thirty-nine

Ester's POV

«Avete fatto pace, ¿verdad?» esordisco entrando nella stanza arancione.
Gabriel giace sul letto, sdraiato a pancia in su, con uno sguardo vacuo e le airpods nelle orecchie.

Stamattina, non so bene cosa sia successo, ma Pietro e Vybes hanno litigato. I cantanti dovevano andare in palestra ma il mio ragazzo così come Ilan e Antonia sono rimasti in casetta.
Quindi Trigno ha fatto presente che agli altri non contavano i ritardi e le assenze come facevano con lui, scatenando così una discussione tra lui e Gabriel, alla quale si è messa in mezzo la produzione.

Insomma, alla fine il mio ragazzo ha partecipato ad una sfida di cui sono venuta a conoscenza solo un'ora fa, quando sono tornata a casa dalle lezioni.

«Abbiamo fatto pace ma comunque si è comportato di merda» borbotta Vybes, coprendosi il volto con il braccio.
Sospiro e mi butto, letteralmente, di fianco a lui.

«Puedo dirti una cosa senza che ti arrabbi?»
Lui annuisce. «Non posso arrabbiarmi con te»
Gli tiro un pugnetto sul braccio, divertita. «Dai, en serio. Yo creo que Pietro abbia avuto le sue ragioni per prendersela. Voglio dire, por que non ti sei alzato come tutti?»
Dopo qualche secondo di silenzio, bofonchia. «Avevo sonno»

«Avevo sonno?» ribatto, mettendomi a sedere e costringendo il ragazzo a guardarmi negli occhi. «Gabriel, pensi que yo non ho sonno quando ho lezione di classico alle sette e mezzo della mañana? Pensi que Pietro, Angelica e gli altri che sono andati in palestra non avessero sonno?»
Vybes mi guarda con sguardo colpevole, che mi porta ad addolcire il tono. «Non puoi perdere esta ocasión, ¿comprendido? Ho avuto paurissima quando mi hanno detto che avevi fatto la sfida...»

Poi, punto gli occhi verso una delle telecamere.
«Mi avvisate la prossima volta, ¿por favor?» domando a coloro della produzione che ci sta guardando.

Il mio ragazzo mi afferra le mani.
«Hai ragione, al cento per cento. Devo darmi una regolata nei ritardi e nelle presenze, nelle ore col telefono...»
«Ecco, una otra cosa! A chi scrivi per avere più di 600 minuti in più di noi altri? Tienes l'amante?» riparto con il tono di rimprovero di prima.
«Macchè amante, guardo le foto del mio cane»

Gliene indico una attaccata al muro. «È lì, Willer non si muove dalla parete»
Quando vedo Gabriel ridere, gli tiro un colpetto sulla nuca.
«Por Dios, ti giuro che se sgarri un'altra volta non ti parlo più» affermo con tutta la serietà che riesco a mettere nelle mie parole, finendo poi per scoppiare a ridere.

Il ragazzo mi segue, tirandomi poi giù accanto a lui. Attorcigliamo le gambe l'une alle altre, mentre i nostri occhi si incatenano.
«Mi sono spaventata a muerte» rivelo tutta la preoccupazione provata prima, non appena ho sentito Nicolò pronunciare le parole "Vybes" e "sfida" nella stessa frase.

«Scusami, davvero. Ho già parlato con Pietro, mi sono scusato con Rudy e con la produzione. Mancavi tu. Sul serio Ester, questa è l'unica occasione che ho per seguire il mio sogno e non me lo perdonerei mai se dovessi abbandonarlo per colpa del mio fare il coglione. Quindi da oggi fino alla fine farò il bravo, seguirò le regole eccetera eccetera»
«Te queda bien» sussurro.

Poi, in un gesto naturale, appoggio le mie labbra su quelle del ragazzo. Il bacio è lento e tranquillo, la lingua di Vybes si attorciglia con naturalezza alla mia.
La mano del mio ragazzo affonda sul mio fianco coperto dalla felpa, stringendo lievemente.

«Ti amo» sussurra poi.
«Yo mas» sorrido «ma resti comunque un boludo»

* * *

La prima puntata dell'anno è arrivata più rapida rispetto alle altre, tra la solita ansia e l'adrenalina si sente comunque un'aria di novità.
I cantanti presenteranno i loro inediti, che già da giorni risuonano in casetta in loop, tanto che ormai anche noi ballerini li sappiamo tutti a memoria.
Personalmente li trovo tutti pazzeschi, più dei precedenti, ma i miei preferiti sono quello di Antonia, quello di Trigno, Jacopo e la canzone di Gabriel.

