🚀 Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte 🚀
Miei cari cosmonauti, buongiorno! Spero che questa nuova recensione interplanetaria vi trovi bene e, soprattutto, pronti per un nuovo viaggio!
Anche stavolta partiamo dal nostro piccolo Mercurio che, a sorpresa, risulta essere il più frequentato da tutti in questa combriccola che abbiamo formato. Di conseguenza, vi consiglio di preparare un bel po' di propellente perché con la storia che vi presento oggi si prospetta un viaggio molto lungo!
Se non l'avete già letta, vi consiglio di aggiungerla alla vostra biblioteca anche se non avete ancora letto "Hearteteca", perché "Ali d'Acciaio e taiyaki di mezzanotte" non solo vi farà emozionare, ma vi farà anche tanto riflettere!
Quindi cosa stiamo aspettando? Passiamo subito alla scheda tecnica!
N.B. Tenete presente che, essendo iscritta al Gruppo Mercurio, la recensione è fatta sull'intera storia, quindi ci saranno sicuramente SPOILER nella parte dedicata alla valutazione del finale! Ciononostante, cercherò di mantenermi abbastanza "generica" nelle restanti categorie così che possa essere accessibile a tutti!
Titolo: "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte"
Autrice: Niijika
Genere: Romance
Numero di capitoli: 15
Stato: Completa
Prima di passare alla recensione vera e propria, ci tenevo a ringraziare l'autrice per aver riposto la sua fiducia in me e in questo servizio di recensioni, spero di non deluderla!
Partiamo dal presupposto che a me la copertina piace da impazzire: se mi capitasse sotto mano in libreria, comprerei "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte" senza pensarci due volte, andando sulla fiducia!
È vero che l'abito non fa il monaco e che non si giudica un libro dalla copertina, ma è vero anche che l'occhio vuole la sua parte e quando qualcosa è bello, bisogna dirlo e apprezzarlo.
Il contrasto tra i colori è favoloso, dà subito nell'occhio e la grafica è così ben fatta e curata che quasi sembra fatta da un professionista (se lo è, questo conferma solo che si vede la differenza tra chi lo fa per lavoro e chi lo fa per necessità)!
Mi piace molto anche l'accostamento dei font, nonostante forse la parola "mezzanotte" si perda un po' quando arriva sull'aereo a causa dei due colori molto, molto chiari. Ciononostante è proprio come trovare il pelo nell'uovo, se così vogliamo metterla!
L'unica cosa che mi sento di dire di negativo è: dov'è il nome dell'autrice? Vedo tre letterine molto sbiadite in basso al centro, ma dubito sia quello. In ogni caso penso sia importante inserirlo o fare in modo che sia più leggibile e/o comprensibile.
Per il resto, penso di aver detto già tutto: la copertina si commenta da sola, di sicuro è una delle più belle che ho incontrato durante il servizio; proprio per questo mi dispiace tantissimo che sia penalizzata dall'assenza del nome!
Il Giappone è spesso visto come la meta dei sogni, soprattutto negli ultimi anni è difficile trovare qualcuno che non desideri andarci, ed è proprio in questo Paese così lontano dal nostro - sia a livello geografico che di mentalità - che Annachiara decide di trasferirsi per provare a cambiare vita.
"Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte" gira tanto attorno al significato di cosa sia "casa" per ognuno di noi, su quanto spesso le generazioni di oggi facciano fatica a sentire un senso di appartenenza non solo nel luogo in cui sono nate e cresciute, ma anche in tutto il resto del mondo.
Non lascio spesso estratti in questa sezione, ma c'è una parte che mi ha colpita in maniera particolare, proprio riguardante questo concetto. Vi lascio, allora, questi due paragrafi provenienti dal capitolo "Il concetto di casa".
Per quanto a volte possa sembrare scontata una frase del genere, "casa" non è un luogo nel vero senso della parola, ma una sensazione, una persona, un'abitudine... magari un cornetto caldo a mezzanotte.
A volte ci si sente a casa con persone che si conoscono da poco e così è anche per Anna. Quando incontra Shinichi, è stata la prima cosa su cui sono andati d'accordo, prima che Celeste, la sua amica di una vita e coinquilina, rompesse quel momento.
