CAPITOLO 6

ALISSA

Apro gli occhi, svegliata dal sole accecante che filtra dalla finestra. La testa mi batte come se qualcuno continuasse a darci delle martellate sopra. Mi guardo intorno e riconosco la mia camera. La domanda è: come ci sono arrivata? Devono essere state mie sorelle. Ho addosso il vestito di ieri sera. Ho in bocca ancora il sapore della vodka e muoio di sete. Nonostante le mie condizioni, sono di buonumore. Ho sognato Matt. Non ricordo bene il sogno, ma io ero tra le sue braccia. E questo è più che sufficiente a rendermi felice. Sembra quasi di sentire il suo profumo addosso, tanto il sogno sembrava reale. Sospiro, e mi metto a sedere, la testa mi scoppia e ho la nausea. Devo smetterla di bere, sul serio. E ieri ho veramente esagerato, grazie a Ben. Non la smetteva di ordinare shot su shot. A un certo punto ho smesso di contarli, in realtà non ricordo nemmeno il momento in cui ho smesso di bere. Facendo mente locale, l'ultima cosa che riesco a ricordare è... Io e Ben che beviamo. Quello è effettivamente il mio ultimo ricordo. Diciamo che eravamo quasi alla fine della serata, quindi non devo essermi persa niente di che. Cerco di ricordare, ma devo correre in bagno. Fortuna che ce l'ho in camera. Svuoto il mio stomaco nel water, la gola mi brucia, ma almeno mi sento meglio. Bevo un po' d'acqua dal rubinetto del bagno, e mi soffermo a guardarmi allo specchio.

Oddio, che orrore!

Ho due occhiaie mostruose e le borse sotto gli occhi, accentuate dai residui di trucco di ieri sera. Mi sciacquo la faccia e cerco di levare un po' di trucco, poi mi asciugo con un asciugamano. Mi lego i capelli in una coda di cavallo, e ritorno in camera per togliermi questo fastidioso vestito. Le scarpe sono buttate ai piedi del letto, quindi probabilmente è Harper che mi ha portato al letto. Abbie le avrebbe rimesse a posto, anche alle cinque di mattina. Dall'armadio, prendo una felpa nera di due taglie più grandi e dei leggins dello stesso colore, e me li infilo. Scendo per mangiare qualcosa, anche se sono già le le undici e trenta del mattino e farei meglio ad aspettare il pranzo. Ma ho un buco allo stomaco e rischio di morire senza cibo. Si lo so, sono melodrammatica. Mia madre e Sophie giocano sul tappeto del soggiorno con delle barbie.

«Buongiorno.» Le saluto, e Sophie mi corre incontro per abbracciarmi. La forza con cui mi si butta addosso mi fa vacillare, ma metto in moto tutti i miei muscoli per tenermi in piedi e non dare l'idea della mia condizione. Credo veramente di essere ancora molto, troppo ubriaca. Caffè, mi ci vuole un bel caffè.

«Ciao, amore. Come va?» Mia madre si alza, mentre Sophie torna dalle sue bambole.

«Bene.» Mento. Non c'è bisogno che mia madre sappia che ho bevuto talmente tanto da non ricordarmi metà della serata. Mi avvio in cucina e lei mi segue. Abbie è seduta al bancone a mangiare uno dei suoi pancake vegani. Sembra in forma, al contrario mio. Harper non c'è, e conoscendola dormirà per almeno altre cinque ore. Prendo dei cereali nella credenza, una tazza di caffè e mi siedo vicino a Abbie.

«Dove siete state stanotte?» Domanda mia madre, appoggiandosi con i gomiti al bancone di fronte a noi.

«Con Harper al Deja vu, speravamo di incontrare Dylan.» Risponde Abbie con aria sconfitta, prendendo un altro boccone della sua colazione.

«E invece?» Mia madre afferra la mia tazza di caffè e ne beve un sorso.

«Invece non c'era, ovviamente...» Rispondo, riprendendo il mio caffè dalle sue mani e guardandola male.

