🚀 Emilia Koll - Il velo sul viso 🚀

Buongiorno, esploratori, e benvenuti in questa nuova recensione interplanetaria! Questa volta il nostro viaggio inizia da Mercurio, sarà quindi lungo e impervio, ma ricco di soddisfazioni ed emozioni che pochi libri, anche tra i cartacei, sono capaci di lasciare.

Prima di iniziare, però, vi consiglio di aggiungerla in libreria. Sono sicura che mi ringrazierete per avervela fatta conoscere! Se, invece, l'avete già letta beh... rileggetela perché non fa mai male!

Tenete presente che, essendo iscritta al Gruppo Mercurio, la recensione è fatta sull'intera storia, quindi ci saranno sicuramente spoiler nella parte dedicata alla valutazione del finale! Ciononostante, cercherò di mantenermi abbastanza "generica" nelle restanti categorie così che possa essere accessibile a tutti!

Partiamo con le specifiche della storia? Che dite? Andiamo allora!


Titolo: "Emilia Koll - Il velo sul viso"
Autrice: SusannaChelotti

Genere: Romanzo
Sottogenere: di formazione, romance, biografico

Numero di capitoli: 49
Stato: Completa

Prima di passare alla recensione vera e propria, ci tenevo a ringraziare l'autrice per aver riposto la sua fiducia in me e in questo servizio di recensioni, spero di non deluderla!

Devo essere onesta, penso che la copertina sia l'unica cosa che non mi soddisfa appieno. Da un lato trovo l'immagine utilizzata come sfondo adattissima alla storia - alla fine il pianoforte, così come il velo azzurro sono il fulcro di tutto - tuttavia le scritte inserite potevano essere gestite di sicuro meglio.

Nonostante sia tutto ben leggibile, cosa che sicuramente va a favore della valutazione, a livello estetico mi fa storcere un po' il naso. Il titolo, per esempio, perché metterlo così di lato, in basso e in piccolo?

Capisco che per la scelta di colore del font, per forza deve essere posizionato su una parte più chiara della copertina e i tasti dello strumento sono l'unica sezione su cui risulta leggibile senza problemi. Usando un colore che faccia più contrasto, magari con l'aggiunta di un effetto al font (tipo l'ombreggiatura, l'eco o lo svuotamento), potresti avere un risultato molto migliore, che risalti anche di più all'occhio qui sulla piattaforma.

Per il nome autrice, invece, non condivido solo la scelta del font, per il resto non trovo null'altro da aggiungere.

In ogni caso fa il suo lavoro, all'occhio non guasta... potresti solo provare a farla spiccare un po' di più, perché così è un po' fredda.

La vita di Emilia Koll è della stessa essenza della musica che ascolta, suona, vende e vive. Ovunque volti lo sguardo, in qualsiasi luogo decida di metter piede e di qualunque rapporto umano lei abbia intrecciato nella vita, la musica è alla base di tutto.

Se da un lato è figlia di Nicla Rogers, una famosissima cantante lirica con la quale si capisce fin da subito non abbia un ottimo rapporto; dall'altro c'è suo padre, con cui è cresciuta e ha imparato ad amare il suo mondo.

E poi c'è Dino.

Dino che conquista il cuore di Emilia, quanto quello del lettore, semplicemente afferrando un ukulele da 29,90€ e iniziando a suonare. Lui e lei sono due parti complementari della stessa sostanza: entrambi vivono di musica, ma in maniera del tutto diversa.

L'uno non desidera altro che vivere dei suoi suoni, di ciò che crea, scrive e compone per essere indipendente, vivere la vita che ha sempre desiderato; l'altra ha paura di perdersi in quello che potrebbe creare. Un terrore che ha portato Emilia Rogers Koll ad allontanarsi da quel pianoforte che tanto aveva fatto per lei, da quella musica che tanto le aveva fatto provare, ma che allo stesso tempo aveva portato la sua famiglia alla rottura.

È su questi presupposti che il rapporto tra la nostra protagonista e Dino ha inizio, un amore che forse è andato troppo veloce... così veloce che hanno finito per perdersi nel sentimento che entrambi provano, ma che non riescono a definire. Un sentimento per il quale entrambi hanno sorvolato sulla differenza d'età consistente.

Tuttavia non è tutto così rose e fiori come sembra, le avversità si nascondono dietro l'angolo e quando meno se lo aspettano... riusciranno a vivere, a viversi nonostante tutto? E questo velo che si incontra nel Prologo e che continua a tornare, fino a che punto influenzerà gli eventi della storia?

