🚀 Le Stelle di Jules 🚀

Pensavate che vi avessi abbandonati nel vuoto cosmico? Beh, miei cari esploratori dello spazio, mi duole avvisarvi che vi sbagliavate e che sono di ritorno, di fatto, sulla Terra!

Vi prego di fare attenzione, però! Perché la storia che sto per presentarvi oggi potrebbe rischiare di spezzarvi il cuore in tanti minuscoli pezzettini, mano a mano che andrete avanti con la lettura. Di conseguenza, se ci sono deboli di cuore o persone dalla lacrimuccia facile, non ditemi che non vi avevo avvertiti! Ciononostante fa tanto bene, quanto male, quindi ve ne consiglio la lettura già da ora!

L'avete aggiunta in biblioteca? No? E cosa state aspettando? Forza, forza!

Nel mentre, io inizio a introdurre la sua carta d'identità!

Titolo: "Le Stelle di Jules"
Autore: Giuxbooks

Genere: Young Adult

Numero di capitoli: 7
Stato: In corso

Prima di passare alla recensione vera e propria, ci tenevo a ringraziare l'autrice per aver riposto la sua fiducia in me e aver scelto questo servizio! Spero di non deluderla!

Si parte di quarta con la valutazione della copertina perché, davvero, è una delle più belle che abbia avuto il piacere di valutare fino a questo momento... oltre a essere stata fatta a pennello per la storia! Non so se l'abbia disegnata l'autrice, ma in quel caso è davvero spettacolare e non posso non farle i miei complimenti!

Mi piace molto l'idea di inserire una grafica "disegnata": dà la sensazione di star per leggere una favola, il che è in linea con la storia e con il modo di vedere il mondo di Jules. Adoro la scelta di inserire la sua volpina oltre che a Lily al suo fianco... è tutto ciò che lo fa sentire al sicuro e lo trovo perfetto.

Anche i font del titolo e del nome dell'autrice si sposano perfettamente con tutto il resto, ma c'è un ma: la citazione inserita al centro tra i due ragazzi.

Stona il font con cui è stata scritta e poi, siccome la grandezza del carattere è molto piccola, si fa fatica a leggerla anche quando viene ingrandita. Sono dell'opinione che tutto quello che si abbia intenzione di inserire in una copertina debba essere leggibile, per questo mi dispiace che una grafica così ben curata si perda per un dettaglio simile.

Per il resto, non trovo assolutamente nulla da criticarti; come ho detto anche prima, è una delle più belle tra quelle che ho recensito!

Questa non è assolutamente una storia per i deboli di cuore, come vi ho già detto.

È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho iniziato a scrivere la recensione de "Le Stelle di Jules". Tuttavia, è una storia che deve essere letta, perché merita attenzione e amore, proprio come lo merita il suo protagonista.

Ci si lascia trasportare dalla lettura, dallo scorrere inesorabile del tempo che si sente sulla pelle mano a mano che la mente ne digerisce le parole. Ci si lascia coinvolgere dalle molte emozioni, dai rimpianti di Jules prima che la lancetta del suo orologio si fermi del tutto. Ci si lascia catturare da quegli ultimi momenti che, con una delicatezza disarmante, vengono descritti nella parte che è il primo impatto con la storia.

Può sembrare che il peggio passi con il prologo, ma non è così: la storia di Jules è straziante e viene narrata con un'empatia tale da far sentire ogni singola emozione al lettore.

La narrazione, infatti, offre un viaggio nella vita complicata di un ragazzino che non desidera altro che poter essere normale. La vita di Jules non è scontata, non è semplice, non è per tutti; ma lui ce la racconta, con i suoi occhi da bambino, con un'ingenuità che lascia senza fiato. A volte - anzi, diciamo anche quasi tutte le volte - si vorrebbe poter entrare tra le pagine di questo libro e abbracciarlo, proteggerlo dal mostro che si ritrova ad avere come padre e dirgli che andrà tutto bene.

Fortunatamente, non è solo in tutto ciò: la sua fedele volpina e, con l'andare avanti dei capitoli, Lily, gli sono sempre a fianco. Sia quando sua madre, la sua regina, è lì per proteggerlo, sia quando lei non ha le forze per farlo.

