albero antico.

-Io... io vorrei solo essere più fortunato, vorrei incontrare qualcuno con il quale sia davvero destino, vorrei finalmente smettere di cercare ovunque... e finisco sempre per scegliere la persona sbagliata.- disse, con tono di rimprovero verso se stesso. Si passò una mano sul viso, stropicciandosi gli occhi; poi la abbassò e la strinse, sempre ignorando gli occhi attenti della bassista che era ormai quasi a contatto con lui.

-E perché aspetti? Perché non provi a capire se effettivamente non sono quella... giusta?- lo incalzò lei, fissandogli il collo, e giocherellando con il bordo della maglietta per attirare la sua attenzione. Poi passò a guardarlo negli occhi, sostenendo il suo sguardo.

-Chi lo può mai dire?- continuò socchiudendo le labbra e avvicinandole a quelle del ragazzo, pur sempre aspettando che fosse lui ad annullare quella minima distanza. Il silenzio calò, e così anche la tensione. Nikki sentì quella dannata attrazione per quel ragazzo, per la sua belle umida, i muscoli tesi e scolpiti, gli occhi glaciali, il sorriso timido, la sua presenza così rassicurante e piacevole...

-Smettila.- la interruppe lui, staccandosi da ogni contatto fisico che si era creato. Si girò, tagliando con grandi passi la stanza fino ad allontanarsi da lei quel che bastava per sentirsi sicuro.

-Conosco le mie debolezze. E so che questo non è quello che vuoi tu, né Ali, né nessun altro. E' solo un illusione, Niks. Una falsa ignara speranza di un ragazzo che credeva che con la sua amata fosse destino, per poi ritrovarla sempre a sorridere a uno diverso, e una ragazza confusa riguardo ai suoi sentimenti per la ragazza dei suoi sogni. Non... non può funzionare, capisci?- spiegò lui, con voce tremante ma determinata.

-Non può funzionare.- ripeté prima di abbandonare la stanza, lasciando la bassista interdetta ancora accostata a quel muro che ora sembrava uguale a qualunque altro. Freddo, come quello che provava ora dentro di sé.

***

-Che facciamo ora?- chiese Frazy, seduta su una cassa appoggiata su quattro rotelle, che probabilmente conteneva cavi e cose dei tecnici.

-Il pubblico sta lasciando lo stadio, Jaim e il manager sono spariti con l'auto del padre di Rick, i tecnici stanno cercando di sistemare la faccenda del back out e i sistemi che si sono rovinati... Questa è la prima tappa del tour ed è andata a farsi benedire in questo modo, vi rendete conto?! Siamo rovinati, rovinati!- esclamò la front woman, ormai tra sé e sé. Gli altri non risposero, sembravano tutti nel loro mondo, persi nei propri pensieri. Nikki scrutava i compagni, anche lei dubbiosa sul da farsi; Stella e Sarah erano sedute abbracciate, e si mormoravano qualcosa di tanto in tanto, ma senza riuscire a sorridere; Tess, coperta da una giacchetta appoggiata sulle spalle, sedeva silenziosa, e fissava il pavimento, mentre Sele, poco distante da lei, camminava avanti e indietro con fare nervoso; Jok stava discutendo in lontananza con un elettrico, mentre Rick lanciava occhiate curiose a Frazy mentre giocherellava con le dita. Ad un certo punto, Ali si staccò dal muro al quale era appoggiata, e si avvicinò a Nikki, sedendosi accanto a lei. Le sorrise debolmente, appoggiandole una mano sulla sua delicatamente.

-Forse ho un'idea.- disse poi rivolta a tutti. La sua voce era ferma e decisa, il suo viso sicuro e... divino, come sempre, pensò la bassista. I capelli le accarezzavano la pelle perlata, le ciglia scure ed eleganti rafforzavano lo sguardo color caramello degli occhi, le labbra schiuse sembravano soffici come cuscini...

"Cosa mi è saltato in mente prima, con Rick?!" si rimproverò.

-Ci manca un batterista, giusto?- chiese poi, alzandosi in piedi, ma stringendo la mano della bassista.

-Tess? Sbaglio o tu suoni la suoni?- chiese rivolta alla ragazza, la quale, nel sentire quella domanda, parve illuminarsi.

-Dici sul serio?- chiese con un filo di emozione nella voce.

-Beh, solo per stasera, se poi vuoi continuare con la tua band, se non erro...-

-I Last Days Of December, sì.- l'aiuto la ragazza, sorridendole.

