📍Inghilterra
Gennaio 2021
🎶The Chainsmokers & Coldplay- Something just like that

La luce mattutina entra dalla finestra in quella fredda mattinata di inizio anno, andando a finire casualmente in faccia a me, che sto dormendo su un letto che non é il mio, mentre sono abbracciata da dietro da un braccio sconosciuto.

Il fastidio mi costringe ad aprire gli occhi, ma il mal di testa causato dalla sbronza della sera prima me li fa richiudere. Dopo uno spaesamento momentaneo riesco più o meno a collegare gli ingranaggi del cervello e mi accorgo della persona stesa accanto a me.

Essendo girata di spalle rispetto a lui non riesco a vederlo quindi, molto delicatamente e lentamente, mi districo dall'abbraccio e sguscio al di fuori del letto. Non mi giro a guardare il ragazzo e comincio a rivestirmi, anche se in questa stanza ho trovato solamente le mutandine e ho girato quasi tutta la casa per trovare il resto.

Dopo che ho deciso accuratamente che avrei tenuto le scarpe in mano fino all'uscita, recupero anche la borsetta, tirandone fuori il cellulare per chiamare un taxi.

E forse questo è stato il mio errore perché, nel frattempo, il famoso padrone di quella dimora si è svegliato e sta andando tranquillamente in giro in boxer.

Fu allora che ci vedemmo per la prima volta in questa fredda mattina del 1 gennaio 2021 nella periferia di Londra.

"Cazzo!" penso.
Capelli castani sbarazzini, occhi azzurri in cui ti puoi perdere dentro, alto e fisico da far togliere il fiato.
'¡Me soy acostada con el cabron de George Russell!'

"Dovevo essere proprio ubriaco ieri notte, per aver portato te a casa mia. E si può sapere perché sei ancora qui?" a quanto pare la mattina è ancora più insopportabile "Non ti scaldare, me ne stavo andando prima che ti svegliassi dal tuo sonnellino e iniziassi a sbraitare" "Ah! Quindi ora sarebbe colpa mia perche faccio quello che voglio a casa MIA?!" "¡Yo no he dicho esto! Yo nunca diría cosas como estas. ¿Quien crees que soy yo? Una bruja? Vengo en tu casa y..." mi ferma solo il suono del clacson. Il taxi a quanto pare è arrivato.

Non mi giro a guardarlo, anche se deve avere una faccia shoccata. Voglio solo tornare nella mia dimora e chiamare Lando. Sono tentata di farlo anche mentre sono nell'auto, per evitare di perdermi nei miei pensieri bui, però ci ripenso. Non ho nessuna intenzione di far conoscere la mia vita privata a quest'autista.

Così, appena mi butto sul mio letto, accendo il computer videochiamando il mio bestie.
Mentre aspetto una risposta inizio a spogliarmi. Voglio togliermi di dosso tutti i trascorsi di stanotte.

"Uo! Sai che sono fidanzato e gay,no?" "Non scherzare Lando ¡Ha sucedido algo horrible! Ayer fui a la fiesta de los pilotos y parece que me soy levantada en su cama! Él me ha casi insultada cuando me ha vista!" sento solo silenzio per alcuni secondi e poi "Non avevo bisogno di sentire questo" una risata roca, sicuramente non di Lando si fece sentire dall'altra parte dello schermo "Carlos?" "El solo y único. Non volevo sentire la conversazione fra bestie ma, misà che l'ho capita solo io" "Ho parlato in spagnolo?" non mi accorgo mai, succede spontaneamente quando mi sento nervosa o arrabbiata "Dubito che glielo ripeterò... devo prendere Vanessa dall'aeroporto per portarla qui... faccio una sosta da te? Così parlate personalmente?" "Datemi 20 minuti e sono lì con la mia auto".

Quando arrivo non vedo la macchina di Carlos e, ho la certezza che sia già partito quando, ad aprirmi la porta è Lando. Se potesse non si alzerebbe mai dal letto, figuriamoci se mi avrebbe aperto con il suo fidanzato in casa. Da quando stanno insieme sono entrata qui circa una decina di volte e, in ognuna di esse c'era qualcosa di nuovo. Allo spagnolo piace riempire Lando di regali e, vista l'infantilità di entrambi, sono invasi da peluche di ogni tipo e misura.