Vi lascio qui di seguito un piccolo estratto dal Prologo, giusto per darvi un'idea della penna di cui stiamo parlando.

Prima di chiudere questa parte, però, ci tenevo a giustificare la scelta del voto per l'assegnazione del certificato all'autrice. Già di per sé io per le storie appartenenti ai gruppi Terra e Venere, tendo a non dare mai 10 punti, questo perché penso che il finale di una storia conti tantissimo. Di conseguenza, non potendo valutare la trama nella sua interezza, mi fermo a un massimo di 9.

Per quanto concerne quella de "Le Stelle di Jules", nonostante io non abbia trovato alcun problema, non me la sento di dare più di 8 perché, per motivi su cui mi soffermerò anche più avanti, ho avuto come la sensazione che sia stata a malapena introdotta la storia.

Quindi mi scuso se la valutazione possa sembrare "bassa" rispetto a quello che ho scritto.

Chiarito questo punto, direi di passare alla prossima sezione!

Devo essere del tutto sincera: penso di non aver mai letto una storia con così pochi refusi, il che rende l'idea di quanto sia curata e quante volte l'autrice ne abbia riletto i capitoli prima di pubblicarli! E, in ogni caso, il massimo che sono riuscita a trovare è la mancanza, a volte, dello spazio dopo i puntini sospensivi.

Devo dire che ho apprezzato molto l'inserimento degli incisi con l'uso dei separatori ("-"). Sono ben piazzati, usati con parsimonia ed effettivamente quando servono. Non li trovo spesso qui su Wattpad, io stessa li uso molto poco, e risulta essere una cosa molto gradita.

La lettura, inoltre, nonostante la lunghezza dei capitoli e le tematiche molto (molto) delicate, scorre senza il minimo intoppo grazie al modo diretto e concreto con cui è scritta la storia.

La penna dell'autrice è delicata, empatica, attenta a delineare pensieri, sensazioni e situazioni senza mai risultare irrispettosa di chi le ha vissute, come spesso si rischia di fare con trame di questo genere.

Gli unici "problemi" sono, a volte, la lunghezza dei periodi e la lunghezza dei capitoli; mi spiego subito meglio.

Ci sono molti periodi che risultano essere molto lunghi a causa della mancanza dei punti fermi. Comprendo che sia una caratteristica dell'autrice e nella maggior parte dei casi non pesa, ma in altri il lettore trova difficoltà a stare dietro al senso della frase e alla punteggiatura.

In particolare, mi sembra nel "Capitolo 1: Il Vuoto e la Stanza", c'è un paragrafo in cui ci si incarta facilmente. L'ho dovuto rileggere un paio di volte a causa dell'incredibile presenza di virgole, punti e virgola, incisi con i separatori all'interno di incisi con le virgole, all'interno dei quali c'è anche l'uso delle parentesi tonde. Quindi consiglio di fare attenzione a questo aspetto e di provare a spezzare alcuni periodi.

Per quanto riguarda i capitoli, invece, è una cosa che di sicuro sarà stata fatta notare altre volte: sono davvero lunghissimi per essere una storia da leggere su Wattpad.

Questa è una cosa che potrebbe portare diversi problemi, quello che riguarda principalmente questa categoria è che, con capitoli così lunghi, si rischia di "allungare il brodo".

Per quel che mi riguarda, trovo che lo stile di scrittura sia da plauso proprio per le sue capacità comunicative e il suo riuscire a fare provare al lettore sensazioni con metafore e descrizioni da fare invidia a molti scrittori di oggi. Proprio perché si riesce a raggiungere un livello tale, non capisco perché rendere i capitoli così densi. Com'è che si dice? "Less is more"... spero di essermi riuscita a spiegare al riguardo.

Faccio anche un altro appunto prima di passare oltre, anche se ciò non peserà assolutamente sulla valutazione di categoria perché anche io ne pecco e trovo ingiusto dover penalizzare qualcuno per fare una cosa che ho iniziato a correggere da poco e per cui mi sono sempre fatta in quattro a spada tratta.

Sì, stiamo parlando della -d eufonica. Ne ho trovate tantissime e, magari, riguardarle non sarebbe una cattiva idea.