Anna e Shinichi sono due calamite che non smettono di attrarsi. Due anime affini che non riescono a stare lontane, due cuori che battono all'unisono nonostante il poco tempo che hanno avuto a disposizione per conoscersi.
Tuttavia, le cose non sono così semplici come sembra. Annachiara è fidanzata e ama Riccardo allo stesso modo di sempre, nonostante il suo cuore inizi ad accelerare in presenza di Shinichi. La sua testa, la sua migliore amica, i modi di vivere che l'hanno influenzata a Napoli, così come la mentalità giapponese, non fanno altro che farla sentire sporca.
Ma cosa c'è di sporco, di sbagliato, nell'amare?
Quello che vi porto oggi è un breve racconto che analizza con delicatezza e profondo rispetto ciò che significa essere poliamorosi; un concetto ancora così lontano dal nostro modo di vivere e di pensare che mi porta a dire, senza esagerazioni di sorta, che "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte" è una storia da leggere.
Ripeto: non solo perché bella, scritta bene ed emozionante, ma anche perché permette di aprire la mente su un argomento al quale, magari, non abbiamo mai davvero pensato seriamente.
E poi chissà, potreste ritrovarvi nelle sensazioni di Annachiara mano a mano che portate avanti la lettura!
N.B. Nella seguente sezione troverete SPOILER quindi, se sono riuscita a convincervi a leggere questa piccola perla nascosta tra le centinaia di migliaia di storie di Wattpad, evitatela e, se vi fa piacere, tornate qui in un secondo momento!
Mi sono chiesta più volte, prima di iniziare a valutare questa categoria, da dove iniziasse davvero la fine di questa storia.
Da quando Shinichi scopre, finalmente, la verità su Annachiara? Dall'incontro per niente piacevole avuto con Alessandro? O magari ancor prima, quando lei accetta il consiglio di Riccardo di provare a entrare come hostess in una compagnia aerea? Oppure ancora prima, dall'incidente di Celeste?
Per farla breve, sono arrivata alla conclusione che questo racconto è una ripida discesa verso una fine che poi, facendo un rapido conto, non può essere nemmeno considerata tale.
È una discesa che inizia con calma, con Anna che prova ad ambientarsi nella nuova società in cui vive, ad adattarsi alle nuove abitudini, ai nuovi modi di pensare.
La ripidità aumenta mano a mano che il lettore inizia ad apprezzare l'amicizia che hanno lei e Celeste e il rapporto, per quanto "sbagliato", che si crea tra Annachiara e Shinichi.
È un racconto che in poco tempo ci fa affenzionare, scalda il cuore a più non posso e poi, nonostante tutti i segni evidenti che si incontrano lungo la via, questo viene spezzato. Pezzo dopo pezzo, bugia dopo bugia.
E sono proprio le bugie su cui Anna costruisce il rapporto con Shinichi che, secondo me, sono causa del punto di non ritorno. È la sincerità che manca e, per quanto a volte porti il lettore a desiderare di poterla schiaffeggiare, è proprio questo comportamento così umano che la rende ancora più vera.
Ciò che ho trovato un po' forzato, se devo essere sincera, è proprio l'inizio: i primi due capitoli. Da una parte è comprensibile, perché comunque si tratta di un racconto spin-off di cui la lettura è permessa anche a chi non ha letto il romanzo principale; di conseguenza è normale che si faccia una specie di "spiegone" iniziale. Motivo per il quale, nonostante un po' pesante, non mi sono fatta scoraggiare, ma sono andata avanti come un bulldozer!
Ritornando seria: per il resto è perfetto. Nonostante sia breve, l'autrice ha avuto la capacità di fare nascere, arrivare al suo picco e distruggere una storia d'amore come se avesse semplicemente bevuto un bicchiere d'acqua fresca.
Inoltre, vengono affrontati tanti temi importanti, come penso di aver già detto nella sezione precedente. Ognuno dei quali viene preso con le pinze, diviso in tanti piccoli pacchetti più semplici e poi proposto al lettore con una delicatezza che è impossibile che non tocchi il cuore.
