~Los amigos son importantes
📍Azerbaijan
giugno 2021
🎶Taylor Swift- Lover
Il disastro di Montecarlo aveva provocato in me la necessità di isolarmi per un paio di giorni dal mondo intero. Così, al posto di tornarmene a casa dei miei genitori nelle due settimane di pausa tra i Gran Premi, mi sono rinchiusa nel mio appartamento, non prima di aver comprato il cibo necessario per non uscire fino alla prima settimana di giugno, quando saremmo partiti per l'Azerbaijan.
Lando ha provato molte volte a contattarmi e quando, pochi giorni fa, si è appostato fuori dalla mia porta, ho ceduto. Anche se non gli ho raccontato cosa sia successo- non sentendomi pronta- lui sicuramente ha capito che c'è qualcosa di più sotto, che non è solo un incidente- o meglio- non è solo per l'incidente.
Oggi, a distanza di una settimana, e mentre sono nella mia camera d'hotel insieme al mio migliore amico, Carlos e Vanessa, decido che è il momento giusto per confessare il mio crimine. E così esclamo "Stavamo diventando amici" loro si voltano nella mia direzione, confusi "Tu e chi, precisamente? E come mai non è andata in porto questa amicizia?" Chiede la spagnola, la quale sembra essere l'unica ad aver ripreso possesso della sua voce "Io e..." respiro profondamente "George Russell. Abbiamo passato due settimane, da Barcellona, a parlare e sentirci al telefono quasi tutti i giorni" ora le loro espressioni sono incredule. Come dargli torto. Fino all'altro giorno ci uccidevamo non appena uno incrociava lo sguardo dell'altra, e ora vengono a sapere che abbiamo passato 14 giorni a parlare come delle persone civili, come degli sconosciuti che si incontrano per la prima volta.
"Era questo il vero motivo dell'isolamento, allora" annuisco alle parole dell'inglese. Come al solito ha capito tutto senza che glielo dicessi esplicitamente. Questo è un'altro dei motivi per cui amo la nostra amicizia "Aspettate un attimo! Non ho capito il nesso tra le due cose" "Molto probabilmente, dopo l'incidente a Montecarlo hanno litigato pesantemente... e ora siamo tornati al punto di partenza" spiega al suo ragazzo, che scuote la testa in assenso. Non continuiamo il discorso- fortunatamente- visto che Charlotte e Caco vengono a chiamarci per la cena. Purtroppo so anche che l'argomento non si è chiuso qui.
"Sono rinati nuovi sentimenti o non se ne sono mai andati?" Chiede Lando. Nel momento stesso in cui l'ho visto entrare nella mia stanza dopo cena subito dopo di me, sapevo che sarebbe stato il momento dei discorsi profondi, i quali sa benissimo che non avrei mai fatto di fronte ai fratelli Sainz. "Sai, ho letto da qualche parte che se una cotta dura più di quattro mesi, non si tratta più di una semplice e innocua infatuazione, ma di amore. E quest'ultimo non sparisce con altrettanta facilità" "La tua cotta per George è durata un anno!" "Grazie mister ovvietà! Non me lo ricordavo, sai?" "Scusa, scusa!" alza le mani in segno di resa, e io sorrido "Comunque... cosa ti ha detto per farti arrivare a questo punto? Perché io so per certo che sia colpa sua!" sposto lo sguardo dalla sua figura, trovando il lenzuolo bordeaux che ricopre il letto, improvvisamente molto interessante "Fino alla mattina del Gran Premio andava tutto bene. È stato l'incidente la causa della rottura. Ho provato a sorpassarlo- e non guardarmi così!- so benissimo che è difficilissimo farlo nel circuito di Montecarlo, ma era pur sempre una decima posizione nella mia prima volta in Formula 1. E ci ero quasi riuscita. Poi entrambi abbiamo fatto una manovra sbagliata che ci ha trascinato contro le barriere" Lando mi guarda in attesa, perché sa che sto girando intorno all'argomento principale "Mi ha detto che è stata esclusivamente colpa mia, ok?!" ora lo vedo spalancare gli occhi, quasi sicuramente per lo stupore "E ha aggiunto subito dopo che, quando le persone affermano che, essendo donna, non potrò mai e poi mai entrare al cento per cento nel mondo della Formula 1, hanno ragione. E con quella mossa l'ho solo confermato" "Oh, Karls" mi abbraccia, facendo poi stendere entrambi sotto le lenzuola "Lo vado ad uccidere, se vuoi" sussurra dopo qualche minuto "No, va bene così" rispondo nel suo stesso tono di voce "Ok... cosa vuoi fare ora?" "Ci guardiamo la quinta stagione di Teen Wolf?" Gli sorrido innocentemente "Di nuovo?!" "Sì! Che colpa ne ho io se Cody Christian è così bello?!" "Su questo non posso darti torto" e tutti e due scoppiamo a ridere.
Il sabato pomeriggio, terminate le qualifiche, stavo camminando per la pit lane di ritorno ai box McLaren, dopo essere andata a congratularmi con Charles per la pole position quando, nel mentre ho incrociato Yuki, appena uscito dall'angolo pesa, e ci siamo messi a parlare.
Io e il giapponese ci siamo conosciuti in Formula 2. Non ho mai avuto l'onore di averlo come compagno di squadra, ma anche correndo per Scuderie diverse, abbiamo legato molto sin dall'inizio. Potrei rischiare addirittura ad affermare che lui sia il mio amico più importante dopo Lando, ovviamente. Lui sa tutto quello che mi è successo nell'intero periodo della permanenza in Formula 2.
"Senti Karol, non volevo dirtelo perché non sono affari miei ma..." se ne esce dopo un momento di silenzio, però si blocca, come se ci avesse ripensato "Yuki, che succede?" "A Barcellona vi ho visti, a te e a George" faccio per aprire bocca "e volevo dirti che se succedesse qualcosa tra di voi, non ci sarebbe niente di male... a patto che non diventi un'ambasciata come in Formula 2" gli do una spallata amichevole, facendogli credere di essere offesa. A quanto pare, però, non sono molto credibile visto che il giapponese si mette a ridere. Lo copio dopo poco, per poi affermare "Te lo prometto... anche perché è uno stronzo!" "Devo ucciderlo?" "No grazie, ci tengo alla tua vita" esclamo, pensando al fatto che George è tipo il doppio di Yuki "Ah ah, molto simpatica la messicana" "Avevi qualche dubbio?" "Assolutamente!" Ridiamo spensierati, continuando poi la conversazione- cambiando argomento- fino a quando non ci salutiamo davanti al box dell'Alpha Tauri.
Quando, quella sera, torno in camera per dormire, dico a me stessa che sono in grado di convivere con i sentimenti che provo per il pilota numero 63. O, almeno, lo sarò in un futuro non molto lontano- si spera-. Ho degli amici fantastici, mi dico, con loro e la mia famiglia intorno, non ho bisogno di nient'altro per essere felice.
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