3.

Quando ebbi finito le lacrime, mi asciugai gli occhi e tirai su col naso.

Mi alzai lentamente, il corpo dolorante, e mi avvicinai al letto.

Mi sedetti su di esso ed iniziai a pensare cosa fare.

Scappare o rimanere?

D'altronde, sapevo che Yoongi non aveva mentito dicendo che mi avrebbe comunque ritrovato.

Ed io ero stanco. Le forze mi stavano abbandonando, e non sarei andato molto lontano.

Decisi di andare in bagno a farmi una doccia.

Entrai nella stanza e mi guardai allo specchio.

Dio, avrei preferito non farlo.

I miei capelli erano un groviglio di nodi, il mio viso era sporco di sangue e terra, ed il mio braccio destro continuava a sanguinare, anche se poco, ormai.

Avrei dovuto disinfettarlo con qualcosa, ma cosa?!

O almeno ripulire la ferita. Ma non ne avevo il coraggio.

Mi avvicinai alla vasca da bagno ed aprii l'acqua.

Era fredda, aspettai vari secondi per farla riscaldare.

Poi passò un minuto. E l'acqua era fredda. Ancora.

Terribilmente fredda.

Sembrava che lo diventasse ogni secondo di più.

Non sarei mai riuscito a farmi una doccia con l'acqua fredda.

Sentii i miei occhi pizzicare.

Perché avevo iniziato a piangere?

Piangevo per la frustrazione, la paura, la stanchezza.

"Yoongi" dissi con un filo di voce, non ricevendo risposta.

Lo richiamai con un tono più alto, e lui dopo pochi istanti fu in camera mia.

"Cosa c'è?" chiese.

"L'acqua..." sussurrai.

"Sí?" mi incitò.

Strinsi tra i denti il mio labbro inferiore.

"È fredda...non ce la faccio a lavarmi così" conclusi disperatamente.

Lui piegò la testa di lato e mi osservò.

Si avvicinò. "Hey, perché stai piangendo?" chiese alzandomi il viso.

"Perché? Mi chiedi il perché? Perché non so se riuscirò a sopravvivere neanche un'altra ora, perché sono ostaggio di un essere che potrebbe fare di me ciò che vuole, o ammazzarmi da un momento all'altro, e questa fottuta acqua fredda non..."

"Okay! Okay, tranquillo" rispose lui alzando le mani. "Vuoi l'acqua calda? La riscalderò in qualche modo. Solo...tranquillizzati, va bene?" disse portando via le lacrime dalle mie guance.

"E come farai a...?" chiesi piano.

"Ci sarà qualche aggeggio vicino al tubo principale che la riscalda. Vado a vedere"


Dopo vari minuti sentii l'acqua diventare più tiepida, e sospirai sollevato.

Quando Yoongi entrò nel bagno, sentii le forze abbandonarmi completamente, dandomi solo la possibilità di reggermi in piedi.

Ma vidi il vapore proveniente dall'acqua calda e sorrisi.

"Wow, non credevo che questa minima cosa potesse permettermi di vedere finalmente il tuo sorriso"

Mi girai a guardarlo, e non so come, ma arrossii lievemente.

Yoongi si avvicinò alla vasca e la chiuse con il tappo, lasciando che si riempisse.

Un sospiro di stanchezza uscì dalle mie labbra, la mia testa girò, e Yoongi riuscì in tempo a sostenermi prima che cadessi.

"Mio dio..." dissi ritirandomi in piedi.

"Jimin" mi chiamò lui.

Mi girai a guardarlo.

"Togliti i vestiti" disse.

"C-come?" balbettai.

"Di solito di fai il bagno vestito? Avanti, toglili"

"M-ma io..."

"Jimin, non farmelo ripetere. Spogliati" disse con tono piatto.

Deglutii, e con timidezza e paura annuii.

Sbottonai i miei pantaloni e li sfilai lentamente, poi feci per togliermi la maglia, ma un forte dolore alle braccia mi bloccò.

"Io...non ci riesco..." mormorai.

Yoongi si posizionò davanti a me e mi fece alzare le braccia, per poi sfilarmi la maglietta, facendo attenzione a non toccare la ferita.

Non capivo perché stesse facendo così. Perché fosse...gentile, se così si poteva dire.

Forse per illudermi.

Si mise dietro di me e mi sfiorò la schiena.

"Non dovresti provare imbarazzo. Questa non sarà l'ultima volta che ti vedrò completamente nudo davanti a me" sussurrò al mio orecchio.

Trattenni il respiro a quelle parole, e rabbrividii quando lasciò un lungo bacio sul mio collo, subito dopo averlo sfiorato con il naso.

Prese la mia mano e mi fece girare.

"Ora entra nella vasca, ti aiuto io a lavarti" disse.

"O-okay" risposi.

Misi un piede dentro la vasca, e poi l'altro.

Mi immersi lentamente nell'acqua calda e mugugnai, sospirando sollevato.

Finalmente. Mi dissi.

Però mi sentivo terribilmente in soggezione.

Non sapevo cosa fare, e lui continuava ad osservarmi, mangiarmi con gli occhi.

"Rilassati" mi disse, prendendo il mio braccio ferito tra le sue mani fredde.