«In compenso, Alissa e un certo ragazzo...» Abbie lascia la frase a metà e mi ammicca, facendomi andare i cerali di traverso e iniziare a tossicchiare come una matta. Abbie ride soddisfatta, e mi dà dei colpetti sulla schiena. Mi alzo a prendere un bicchiere d'acqua.

«Beh, in effetti ho sempre pensato che Matt avesse un debole per te.» Interviene mia madre. Abbie si blocca, la bocca aperta e la forchetta a mezz'aria. Io fisso mia madre con gli occhi fuori dalle orbite. Lei alterna lo sguardo tra me e Abbie, con la consapevolezza di chi sa che ha appena fatto una grande, grandissima gaffe. È vero che mia madre è un'ottima osservatrice e anche un'impicciona, ma non fino a questo punto. Sono sempre stata molto discreta e attenta a non mostrare a nessuno i miei sentimenti per Matt. Anche se lei, effettivamente, non ha parlato di me. Ha parlato di Matt che ha un debole per me. Matt? Un debole per me? La cosa fa ridere anche solo a dirla ad alta voce. Anzi no, fa ridere anche solo a pensarla. Se non fossi stata la sorella della sua amica, non mi avrebbe nemmeno mai rivolto la parola. Non scherziamo, per favore.

«Scusa?» Domando, dopo qualche secondo di esitazione.

«Non parlavi di Matt?» Si rivolge a Abbie.

«Direi di no... Ma, spiegaci. Dall'alto delle tue conoscenze, da cosa avresti dedotto questo interesse?» Ribatte mia sorella, e vedo che sta facendo di tutto per non ridere. Bene, io sono bordeaux, e lei si diverte. Che carina.

«Matt non è minimamente interessato a me. Lui...» Comincio a dire ma mia madre mi interrompe.

«Beh, l'ho sempre pensato, da come si comporta. Ieri, quando l'ha riportata in camera ed è stato così dolce, mi era sembrato di averne la conferma. Ma se pensate che mi sbaglio...»

«Cosa?» Urlo, con una voce stridula in grado di trapanare le mie stesse orecchie. «È Stato... È stato Matt a portarmi a casa?» Sto per morire dalla vergogna. Chissà cosa avrà pensato... Sarò stata in grado almeno di camminare? Mi sarò resa ridicola? Sicuramente. Spero solo che non mi abbia dovuto portare in braccio, non voglio che gli venga un'ernia per colpa mia. Lo avrà fatto per fare bella figura con Alex? Avrà accompagnato a casa anche lei? L'avrà baciata sotto casa, come succede nei film? No, Alex è venuta con la sua macchina ieri sera. Ma questo non escluderebbe comunque un bacio tra loro. Ok, va bene, calmiamoci. Stai delirando, resta concentrata.

«Scherzi, Alissa? Non ricordi nemmeno come sei tornata a casa? Ma quanto hai bevuto? Credevo di aver cresciuto una figlia con un po' di cervello.» Abbie ridacchia, e le sono molto grata per il sostegno che mi sta dimostrando in questo momento. «Almeno ricordati di ringraziarlo, quando lo rivedi. Eravate così carini. Come dici sempre delle coppie che ti piacciono nelle serie Tv? È la tua nuova... ship?» Questa volta mi unisco a Abbie, e scoppio a ridere. Dio, mia madre mi "shippa" con Matt. Non avrei potuto sentire niente di più ridicolo uscire dalla sua bocca.

«Mi dispiace deluderti, mamma. Non succederà mai niente tra me e Matt. Si prende cura di me solo perché gli ricordo la sorella più piccola. Me l'ha detto lui. E comunque non che a me interessi.» Avrei voluto dimenticare anche quelle parole, insieme al resto della serata. Ma no, quelle le ricordo benissimo, purtroppo.

«Non mi era sembrato proprio quando ti ha...» Si blocca, come se non volesse dire troppo.

«Quando ha?» La incalzo.

«Niente... Hai detto che non ti interessa tanto, no?» Mi costringo a non rispondere, per evitare di trattarla male. «Ma se non era Matt, allora chi era questo ragazzo?» Mi prende il bicchiere dalle mani e inizia a sciacquarlo.

«Nessuno...» e allo stesso tempo Abbie risponde: «Un bel biondino, che non avevo mai visto.»