Non voglio spoilerare altro, miei cari cosmonauti, ma sappiate che la storia, così come tutti i suoi personaggi, mi hanno rubato il cuore con così tanta velocità che quasi non mi sono resa conto di quanto mi ci fossi affezionata fino a quando non ho letto l'ultima parola dell'Epilogo. Se cercate qualcosa da leggere, fidatevi e iniziate "Emilia Koll - Il velo sul viso".

N.B. Nella seguente sezione troverete spoiler quindi, se sono riuscita a convincervi a leggere questa piccola perla nascosta tra le centinaia di migliaia di storie di Wattpad, evitatela e, se vi fa piacere, tornate qui in un secondo momento!

Questa volta non voglio iniziare dal finale direttamente, ma soffermarmi su ciò che si trova nel mezzo. Penso che la seconda parte della storia, oltre a essere inaspettata, sia così intima e struggente da aver bisogno di una parte dedicata.

Iniziamo quindi dal Capitolo 23, ovvero dal momento in cui mi sono resa conto che in "Emilia Koll" ci avrei lasciato un pezzo di cuore molto più di quanto pensassi.

Sono pochissime parole che riassumono con una semplicità disarmante tutta la scena, tutto ciò che deve aver provato Emilia. Poche frasi d'impatto, ben piazzate, ben studiate, che mi hanno fatto rimanere con il fiato sospeso e, ahimè, anche con l'amaro in bocca.

Devo ammettere che c'è stato un periodo in cui ho avuto paura di andare avanti; non so se ti sei mai trovata nella situazione in cui non sai se andare avanti o meno perché preoccupata che il plot twist potesse non essere stato trattato bene... ecco, ci sono stati un paio di giorni che ho vissuto proprio così.

Tuttavia non sono mai stata così felice di sbagliarmi: l'incidente di Emilia viene trattato in maniera magistrale, nei giusti tempi e con le giuste reazioni da parte di tutti i personaggi, non solo da parte della ragazza e di Dino. Ho amato come hai trattato il rapporto tra lei e Nicla, il modo in cui il crollo di Emilia sia stato, in realtà, il collante tra madre e figlia.

Una rottura per una ricucitura, mi è sembrata un'ottima scelta sia a livello di trama che come cresciuta del personaggio (ma su questo mi soffermerò in una delle prossime categorie).

La rottura con Dino mi ha spezzato il cuore, non tanto per il fatto in sé, ma per com'è avvenuta. Perché se da una parte mi aspettavo che si sarebbero allontanati, dall'altra ero convintissima che sarebbe stato un allontanamento graduale di Dino a causa dei modi di Emilia nei suoi confronti.

Ed è da questo momento che il romanzo scorre più lento, così come la lettura, ma non è un problema di trama o di scrittura. Trovo che bisogna avere un certo umore per poter leggere gran parte della seconda parte, senza rischiare di darla per scontato o di non prestare abbastanza attenzione perché è l'inizio dei cambiamenti di Emilia, ma prima ancora che riesca a rendersi conto che la vita non è finita solo perché non è più bella e che le persone a cui tiene non smetteranno di amarla solo perché appare in maniera diversa.

È un insieme di capitoli fondamentali per capire la crescita che poi inizierà ad avere. Iniziando dal suo riavvicinarsi alla musica come valvola di sfogo, per necessità di fare uscire tutto il dolore che prova.

Paradossalmente le è servita una caduta, nel vero senso della parola, per poter sbocciare e iniziare ad abbracciare ciò che è e ciò che ha, apprezzando le cose per ciò che sono e non disprezzandole per ciò che poteva o potrebbero essere.

I suoi genitori si riavvicinano una volta che lei accetta ciò che avevano deciso di fare quando era bambina, una volta aver compreso la scelta che avevano preso. Ha trovato la sua strada, solo dopo averla persa del tutto; dopo essersi convinta di non riconoscere più la ragazza che vedeva allo specchio, è riuscita a scavare dentro di sé e a trovare la vera Emilia, quella che per tanto tempo aveva soppresso.

Ha preso il consiglio di Nicla del Capitolo 31 e ne ha fatto tesoro.

Un'altra cosa che ho amato alla follia è il velo, che torna in mille modi diversi, con mille significati diversi, ma rimane sempre presente. L'ho trovato un ottimo principio progettuale, usato alla perfezione senza renderlo mai troppo evidente o così presente da renderlo una forzatura. Quindi complimenti perché non è davvero facile!