Il pezzo del mio ragazzo parla dell'ansia e del suo rapporto con essa, ma sempre con il solito sound che lo caratterizza.
Quando l'ho sentito per la prima volta non sapevo se piangere per i temi che tratta o continuare a sorridere. Alla fine, ho stretto Gabriel in un abbraccio.

Lo studio oggi è occupato da Ornella Vanoni e Dardust come giudici di canto e Garrison per la mia categoria.
Il pubblico è più presente del solito, probabilmente per la presentazione degli inediti.

«Grazie Jacopo, vieni Ester» afferma Maria.
Lascio una pacca sulla spalla del ragazzo di cui ormai sono diventata il guru dell'amore e saluto il giudice e i prof.
«Hola»

Non appena Orange Juice di Noah Kahan inizia a suonare per lo studio, cerco di entrare il più possibile nel pezzo.
È una canzone che parla di cambiamento, di crescita ma anche di difficoltà emotive. Con Elena in sala abbiamo lavorato sul riuscire a trasmettere al meglio tutto ciò che descrive il cantante, quasi lasciando perdere la tecnica.

Diciamo che non sono mai stata soddisfatta del tutto delle mie perfomance in sala e non lo sono neanche ora, quando termino la coreografia sdraiata a terra.

Ancora con il fiatone, aspetto il parere di Garrison, che non mi sembra del tutto convinto.
«Una domanda, Ester, è il tuo stile?» chiede con il suo caratteristico accento statunitense. Scuoto il capo.
«Mh, infatti. Allora non essendo il modern il tuo stile capisco l'imprecisione tecnica, ma c'era qualcos'altro che mi mancava. Non ho sentito quella cosa che mi ha fatto dire wow»
Alla fine, mi limito ad annuire e a tornare al posto senza incrociare lo sguardo di nessuno.

«A me sei piaciuta» sussura Gabriel dal suo banco.
Gli lancio un'occhiataccia. «Arriverò ultima»

Infatti, l'ultima posizione della classifica di questa puntata è occupata dal mio nome.
Con l'amaro in bocca e l'ansia per la sfida che dovrò affrontare, prendo la felpa rossa della sfida e torno a sedermi.

Per tutto il resto della puntata non penso ad altro se non al fatto che devo prendere questa sfida in maniera più positiva dell'ultima volta, che mi ha portata ad isolarmi e addirittura a prendere una pausa da Gabriel.

* * *

«Ce la fai, ciccia. Crediamo tutti in te» cerca di consolarmi Chiara con un abbraccio, una volta entrati in casetta.
Tutte le lacrime che ho trattenuto in puntata iniziano ad uscire.
«Ho paura, tanta»
La mia amica mi afferra il volto tra le mani. «È normale avere paura, tesoro. Cazzo, hai un piede dentro e uno fuori, sfiderei chiunque a non avere paura. Ma devi essere consapevole delle tue abilità e spaccare, indipendentemente da come andrà dato che in ogni caso se dovesse andare male fuori hai tutto il mondo che ti aspetta. Opportunità, lavoro, ma soprattutto danza»
La stringo forte in un abbraccio.
«Gracias Chicca»

La castana mi stampa un bacio tra i capelli prima di lasciare che anche gli altri si avvicinino a me.
Tra una parola di conforto e un abbraccio, mi sento già meglio.
Ognuno dei ragazzi mi ha detto una frase carina che, sommata alle altre, mi ha tirato momentaneamente su il morale.

«Stiamo diventando amici ora, non posso perdere la mia consigliera dato che poi dovrei sorbirmi i consigli patetici del tuo ragazzo. Non uscire Ester!» afferma Jacopo con drammaticità, lasciandomi una carezza tra i capelli e allontanandosi dopo un richiamo di Vybes stesso.
Ridacchio, ancora con gli occhi lucidi, mentre Gabriel cinge le braccia attorno ai miei fianchi.

«La affrontiamo insieme stavolta, ok?»
Con un sospiro, annuisco e appoggio la testa sulla sua spalla, mentre una sensazione di anomala tranquillità mi avvolge.

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