-So già suonare tutte le vostre canzoni, per cui non sarebbe un problema, anzi... sarebbe un piacere.- aggiunse poi, facendo un cenno alla sorella, che le ammiccò a sua volta.

-Dici di andare fuori e suonare? Adesso?- chiese Frazy, alzandosi e guardando negli occhi Ali.

-Ti sembra abbastanza pazzo per noi?- le domandò a sua volta la chitarrista, ridendo un poco. Tutti annuirono, sorridendo, e il clima divenne improvvisamente allegro.

-Nice, then... Andiamo fuori e spacchiamo tutto, no?!- esclamò la cantante, facendo cenno a Stella di seguirla per il palco. Tutti si alzarono, pieni di grinta. La band corse fuori, seguita da Sarah, Jok, Sele e Rick, anche loro allegri. Quest'ultimo si diresse verso un gruppo di tecnici e, e si mise a parlare con loro gesticolando e indicando vari punti del palco. Poco dopo che Nikki ebbe preso il suo basso e aver lanciato un'occhiata agli altri della band, una miriade di luci si accese tutta d'un colpo. Il grido di stupore si levò dagli spalti dove le persone che si stavano avviando verso l'uscita si fermarono pietrificare, girandosi verso il gruppo. 

Quello che venne dopo fu puro ed assurdo spettacolo. Ali e Frazy sancirono l'inizio dell'esibizione con un'energetico accordo che fece esplodere lo stadio, seguite dalla linea di basso di Nikki e un giro di batteria di Tess. Poi, per un attimo, cadde il silenzio, improvvisamente interrotto dalla voce di Frazy che cantava la prima frase della canzone con voce graffiata e roca, facendo impazzire il pubblico. Mentre la band suonava la canzone, il pubblico tornava ad essere sempre più grande, poiché coloro che erano usciti ora spintonavano per rientrare a tutti i costi, confondendo le guardie di sicurezza che non potevano più nulla contro lo spirito che, in così poco tempo, si era impossessato della scena. La bassista lanciò un'occhiata a Rick, dietro le quinte, e lui le fece un cenno; lei capì dal movimenti delle labbra che aveva detto qualcosa come "Tieniti forte", forse.

Un'istante dopo, ci fu un'esplosione di fuochi da tutto il perimetro del palco. Enormi lingue incandescenti si levarono verso il cielo, lasciando sbuffi di fumo scuro. Il pubblico si esaltò ancora di più, e tutti iniziarono a saltare e accendere luci ovunque. Poi, Stella iniziò a cantare la strofa, coperta dalle migliaia di voci che provenivano dagli spalti. Nikki guardò nella direzione di Ali, non credendo a tutto quello che stava succedendo: un attimo prima erano seduti sconsolati in un angolo buio, e uno prima ancora era legata a una sedia... e ora stava suonando a quello che sembrava essere il più grande concerto della sua vita. La chitarrista stava già guardando verso di lei, e le sorrise, arrossendo un po'. Nikki abbassò gli occhi, facendosi scappare un sorriso timido. Era tutto così perfetto, avrebbe voluto vivere per sempre in quel momento, in quel concerto, in quella notte.

Arrivò il momento dell'assolo. Ali corse nel centro del palco, salì su delle casse e un faro la illuminò completamente. Il suo viso divino comparve su tutti gli schermi, mentre la ragazza, con gli occhi chiusi, suonava perfettamente la sua parte. Le altre camminavano e si guardavano sorridendo mentre suonavano accordi; solo Nikki rimase immobile, senza riuscire a staccare gli occhi dalla chitarrista. Finito l'assolo, ci fu un attimo di silenzio, e Ali prese un microfono. Stella e Frazy si guardarono confuse, come per capire se una delle due sapesse cosa avesse intenzione di fare. Entrambe, però, esattamente come tutti i presenti, non sapevano cosa fosse saltato in mente alla ragazza che ora, con il microfono stretto tra le mani, guardava verso il pubblico.

-Hello L.A.! Are you excited tonight?- esclamò, levando un urlo enorme dal pubblico. Sorrise, poi si girò verso Nikki, fece un occhiolino e tornò a parlare.

-Prima di continuare a suonare, vorrei dire una cosa che penso sia importante sappiate. Voi siete la nostra famiglia, siete tutto quello che abbiamo e di cui abbiamo bisogno, siete fantastici!- esclamò, e un altro urlo si alzò dagli spalti. Tutti avevano acceso le torce del telefono e registravano, sorridendo e spintonandosi. Un silenzio pesante calò sullo stadio: tutti aspettavano Ali che, dal canto suo, sorrideva con la chitarra a tracolla.

