Clarke sorrise quando vide Lexa a letto, con in mano un grosso libro rilegato in pelle. "Non lasci mai il letto?" Lexa alzò lo sguardo dal libro. "Non ho impegni o doveri oggi. Ho libri da leggere e ho te. Perché mai dovrei andarmene?" Clarke sorrise. "Buon punto" disse e saltò sul letto, appoggiando la testa sul petto di Lexa. Lexa le baciò la fronte e iniziò a muovere le dita sul braccio nudo, e Clarke fece quasi le fusa. Lexa continuò a leggere, tenendo il libro con la mano sinistra. Si accigliò quando vide una parola che non riconosceva. "Cos'è un cognome?" Chiese a Clarke. Clarke sorrise. "Sai come mi chiamo Clarke Griffin kom skaikru e il tuo è Lexa kom trikru?" Lexa annuì e la guardò. Ha lasciato cadere Il libro e ha giocato con i capelli di Clarke. "Beh, Griffin è il mio cognome. Tutti quelli dell'Arca ne hanno uno, come... Octavia Blake, Bellamy Blake o Raven Reyes" Lexa sorrise. "Quindi è qualcosa che hanno inventato nello spazio?" Clarke sorrise. "In realtà esiste molto più tempo di allora. Clarke è un nome che i miei genitori hanno scelto per me, ma Griffin è un cognome che segue la famiglia da generazioni. Tutti nella nostra famiglia ottengono il cognome Griffin, e se mai avessi un figlio... "Clarke si morse il labbro. Non avrebbe mai avuto un figlio. Lexa arrossì. "Anche il cognome di tua madre è Griffin? Segue le generazioni di una stirpe, come il mio sangue nero" disse Lexa, comprensiva. "Esattamente! Ed anche il cognome di mio padre è Griffin " Lexa corrugò di nuovo la fronte . "Ma tua madre e tuo padre non erano fratelli" disse Lexa, leggermente confusa. "Beh... Quando sposi qualcuno puoi scegliere di prendere il suo cognome invece" sorrise Lexa. "Quindi, se dovessimo sposarci..." Clarke si alzò per sedersi eretta e le rivolse un sorriso. "Predo il tuo?" chiese Lexa e la baciò leggermente sulle labbra. "Heda Lexa Griffin kom Trikru ha un bel suono" disse Clarke e le si mise a cavalcioni. Baciò di nuovo Lexa che portò le sue mani ai fianchi di Clarke mentre le mani di Clarke stavano scompigliando i capelli di Lexa. Sorrise a Clarke, che ricambiò il sorriso.
"Avevi ragione. Restiamo a letto oggi".