Penso che sia principalmente questo quello che ho apprezzato: la capacità di far riflettere, nonostante la lettura sia leggera.
Quest'osservazione, giusto per farvi un esempio, è tratta dal capitolo "A qualcuno piace sporco".
Vista la piega che stava prendendo la situazione, nonostante ormai ero già consapevole dell'empatia della scrittrice, ho avuto paura per un momento che il trauma vissuto da Annachiara non venisse trattato a dovere (come spesso succede su questa piattaforma), ma mi sono dovuta ricredere.
Sono una manciata di capitoli in cui ci si sente proprio male a leggerli, nonostante non siano usate parole pesanti. Le descrizioni forti che spesso accompagnano queste scene sono assenti, eppure si riescono a sentire la paura e il dolore di Anna come se fossero nostri.
Ogni tanto c'è bisogno di affrontare questi temi da un'altra prospettiva, quindi la ringrazio da parte di tutte noi per aver dedicato uno spazio a un tema che di recente tutti stanno facendo in modo di minimizzare.
Ritornando alla storia: il finale è dolceamaro. Nel senso che ero convinta che, dopo aver detto addio a Shinichi, Annachiara avrebbe poi trovato il coraggio per parlarne con Riccardo. Anzi, più che esserne convinta, lo speravo.
La ragazza, però, rimane coerente con tutto quello che ha sempre detto e pensato e fa di tutto per ritornare alla sua vita di sempre. Nonostante l'assenza di Celeste, nonostante il dolore che ha provocato a se stessa e a Shinichi e nonostante l'incredibile mole di bugie su cui, ormai, sta costruendo il rapporto con l'amore della sua vita.
Da una parte la si riesce a comprendere: la paura della solitudine e della perdita di una persona che ci ha accompagnato per così tanto tempo è difficile da affrontare. È di certo più semplice fare finta che non sia mai successo nulla e andare avanti.
Certo è semplice, ma non spesso ciò che lo è risulta essere anche giusto; e fortunatamente lei è ben consapevole di questa cosa.
Ma come si fa ad andare avanti se, nel momento in cui si è sicuri che tutto stia andando per il verso giusto, spunta dopo tanto tempo Filippo?
E con questo concludo la sezione! Un cliffhanger che di sicuro porta a voler leggere il romanzo principale e che, al contempo "chiude" un percorso, una discesa, che magari lascia un po' più consapevole Anna, ma di certo non con meno pensieri a tormentarla (e a tormentarci)!
Prima o poi mi darò alla lettura anche di "Hearteteca", ma per ora mi accontento di terminare la recensione!
È davvero necessario giudicare questa parte? Per "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte" non penso, ma è d'obbligo e quindi lo farò comunque. Chiedo solo umilmente perdono per la brevità di questa sezione, ma come posso dilungarmi su uno stile di scrittura sulla quale ho poco e niente da ridire?
A livello grammaticale la storia non presenta alcun problema anzi, si vede fin da subito un uso della punteggiatura magistrale che ho apprezzato e che, non mi vergogno a dirlo, proverò a fare anche un po' mio. Soprattutto per quanto riguarda gli incisi compresi tra trattini alti che non si trovano spesso; qui, invece, sono usati davvero bene.
A livello lessicale si ha una ricchezza a livello di vocabolario che non pesa, ma che rende il punto di vista di Anna ancora più immersivo. Avendo studiato lingue, ci si aspetta una scioltezza non solo nella sua lingua madre, ma anche nelle altre parlate e le aspettative non sono di certo deluse! Si trovano tantissimi termini in lingua, ognuno di essi spiegato in modo tale che tutti possano comprenderne il senso.
Ci sono solo due piccolezze che vorrei segnalare e per una già mi preparo psicologicamente per ricevere i pomodori (perché è proprio il pelo nell'uovo).
Nel terzo capitolo, ci sono alcuni dialoghi all'interno dei quali utilizzi gli apici singoli. A livello gerarchico, essendo che tu usi le caporali per i dialoghi, gli inserti andrebbero segnalati con i doppi apici.