Ma come facevo a rilassarmi, se ero completamente nudo, davanti ad un vampiro?

L'acqua della vasca si era ormai sporcata del sangue che usciva dalla ferita sul mio braccio, e vidi i suoi occhi diventare nuovamente rossi.

Era inquietante e pauroso.

Lui strinse gli occhi ed espirò, per poi allungare il braccio verso il lavandino e prendere un panno, bagnandolo con l'acqua fredda.

Un brivido mi percorse il corpo quando venne a contatto con la mia pelle.

Yoongi ripulì la ferita dal sangue ormai incrostato, ed io strinsi i denti per non urlare di dolore, ma una lacrima uscì comunque dai miei occhi.

"Shh...passerà presto okay?" mormorò poi, iniziando a passare la sua mano sull'altro braccio.

Mi sentivo totalmente inerme sotto il suo tocco.

Nonostante mi facesse una paura tremenda tutta quella situazione, la delicatezza nei suoi gesti mi faceva tranquillizzare almeno un po'.

Riuscii a rilassarmi solo quando i miei capelli vennero bagnati dall'acqua calda.

"Sai, non è mai stato un problema per noi, lavarci con l'acqua fredda. Quindi sì, insomma...non mi era passato per la mente che voi umani foste così strani" disse con un leggero senso di ironia alla fine della frase.

"Strani noi, eh?"

"M-mh. Il vostro livello di sopportazione è così maledettamente basso che anche l'acqua fredda vi dà fastidio" disse alzando gli occhi al cielo.

"Beh, per vivere, noi non beviamo il sangue, per giunta, della nostra stessa specie" replicai.

"Vivere, dici? Piccolo, il nostro cuore non batte" rispose.

"Morti, quindi"

Lui scosse la testa. "No, tecnicamente siamo dei non morti. Ti chiederai quale sia la differenza? Facile: i morti sono semplicemente morti. Sepolti sotto metri di terra. I morti non parlano, non camminano, né niente. Mentre noi siamo attivi in tutto. Parliamo, uccidiamo, camminiamo..." spiegò avvicinandosi al mio orecchio. "E ultima, ma non meno importante...ci piace il sesso. Davvero tanto" sussurrò, per poi guardarmi con un sorrisetto.

Spalancai gli occhi alla sua affermazione.

"Non siamo poi così diversi, sai?" aggiunse iniziando ad accarezzarmi la pancia.

"A parte il nutrimento e il fatto che voi siete vivi, certo"

"Ammazzate le persone per mangiare. Siamo diversi. Molto"

"Ah no, è qui che sbagli, mio dolce Jimin. Noi siamo tutti assassini, ai vostri occhi, giusto? Ma voi non lo siete? Noi uccidiamo gente per nutrirci e sopravvivere. Voi la uccidete per puro divertimento o insanità mentale"

Stavolta non riuscii a replicare. Non aveva poi tutti i torti.

Così rimasi in silenzio, sentendo le sue mani continuare a toccare il mio corpo con fare delicato.

Nonostante stessi al caldo, il mio corpo era ricoperto di brividi.

"Ti piace, vero?" disse con voce bassa.

"Cosa?"

"Questo..." rispose lui passando una mano dal mio piede fino al ginocchio, continuando fino all'interno coscia.

"Rispondi" disse.

Annuii lentamente e sospirai, sentendolo risalire, sempre più in alto, fermandosi a pochi centimetri dall'inguine.

Per quanto mi riuscisse difficile ammetterlo, sì, mi stava piacendo ricevere tutte quelle carezze e attenzioni.

I suoi occhi incontrarono i miei, mettendomi in soggezione.

La sua mano ripassò sopra la pancia, sfiorandomi il petto, per poi arrivare al collo.

"Sei...così bello, Jimin. Così angelico che rischierei di bruciare il mio corpo dannato anche solo sfiorandoti..." mormorò vicino al mio viso. "Ma correrei il rischio"

Le sue labbra si avvicinarono sempre di più alle mie, fino a toccarle.

Quel gesto mi stupì, facendomi restare impietrito per vari secondi.

Poi però mi rilassai, sentendo le sue dita accarezzarmi la guancia.

Le sue labbra erano morbide, e maledettamente fredde, ma mi davano una sensazione bellissima.

Non capivo perché stessi ricambiando quel bacio, ma c'era qualcosa che mi impediva di staccarmi da lui.

Fu Yoongi ad allontanarsi, per poi guardarmi intensamente, leccandosi le labbra.

"Quando esci dalla vasca ti bendo la ferita" disse freddamente.

Lo sapevo. Che stupido ero stato a pensare che lui fosse gentile.

"Va bene" risposi acido.

Ma che mi aspettavo? Il principe azzurro?

Avrei dovuto continuare ad aver paura di lui.

Era un vampiro.

E non ci si può fidare di loro. Sono dei grandi bugiardi.

Continuai a pensare, per gli ultimi minuti dentro la vasca, a tutte le carezze ricevute.

Poi mi dissi che quelle carezze erano solo un inizio, e che andando avanti avrei sofferto.

Ne ero sicuro.

Mi avrebbe usato a suo piacimento.


Avverto subito che odierete Yoongi per un pochino, ma...cambierete idea giuro.

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