~Una linda sorpresa
📍Barcellona, Spagna
maggio 2021
🎶Marina- Bubblegum Bitch
Il circuito di Barcellona è uno dei miei preferiti, insieme a Silverstone e al mio amato Messico i quali, comunque sia, sono imbattibili in quanto miei Gran Premi di casa. Ma anche qui in Spagna l'atmosfera è magnifica: i fan sono tutti molto gentili e alcuni, non appena io e Lando facciamo il nostro ingresso al circuito, mi hanno chiesto un autografo, facendomi i complimenti per le mie passate stagioni in Formula 2.
Due ragazzini- che indossavano il merch Ferrari di Carlos- hanno anche voluto fare una foto sia con Lando che con me, poi mi hanno guardata e hanno detto- in spagnolo- che gli sarebbe piaciuto molto vedermi disputare qualche Gran Premio quest'anno, con i colori McLaren.
Dopo questo sono rimasta abbracciata al mio migliore amico finché non siamo entrati nei box, per non far vedere ai media che stavo piangendo e permettergli di inventare chissà quale scoop quando, in realtà, mi sono semplicemente commossa per le parole di quei due ragazzi.
"Ragazzi che è successo? Qualcosa di grave? Spero di no" Charlotte accorre in nostro soccorso "No, non preoccuparti. Dei ragazzini hanno fatto dei complimenti a Karls e lei si è commossa. Niente di che" "Scusami tanto se sono una persona sensibile, Lando" "Scuse accettate" metto su una faccia indignata per poi dargli un leggero pugno sul braccio "Ho capito, basta! Prima della fine di questa stagione mi faranno santa per sopportare a voi due!" i meccanici intorno a noi ridono per le nostre espressioni offese.
La giornata di prove libere trascorse tranquillamente e, per cenare, siamo tornati in hotel. Dopodiché, Carlos si è infiltrato in camera di Lando mentre lui si stava facendo la doccia e io ero stesa sul letto, cazzeggiando con il cellulare "Hola" mi saluta "Hola! Lando tu novio està aquì!" sentiamo l'acqua chiudersi e poi vediamo l'inglese uscire dal bagno con addosso il suo morbido accappatoio.
Faccio appena in tempo a spostarmi da davanti allo spagnolo, che il mio migliore amico gli salta tra le braccia venendo, per fortuna, afferrato al volo "Ok! Questo è il mio segnale per raccogliere le mie cose, e tornarmene in camera" esclamo nell'esatto momento in cui li vedo avvicinarsi al letto "Ricordatevi di impostare la sveglia per prima che Andreas e Rupert vengano a svegliarvi nelle vostre stanze!" aggiungo, uscendo, e sapendo che, come al solito, ci dovrò andare io a svegliarli per evitare di farli beccare dai loro personal trainer.
Non perché quei due poveretti siano contro alla loro relazione, ma solamente per l'esistenza della regola- cortesia di Charlotte- affermante che, durante il weekend di gara, le coppie non potevano intraprendere nessun tipo di attività fisica a letto.
"Adesso fai anche da babysitter a Lando e Carlos?" George Russell se ne stava comodamente appoggiato al muro, con indosso quello che presumo sia il suo pigiama: dei pantaloni a fantasia scozzese e una felpa bianca "Si può dire anche così. Tu cercavi qualcosa?" "Mi andava di bere qualcosa e volevo chiedere a Lando di accompagnarmi. Ma visto che lui è impegnato... ti va di farmi compagnia?"
Mi trovo forse in un qualche universo parallelo? "Sto sognando? George Russell gentile con la sua acerrima nemica?" "Se non vuoi basta che me lo dici eh. Non c'è bisogno di fare la spiritosa... senti lascia perdere. È stato stupido da parte mia pensare-" lo interrompo, vedendo che stava iniziando ad andarsene "Aspetta cabròn! Non ho mai detto di no" mi guarda, e io sorrido inconsciamente.
