CAPITOLO 10

MATT

Seguo Evan nel retro insieme a Cole, mi avvicino a Evan e gli do una pacca sulla spalla. Ma levo subito la mano perché è tutto sudato.

«Ti sei dato da fare, eh?» Evan sogghigna mentre mi guarda, e mi stringo nelle spalle.

«Menomale che avevi detto che non ti interessava.» Mi prende in giro Cole, ridacchiando.

«Non l'ho mai detto.» Mi difendo.

«L'hai definita "scopabile".» Cole fa il segno delle virgolette in aria, e Evan ride mentre scrive qualcosa sul suo cellulare.

«Beh, è un complimento. Non ti scopi una che non ti piace, no?»

«Oh, sì sei veramente un gentiluomo, Matt.» Si intromette Kyla, una delle cameriere di Evan, appoggiandosi allo stipite della porta con un'espressione di disgusto sulla faccia. «Non credevo ti attraessero così tanto i tatuaggi. Con me non ci hai mai provato.» Continua, e assume un'aria maliziosa.

«Non è per i tatuaggi che non ci ho provato con te, è perché sei una stronza.» Mi fa il dito medio, anche quello tatuato. «Appunto.» Mormoro tra me e me.

«Pensavo che prima o poi avresti tirato fuori le palle e ci avresti provato con moretta acqua e sapone... ma a quanto pare non ce l'hai. E adesso lei si fa un altro. Che sfigato!» Ride, e si muove verso la sua borsa. E questo che diavolo vorrebbe dire?

«Alissa non si fa un altro.» Non so nemmeno perché la cosa dovrebbe toccarmi, ma, stranamente, mi tocca. Cazzo!

Kyla prende un pacchetto di sigarette, mentre mi scruta con un ghigno malefico in faccia.

«Continua a ripetertelo, magari ti convinci.» Tira fuori una sigaretta, insieme all'accendino. «Bella mossa provarci con la sua amica, comunque. Ora te la puoi scordare.» Per un attimo smetto di respirare. Ho fatto una cazzata. L'ennesima cazzata.

«E dovrebbe interessarmi? Se ho baciato Alex, è perché mi andava e non devo nessuna spiegazione ad Alissa, e tantomeno a te. Non hai da lavorare, a proposito?»

«Sono in pausa imbecille. Allora, dato che non ti interessa di lei, posso provarci io? Le santarelline sono le migliori a letto.» Una voglia improvvisa di dare un pugno a qualcosa mi invade. Il mio bersaglio non può essere certo la faccia di Kyla perché è una donna, un po' rozza ma pur sempre una donna. Respiro, una, due, tre volte e mantengo la calma.

«Kyla...» La ammonisce Evan, senza distogliere lo sguardo sul suo telefono ancora con un sorriso da ebete sulla faccia. Ma che sta facendo?

«Non ci starebbe mai con una come te, comunque.» Mi limito a dire, ridendo, e lei si avvicina.

«Non sa che si perde.» Mi fa l'occhiolino e sparisce fuori dalla porta sul retro.

«Vado un attimo al bagno.» Annuncia Evan, e corre di nuovo all'interno del locale. Non smette di sorridere quando ha preso il telefono in mano, sembra che gli sia venuta una paresi. È inquietante.

Prendo il mio cellulare per avere qualcosa da fare, e mi siedo su uno scatolone, sperando che non ci sia niente di delicato e che non si rompa.

«Non eri venuto per aiutare?» Mi domanda Cole, che intanto è anche lui seduto continuando a smontare e rimontare la sia sigaretta elettronica.

«Anche tu, ma non mi sembra che stia facendo qualcosa.» Ride, e continua a rigirarsi tra le mani quell'aggeggio.

«Non ho proprio voglia. E poi, questa sigaretta di merda non funziona, non capisco che ha.» Sospira e io mi rimetto a smanettare con il mio cellulare. Vado un po' su Instagram e mi ritrovo sulla home una foto postata da Abbie di lei e Alissa. Credo sia di stasera perché hanno gli stessi vestiti di poco fa. Faccio un po' di zoom su Alissa, stava bene stasera. Mi piace quando lascia i capelli sciolti, mossi e lunghi sulle spalle. La maggior parte del tempo li porta legati, abitudine che ha preso anche a causa del suo lavoro, che le impone di tenerli sempre fuori dagli artigli dei suoi pazienti.

