~La fiesta de Lando

📍Bristol, Inghilterra
13 novembre 2020
🎶The 1975- Somebody else

"Venerdì é il mio compleanno e i ragazzi mi vogliono organizzarmi una festa al nostro locale... Mi piacerebbe tanto che ci fossi anche tu" il tempismo di Lando quando si tratta di video chiamarmi
durante i weekend di gara, é sempre stata pessima. Questa volta mi ha presa appena uscita dalla doccia, e io gli ho risposto seppur con solo un accappatoio addosso e i ricci castani bagnati all'aria. La prima frase che ha detto, mentre continua a guardare il cellulare intensamente, è stata quella "Umh... sei fortunato che domani torno a casa ed ho una settimana di pausa prima della prossima corsa quindi... VOGLIO UNA GRANDE FESTA PER IL 21° COMPLEANNO DEL MIO MILKYMAN!".

Io e Lando Norris ci conosciamo da sempre. Quando avevo ancora pochi mesi, i miei genitori si erano trasferiti a Bristol da un paesino in Messico, guarda caso nella casa accanto a quella dei signori Norris. Qualche anno dopo Lando stava giocando con delle macchinine nel suo giardino, ma inciampò, e una di esse finì nella nostra parte di giardino, colpendo una mia manina. E fu così che ci conoscemmo, per colpa di un giocattolo che ci unì entrambi.

Sentendo quel soprannome, lo sguardo del ragazzo saettò su di me "Anche tu adesso con questo nome?! Non bastava Carlos?!" "Uh! Mi sta simpatico questo Carlos. Voglio conoscerlo!" "Ah ah ah, divertente. Sì, lo sarebbe se non fosse che, sfortunatamente per me, vi conoscerete veramente venerdì" "YES BABY! Non vedo l'ora! Torno subito, vado a vestirmi".

E così una settimana dopo stavo indossando un top rosso acceso abbinato a dei pantaloncini neri, degli stivali con tacchi dello stesso colore mentre aspettavo il suo passeggio per quella sera.
Cazzeggiavo su Instagram, guardando le stories dei miei amici piloti- mettendone una anche io per passare il tempo- quando, finalmente sento il suono del campanello "Ya voy!" urlo afferrando il regalo, la borsetta, indosso il giacchino di pelo- entrambi rigorosamente neri- ed esco di casa, scontrandosi con il petto del mio migliore amico e la sua McLaren arancione "Buonasera Karls!" "Buenas tardes! Sappi che guido io stasera!" Lando non si accorse neanche quando gli rubai le chiavi e salì al posto del guidatore "Ti prego, abbi pietà della mia macchina" mi supplicó "Ma con chi ti credi di parlare?! Tu intanto tienimi questi" gli poggio i miei stivali sulle ginocchia, posizionando i piedi, coperti dai dei calzini ridicoli con gli ananas, sui pedali, partendo subito dopo.

Si puó dire che le preghiere del britannico furono ascoltate perché, quando finalmente parcheggiai l'auto dietro ad un'altra McLaren nera, era intatta!

Il luogo era esattamente come me lo ricordavo. Dall'esterno aveva un lungo viale che portava ad un enorme vetrata la quale, faceva già vedere le luci stroboscopiche presenti all'interno. Era il nostro locale preferito anche perché era insonorizzato e per utilizzarlo serviva la prenotazione. Ne avevamo passate di tutti i colori noi due lì dentro: abbiamo perso il conto di quante volte, a 16 anni, ci siamo imbucati a qualche compleanno di qualche sconosciuto.

