~La verdad

📍Città del Messico, Messico
novembre 2021
🎶That's my girl- Fifth Harmony

"Sono Franz Tost, team principal di AlphaTauri. Io e il mio team ti abbiamo notata, a te e al tuo talento. Perciò volevo farti una proposta... Cosa direbbe se le offrissi un contratto con noi, come pilota ufficiale, per il prossimo anno?".

Due mesi sono passati da quando ho ricevuto la chiamata. La stagione sta per giungere al termine e ancora non si sa chi verrà incoronato campione del mondo 2021. Se Max Verstappen- per la prima volta in carriera- o Lewis Hamilton- che supererebbe il record di 7 mondiali vinti del grande Michael Schumacher-.

Io la mia decisione, però, l'ho presa. In cuor mio so di aver deciso non appena la proposta ha lasciato la bocca del team principal di AlphaTauri. La mia passione, il mio amore e la mia passione per le auto da corsa hanno scelto per me e, addirittura, prima di me.

Non l'ho ancora detto a nessuno. Non sto scherzando. Né George, né Lando, né Vanessa, neanche mamma e papà sanno della telefonata e men che meno della decisione presa a riguardo. Me la sono tenuta per oggi. Per la mia seconda casa. Il mio Messico.

Per una volta, sono riuscita a convincere i miei genitori a staccare per una settimana dal lavoro e venire con noi a godersi il Gran Premio dai box McLaren. Forse il fatto che avrei corso- per la seconda volta quest'anno- durante la sessione di prove libere li ha spronati a dare retta alle suppliche mie e di Lando. Sì, proprio il mio migliore amico. Dopo tutti questi anni di amicizia, viene considerato un Garcia a tutti gli effetti.

Purtroppo questa volta non mi sono andate bene come in Russia. Può succedere, ne sono cosciente, ma non per questo fa meno male vedere il mio cognome nella penultima posizione della classifica finale delle libere.

"Tesoro, ho un'idea perfetta per tirarti su il morale!" la mia mami ha sempre odiato vedermi giù di morale. Da bambina, dopo un brutto voto a scuola o una brutta giornata in pista, lei si inventava le trovate più strane e stravaganti per farmi tornare il sorriso. Sono orgogliosa di essere figlia loro.

"Hai presente che la zia Aurora ha quel negozio dove puoi personalizzare i vestiti? Me lo sono fatto sfuggire questa mattina a colazione con la piccola Ellery e lei mi è sembrata entusiasta all'idea di poter avere una felpa con il suo nome, o qualcosa del genere" e, in effetti, è così: la bambina guarda sempre le magliette delle scuderie mie e di suo padre con occhi scintillanti. Sono sicura che la possibilità di poter avere qualcosa del genere tutto suo la intriga non poco "Mamma sei un genio! Chiama la zia! Ce la porto subito!".

Quando torniamo in camera, quella sera, Elly ha un sorriso alla Daniel Ricciardo stampato in faccia e, appena chiudiamo la porta, corre subito verso il padre per fargli vedere i suoi acquisti.

Mia zia ci ha accolte- come suo solito- calorosamente, con centinaia di baci e abbracci che, inizialmente, hanno lasciato la piccola un po' scossa. In Inghilterra, dopotutto, le persone non sono tanto propense al contatto fisico. Ma è bastato farle vedere i capi di abbigliamento e si è subito messa a suo agio. Addirittura, le ho dovuto dare un freno perché, dando retta ad Aurora, le avrebbe fatto comprare metà negozio.

"Papà, papà! Guarda cosa mi ha comprato Karol!" la nostra piccolina si posiziona davanti a George, trascinandosi dietro la borsa piena di ogni tipo di oggetti, la quale è più grande di lei. Salendo sul letto, inizia a tirare fuori vestitini, scarpette, giocattoli e, infine, una felpa e una maglietta lilla, con scritto Mini Russell e il numero 63 sulla schiena "Bellissime! Vero, papà? L'ha fatte una zia di Karol" l'inglese sorride "Sono stupende, Elly. Hai ragione" "Te le vuoi provare?" Propongo, vedendo i suoi occhi accendersi alle mie parole "Sì! Poi voglio andare a farle vedere allo zio Lando, allo zio Carlos, alla mamma e al papà di Karol..." .

Continua a elencare nomi di persone- alcune delle quali non si trovano neanche nel nostro stesso continente- anche mentre io e suo padre battagliamo per infilarle gli indumenti personalizzati "Al fin!" Mi lascio scappare, a missione compiuta e, anche se non hanno capito ciò che vuol dire, si mettono a ridere come se gli avessi appena raccontato una barzelletta.

