~Desastre a Monte Carlo
📍Monte Carlo, Monaco
maggio 2021
🎶 The Police- Every Breath You Take
"Perché ti porti dietro tutti questi bei vestiti?" "Perché corriamo a Montecarlo, papà!" il che non è del tutto falso, ma il motivo principale è un altro "Lasciala libera di divertirsi, cariño! Ha vent'anni! E poi Lando e su novio saranno sempre con lei" mio padre mi guarda, cercando conferma alle parole di mia madre.
Annuisco, terminando di riempire la valigia "Non ho comunque capito come mai i bagagli l'hai fatti ora" "Vado a dormire da Lando, così domani partiamo insieme" sentiamo il suono di un clacson "Deve essere lui ¡adios mamà y pa!" esco di casa, salendo in macchina dopo aver messo la valigia nel bagagliaio "¡Buenas tardes!" "Ciao" lo guardo confusa.
Non è da Lando Norris rispondere in modo così secco e freddo. Gli capita di farlo solo durante le interviste- alcune volte neanche ci riusciva- quindi deve esserci per forza qualcosa che non va.
Non volendo causare un incidente, decido di chiarire i miei dubbi una volta al sicuro nel suo appartamento "Che c'è che non va?" mi guarda forse per un secondo o due, dopodiché riporta l'attenzione sulla tv, che sta trasmettendo un incontro di golf "Nulla Karls-" "Non ci provare! Non giocare la carta del nulla con me. Ti conosco da sempre. Tu mi conosci da sempre! Conosciamo i più oscuri segreti l'uno dell'altra! Quindi non provare neanche a convincermi che vada tutto bene, perché posso vedere chiaramente dai tuoi occhi che non stai bene. Siamo il Team Larol, ricordi?"
I suoi occhi sono lucidi quando torna a guardarmi "Io e Carlos abbiamo litigato" non me lo aspettavo "sono convinto che fosse già arrabbiato con qualcun altro prima di rispondere alla mia chiamata, però non riesco a togliermi quello che ci siamo detti dalla testa" lo lascio libero di poggiarsi sulla mia spalla, con io che lo abbraccio per infondergli sicurezza.
So che ancora non è pronto a dirmi il tema del litigio, quindi aspetterò. E se dovessi aspettare giorni, o se dovessi aspettare finché non facciano pace, lo farò. Aspetterei la fine del mondo se, in questo modo, sapessi che Lando è veramente pronto a raccontarmelo.
Quella sera mangiammo poco: lui perché si sentiva giù, ed io ero troppo impegnata a controllare che ingerisse qualcosa per concentrarmi su di me.
I giorni seguenti, fino al sabato di qualifiche e grazie all'aiuto di Daniel e Andreas, tutto procede abbastanza bene. Riusciamo a far seguire a Lando la sua solita dieta e lui sembra essersi ripreso, più o meno.
"Tutto a posto?" quel sabato mattina ci troviamo tutti nella sala di briefing per una riunione straordinaria, aspettando Zak e Daniel "Certo" "Ho parlato con Vanessa ieri sera... pensiamo che a te e a Carlos faccia bene parlare e chiarire. A questo proposito, vi abbiamo organizzato una sorta di appuntamento" in quel momento Zak fa il suo ingresso nella stanza "Stasera, in camera di Vanessa. Se scopro che non ci sei andato, te mato" sussurro, chiudendo il discorso.
"Buongiorno ragazzi. Grazie a tutti per essere venuti, anche con così poco preavviso. Siamo tutti?" diamo una veloce occhiata in giro "No Zak, manca Daniel" Lando mi precede dal dire qualcosa "Lui è precisamente il motivo per cui ho indetto questa riunione" alcune delle nostre espressioni devono apparire preoccupate, perché si affretta ad aggiungere "non è niente di grave, solo una semplice febbre. Ma, visto che si abbassa lentamente, abbiamo deciso di comune accordo di farlo riposare per questo weekend..." "Gareggerà solo Lando?" chiede subito Charlotte "Karol correrà al posto di Daniel"
Così, dopo un paio d'ore, mi ritrovo a bordo della McLaren con il tredici davanti mentre faccio percorro il circuito cittadino di Monte Carlo ad una velocità moderata in modo da far scaldare le gomme. Durante queste FP3 cercherò di usarle come una sorta di riscaldamento in vista delle qualifiche di oggi pomeriggio e della gara di domani. Cercherò di fare un buon tempo ora, per farne uno ancora migliore dopo.
Il mio piano fallisce miseramente, in quanto, riesco a raggiungere un misero quattordicesimo posto sia in prove libere che in qualifica. Domani, quindi, partirò in settima fila al fianco di Lance Stroll. George è esattamente dietro di lui, in quindicesima posizione, mentre Lando si è qualificato quinto. Non male, ma entrambi possiamo fare di meglio.