-Innanzitutto, devo presentarvi la persona che ha preso il posto di Jaim alla batteria per questa notte, la nostra fantastica Tess!-

Tutti applaudirono e fischiarono di gioia, mentre la batterista sorrideva abbassando lo sguardo e suonando una breve ritmica per ringraziare.

-Soprattutto, però, ci tenevo a presentarvi ufficialmente un altro membro della band; già la conoscete, ma forse non così bene. Anche lei, in un certo senso, per voi, ha preso il posto di Jaim. E questo perché Jaim non era davvero la persona che amavo.-

Un silenzio confuso si dipinse in volto a tutti gli spettatori, che si guardarono confusi e interdetti.

-Ci tenevo quindi a presentarvi la persona che mi fa sorridere ogni giorno, e che mi fa sentire davvero viva.-

Stella sorrise, emozionata, e guardò le sue compagne; Frazy, dal canto suo, sorrideva, stupita dal coraggio di quelle due ragazze, mentre Tess si era allontanata dal suo strumento e si era avvicinata a Nikki.

-E' il tuo momento. Va' da lei, è quello che vuole.- le consigliò con sguardo gentile. L'altra, un po' in certa, le fece un cenno, e fece un passo verso la chitarrista che ora veniva verso di lei a sua volta. Ali le prese la mano, e la portò di nuovo dov'era prima, tenendo il microfono nell'altra. Quando salirono sull'amplificatore e la luce le inquadrò perfettamente, la chitarrista fece un respiro profondo, si girò verso di lei e la fissò negli occhi, sorridendo.

-Sei l'amore della mia vita, Niks.-

Il pubblico iniziò a urlare ed applaudire in modo assordante. Il battito della bassista aumentò tanto che le sembrò che il suo cuore fosse sul punto di uscire dal petto; il suo fiato divenne rapidissimo, e le mani furono pervase da un freddo glaciale. Continuò a fissare gli occhi color caramello dell'amata, così belli e intensi che avrebbe potuto perdersi dentro e non uscirne più. Senza pensarci due volte, si fiondò sulle labbra dell'altra, baciandola con delicatezza. Il pubblico impazzì ancora di più, mentre le luci iniziarono a muoversi e creare giochi meravigliosi attorno alle due.

Nikki prese il viso di Ali tra le mani, baciandola con ancora più passione, e lei ricambiò. Poi, però, la ragazza si accorse che la chitarrista si era improvvisamente fermata; allora si staccò, tenendola sempre stretta a sé, e la guardò negli occhi.

-Ali? Tutto bene?-

La ragazza era immobile, e aveva gli occhi vitrei e immobili. Poi tornò a guardare l'altra, per un attimo, per poi portarsi le man alla testa.

-Che... mi fa... ahia!- esclamò, per poi venire a mancare. La bassista la prese appena in tempo, e la strinse a sé.

-Tutto bene? Ali? Ali?!- continuò a chiamarla con le labbra accanto all'orecchio dell'altra che, però, non rispose. Il suo copro sembrava un peso morto, quindi Nikki, impaurita e stupita, la appoggiò lentamente a terra, chiamando disperatamente aiuto. Le altre della band corsero subito verso le due. Ali, a terra, sembrava avere una debole crisi epilettica; aveva le pupille all'indietro, ed era diventata improvvisamente pallida.

-Chiama un'ambulanza! Subito!- esclamò Frazy rivolta a Rick, che era appena arrivato.

Nikki si sdraiò accanto ad Ali, con gli occhi colmi di lacrime, e le lasciò un bacio delicato sulla guancia.

-Andrà tutto bene, te lo prometto...- mormorò.




🥸👣Spazio autrice🥸👣

Voi le vedete le emoji? Perché io dal computer no :'''(
Capita.

NON UCCIDETEMI PER QUESTO CAPITOLO.
E' successa un po' di roba in effetti.
Vabbè almeno ho messo una parte in cui erano tutti felici e contenti, dai.
Comunque nei prossimi capitoli si risolveranno un po' di cose.

Credo di aver trovato anche un modo per inserire Irene :)

Come vi è sembrato il capitolo?

Comunque riguardo alla canzone là sopra, dopo che Niks l'ha nominata sul gruppo me la sono ascoltata ed è bellissima. Non so quanto ci stia con il capitolo, però vabbè dai.

Come va?

Bene io vado a mangiare che ho fameh.

Ciauuu





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