7.
Noia.
Tutto ciò che in quel momento provavo, era noia.
Non paura, non freddo. Noia.
"Dio santissimo!" urlai esasperato, buttandomi sul letto.
"Che succede?" chiese Yoongi entrando nella stanza.
"Ma si può sapere che diavolo fate tutto il giorno?!" esclamai guardandolo.
Lui mi guardò confuso, aggrottando le sopracciglia. "Perché?"
"Non c'è nulla qui. Né la televisione, né riviste, libri da leggere. Niente di niente! Morirò di noia ancora prima che mi uccida tu!" Feci.
Vidi Yoongi trattenere una risata, per poi avvicinarsi al letto sul quale ero steso e salire lentamente sopra di me.
Si poggiò sui gomiti per non lasciare il suo peso su di me.
"Prima cosa: non ti ucciderò" disse lasciando un bacio sulla mia bocca.
"Secondo: forse non riesci a vedere molto bene al buio...o forse non hai visitato tutte le stanze, perché, mio dolce Jimin, ne ho una piena zeppa di libri. Magari un po' antichi, ma..." fece guardandomi negli occhi.
"Terzo: se non vuoi annoiarti ci sono sempre io, sai?" sussurrò affondando il suo viso sul mio collo e lasciandovi dei baci.
"Y-Yoongi, per favore..." dissi spingendolo via.
"Shh...stasera c'è una festa tesoro, dobbiamo far sapere a tutti che sei mio, no? Lasciami fare..." disse soffiando sul mio collo.
Per quanto potessi odiare quella situazione, il mio corpo non voleva darmi ascolto, e dei brividi di piacere si sparsero per tutto il mio corpo.
Maledissi mentalmente quella parte di me alla quale piaceva la sensazione delle labbra fredde di Yoongi sul mio collo.
"La tentazione di mordere il tuo collo...è davvero troppa" disse a voce bassa.
Sospirai. Un po' per paura e un po' per piacere.
"Ma non lo farò, perché... C'è ancora tanto da fare con te, piccolo" fece, per poi allontanarsi da me e guardare soddisfatto il lavoro.
"Ora preparati Jimin" sussurrò al mio orecchio, per poi alzarsi ed uscire dalla stanza.
Nuovamente, un sospiro uscì dalle mie labbra, poi mi alzai dal letto e mi avvicinai alla busta con i miei vestiti.
Yoongi's pov
Sentii dei passi alle mie spalle e mi girai per vedere Jimin.
"Oh, merda" dissi a bassa voce.
Era qualcosa di meraviglioso.
Quei pantaloni così attillati a mettere in risalto le sue gambe magre e quel culo perfetto, e la camicia larga, che lasciava intravedere il suo petto, gli stava tutto maledettamente bene.
"Per favore smettila di guardarmi così. È imbarazzante" mormorò lui avvicinandosi a me.
"Imbarazzante? Cazzo, sei magnifico" gli dissi. "Fin troppo sexy e...eccitante"
Vidi un rossore colorare le sue guance, era così innocente agli occhi di un peccatore come me.
"Andiamo?" dissi.
Lui annuì timidamente e io presi la mano, stringendola alla mia, era così piccola.
Era incredibile la sensazione che il calore del suo corpo dava al mio.
Come se ogni volta che ci toccassimo scoccasse una scintilla tra di noi.
La sua pelle calda a contatto con la mia pelle gelida.
Era una sensazione bella, piacevole.
Quasi mi ero scordato come fosse.
Arrivammo davanti al locale, dal quale proveniva musica ovattata.
Appena entrammo, fu come se il tempo si fosse bloccato.
Sentivo gli sguardi di tutta la sala su di noi.
Avevano percepito l'odore del suo sangue.
Il sangue di un umano.
Poco prima che si scatenasse una guerra su chi dovesse cibarsi di Jimin, il mio Jimin, li bloccai.
"Lo dirò solo una volta" dissi. "Provate a sfiorarlo anche solo con un dito, e vi farò passare la giornata peggiore della vostra dannata esistenza"
Guardai Jimin, gli occhi spalancati, inondati di terrore.
Sentivo il suo cuore battere all'impazzata e la sua mano stringere forte il mio braccio.
"Sono stato chiaro?" domandai poi.
Silenzio.
"Ho detto: sono stato chiaro?" dissi alzando il tono di voce.
Sentii alcuni mormorii e vidi annuire.
"Bene, continuate a divertirvi" dissi girandomi.
La musica ripartì, ed io feci strada a Jimin fino al bancone del bar.
L'avvicinai a me.
"Se qualcuno ti dà fastidio dimmelo subito, okay?" dissi al suo orecchio, per poi baciargli la guancia.
"Hey Yoon, ti sei fatto subito riconoscere eh?" esclamò una voce da dietro il bancone.
"Ciao anche a te Hobi" lo salutai sorridendo.
"E chi abbiamo qui?" disse lui guardando verso il castano.
"Io...sono Jimin" rispose lui a bassa voce.
"Beh, ciao Jimin, io sono Hoseok, cosa vuoi bere?" gli chiese.
"Nulla, grazie" disse con un filo di voce.