"Devi solo prendere mano con la monoposto, Karls. Vedrai che domani andrà meglio" "Lo spero tanto Lan... mi piacerebbe dimostrare che valgo qualcosa in più... non solo come terzo pilota..." la sera, come stabilito, aiuto il mio amico a prepararsi per il suo incontro con Carlos e, nel frattempo, parliamo un po'.
Non ci siamo mai nascosti nulla e, per me è molto difficile farlo in questo momento. Vorrei con tutta me stessa dirgli che ho in programma un incontro con George Russell, il secondo perché il primo è avvenuto a Barcellona una settimana fa. Ma non posso e non voglio. Ho leggermente paura della sua reazione e perciò, per ora e finché potrò, terrò questi particolari per me.
"Da pilota di riserva a pilota ufficiale è un attimo eh?" "Non cominciare cabròn. Altrimenti me ne torno in camera visto che sono anche stanca" George mi guarda perplesso, ma non fa domande e si stravacca di più sul suo letto, con me comodamente seduta con la schiena attaccata alla testiera di esso.
Alla fine, colpa anche della stanchezza, abbiamo deciso di trascorrere la serata in tranquillità nella sua stanza di hotel, con frutta e acqua come accompagnamento. Tutti i bei vestiti che mi sono portata dietro andati sprecati, in quanto entrambi tutti e due stiamo comodamente nel nostro pigiama.
"Successo qualcosa di interessante questa settimana di cui hai voglia di raccontarmi?" Chiedo, mangiando l'ennesimo chicco d'uva "Solite riunioni con il team, video per YouTube con Nicholas e... oh! Toby mi ha chiesto di salutarti" Toby Adams è il ragazzo che ha fatto da messaggere al pilota numero 63 la scorsa settimana "Risalutalo da parte mia" "Lo farò! Tu invece? Successo qualcosa che reputi importante da raccontare?" "Solo un piccolo malinteso tra Lando e Carlos. Purtroppo non conosco il motivo quindi non posso dirti nulla. Dovremo convivere con il dubbio per sempre" "Io sicuramente tu, al contrario, scoprirai tutto non appena si saranno chiariti" "Probabilmente hai ragione tu!" Ridiamo, e continuiamo a parlare per un'altra oretta.
Quando ci salutiamo- vedendo che si è fatto tardi- e finalmente torno nella mia stanza, guardo il telefono ricordandomi dell'arrivo di un messaggio avvenuto qualche minuto fa: Vanessa mi informa che tra Lando e Carlos è tornato tutto alla normalità.
Mi accoccolo sotto le coperte dopo aver impostato la sveglia ed aver messo il cellulare in carica, addormentandomi con il pensiero che nella mia vita stia andando tutto per il verso giusto.
Il Gran Premio, il giorno successivo, è un susseguirsi infinito di avvenimenti, sia belli che brutti. La partenza non ha variato molto la mia gara però, con il susseguirsi dei giri, mi ritrovo in undicesima posizione, pronta per sorpassare la Williams di George Russell in decima posizione.
Sorpassare a Monaco è difficile, quasi impossibile ma, dopo averne fatti già tre decido di rischiare per fare il quarto il quale, oltretutto, mi avrebbe portato ad ottenere i miei primi punti in Formula 1.
Decido di provare il sorpasso quando sono in zona DRS: trovo il posto per imbucarmi dall'interno, e sono quasi convinta di essere riuscita a salire di posizione quando, all'improvviso e sorprendentemente, mi ritrovo contro le barriere. Al mio fianco, la monoposto numero 63.
Scendo il più velocemente possibile dalla mia vettura, andando a controllare se l'altro pilota stesse bene. Tuttavia, nel momento in cui mi avvicino a lui- uscito dall'auto poco dopo di me-, vedo che mi lancia uno sguardo infuriato e se ne va.
"Pensi di aver fatto una mossa molto intelligente?" ci troviamo nella sala di pesa quando George decide di aprire bocca per la prima volta dall'incidente "Come scusa?" "Pensi di aver fatto una mossa molto intelligente?" ripete, con un tono di voce più alto "Non capisco cosa intendi dire. È stato un semplice incidente di gara e, inoltre, non è stata completamente colpa mia" ribatto "Ah no?!" "Se mi avessi lasciato più spazio non sarebbe successo niente!" mi guarda con gli occhi infuocati dalla rabbia "o semplicemente era la prima volta che salivi su un'auto di questo calibro durante una situazione accesa, e hai fatto una manovra sbagliata" sono senza parole. Faccio per andarmene quando sento ciò che non mi sarei mai aspettata di sentir dire da lui "Non ti preoccupare però! Non hai solo mandato a puttane la gara di entrambi oggi, hai anche dimostrato che ciò che dicono le persone su di te è vero!"
Non me lo aspettavo. Credevo che dopo i nostri incontri, i discorsi, le chiacchierate e le risate insieme, fossimo a qualche passo dall'essere almeno amici. A quanto pare mi sbagliavo. E serviva un incidente per farmelo capire. Complimenti Karol Garcia. Sei davvero molto sveglia quando si tratta di farti piacere dei ragazzi.
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