Lascio un like alla foto e vado sul profilo di Alissa sperando che abbia accettato la mia richiesta di seguirla fatta circa quattro mesi fa. Ma no, la mia richiesta è ancora in sospeso. Le ho detto più volte di accettarla, ma mi ha sempre risposto allo stesso modo: "Non ci penso nemmeno". Un po' mi faceva arrabbiare ma, dato che me lo diceva con quel suo sorriso, lasciavo correre. Ora, invece, sono arrabbiato perché io ho accettato la sua, e non è giusto che lei abbia la possibilità di farsi gli affari miei e io no. Perché sono più che sicuro che veda tutte le mie foto, anche se non lascia mai un cavolo di like. Mi fa avvelenare. Scommetto che accetterà subito la richiesta di Liam. Se vuole fare la ragazzina, io posso essere più ragazzino di lei: la elimino dai miei follower. Finché lei non accetterà me, io non accetterò lei. Mi sembra equa come cosa. Sorrido, nell'immaginare la sua reazione. Darà di matto sicuramente, e non appena mi vedrà mi insulterà dandomi del cretino. Mi sento fiero della mia mossa, ma poi me ne pento subito. Ho venticinque anni, non più dieci. Dovrei smetterla di pensare a queste stronzate. Metto via il telefono, prima di fare altri danni e in quel momento Evan ritorna. Lo osservo. Ha un'aria spensierata, oserei dire che sembra felice.

«Dovresti dire a Abbie di mettere meno rossetto, la prossima volta.» Non che mi interessi particolarmente la sua vita amorosa, ma adoro prenderlo in giro. E poi, sarei contento se si frequentasse con Abbie. È una brava ragazza, a volte un po' cinica, ma comunque con un certo grado di buonsenso.

«Che?» Spalanca gli occhi, e io rido insieme a Cole.

«Sei leggermente sporco...» E mi tocco il labbro inferiore per indicargli la posizione esatta.

«Dai non fate gli stronzi.» Scuote la testa.

«No, sei sporco sul serio.» Dice Cole, continuando a ridere. Evan si sbriga a pulirsi e, malfidato, si guarda alla fotocamera interna del cellulare. Kyla rientra, e mi si avvicina con un sorriso malizioso.

«Il biondo sexy mi ha battuto sul tempo con la tua amichetta, peccato.» Mi sussurra all'orecchio e fa una faccia delusa. Poi si allontana sghignazzando. Continuo a guardarla, in attesa di spiegazioni ma lei non sembra volermene dare. Esco sul retro anche io, cercando di non dare nell'occhio, anche se Kyla mi ha visto. Che vuol dire che l'ha battuta sul tempo? Quello stronzo ossigenato, forse l'avevo sottovalutato. 

Quando esco, Alissa se ne sta andando con Abbie e sorride, ma di Liam non c'è traccia. Comincio a pensare che sia veramente interessata a questo ragazzo. È rimasta tutta la sera con lui, si è lasciata abbracciare e toccare e lo guardava con occhi luccicanti. Se ci penso bene, direi che forse è meglio così. Sono giunto alla conclusione che probabilmente è un bene che Alissa non ricordi nulla di quello che è successo tra noi. Non che mi sia pentito del bacio di stanotte, è stato bello... molto bello a essere sinceri. Alissa mi è sempre piaciuta, ma ormai la vedevo solo come un'amica, o una sorellina più piccola e quel bacio mi ha completamente spiazzato. Mi ha lasciato senza fiato, mi ha fatto battere il cuore come non mi era mai successo prima e si è insediato nella mia testa. Ma è stato solo un momento di debolezza tra due persone che avevano bevuto troppo. Deve essere stato per forza questo. Non so se lei provi qualcosa per me, e se davvero pensa di aver bisogno di me. Ma non credo, ed è meglio non scoprirlo. Le cose potrebbero complicarsi, e ho già fin troppi problemi da gestire. E probabilmente metterei anche a rischio il mio rapporto con Harper, che è la cosa più importante per me. Può sembrare fredda e superficiale, ma ne ha passate tante proprio come me. Mi capisce, e in questi ultimi mesi è stato il mio faro nell'oscurità. C'è sempre stata per qualsiasi cosa, e non posso permettermi di perderla. 