Per quel che riguarda la terza parte, direi che già la velocità con cui l'ho letta e digerita dice tutto: l'ho amata alla follia e scorre così bene da non far rendere conto a chi legge quanto effettivamente abbia letto. Si tratta nel vero e proprio senso della parola del "ritrovarsi" di Emilia, del suo percorso per ritornare ad amarsi per poter concedersi l'amore di qualcun altro.

L'assenza di Dino si sente, ma di meno rispetto alla parte della storia precedente, il che rende ancor più l'idea del tempo che passa e dell'abitudine che è inevitabile si faccia all'assenza di una persona. Ogni tanto ritorna, certo, ma non come vorrebbe lei (e come vorremmo noi) o nel momento sbagliato.

Al momento giusto, nel posto giusto, però, c'è Andy. Una piccola comparsa della vita di Emilia che però fa molto più di tanti altri che hanno provato a farle capire che è ancora bella, ancora amabile, ancora lei. In mezzo a tutto il mondo dei social che impazzisce per la nuova moda di portare il velo, le aspettative dei giornalisti, l'emozione di essere andata così oltre da vincere il Nastro d'Argento e a tutti i ricordi e al dolore che le scoppia dentro, lui c'è.

Una parentesi che le permetterà finalmente di abbracciare se stessa davvero, sino al punto tale da riuscire a suonare avanti a un pubblico, in apertura del concerto di sua madre, e per di più senza il velo che l'ha accompagnata per così tanto tempo. Sono stata letteralmente un fiume di lacrime in quei capitoli, ma mancava sempre qualcosa, c'era quel grilletto parlante che non la smetteva di chiedere: "E Dino?"

L'Epilogo è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, davvero non riuscivo a fermarmi perché con la scelta di usare per la prima e l'unica volta il punto di vista di Dino ho riattraversato tutto dai suoi occhi, con il suo cuore che rimaneva sempre lì da lei e la sua testa che non riusciva a trovare pace o un luogo che lo facesse stare bene.

È la "chiusura" perfetta di un percorso di crescita, non solo di una storia... e io non riesco a descrivere davvero tutto ciò che ho provato quando ho letto le ultime righe. Le allego.

Io davvero non so come dire più che sono davvero felicissima di aver avuto l'opportunità di leggere e recensire questa storia, si è tenuta davvero un pezzetto di cuore. Grazie per esserti fidata di me, davvero!

Qui sarò davvero molto breve perché non ho trovato assolutamente nulla da correggerti durante la lettura, è una storia che è curata fin nei minimi dettagli e si vede dalle più piccole cose.

L'unico appunto che mi sento di darti riguarda i primissimi capitoli (dal primo al terzo/quarto più o meno). Rispetto al restante del libro li ho trovati davvero troppo dialogati. A me piacciono i dialoghi, soprattutto quando sono ben scritti come in "Emilia Koll", ma la loro presenza massiccia li fa pesare un po'.

In ogni caso hai uno stile di scrittura semplice, diretto, senza tanti fronzoli che spesso tolgono la bellezza a ciò che si racconta. Tutto ciò che è Emilia arriva dritto al cuore e con poche parole. Per fare un esempio, ho trovato bellissima questa riflessione contenuta nel Capitolo 42.

Volevo aggiungere un altro paio di screenshot che ho fatto durante la lettura, ma ho paura di raggiungere il limite consentito da Wattpad prima di poterti dare attestato e bollino, quindi mi limito a quelle a cui tengo davvero! Proprio come limiterò questa sezione, perché necessito di dilungarmi nelle altre!

Mi dilungherò poco su Emilia, perché ho già parlato della sua caratterizzazione nella trama e della crescita del personaggio che ha avuto. Quello di cui voglio parlare è il modo in cui sfrutti ogni azione, ogni osservazione, ogni dettaglio che la circonda per far trasparire lei chi è.

Non si tratta solo di scelte che la portano a diventare una persona diversa, ma di un modo di vedere il mondo che varia di pari passo al tempo che scorre.

Devo essere sincera, non so se questa sia la sezione giusta in cui parlarne, ma le sue reazioni dopo il plot twist sono così umane e vere da lasciarmi senza parole. E poi è Emilia che risulta proprio umana: non è perfetta, le sue scelte non sono perfette, alcune nemmeno condivisibili, eppure è ciò che la rende vera.

