𝕳𝖆𝖟𝖇𝖎𝖓 𝕳𝖔𝖙𝖊𝖑
"Non hai mai desiderato di morire?"
Nome
Zmeya
Il suo nome significa serpente e stranamente....Serpe è il suo soprannome.
Il serpente poi, un animale presente nei miti antichi fin dal inizio dei tempi, simbolo del male e del peccato ma anche simbolo della rinascita e dell'immortalità.
Inoltre il veleno distruttivo dei serpenti simboleggia sia la Sapienza che la distruzione e spesso questi animali vengono affiancati, confusi o associati ai draghi proprio per questo loro lato distruttivo.
Carattere
Zmeya in vita era una ragazza come un altra, aveva molti amici, ottima media scolastica, brava nello sport, la figlia perfetta.
Se non fosse che !
Nascondesse dietro la sua perfetta maschera un carattere molto più oscuro, amante del sangue, del macabro, aveva diversi desideri.
Voleva fare l'imbassamatrice, riesumare una tomba per vedere da vicino un cadavere...
Questo suo lato però non è sempre stato nascosto, da bambina più volte portava in casa uccelli o ratti morti, rapiva spesso i gatti dei vicini o spingeva i suoi coetanei nel fiume vicino casa solo per poterli sentire gridare aiuto da lontano.
Dopo la sua morte però, arrivata al inferno si sentì come rinata, finalmente libera di un corpo pesante e spento che non era pronto a contenerla sentiva quel posto come se fosse la sua vera casa.
Qui negli inferi non è poi un demone così conosciuto nonostante si diverti nel suo piccolo a farsi notare ammirando i demoni più potenti aspirando ad acquisire una forza non pari ma maggiore alla loro.
Sesso
Femmina
Età
Al età della sua morta aveva appena 18 anni eppure è al inferno da qualche anno, quanti?
Non li sa, ha smesso di tener conto del tempo.
Aspetto
Una pelle pallida che ha sempre avuto e dei lunghi capelli candidi come la neve.
La sua pelle è morbide eppure in più punti è ricoperta di squame (come nel retro del suo collo sui gomiti e lungo la colonna vertebrale)
I suoi occhi sono completamente neri, vuoti eppure in questi spesso può far apparire un paio di bianche pupille.
Sulla sua testa vi sono però due piume nere che smuove come fossero orecchie.
Abilità
Veleno
Affascinata da queste sostanze da sempre il veleno è ironicamente sia la sua causa di morte che la sua abilità.
Lo produce nel suo corpo, le scorre nelle vene le arriva nei denti (proprio come i serpenti) e può farlo uscire dalle dita della sua mano plasmandolo e giocandoci come se non ci fosse gravità nel aria.
Come funziona esattamente questo veleno? Che effetti collaterali ha?
Esattamente quelli che lei vuole.
Può avere un effetto sonnifero come può provocare un arresto cardiaco.
Storia
Come abbiamo già accennato nel carattere sin da bambina Zmeya è stata una fan del macabro con queste piccole indole omicida, non poteva farci molto, la morte l'ha sempre ossessionata, affascinata ma questo amore nei suoi confronti non è nato a caso.
I suoi familiari, come i suoi medici concordavano che la sua ammirazione nei confronti della morte è nata a seguito di un episodio.
E quel episodio lei se lo ricorda bene...
Era una calda mattina d'autunno...le foglie secche ricoprivano i marciapiedi e lei camminava a passo spedito insieme a una sua amica di infanzia, avevano deciso di marinare la scuola quel giorno, saltare le lezioni per andare al parco giochi...erano bambine non ne conoscevano le conseguenze...come non conoscevano le conseguenze dello giocare per strada.
"Prima un passo poi un altro!"
La vocina infantile e cantilenante del amica ancora le dimora la mente come se fosse capace ancora di sentirla per la prima voltar
Prima un passo....poi un altro...e la ragazza saltò in mezzo la strada, un atto così innocente e tranquillo che terminò in tragedia.
I ricordi di Zmeya però si interrompono qui...il resto sono solo immagini confuse...il sangue sulle ruote del furgone, gli occhi spenti del amica ormai a terra, le lacrime dei suoi genitori e le urla della madre appena visto il cadavere...
Il resto delle sue giornate lo abbiamo già descritto, parliamo della cosa importante.
La sua di morte...
Zmeya aveva appena diciotto anni, chiusa nella sua camera aveva trovato un veleno...un veleno descritto in una qualche storia di un qualche noto scrittore inglese.
Capace di fingere la propria morte per 24 ore...
Voleva provare, voleva sentire cosa volesse dire morire, voleva anche lei le lacrime sugli occhi di sua madre, le campane della chiesa riecheggiare per lei.
La formula era semplice, scritta su un libro forse non troppo affidabile....si era procurata tutti gli ingredienti e finalmente era pronta a mischiare, aveva scelto il giorno.
Venerdì 27 Marzo
Era perfetto, Marzo era il suo mese preferito, il 27 il suo numero preferito....e il tempo fuori era adatto, caldo e soleggiato.
"Una giornata magnifica per morire !"
Furono le parole che esclamò prima di ingerire il veleno e lasciarsi cadere sul letto....peccato però....che le dosi non erano affidabili....gli ingredienti non erano corretti... e il veleno non la fece mai più svegliare dal suo sonno.
Arrivata al inferno si sentì per la prima volta a casa, strano da sentire ma vero.
Non aveva mai pensato se oltre la morte ci fosse esattamente qualcosa nonostante il desiderio continuo e il suo amore per il passare oltre.
Curiosità
1. Le bianche pupille dei suoi occhi appaiono la maggior parte delle volte senza che lei se ne accorga.
2. Essendo molto simile a un rettile adora il calore
3. Ha un ottima mira e forse per questo che ama alla follia le armi da fuoco
4. Nonostante ora si sentì completa e libera è ancora alla ricerca di un qualcosa, non ha ben chiaro cosa però sente di non aver scoperto abbastanza durante la sua esistenza.
5. Non ha mai ucciso un essere umano ma potrebbe aver fatto fuori qualcuno negli inferi.
6. Adora i cani, ha ucciso molti animali in vita roteandoli inferiori eppure cani e serpenti li ritiene suoi fedeli simili e compagni.
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