Ci sono poi alcuni punti, che ho segnalato durante la lettura, in cui i tempi verbali si accavallano in modo strano. Si capisce che è una cosa voluta, perché si ha un'alternanza tra presente e passato in tutta la durata della storia che non pesa e che funziona molto bene. Solo quel paio di punti, forse, sarebbero un po' da rivedere perché ci si incarta quando vengono letti.
Detto questo, sottolineo che è uno tra i testi meglio scritti che ho letto sulla piattaforma, quindi i complimenti non sono solo d'obbligo: sono meritati!
Inoltre, prima di chiudere la sezione, ci tenevo a dire che l'uso del napoletano all'interno di alcune battute di dialogo e di alcuni pensieri di Annachiara è fantastico. Non esageri mai, non rendendolo una presenza massiccia che dà fastidio, ma una chicca che rende ancor meglio la caratterizzazione della sua protagonista!
Essendo raccontato dal punto di vista di Annachiara, è inevitabile che il personaggio che spicca di più tra tutti è proprio lei. Non che ce ne siano molti, ma anche nei momenti in cui sono presenti Celeste, Shinichi o Riccardo, la protagonista indiscussa è lei.
Si tratta di un personaggio incredibilmente umano, che ho avuto spesso voglia di prendere a ceffoni, ma che proprio per questo risulta essere ancora più vero.
Come già ho scritto in alcuni commenti, c'è stato un momento della mia vita in cui mi sono ritrovata in una situazione simile alla sua. E l'aver ritrovato nelle sue osservazioni pensieri che ho fatto anche io all'epoca mi ha fatto riflettere molto; così come mi ha portato in maniera inevitabile ad affezionarmi a lei.
Diciamo che nonostante le persone che la circondano, Anna ha bisogno di amore, vive di amore e non riesce a stare bene senza. Come già detto nella sezione dedicata alla trama, l'unico suo difetto che proprio non tollero è la paura di essere sincera con le persone che ama.
Perché per quanto abbia tutto il diritto di essere felice, lo hanno anche le persone con cui lei, anche se non volontariamente, ha giocato. È un tratto egoistico del suo carattere che dovrebbe imparare a controllare: non può pretendere di avere tutto senza conseguenze.
Un altro personaggio che ho sentito molto vicino al cuore è quello di Shinichi. Non si sa molto di lui, giusto quelle informazioni che Annachiara si sente di chiedere o che escono fuori in maniera naturale durante le loro conversazioni.
Ciononostante il suo carattere è così ben delineato da risultare tridimensionale anche così. Se potessi avere qualcuno come lui nella mia vita, ci metterei la firma senza pensarci sopra.
Celeste e Yota li ho trovati un po' distanti, soprattutto lui, ma sono presenti il giusto sulla scena. Mi è dispiaciuto solo tantissimo che il rapporto tra lei e Annachiara si sia rotto, mi piaceva molto la dinamica tra loro due.
Il caso vuole che mentre leggevo "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte", stavo portando avanti anche la lettura di "Non dimenticare i fiori" di Genki Kawamura. Ho ritrovato le ambientazioni molto simili, proprio a riprova del fatto che sia un racconto scritto con cura.
Mentre leggevo il libro pensavo che anche il modo di alternare i pensieri all'ambiente circostante e renderlo parte della storia sia una cosa in comune. Non so, questa somiglianza con la scrittura giapponese (perché ho ritrovato questi particolari in più romanzi), mi ha fatto apprezzare il racconto ancora di più.
Quest'osservazione per dire che trovo molto appropriata la scelta di "centellinarle", inserirle quando necessario e solo quando non solo fanno da sfondo, ma rendono più dinamica e viva la scena.
Inoltre, sono emotive, proprio come lo è Annachiara. Lascio un altro piccolo estratto dal capitolo "A qualcuno piace sporco".
Inoltre, volevo riportare anche questi due paragrafetti qui di seguito. Sono letteralmente pochissimi dettagli dell'ambiente che circonda Annachiara, ma permettono di avere un'idea così ampia di quello che prova e del mondo in cui vive che mi hanno fatto venire la pelle d'oca. Avrei voluto abbracciarla!
