Capitolo 6

Quando si separarono e si voltarono per tornare a casa, Clarke vide Abby in piedi scioccata, che li guardava, mentre si avvicinava a loro. "Ciao mamma..." Sussultò ma Abby la interruppe. "Cosa stai facendo?" Chiese a Clarke ad alta voce, e vide un paio di persone che le guardavano. "Mamma, scusa se non te l'ho detto..." "Dirmii cosa?" sbottò Abby. Clarke sospirò. " Che siamo insieme " disse Clarke e prese la mano di Lexa . Abby scosse la testa. " No! Ora torni a casa con me, non ti permetto di fare ciò! " Clarke sentì come la sua rabbia si alzò. "Perché no? Perché è una ragazza e non un ragazzo ? " " No ! Perché è un leader e sceglierà sempre la sua gente prima di te. Ti ha tradito prima e lo farà di nuovo " sospirò Clarke. "Sono la sua gente ora e quindi mi fido di lei" Lexa aprì la bocca per dire qualcosa ad Abby, ma la guardò in modo torvo. "Non mi parli, e starai lontano da mia figlia!" Si girò e corse verso la torre. Clarke sospirò e guardò Lexa. "Mi dispiace per quello". Sono entrati nella torre nella loro stanza per cambiarsi i vestiti. "La riunione dell'ambasciatore è tra poco. Vuoi parlare prima con tua madre?" chiese Lexa. Clarke scosse la testa "Le darò un po' di tempo per calmarsi" disse e si diresse verso la sala del trono.
Tutti si sedettero pronti per iniziare la riunione.

Dopo un'ora una donna è entrata con due bambini in braccio. Lexa abbassò lo sguardo per nascondere il viso. "Di chi sono le bambine?" chiese e alzò lo sguardo con la "maschera" perfetta. "Di un contadino" disse la donna. "Di recente ha fatto costruire una recinzione per proteggere i suoi animali". Lexa annuì " Lo ricordo." la donna la guardò poi i piccoli . "Lui e sua moglie furono attaccati da un lupo, Heda, probabilmente perché non poteva nutrirsi dei polli." Lexa guardò di nuovo in basso. "Va bene, seguiremo la procedura", disse e la donna annuì e se ne andò. Lexa guardò gli uomini. "Sapete cosa fare. Ci rivedremo qui domani".

Lei se ne andò e Clarke la seguì. "Cosa succede adesso?" chiese Clarke. "Ogni ambasciatore chiede alle persone del proprio popolo se qualcuno vorrebbe accogliere una o entrambe le ragazze. "Clarke guardò la faccia di Lexa e vide delle crepe nella sua "maschera". " E se non troviamo nessuno che li accolga" Lexa la guardò ma non rispose. Clarke annuì, comprensiva. "La legge è rimasta così per sempre, ho provato a cambiarla ma Azgeda dice sempre di no e un cambiamento di legge ha bisogno di un voto unanime" Clarke le prese le mani. "Troveremo qualcuno che se le prenda" Lexa annuì. " In tutti i miei anni non ne ho mai avuto uno..." Clarke l'abbracciò e la portò nella loro stanza. "Lo faranno oggi" Lexa annuì e le sorrise. "Hanno 24 ore per trovare qualcuno." Clarke l'abbracciò solidale e Lexa le rivolse un debole sorriso.

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