A parte lei ci sono così tanti personaggi che ho amato alla follia, ma ce n'è uno in particolare che mi ha stupita più di tutti e al quale vorrei dedicare un po' di spazio; ovviamente sto parlando di Nicla.

All'inizio l'ho odiata, proprio come la odiava Emilia. L'ho vista come una madre assente, che cercava di colmare il vuoto che ha lasciato nella vita di sua figlia con regali costosi e chiamate e messaggi occasionali. Una persona che, fondamentalmente, si sentiva in colpa per ciò che aveva fatto, ma che continuava a lavarsi la coscienza così da poter continuare a scegliere se stessa.

Con l'andare avanti dei capitoli ho iniziato a non capirla. Non riuscivo a intendere quali fossero le sue intenzioni, come vedesse Emilia e perché continuare a provare a rimanere nella sua vita nonostante lei continuasse a fare di tutto per evitarla.

Poi c'è stato il cambio e lì ho iniziato a vederla come qualcuno che si è reso conto di ciò che aveva solo quando ha rischiato di perderlo. È rimasta vicino alla figlia, provando a capirla come solo una madre può capire, offrendole ciò di cui aveva bisogno quando nessuno riusciva a farlo.

Ed è stato poco dopo che finalmente mi è arrivata con tutta la forza che sia lei che Emilia hanno: lei non voleva forzarsi nella vita di sua figlia. Voleva essere presente, ma solo se e quando lei sarebbe stata pronta ad accettarla e ad apprezzare l'affetto che aveva da offrirle così come le veniva dato.

È un grande personaggio, forse uno di quelli scritti meglio insieme a quello di Emilia stessa.

Paradossalmente, Dino è stato quello che mi è arrivato un po' meno o a tratti. All'inizio ero combattuta tra l'amarlo e l'odiarlo; forse anche il fatto che fosse di base una relazione molto immatura all'inizio e alcuni suoi comportamenti li ho trovati sul limite del "tossico" (non è la parola giusta, ma non riesco a trovarne altre più leggere)... non lo so.

So solo che ho ricordato tutti i motivi per cui l'ho amato e per cui Emilia se n'è innamorata nell'Epilogo.

Non è un personaggio principale, ma nonostante la sua assenza è sempre presente dall'inizio alla fine e questo mi è piaciuto molto.

Ti faccio solo un piccolo appunto che giustificherà il mezzo voto mancante: non ho apprezzato e non ho capito la scelta di Emma, a un certo punto della storia, di drogare Emilia a sua insaputa.

Capisco che volesse farla rilassare, divertire e non farla rimuginare troppo su ciò che le è accaduto, ma l'ho trovata un'azione un po' fuori dal personaggio, nonostante lei abbia un carattere abbastanza forte e libertino.

In ogni caso è stata l'unica "pecca" che mi ha fatto un po' storcere il naso... il resto, come quasi tutto d'altra parte, è davvero di ottimo livello.

Devo essere sincera, un po' ricollegandomi al discorso del "troppo dialogato" dei primissimi capitoli, non mi aspettavo chissà quali ambientazioni, descrizioni o altro. Tuttavia, passato il primo impatto, il libro diventa letteralmente sempre più vivo.

Non è solo Emilia a essere realistica, è anche tutto ciò che la circonda che prende vita insieme a lei. Hai un modo di scrivere che renderebbe emotiva anche una semplice sedia di plastica ed è una cosa meravigliosa.

Le tue non sono solo descrizioni, sono analisi fatte attraverso lo sguardo della tua protagonista, il che dà emozione e storia a qualsiasi cosa. L'esempio più eclatante è senza ombra di dubbio il velo, ma c'è anche l'ukulele (non ne guarderò mai più uno allo stesso modo, te lo dico) e anche tutti quei piccoli dettagli quotidiani che tendiamo a trascurare nelle nostre giornate.

Non prendi tutto, ma solo ciò che è importante e che può dare qualcosa in più ai personaggi e al contesto, senza però andarlo ad appesantire. Per fare un esempio di tutto quello che intendo, allego un estratto del Capitolo 28.

Si tratta di tutta una descrizione della casa di Emilia dopo il suo ritorno, ma è così ricca di osservazioni, pensieri, emozioni che non ci si rende conto di starne leggendo una, sembra un prolungamento della storia. Piccoli dettagli che fanno intendere in quei momenti di silenzio, di vuoto, quella casa che cosa ha passato e i personaggi in quel periodo cosa hanno dovuto superare.