"Oh andiamo Jimin, non essere così teso, prendi qualcosa e tutto passa" cercai di convincerlo.
"Non ho idea di che genere di cocktail beviate" fece lui, scrutandomi.
"Beh, uguali ai vostri, a parte il Bloody Mary. Quello è fatto con sangue, non con polpa di pomodoro" spiegai. "Ne vuoi uno?" Domandai sorridente.
Lui mi guardò alzando un sopracciglio.
"Okay, okay" risi. "Un White Lady e un Bloody Mary. Fallo forte Hoseok. Tanto alcool e tanto sangue"
"Solo perché sei tu Yoongi" sorrise lui allontanandosi per preparare i cocktail.
Mi girai verso Jimin.
Non era per niente tranquillo. Lo vedevo dal suo sguardo, e lo sentivo dal suo cuore.
"Chim" lo chiamai.
Lui girò la testa verso di me.
Feci per parlare, ma venni interrotto da Hoseok che portava due calici.
Li presi entrambi e mi alzai.
"Scusa Hobi, io e Jimin dobbiamo parlare, ci vediamo dopo" gli dissi.
Vidi il ragazzo davanti a me guardarmi confuso, gli diedi il suo cocktail e gli presi la mano, allontanandomi dalla folla.
"Dove mi stai portando?!" urlò lui per superare il volume della musica, incosciente del fatto che lo sentissi comunque perfettamente, dati i miei sensi più sviluppati.
Mi fermai proprio davanti ai bagni, girandomi verso di lui.
"Devi rilassarti" Feci tranquillamente.
Lo vidi stringere la mascella.
"Rilassarmi? Rilassarmi dici?! Mi spieghi come cazzo faccio a rilassarmi? Ho paura Yoongi, ma non lo capisci? Sono circondato da vampiri pronti a succhiarmi via il sangue e tu mi dici che devo rilassarmi. No. No Yoongi, non sono come te. Non sono un vampiro, né sono autoritario come lo sei tu. Sono umano e terrorizzato, okay?" buttò fuori.
"Okay, capisco. Facciamo una cosa, ora bevi questo maledetto drink, e poi un altro, e un altro ancora. Ubriacati, e poi torniamo a casa. Va bene?" feci.
"Perché dovrei ubriacarmi?"
Sospirai. Pensavo fosse stato meglio per lui dimenticarsi per un po' di tutto ciò che lo circondava.
"Se ti ubriachi non penserai troppo a ciò che sta succedendo. È meglio così, credimi. È meglio dimenticare anche solo per pochi attimi tutto quello che vuoi dimenticare" dissi a bassa voce.
Jimin mi guardò negli occhi e si portò il calice alle labbra.
"Alla salute allora" disse bevendo tutto d'un fiato.
Sorrisi buttando il drink dritto nel mio stomaco.
"Mi avevi promesso che mi avresti portato a casa" disse Jimin imbronciato.
"Dopo che ti saresti ubriacato" aggiunsi io mandando giù altro alcol.
"Ma io sono già ubriaco" ribatté lui ridacchiando.
Si capiva che stava dicendo la verità, ma volevo farlo andare completamente fuori di testa, così gli offrii un altro bicchiere.
"L'ultimo?" chiese.
Io annuii.
"Oh, e tanto per la cronaca" feci avvicinandolo a me. "Questi vestiti...mi fanno pensare cose davvero....indicibili"
A quel punto gli presi le mani e lo spinsi al muro, baciandolo con forza.
Lui sembrò sorpreso, ma subito dischiuse le labbra, facendo toccare le nostre lingue.
La sua mano lasciò la presa sul calice, che cadde, infrangendosi contro il pavimento, ma nessuno dei due ci fece caso.
Lo trasportai in un bagno e chiusi la porta a chiave continuando a baciarlo, per poi cercare di abbassare i suoi pantaloni, quando qualcuno entrò nel bagno affianco.
"Cazzo" imprecai.
Jimin's pov
Che cosa stava succedendo?
Lo sapevo bene, forse quel tipo mi aveva dato troppi bicchieri pieni di alcol, per farmi cedere.
O forse era lo stesso Yoongi ad averlo fatto.
Perché in quel momento, l'unica cosa che volevo, era lui.
Ma era appena entrato qualcuno nel bagno affianco al nostro.
Yoongi mi guardò e sorrise malizioso.
"Cos-" venni zittito dalle sue labbra.
Sentii le sue mani risalire le mie cosce, fino ai boxer, che abbassò velocemente.
Mi stuzzicò con due dita lentamente, facendomi ansimare, e mi aggrappai alle sue spalle.
Un gemito strozzato uscì dalle mie labbra quando lui entrò in me.
Subito Yoongi portò una mano alla mia bocca zittendomi.
Spalancai gli occhi, come a chiedere il perché.
"Per quanto muoia dalla voglia di sentire i tuoi gemiti, non voglio che tutti sappiano che ti sto scopando ora, in questo bagno, quindi fai silenzio" sussurrò al mio orecchio, per poi scendere a baciare il mio collo.