Entriamo nel locale e, subito il festeggiato viene riempito di auguri da un sacco di persone che io non conosco. Posiziono il mio regalo dove sono tutti gli altri e poi mi dirigo al bancone delle bibite.
Storgo un po' il naso quando trovo principalmente bevande alcoliche, e opto infine per una Coca Cola con ghiaccio. "Vedo che Lando non é l'unico a cui non piace l'alcool" si rivolge a me un ragazzo alto, biondo, che a occhio poteva avere un paio di anni in più rispetto a me. Lo riconobbi quasi subito "Max Verstappen?" "Il solo e l'unico! Tu sei?" "Karol García, sono un'amica di Lando" intanto ci siamo avvicinati di nuovo agli altri "Ma quale amica e amica! Parla costantemente di te! Se non sapessi che é gay, penserei che siete fidanzati" non mi sorpresi sentendo menzionare l'omosessualità del mio migliore amico, dopotutto non é mai stata un segreto. Avevamo entrambi 14 anni quando l'aveva scoperto e, da allora, lui l'aveva detto senza vergognarsene sia quando era entrato in F2, sia quando é entrato a far parte della Scuderia McLaren in Formula 1 "Siamo vicini di casa da quando siamo nati. Abbiamo fatto amicizia grazie ad una macchinina giocattolo. El es mi mejor amigo. L'unico che abbia mai avuto" mi giro verso il diretto interessato, trovandolo a conversare con due piloti che riconobbe come Charles Leclerc e Alexander Albon.

"Ho sentito qualcuno parlare spagnolo?!" sento esclamare una voce femminile "Tranquila pazza scatenata" la riprese una altra voce, questa volta maschile. Io mi girai solo per trovarmi davanti Lando stretto in un super abbraccio da quello che identificai come Carlos Sainz Jr, il suo compagno di squadra "Sono carini, non trovi?" mi dice la ragazza che aveva parlato prima, riferendosi ai due Mate.
Ha  dei lunghi capelli castani, lisci e due occhi scuri.
Indossa un abito lungo, rosa cipria e ai piedi ha un paio di stivaletti neri, con il tacco. "Sì, sono molto teneri" un sorriso mi si disegnò sul volto "Piacere Vanessa" "Sono Karol" ci strinsimo la mano.

Quella della ragazza é così perfetta in confronto alla mia, quasi mascolina e senza unghie fatte.

"Possibile che ti abbia sentito parlare in spagnolo prima?" mi chiede "Possibilissimo! I miei genitori sono messicani. Sono nata là io ma, ci siamo trasferiti quando io ero ancora una neonata" d'improvviso sento qualcuno che mi dà una pacca sul sedere. Ero già pronta a tirare un pugno al deficiente che si era arrardato a toccarmi però, mi accorgo che era stato Lando "Stupido! Stavo per farti male!" "Nah! Non ne saresti capace! Comunque, ti presento Carlos" notai subito uno sguardo strano provenire dal britannico, rivolto allo spagnolo e mi ripromisi che il giorno dopo gliene avrei parlato "Piacere" "El placer es mio".

La musica inizia a suonare più forte e tutti si scatenarono in pista. Sulle note di una qualsiasi canzone tipica delle discoteche io e Vanessa balliamo e saltiamo come se fossimo pazze.

"Aspettami un attimo! Vado a prendere da bere!" dico all'altra "OK!".
Arrivata al tavolo delle bibite, mi riempo un nuovo bicchiere di Coca-Cola pronta per tornare a ballare ma, quando mi giro, mi scontro con un petto muscolosa che mi fa rovesciare la bevanda sia su me stessa, sia sul ragazzo  il quale, subito sbraita "Ehi! Sta attenta a dove metti i piedi ragazzina! Guarda cosa hai combinato!" naturalmente, da pilota che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno quale sono, rispondo "Stai attento tu! Mi sei venuto addosso!" ci guardiamo in cagnesco finché non accorre Alex, mettendo un po' di distanza tra noi litiganti "Calmatevi! Calmatevi!" "Ma come faccio a calmarmi Alex! Questa deficiente mi ha versato tutta la sua bibita sui vestiti!" "Ma se sei stato tu a venirmi addosso, coglione!" l'anglo-thailandese sospira "Bene. George, hai appena conosciuto la migliore amica di Lando. Karol, ti presento George Russell".

Sentendo quel nome uscire dalle labbra del ragazzo, i miei occhi saettano su colui che mi ha fatto rovesciare la mia adorata Coca-Cola: alto, capelli castani scuro e occhi azzurri, che si vedono anche con la poca luce del locale. Cazzo, è davvero la mia crush di quando ero in Formula 3! Però, se avessi saputo che era uno stronzo ci avrei pensato due volte prima di prendermi una cotta per lui l'anno prima.

_karols_ IG's story:

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