"Possiamo andare dagli altri a fargli vedere queste cose stupende?" Ellery stasera sembra un grillo: non riesce a stare ferma per più di 10 secondi. So che nei bambini della sua età è normale essere un po' agitati, però resta il fatto che lei raramente si mostra così tanto pimpante. Ed è un balsamo per gli occhi ogni volta, vedere come- piano piano- stia tornando quella piccola Russell felice e spensierata dei suoi primi anni di vita, di cui George sentiva molto la mancanza.

"Che ne dici se, invece, gli facciamo una sorpresa domani al circuito agli zii e ai signori Garcia?" Propone George, rendendosi conto dell'orario "Perché?" La bambina fa il broncio, non capendo la volontà di suo padre "E tardi, tesoro. Loro, come te, devono dormire se domani vogliono essere carichi per affrontare il Gran Premio" cerco di farla ragionare, mentre lei mi guarda intensamente negli occhi, come fa ogni volta che ragiona su ciò che le è stato appena detto

"Va bene... uffa però! Io non voglio andare a dormire! Non ho sonno!" A queste parole, decido di giocarmi la carta vincente "Ah no? E io che pensavo che volessi sapere come va a finire la storia della principessa Fragolina" mi fingo disinteressata sentendo, alle mie spalle, come Elly si precipita a prendere il suo pigiamino per prepararsi alla notte

George mi cinge la vita da dietro, facendo sì che la mia schiena combaci col suo petto- o parte di esso, vista la differenza di altezza non indifferente- "Non capirò mai come fai a farti obbedire così in fretta da quella forza della natura" mi bacia il collo gentilmente, provocandomi dei brividi lungo tutto il corpo. Lo sento sorridere contro la mia pelle. Il bastardo sa cosa mi provoca.

Mi giro, avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo, iniziando a giocare con i suoi capelli "Fidati, mi amor, se sono riuscita a farmi obbedire da te, che sei il ragazzo più testa dura che abbia mai incontrato, posso riuscire tranquillamente a giostrarmela con tua figlia. Letteralmente, e la tua copia in versione femminile" gli lascio un bacio sulle labbra, dirigendomi poi a controllare se a Elly serva una mano prima di raccontarle la storia.

Poco prima che esca dalla stanza, tuttavia, sento una frase che mi lascia senza fiato "Giuro su ciò che ho di più caro, che appena diventerò campione del mondo, io questa ragazza me la sposo".

E anche per quest'anno, il Gran Premio del Messico è andato.
Devo ammettere che, vedendo le posizioni di arrivo, ho avuto un po' paura della reazione di Lando: la sua salute mentale dopo Sochi è sempre stata in bilico e io ho sempre paura di cosa possa succedere se mi ritrovassi di fronte al suo punto di rottura definitivo.
Che, fortunatamente, non è oggi e spero che non arriverà mai.

Ora, sono riuscita a riunire tutti i miei amici, George, Ellery e i miei genitori nella stessa stanza, per potergli dare la notizia riguardante il mio futuro. Sono un po' agitata e non capisco il perché.
Spero non se la prendano per averlo tenuto segreto durante questi mesi.

Prendo un respiro profondo, dandomi coraggio ad iniziare a parlare "Tempo fa ho ricevuto una chiamata che mi ha cambiato la vita" esordisco, sotto gli occhi attenti dei presenti "Era appena successo tutto il disastro di Sochi e io, sinceramente, ho voluto far passare un paio di mesi per far calmare le acque. L'ultima cosa che avrei voluto sarebbe stata mettere Lando e il suo bisogno di coccole e attenzioni in secondo piano. In primis perché lui è troppo importante per me, e poi perché non sono un'egoista"

Il mio migliore amico, dalla sua postazione, mi sorrise mandandomi un bacio volante, facendo ridere l'intera stanza "Stavo dicendo: mi ha telefonato Franz Tost, offrendomi un contratto in AlphaTauri per l'anno prossimo" sgancio la bomba, senza però dare il verdetto finale.

Il silenzio ci avvolge. Non vola una mosca. Finché Elly non decide di averne avuto abbastanza "E tu hai accettato, vero Karls? Dì di sì ti prego! È il tuo sogno correre sulle macchine con papà e lo zio Lando! Devi avere accettato per forza!" dalle espressioni facciali del resto, sono certa che concordino con le parole della bambina.

Sorrido a 32 denti, svelando l'arcano "È esattamente ciò che ho fatto, pequeña! Correrò per AlphaTauri l'anno prossimo!" La sala esplode in urla di giubilo, ritrovandomi intrappolata tra parecchie braccia che mi stringono fino a farmi mancare l'aria.
Ma nonostante ciò, sono felice. Sto coronando il mio sogno.

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