Con due bicchieri di tè freddo davanti, ci siamo ritrovati a parlare come due amici di vecchia data "Com'è possibile che io ti abbia conosciuta solo l'anno scorso, se tu mi conosci da prima?!" "Quando tu e Lando eravate in Formula 3, e io lo seguivo a qualche Gran Premio, me ne stavo quasi sempre rintanata nel box. La timidezza mi bloccava anche dal solo parlare con un meccanico gentile. Con il tempo sono migliorata ma, se fosse per Lando, mi porterebbe ancora in giro mano nella mano come allora" vedo i suoi occhi spalancarsi, come in un momento di realizzazione "Quella ragazzina eri tu?! Avevi gli occhiali, se non sbaglio" annuisco, non volendo pensare a quel periodo della mia vita, bevendo un po' del mio tè.
In un batter d'occhio si fa l'una di notte, e ciò ci costringe a tornarcene in camera per riposarci un po', viste le nostre sveglie mattutine. Le nostre stanze si trovano sullo stesso piano e, proprio in quel momento, mi accorgo che la sua è proprio accanto a quella di Lando "Li hai portati i tappi per le orecchie?" scherzo, pensando poi che era questo effettivamente il motivo per cui l'ho trovato nel corridoio ore prima. Decido però, di non dire niente per non rompere questo momento civile creatosi tra di noi.
"La qualità che serve in realtà, non credo l'abbiano ancora inventata" risponde, affogando una leggera risata "Non sei poi tanto male, Karol Garcia" aggiunge poi, aprendo la porta con la chiave elettronica "Neanche tu, George Russell" ci diamo la buonanotte, entrando ognuno nella propria camera.
Sospiro, appoggiandomi con la schiena alla porta. Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi sono divertita questa sera con lui. Mi infilo sotto le coperte, con la sensazione di essermi dimenticata qualcosa però, sentendomi stanza, non le do molta importanza e chiudo gli occhi, addormentandomi all'istante.
La mattina seguente, mi alzo al suono della sveglia, convinta sia quella impostata per andare ad alzare Carlos e Lando eppure, quando guardo l'ora sul display del cellulare, mi accorgo che si trattava della MIA sveglia per i weekend di gara e non della loro.
In fretta e furia mi preparo, mormorando di tanto in tanto "¡Carajo!". Subito dopo, mi catapulto nella stanza del mio migliore amico trovandolo, stranamente, già pronto e solo "Buongiorno Karls" "Ciao... Carlos dov'è?" mi siedo sul letto per riprendere fiato "Credo sia a fare colazione con Rupert e, prima che tu lo chieda, siamo stati bravi e ieri sera abbiamo impostato la sveglia" "¡Gracias a Dios!" lo abbraccio di slancio, veramente sollevata "Ma che sta succedendo? Perché eri così agitata? Non muore nessuno se, per una volta, ti dimentichi la sveglia" "Davvero?" mormora, con il viso ancora schiacciato sul suo petto "Davvero" sorridiamo "tuttavia, vorrei sapere chi è così perfetto da farti dimenticare" "Un giorno, forse. Ora, muoviti! Ho fame!"
Durante la giornata di qualifiche non accade nulla di interessante e, senza che ce ne accorgessimo, arriva il pomeriggio di gara, precisamente 5 minuti prima della partenza. Un ragazzo della Williams mi si avvicina "Sei tu Karol Garcia, giusto?" "Chi la cerca?" "Nessuno di importante, sono solo stato incaricato di accertarmi che ricevessi questo biglietto" mi lo porge "ci si vede in giro" e sparisce tra la mandria di persone presenti nella pit lane. Che tipo strano.
Scrollo le spalle per non dargli tanta importanza, e apro il pezzetto di carta rosa:
Mi sono divertito molto l'altra sera. Ti piacerebbe ripetere a Monaco?
-G
Su uno degli angoli sta scritto anche il suo numero di cellulare. Stringo il biglietto al petto, cercando in tutti i modi di non far riemergere sentimenti che pensavo essere estinti.
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