Mi soffermerò principalmente sui due personaggi che più ho visto in queste prime cinque parti di storia lette: Jules e sua madre.

Inizio col dire che c'è una caratterizzazione di entrambi spettacolare all'interno dei capitoli, con un'attenzione ai dettagli da lode e un uso fantastico sia della focalizzazione che della terza persona che aiutano a rendere la lettura molto immersiva.

Non ci si mette molto a innamorarsi di Jules, della sua volpina e del suo modo di vedere il mondo. Ho amato la scelta di descrivere ciò che succede attraverso i suoi occhi e il suo modo da bambino di vedere il mondo, quasi come se vivesse all'interno di una favola. Anche se, l'unica nota che stona un po' riguarda, forse, proprio questa decisione.

Ci sono alcuni punti, infatti, in cui vengono trascritti pensieri che non possono appartenere a Jules: per quanto possa essere maturo, dubito che possa riuscire a elaborare opinioni così concrete. Diciamo che a volte, si sente il pensiero dell'autrice dietro le parole, piuttosto che quello del bambino.

Quella per cui, però, sento di complimentarmi è la caratterizzazione di sua madre.

Ho notato che alcune persone tra i commenti facevano riferimento al fatto che la contraddittorietà del personaggio non la rendesse realistica, ma io penso esattamente il contrario. Purtroppo si tratta di una cosa che si può comprendere davvero, solo se ci si è trovati in una situazione analoga o quantomeno simile.

In ogni caso il suo essere spezzata, i suoi desideri, le sue paure, ma anche tutto ciò che prova sia per Jules che per il marito si sentono e, forse, è proprio per questo che la storia mi è arrivata dritta dritta come un pugno nello stomaco.

Sono felice che non ci si sia limitati a descrivere le difficoltà delle violenze domestiche, ma anche la loro "doppia faccia" e l'incapacità, a volte, di mettere insieme ciò che si ha e ciò che si è per poter prendere una decisione definitiva e mettere un punto a tutto.

Ciononostante rimane la regina di Jules, una delle poche luci nella sua vita insieme alla volpina, e non si può fare altro che ammirarla per questo.

Certo, vedo necessaria una richiesta di risarcimento spese per il numero di fazzoletti usati durante la lettura, ma ne è valsa la pena usarli tutti!

Ho ben poco da dire al riguardo, anche perché già mi sono complimentata nel punto precedente per come viene descritto il mondo dagli occhi di Jules!

Ciononostante, volevo spendere un altro paio di parole per le descrizioni così complete e realistiche contenute all'interno dei vari capitoli. Ne lascio qui di seguito una, tratta dal "Capitolo 3: La Pioggia e L'Arcobaleno", che quando ho letto mi ha permesso di sentirmi come se fossi seduta accanto al nostro tenero protagonista.

Si tratta di ambientazioni descritte non solo a livello oggettivo anzi, il più delle volte la soggettività di chi le vive le rende quasi reali. Per questo non posso fare altro che complimentarmi con l'autrice!

Una cosa che ho apprezzato tantissimo è anche l'uso di tutti i sensi, così da poter rendere le descrizioni ancora più immersive.

L'unico appunto che faccio, anche in questo caso, è la lunghezza: a volte, nonostante si tratti di descrizioni mozzafiato, ci si ritrova a fare i conti con quello che io chiamo "Effetto de Il Giardino Segreto" (non me ne voglia Burnett). Nel senso che sono così dettagliate che l'attenzione cala, la velocità di lettura aumenta e il lettore rischia di perdersi dettagli importanti per poter evitarne molti altri che, invece, non sono utili alla causa.

A parte questo, come già dicevo, si tratta di una scrittura di ottima caratura. Di conseguenza: complimenti, complimenti, complimenti!

Siamo arrivati all'ultima parte della recensione, quella in cui inserirò tutti i dettagli su cui mi sono soffermata a riflettere e che non sapevo dove mettere... sì, lo so: sono irrecuperabile! Tuttavia, mettendo da parte me, inizierò da quello che ritengo il meno importante e andrò a salire.