Rabbrividii quando la sua lingua sfiorò, uno per uno, i succhiotti che aveva fatto poche ore prima.
Li morse, di nuovo.
Cercai di trattenere i miei lamenti il più possibile, il mio respiro non era mai stato più irregolare di allora, a causa di questo.
Strinsi forte gli occhi.
"Yoon-ah" gemetti.
"Shh, che ti avevo detto?" fece lui, continuando con le sue spinte.
"Non...io..." balbettai.
Ero ubriaco fradicio, e non riuscivo neanche a parlare.
Mi stava piacendo ogni singolo istante.
I suoi movimenti erano precisi e veloci, stavo per esplodere, non avevo la possibilità di emettere fiato.
"T-ti prego" sussurrai, chiedendogli di darmi più piacere.
Yoongi sorrise soddisfatto, e portò una mano alla mia erezione, iniziando a muoverla avanti e indietro.
"Y-Yoongi" lo chiamai a bassa voce.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal piacere.
Non era mai successo. Non con lui.
"Sai, se non ti sento gemere ora...avrò ancora più voglia di sentirti prossimamente, e sarà anche meglio per te, che potrai uhm... urlare quanto vuoi" ridacchiò. "Quindi sforzati ancora un po' Chim, puoi farcela, non vorrai mica deludermi?" Disse poi mordendosi il labbro inferiore.
E fu un attimo, bastarono le sue parole a farmi raggiungere l'orgasmo, per la prima volta da quando lo conoscevo.
Prima di allora non avevo mai, mai provato piacere, non mi ero mai lasciato andare, ero troppo occupato a piangere, provare dolore, odio, rabbia.
Ma non ora.
Ora ero completamente in balia di quell'essere tanto mostruoso quanto attraente, e lo ringraziavo per starmi donando un piacere così intenso.
Dischiusi la bocca, ma Yoongi mi baciò ancor prima che un gemito uscisse da essa. .
Lo avvicinai a me tirando i suoi capelli, e provocando un lamento da parte sua, e morsi il suo labbro.
Sentii il suo corpo irrigidirsi e venne anche lui.
Poggiò la sua fronte sulla mia, e ripresi finalmente fiato.
"Bravo bambino" mormorò accarezzandomi il viso, e lasciando un lieve bacio sulle mie labbra.
Lo guardai, per poi chiudere leggermente gli occhi.
"Guardami piccolo" mi ordinò.
Aprii gli occhi e feci come richiesto, lo osservai, sentii il mio volto andare a fuoco quando leccò via dalla sua mano il mio sperma, e quasi automaticamente mi morsi il labbro.
"Torniamo di la" mi disse poi.
La musica continuava a spaccarmi i timpani, erano già quattro ore che eravamo lì, ed io dovevo ancora riprendermi da ciò che era successo nel bagno poco prima.
Yoongi stava parlando con me, quando vidi Namjoon avvicinarsi a noi e toccare la sua spalla.
"Sei venuto, alla fine, eh? Ti stai divertendo?" Gli chiese, abbracciandolo.
"Il meglio deve ancora venire" disse Yoongi guardandomi.
Arrossii, poi sentii qualcosa sfiorarmi il braccio e mi girai.
Un ragazzo si stava avvicinando sempre più a me, ed io mi allontanai.
"Divertiamoci un po', umano" disse.
"No" feci io spingendolo.
E successe di nuovo.
La sua pelle bruciò sotto la mia.
"Hey!" Urlò Yoongi avvicinandosi a lui.
Lo prese per la giacca, scagliandolo lontano da me.
"Forse non sono stato abbastanza chiaro poco fa?" sputò avvicinandosi a lui.
"Cosa non è stato chiaro nella frase: se provate a sfiorarlo, vi uccido? Mh?" disse prendendo il ragazzo per il colletto ed alzandolo.
"Io...non..." balbettò l'altro.
"Che c'è, ora non hai più le parole eh? Ma dimmi, dimmi ciò che hai detto a lui, figlio di puttana" lo sbatté al muro.
"Yoongi" lo chiamai.
Lui si girò verso di me.
"Non ucciderlo" gli dissi.
Io lo guardai, e lui guardò me. Poi si rigirò.
"Mi sento particolarmente buono oggi, ti lascerò andare. Ringrazialo" disse per poi scaraventarlo contro i tavolini.
Tornò da me, che mi buttai su di lui.
"Mi hai dato retta..." Mormorai. "Sono...stupito, Yoon" feci poi, sfiorando il suo torace con le dita e alzando gli occhi su di lui.
"È ora di tornare a casa Jimin" sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
"Perché?" domandai piano.
"Dobbiamo continuare a divertirci, piccolo" sorrise guardandomi. "Ti va?"
Sorrisi leggermente, sentendo la testa scoppiare ma tenendone poco conto.
"M-mh" feci avvicinandomi a lui.
"Allora andiamo via da qui, angelo"
Prese la mia mano, ed uscimmo fuori dal locale.
Hi girls
Che ne pensate della storia? Fatemi sapere, mi raccomando!
E boh, finalmente sono iniziate le vacanze di Pasqua I'M HAPPY
All the love xx
Clau
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