Certo, questo Liam non ce lo vedo tanto con Alissa, perché mi sembra un po' troppo uguale a lei. Non è insicuro o timido come lei, ovviamente, perché nessuno può esserlo. Ma sembra un po' troppo controllato, uno che rispetta le regole e che non fa mai niente di sbagliato. Il classico principe azzurro. Credo che Alissa abbia bisogno di qualcuno che la faccia vivere davvero, che le faccia scoprire il mondo e che ogni tanto le faccia anche fare qualche cazzata. La cosa più trasgressiva che le abbia mai visto fare, è stata litigare con il vicino di casa perché lo ha beccato mentre gettava la spazzatura fuori dal cassonetto. Che poi litigare è un parolone. "Lei è un vero incivile, signore!" continuava a ripetergli, mantenendo comunque un tono educato e gentile. Come si fa ad insultare una persona e rimanere gentili allo stesso tempo? E come se non fosse bastato, si è sentita in colpa per tutto il resto della giornata per come aveva trattato quell'uomo. È davvero strana a volte, ma è lei. È fatta così. 

Comunque Alissa sa giudicare bene le persone. Quindi vuol dire che questo Liam deve essere uno a posto, altrimenti non le sarebbe piaciuto. E io devo accettare il fatto. E poi, ho baciato la sua migliore amica. Non so nemmeno io perché l'ho fatto. Sono abituato così: conosco una ragazza carina, ci provo, ci vado al letto e poi tanti saluti. Ma forse non avrei dovuto con Alex, dato che c'è il rischio di vederla qualche volta. Non lo so cosa mi abbia detto il cervello. Agisco sempre senza pensare, e poi me ne pento. Una piccola parte di me, ma proprio piccola, continua a ripetermi che forse potrei aver baciato Alex perché non sopportavo l'idea che Alissa avesse invitato Liam al pub stasera. Cazzo, mi ha supplicato di baciarla perché ha detto di averne bisogno, e nemmeno se lo ricorda. Se fosse rimasta a casa a vedere le sue dannate serie tv ieri, mi avrebbe fatto un grandissimo cazzo di favore. Invece no, si è presentata al Dejà vù con quel vestitino sexy e attillato che – devo ammetterlo – mi ha completamente spiazzato e, come se non fosse bastato, si è ubriacata e mi ha baciato. Mi ha incasinato la testa e ora quello che fa i conti con le sue cazzate sono io, mentre lei si diverte con... lui. 

In ogni caso, anche se volessi - e non voglio - direi che dopo stasera mi sono giocato qualsiasi possibilità con lei. Se ho imparato un po' a conoscerla, so che non si avvicinerebbe mai a un ragazzo che ha dei trascorsi con la sua amica, anche se questi fossero solo qualche stupido bacio. Avrebbe paura del confronto e passerebbe tutto il tempo a farsi domande senza senso, come: Avrà preferito baciare me o lei? Si divertiva più con lei o con me? Si sarà pentito di aver scelto me e non lei? Ci pensa mai a lei, mentre è con me? Stronzate. Alex con un'intera serata non mi ha fatto nemmeno lontanamente provare quello che mi ha fatto provare Alissa in soli dieci minuti. Oddio, ma che cazzo sto dicendo? Non può essere tanto grave la situazione. Non voglio che sia grave. Io non voglio una relazione. Ma poi, Alissa la vorrebbe con me? C'è il cinquanta percento di possibilità che mi abbia baciato perché gli piacessi davvero, ma c'è anche il cinquanta percento di possibilità che l'alcol le abbia completamente annebbiato il cervello. Ma perché me lo sto chiedendo? Non. Mi. Interessa. Cazzo.

Cole mi raggiunge fuori con la sua sigaretta elettronica che ora sembra finalmente funzionare, e scelgo di smettere di pensare a Alissa perché mi accorgo che occupa i miei pensieri fin troppo. E non va bene. 

*************************************************************************

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top