La prima cosa su cui voglio soffermarmi è l'uso del corsivo. Comprendo che in alcuni casi sia giustificato: per i pensieri o quando si vogliono sottolineare parole e/o concetti rispetto ad altri. Ciononostante ci sono alcuni punti in cui non capisco perché sia stato usato, un esempio lampante sono molti dei dialoghi che si trovano nei capitoli. Non so, spesso ho pensato che potesse essere benissimamente evitato, ma è una piccolezza questa più che altro.

La seconda già l'ho accennata in precedenza: la lunghezza dei capitoli. Anche io spesso ho lo stesso problema, nel senso che voglio dire tante cose, ma per farlo scrivo capitoli davvero molto estesi.

Mi rendo conto, però, che da lettrice quando me ne trovo uno di dimensioni importanti avanti, arrivata a un certo punto lascio la lettura per dopo o inizio a leggere più velocemente perdendomene dei pezzi. È un peccato. Magari potrebbero essere divisi ulteriormente proprio seguendo le scene al loro interno: non verrebbe tolto nulla, ma la lettura risulterebbe comunque più leggera.

Un terzo "dettaglio" che non sono riuscita a mandare giù è la divisione della storia. Nel senso che c'è un prologo, una parte di storia (che è quella delle favole) e poi ci sono i capitoli. Ho capito l'effetto che si vuole raggiungere facendo questo, ma la suddivisione, soprattutto per chi inizia ad approcciarsi alla lettura, è un po' dispersiva e caotica.

Tra le altre cose, non permette alla storia di svilupparsi alla giusta velocità, rimanendo al lettore la sensazione di aver a malapena sfiorato la punta dell'iceberg quando si arriva in fondo al terzo capitolo.

L'ultima cosa su cui volevo soffermarmi, invece, è effettivamente la delicatezza delle tematiche trattate. L'autrice le affronta con una un rispetto e una maturità disarmanti, ma ciò non toglie che la storia non lasci un semplice amaro in bocca, ma faccia proprio male a volte.

Non vuole essere una critica, ma un mio modo per chiedere scusa per non aver lasciato commenti durante la lettura: non è da me. Purtroppo è un argomento che mi tocca parecchio e, quando leggo, sento o guardo qualcosa che lo tratta non so mai cosa dire.

Con il senno di poi, forse è anche il motivo per cui ci ho messo un po' di più per arrivare fino in fondo a questa recensione. Così come con ogni probabilità è il motivo per cui ho scritto una recensione così lunga, nonostante sia del Gruppo Terra.

In ogni caso, è stata una lettura ben più che gradita. Sono convinta che con il tempo "Le Stelle di Jules" diventerà una vera e propria perla... non che non lo sia già, ma penso che abbia la possibilità di diventare qualcosa di ancora migliore.

Detto questo, ringrazio l'autrice per essersi iscritta al servizio e spero - nonostante mi renda conto di essere stata molto critica in questa recensione in particolare - di essere stata d'aiuto e che ciò che ho scritto sia di suo gradimento!

Cara autrice, siamo quindi arrivati alla fine di questo lungo viaggio e, com'è giusto che sia, oltre all'attestato sono pronta a rilasciarti anche gli altri premi previsti per i colonizzatori.

- Allego di seguito il certificato di partecipazione al servizio e ti dò ufficialmente il benvenuto su Urano!

- Ti lascio, inoltre, il bollino che puoi scaricare da qui o, se preferisci, richiedendolo in chat su Instagram o per e-mail; te lo manderò senza problemi!

- Per il terzo premio puoi scegliere tra la pubblicità nelle mie storie Instagram (rimarrà in evidenza) oppure una aesthetic sulla storia in generale o su uno dei personaggi. Fammi sapere!

- Verrai inoltre presto inserita all'interno del mio elenco di lettura denominato "Letture interessanti"!

Siamo arrivati, di conseguenza, alla conclusione del nostro ottavo viaggio e, devo ammettere, che sono molto felice di aver avuto la possibilità di intraprenderlo con voi! Appena mi sarà possibile, passerò a fare un saluto alla nostra ottava cosmonauta!

Quindi, mi raccomando, prepara un bel tè e una scorta di propellente in mia attesa... oltre a prepararti psicologicamente per l'abnorme quantitativo di fazzoletti che mi troverò costretta a usare!

Alla prossima recensione, esploratori, e che la Forza sia con voi! 🚀💫

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top