Che cavolo.

È questo che significa non avere amici e uscire con le tue sorelle, Alissa. Che ti serva da lezione. Mia madre si volta e mi osserva, asciugando il bicchiere con un canovaccio, mentre io torno alla mia colazione.

«È un mio collega. È un chirurgo ed è bellissimo, e sicuramente non interessato a me. Ora possiamo parlare d'altro?»

Abbie si acciglia. «La smetti? Sì, che era interessato, non ti ha tolto gli occhi di dosso. Ed era geloso di Matt.» Oddio, ma che ha fatto tutta la sera, ha osservato me? Eppure, sono io la sorella maggiore. Io dovrei tenerla d'occhio, non il contrario.

«Ah, quindi ho ragione! C'è qualcosa con Matt!» Esclama mia madre tutta sorridente.

«No. Basta!» Le avverto, alternandogli il mio indice contro, e loro se la ridono. «Comunque, stasera esco, andiamo al pub di Evan...» Tento di cambiare argomento.

«Anche io e Giuly veniamo con te.» Risponde Abbie con noncuranza.

«Ehm... no.»

«Perché no?» Domanda infastidita.

«Perché sì?» Ribatto, nemmeno le piacerà la band che ci sarà a suonare, anche se non so nemmeno che tipo di cover o che genere facciano.

«Ehm... Giuly voleva venire.» Dalla sua voce capisco che è un po' in difficoltà. Stringo gli occhi e la fisso attentamente, cercando di capire cosa mi sta nascondendo. Sorride imbarazzata. Missione per la serata: scoprire cosa nascondono lei e la sua seconda in comando. Non è che sia una persona curiosa, è solo che mi preoccupo. No, okay sono curiosa, ma mi preoccupo anche.

«E dai portala con te, no? Che rimane a fare a casa?» Ovviamente, mamma prende le difese della piccola di casa, anche se non è poi più così piccola.

«Okay, okay. Va bene.» Dico con un tono esasperato, anche se in realtà non mi dà fastidio che venga, almeno avrò modo capire che combina. Ma, comunque, non c'è bisogno che loro lo sappiano e non voglio passare per la sfigata che per rendere la sua vita più interessante, deve spiare quella della sua sorellina.

«Oh, grazie, sis...Allora dico a Giuly che andiamo con la tua macchina!» Si alza e batte le mani, euforica. Guardo mia madre, sconcertata da tanto entusiasmo.

Alza le spalle. «Ah, non guardare me, vi ho messe al mondo ma non vi capisco comunque.»

Finisco la mia colazione, torno nella mia stanza e controllo il mio telefono. C'è un messaggio di Alex e uno di Ben. Ho paura del massaggio di Alex, quindi leggo prima quello di Ben.

"Ehi! Passata la sbronza? Ho invitato Liam al pub, stasera. Spero non ti dispiaccia."

Ieri sera ho chiesto a Ben di venire con me, e lui ovviamente ha accettato. Credo che Cole gli piaccia parecchio. E non è l'unico, è sempre pieno di ragazze che gli si buttano addosso, forse per i tatuaggi, o forse perché risulta sexy qualsiasi cosa faccia. A volte mi ricorda un po' Zayn Malik. In ogni caso, sono contenta che Ben abbia chiesto a Liam di venire. Ho passato una bella serata con lui ieri sera, anche se sono un po' a disagio a doverlo rivedere dopo ieri. Non ero proprio in me, e spero che non abbia pensato male del mio comportamento. Rispondo a Ben che non c'è problema, e poi apro il messaggio di Alex che dice soltanto:

"Shopping oggi pomeriggio?"

Odio lo shopping, ma potrei comprare qualcosa di carino per stasera. Chissà se anche lei vuole comprare qualcosa di carino per Matt. Avranno un appuntamento? Si saranno almeno scambiati i numeri?

Potresti saperlo Alissa, se avessi bevuto leggermente meno.

Rispondo ad Alex:

"Alle 3:00 p.m sotto casa mia. Andiamo con la tua macchina, non ce la faccio a guidare..." 

****************************************************************

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top