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***LA CANZONE SOPRAH***

-Qualcuno mi viene ad aprire? Sono sotto casa vostra, ma non c'Γ¨ nessuno.-

Era Irene. Aveva un tono impaziente e quasi allarmato, il respiro affannato. Si sentirono delle macchine passare dietro di lei, una portiera della macchina chiudersi.

-Sentite, mi dispiace di non aver risposto, ma ero in macchina. Ho visto il servizio in tv e sono corsa ad aiutarvi, ma se non servo basta che me lo diciate, eh.- continuΓ².

-A-Arriviamo. Non siamo a casa, siamo all'ospedale di Los Angeles.- rispose esitante Nikki, cercando di contenere la gioia di risentire l'amica.

-Non c'Γ¨ problema, allora! Vi raggiungo subito.- disse allora Irene, e, subito dopo, mise giΓΉ, senza aspettare risposta.

Il silenzio calΓ² di nuovo nella stanza. La bassista si girΓ² verso gli altri, che la stavano ancora guardando. Quel barlume di speranza si era riacceso nei loro occhi, finalmente avevano una possibilitΓ  di farcela!

Tess corse ad abbracciare la sorella, con gli occhi umidi di gioia. Nella tenerezza del gesto, anche la paura che irrigidiva il corpo della ragazza sembrΓ² sciogliersi. Una ad una, tutte le altre amiche si unirono all'abbraccio, e un dolce torpore si emanΓ² nei petti delle ragazze. Solo Rick rimase fuori dall'abbraccio, ma con un tenero sorriso dipinto sulle labbra. Frazy gli fece un cenno, e anche lui si avvicinΓ², unendosi al gruppo.

-Siamo forti. Vedrete che ce la faremo.- disse alle amiche, continuando a sorridere.

-PiΓΉ forti che mai.- rispose Ali, guardando la sua ragazza, con gli occhi piΓΉ innamorati che Nikki credette di aver mai visto. Le sembrΓ² di sentire delle farfalle nello stomaco, che le facevano il solletico e le davano una sensazione bellissima. Quegli occhi... quel suo sorriso... non li aveva mai visti in nessuno. Era unica, quella splendida ragazza che chissΓ  come era sua, e quello che c'era tra loro era tremendamente prezioso. Era l'emozione piΓΉ forte che Nikki aveva mai provato in vita sua.
Ed era reale.

-Possiamo parlare?- mormorò all'amata, accostando le labbra all'orecchio di lei. L'altra annuì, staccandosi dal gruppo e allontanandosi un poco. Si presero per mano, voltando leggermente le spalle agli amici che si parlavano e raccontavano sogni e speranze.

-E'... insomma, Γ¨ passato talmente tanto tempo, e non ne abbiamo piΓΉ riparlato...- cominciΓ², cercando di non farsi sentire da nessuno che non fosse Ali.
-E ora siamo tornate a stare insieme, più o meno, e quello che provo per te non è mai stato così forte, ma...-

La voce le si incrinΓ², interrotta dallo scorrere di ricordi che ora tornava ad attraversare la sua mente.

-Ma non posso fingere di non ricordare, Ali. Credo... credo che dovremmo affrontare l'argomento, prima o poi, non pensi?- concluse, tornando a fissare gli occhi in quelli della ragazza, che stava nnuendo.

-Hai ragione, Niks. Non possiamo dimenticare tutto prima di chiarirci. E mi dispiace, davvero, piΓΉ di quanto immagini, per quello che ho fatto. Sono stata orribile, non so come...-

La bassista la interruppe, appoggiando un dito sulle sue labbra.

-Non hai colpa di nulla, amore.- disse, prima di lasciarle un lieve bacio.
-Ti ricordi l'ultima volta che ce ne siamo date uno, a quel campo? Prima... prima che tutta questa storia venisse fuori. Prima che succedesse tutto quel caos con la storia di tua mamma...-

Ali abbassò lo sguardo, e gli occhi divennero lucidi. Deglutì, passandosi una mano tra i capelli.

-E' stata un po' colpa mia, un po' colpa tua. E quando qualcosa Γ¨ di tutti, significa che Γ¨ anche di nessuno, no?- rispose poi, facendosi coraggio. AbbozzΓ² un sorriso, molto forzato, ma nelle grandi pupille dolci Nikki vide sincera forza.
-Hai ragione, nulla si puΓ² dimenticare, nulla che ti abbia portata a...- continuΓ², interrompendosi a quel punto. Poi riprese.
-Ma ora abbiamo la nostra chance. Abbiamo una possibilitΓ , quella di essere felici, di riscrivere questa storia. Ne abbiamo passate di tutti i colori, ci siamo amate e fatte male; poco importa. Ora siamo qua, con le ferite e i sogni sulla pelle, e proprio per questo nessuno riuscirΓ  piΓΉ a separarci. Io... io lo so.- concluse, con un sorriso sempre piΓΉ grande.

Dovevano solo tornare in Italia. Proprio come, anni prima, erano scappate in America.
PerchΓ©, proprio come allora, l'unica cosa a cui tenevano davvero erano i loro sogni.

***

-Buonasera belle persone!- esclamΓ² Irene, entrando nella sala d'ospedale con piΓΉ energia di quella di tutti gli amici presenti messa insieme.
-Allora, si parte?- continuΓ², sostenendo lo sguardo confuso del gruppo di ragazzi.