Di seguito un estratto dal capitolo "Aiaigasa".
Penso che il modo dell'autrice di descrivere il mondo, in contemporanea a come si sentono i suoi personaggi, sia un punto di forza della storia. Non ho nulla da rimproverare, né consigli da darle, solo altri complimenti da stilare!
Ultima corsa per questa recensione: la classica sezione in cui inserisco tutti quei pensieri che non so dove altro andare a elencare!
Non sarà molto lunga, perché questa volta mi sono lasciata abbastanza andare nelle altre sezioni, volevo solo soffermarmi su due dettagli: uno che ho amato e uno per il quale non so tutt'ora cosa pensare.
Iniziamo da quest'ultimo: la segnalazione delle note. Io trovo che in una storia del genere, con un'ambientazione e una cultura così diversa da quella italiana siano molto più che necessarie; di conseguenza vien da sé che ho apprezzato tantissimo le note a piè di pagina per tutte le espressioni in lingua e per i luoghi particolari a cui l'autrice faceva riferimento.
Il problema qui non è suo, ma di Wattpad che non ha previsto che possano esserci storie in cui effettivamente bisogna inserire delle annotazioni per il lettore. Devo essere sincera: quell'accumularsi di asterischi vicino alle parole, mano a mano che le note aumentano, non mi fa impazzire.
Vorrei poterti consigliare un altro modo, ma non ho proprio idea di come altro fare. Motivo per il quale questa sarà un'osservazione che non influirà per nulla sul voto delle considerazioni; avevo solo bisogno di scrivere quanto sia assurdo che non esista una funzione del genere su questo social (ma non dovrei stupirmi, considerando che non esiste nemmeno il giustificato).
Il secondo punto: l'inserimento delle immagini in stile anime e manga nei capitoli! Ma quanto possono essere belle? È una chicca che ho amato tantissimo, davvero. Inoltre ho apprezzato altrettanto anche la scelta dello stile di disegno che è coerente con l'ambientazione della storia!
Detto questo, "Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte" è una storia che deve essere letta. Io l'ho amata con tutto il cuore e spero che, con questa recensione, possano amarla anche altre persone. La chiudo con i premi; nel mentre, ringrazio di nuovo l'autrice per aver scelto questo servizio!
Siamo quindi arrivati alla fine di questo lungo viaggio e, com'è giusto che sia, oltre all'attestato sono pronta a rilasciarti anche gli altri premi previsti per i colonizzatori.
- Allego di seguito il certificato di partecipazione al servizio e ti do ufficialmente il benvenuto su Plutone, complimenti!
N.B. Come ho scritto precedentemente nel Regolamento, laddove possibile, la media aritmetica dei punteggi viene approssimata per eccesso per l'assegnazione del pianeta colonizzato!
- Ti lascio, inoltre, il bollino che puoi scaricare da qui o, se preferisci, richiedendolo in chat su Instagram; te lo manderò senza problemi!
- Per il terzo premio puoi scegliere tra la pubblicità nelle mie storie Instagram (rimarrà in evidenza) oppure una aesthetic sulla storia in generale o su uno dei personaggi. Fammi sapere!
- Verrai presto inserita all'interno del mio elenco di lettura denominato "My Favourites"!
- Pubblicherò, inoltre, un post sulla mia bacheca Wattpad per pubblicizzare la tua storia!
- E per ultimo, ma non meno importante, potrai avere un premio a scelta: chiedimi tutto ciò che vuoi!
Fatto questo, siamo arrivati alla conclusione del nostro decimo (io ancora non mi capito di come siamo arrivati a questo numero) viaggio. Devo dire che sono molto felice di aver avuto la possibilità di intraprenderlo con voi! Appena mi sarà possibile, passerò a fare un saluto alla nostra decima cosmonauta! Quindi, mi raccomando, prepara un bel tè e una scorta di propellente in mia attesa!
Alla prossima recensione, esploratori, e che la Forza sia con voi! 🚀💫
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