"Che cosa mi devi dire? Carlos mi ha solo detto che è molto inaspettato ma, a meno che tu non sia andata a letto con George non credo che lo sia" sgrano gli occhi, sorpresa. Ora capisce lo spagnolo? "Stai scherzando?" mi prende in giro vedendo la mia faccia "Come è successo?" "Diciamo che non ero del tutto lucido... e neanche lui..." "E' stato bello? Brutto? Decente? Quanto è durato?" "Lando Norris!" "Karol Garcia! Queste solitamente sono informazioni che si condividono con la migliore amica o con l'amico gay o con entrambi, quindi forza!" si siede comodamente sul divano di fronte ai miei occhi "Sono tutt'orecchi!" "Ma io non ti ho mai chiesto cose del genere!" "Oh sì che l'hai fatto! E' stata la prima cosa che hai chiesto dopo una settimana esatta dall'inizio della mia storia con Carlos!" "Lo confermo" i due Sainz entrano in sala e, mentre il maggiore si sistema accanto al fidanzato, scambiandosi un bacio, Vanessa mi abbraccia per  il collo da dietro e, vista la sua iperattività, cadiamo sdraiate sugli altri due e, subito dopo, sul pavimento.

"Au! Il mio ginocchio" "Ma quale ginocchio e ginocchio. Pensa al brutto livido che verrà en mi trasero!" "Ma chi lo vede il tuo culo a parte Lando?!" non stiamo litigando, per noi è solo divertente di tanto in tanto imitare le bambine viziate figlie di papà, che piangono per un unghia spezzata.

Il mio tanto amato amico- il quale stava piangendo dal ridere- si ferma per commentare "George Russell l'ha visto" la spagnola mi guarda stranita e io, per qualche strano motivo, arrossisco "E quando è successa 'sta cosa?" "La scorsa notte perchè loro..." penso che Carlos abbia visto che, se continua a parlare, potrei strangolare il mio stesso migliore amico "Mi amor che ne dici se andiamo in cucina e lasciamo parlare le ragazze da sole?" Lando, non volendo andarsene, non si alza dal divano quando lo fa lo spagnolo. Quest'ultimo a questo punto, non avendo altra scelta, lo prende in braccio e, istintivamente, il più piccolo allaccia le gambe attorno alla sua vita per non cadere. Carlos sorride vittorioso e entrambi spariscono in cucina.

"Lo vizia troppo" commento, nella speranza che Vanessa si dimentichi del tema principale "Non ci provare neanche cariño. Cosa sarebbe successo tra te e quel pezzo di manzo di Russell?" "Ma lui non è mica questo granché!" "Scherzi? È uno dei piloti più fighi del paddock!" "Lo hai letto in internet o lo dici tu?" "Lo dicono tutt* quell* con un po' di buon senso e un bel paio d'occhi. Cioè, dai! L'hai mai visto senza maglia? Visto che addominali?!" "Sì perché l'ho visto nudo!" ma perché l'ho detto?! Cos'ho in testa questa mattina?! La Sainz ha una faccia sbalordita, penso che se allarga un altro po' gli occhi, potrebbero schizzare via.

Questa storia l'ho raccontata talmente tante volte oggi che, quasi sicuramente me la sognerò stanotte. Mi viene il ribrezzo al solo pensiero.

Dopo essere riuscita a far tornare in sè la mia amica, decidiamo di raggiungere i ragazzi in cucina visto che, è praticamente ora di pranzo e siamo affamate "Che odorino! Cosa cucini di buono?" il pilota Ferrari è ai fornelli mentre, come al solito, Lando se ne sta seduto sul mobile della cucina senza fare nulla, se non mangiare patatine "Una bella carbonara!" "Piatto leggero insomma, fratello" "Esattamente sorella... e tu smettila di mangiare schifezze! Ti rovini l'appetito" "Ma io ho fame!" "Smetti di lagnarti e dammi una mano ad apparecchiare" gli sistemo tra le braccia i piatti che ho preso poco fa "Karol non c'è bisogno..." "Nessun problema Carlos. Lo faccio volentieri. Odio sentirmi inutile".

Il pranzo è stato molto divertente. Abbiamo raccontato cosa abbiamo fatto in queste feste passate decidendo poi, che l'Epifania l'avremmo passato tutti insieme, con tanto di famiglie.

Sono già pronta ad alzarmi e andare in sala per riposare dopo questo posto stupendo, quando il mio migliore amico Tura fuori dal frigorifero una cheesecake ai frutti di bosco. La poggia di fronte a me e tutti iniziano a cantare "Tanti auguri a te".

"Oddio ragazzi, non dovevate!" "Ma smettila di fingere! Guarda quanto sei felice Karls!" sorrido e li abbraccio dopo il commento di Lando.

Non lo ammetterò mai davanti a lui ma, ha proprio ragione! Per un attimo mi dimentico di tutto il resto è mi godo il pomeriggio con i miei amici.