-In che senso?- chiese allora Ali, dopo che tutti ebbero salutato la nuova arrivata.

-Eh, mi sembra di aver capito che avete bisogno di un posto sicuro. Mi sono messa d'accordo per l'aereo, dei miei amici ci daranno una mano per distrarre i paparazzi creando un diversivo dall'altra parte della città. La partenza sarebbe prevista per domani notte, così potremmo arrivare in Italia prima dell'alba. Qualcuno ha domande?- concluse, prendendo posto su una fredda sedia dall'aspetto scomodo, pur non battendo ciglio.

Nessuno sapeva cosa dire. Aveva giΓ  pianificato tutto, e risolto ogni problema: cosa restava da fare?
Eppure Nikki aveva l'impressione che non potesse andare tutto così bene...

-Beh, se le cose stanno così,- iniziò Stella, prendendo sotto braccio Sarah.
-Allora direi che sarebbe meglio che andassimo tutti a casa, ormai. E' notte fonda, dobbiamo riposare e fare le valigie.- finì, prendendo anche la sua felpa e il borsellino.

Tutti annuirono, d'accordo.

Ali rimase in ospedale, dove avrebbe dormito quella notte, per via dei controlli medici. Aveva parlato con il dottore, e sarebbe potuta partire il giorno seguente - pur rimanendo attenta ad ogni cosa e senza sforzarsi particolarmente.

Irene andΓ² con Jok, chiacchierando del piΓΉ e del meno, seguite da Tess e Sele, dall'aspetto tremendamente assonnato. Rick e Frazy, al contrario, non sembravano granchΓ© stanchi, ma, mano nella mano, uscirono ugualmente, sorridendo. A chiudere la fila, Nikki si avviΓ² a passo lento nel corridoio, con i pensieri confusi dalla tremenda necessitΓ  di dormire.

***

Un forte rumore la svegliΓ². Era il camion della spazzatura che passava davanti a casa.
Una lieve luce entrava attraverso le tende pallide attaccate alla finestra.
Un dolce profumo di casa raggiunse le narici di Nikki, che, in dormi veglia, sorrise.
Era un grande giorno, quello che stava cominciando.
Aprì gli occhi, lentamente. Le coperte erano calde, e scaldavano la sua pelle nuda leggermente abbronzata. Il cuscino sotto la sua testa era così soffice... quasi non voleva alzarsi.
Poi pensΓ² ad Ali, all'Italia, al grande viaggio che la aspettava.

Si alzΓ² di scatto.

AlzΓ² in bagno, e si preparΓ², pettinandosi i capelli morbidi e truccandosi leggermente gli occhi, per poi farsi una doccia e vestirsi. Insolitamente, optΓ² per qualcosa di coprente, essendo piΓΉ sicuro cercare di passare inosservati - inutile dire che l'operazione di ricerca di tali abiti richiese diverso tempo.

Scese, fece colazione con dei biscotti al cioccolato, e si preparΓ² per uscire. Sarebbe andata da Vixxy, sua vecchia amica, per invitarla a sua volta in Italia. certo, aveva ben poco preavviso, ma conoscendo la ragazza aveva la certezza che sarebbe partita prima ancora di poterle proporre l'idea. Sapeva che aveva un compagno, e un lavoro fisso, ma ormai era estate, e nella calda California ormai tutti andavano in vacanza.Β 

Fuori dalla porta, la città degli angeli le diede il buongiorno. Era caotica, come sempre, e piena di vita, persone e storie da raccontare. Il sole le sembrò bruciare la pelle, l'aria estiva sembrò soffocarla; eppure ebbe l'impressione che quelle sensazioni le sarebbero mancate, di lì a poco.
GuardΓ² l'oceano, la spiaggia, le persone che giravano per le vie, dicendo il suo segreto "addio".
Per quanto odiasse l'idea di andarsene da lì, doveva ammettere che non aveva nulla da rimpiangere. Quel posto le aveva dato le emozioni più belle della sua vita: amori, notti scatenate, giorni di lavoro, sogni realizzati.
Era debitrice alla grande e confusionale Los Angeles, e non lo avrebbe mai dimenticato.

Lasciando le valigie a casa - e pianificando di passare a prenderle piΓΉ tardi -, prese una metro per San Diego.

Con occhi malinconici, guardava il paesaggio sparire attraverso il finestrino, lasciandosi trasportare dal caldo ricordo del viso della persona che piΓΉ amava al mondo: Ali.



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Lo so, lo so, questo capitolo dura di meno, ma c'era ben poco da far accadere.

E lo so, la storia tra Ali e Nikki non Γ¨ ancora chiara, specialmente quella del litigio, ma almeno qualche indizietto lo avete.
Spoiler: scoprirete tutto nel prequel.

Comunque sia, questo Γ¨ l'ultimo capitolo prima dell'epilogo. Come vi sentite al riguardo?

Io sono abbastanza soddisfatta, specialmente perchΓ© sono riuscita a portare avanti alla storia fino a una conclusione.

Ma non pensate che andrà tutto così bene, eh-

Tanto mi conoscete HAHAHA

Vado a studiare scienze e mate che domani interroga e non so nulla :)

Ci si vede splendori <3

+aggiornamento: non mi va whatsapp :D vai così-

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