Ci sono parti intere all'interno delle quali dialogo non ce n'è o è così poco da poter essere trascurabile rispetto al resto. Eppure non c'è una parola fuori posto, una frase superflua o qualsiasi cosa che sia stata inserita casualmente. Quindi, davvero: brava, brava, brava!

Le ho amate così tanto che non me la sento di non dare un voto pieno: non fa nulla se all'inizio non rendono allo stesso modo, perché ne vale la pena... ciononostante, quando avrai due minuti, sarebbe perfetto se provassi ad allineare quei pochi capitoli al resto. Ci conto!

Arriviamo così all'ultima parte della recensione, quella in cui di solito mi dò alla pazza gioia e inizio a parlare a ruota libera! Premetto che ci saranno spoiler, quindi se avete intenzione di leggere "Emilia Koll" (e la avete tutti, credetemi) e siete interessati alla mia opinione, passate in un secondo momento!

Non ho nulla da dirti a livello di "rimproveri" che io non abbia già scritto, tuttavia ci tenevo a soffermarmi su un tema che ho voluto evitare nella valutazione dedicata alla trama perché avevo bisogno di più spazio. Sto parlando dell'incidente che ha avuto Emilia e di tutte le operazioni a cui si è sottoposta pur di provare a riconoscere se stessa in ciò che è diventata.

Sono stata sottoposta anche io a due operazione abbastanza importanti, non ai suoi livelli e non a causa di incidenti, però mi sono ritrovata molto nei pensieri che lei aveva quando si guardava allo specchio.

È stato come un ricadere in un periodo e in un insieme di sensazioni ed emozioni che ho cercato di lasciare da parte per molto tempo; eppure non mi è pesato anzi, penso che insieme al percorso che Emilia ha fatto pur di accettarsi, nonostante non si riconoscesse, io ho rivissuto il mio. Che ripeto: non è assolutamente paragonabile, ma ho passato mesi a evitare di guardare quelle determinate parti del corpo perché non le riconoscevo come parte di me.

Questo monologo per dire che hai affrontato il tema e il percorso di Emilia, oltre che con delicatezza, davvero con un approccio così realistico da farmi venire da piangere molte volte. Non è stata solo una storia letta e amata, l'ho vissuta insieme a Emilia e lei si è portata un pezzetto di me quando ho finito di leggere.

Mi mancherà tanto, non lo nego, e non mi faccio problemi nel dirti che, per me, questa è la classica storia che desidererei vedere fuori da Wattpad. Vorrei poterla avere tra le mani, viverla anche fisicamente, perché merita davvero tanto.

Okay, ora chiudo un attimo i rubinetti per evitare di creare le cascate del Niagara italiane e chiudo la recensione con i premi. Nel mentre, ringrazio di nuovo l'autrice per aver scelto questo servizio!

Siamo quindi arrivati alla fine di questo lungo viaggio e, com'è giusto che sia, oltre all'attestato sono pronta a rilasciarti anche gli altri premi previsti per i colonizzatori.

- Allego di seguito il certificato di partecipazione al servizio e ti dò ufficialmente il benvenuto su Plutone, complimenti!

N.B. Come ho scritto precedentemente nel Regolamento, laddove possibile, la media aritmetica dei punteggi viene approssimata per eccesso per l'assegnazione del pianeta colonizzato!

- Ti lascio, inoltre, il bollino che puoi scaricare da qui o, se preferisci, richiedendolo in chat su Instagram; te lo manderò senza problemi!

- Per il terzo premio puoi scegliere tra la pubblicità nelle mie storie Instagram (rimarrà in evidenza) oppure una aesthetic sulla storia in generale o su uno dei personaggi. Fammi sapere!

- Verrai presto inserita all'interno del mio elenco di lettura denominato "My Favourites"!

- Pubblicherò, inoltre, un post sulla mia bacheca Wattpad per pubblicizzare la tua storia!

- E, per ultimo ma non meno importante, potrai avere un premio a scelta: chiedimi tutto ciò che vuoi!

Fatto questo, siamo arrivati alla conclusione del nostro nono viaggio. Devo dire che sono molto felice di aver avuto la possibilità di intraprenderlo con voi! Appena mi sarà possibile, passerò a fare un saluto alla nostra nona cosmonauta! Quindi, mi raccomando, prepara un bel tè e una scorta di propellente in mia attesa!

Alla prossima recensione esploratori, e che la Forza sia con voi! 🚀💫

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