Parte 15

Kageyama's POV

I giorni continuavano a susseguirsi, inarrestabili.
La solita routine della mia vita è tornata a scorrere.
Mi alzo, faccio colazione, mi alleno, pranzo con Hirose, torno ad allenarmi, Hirose mi aspetta e l'accompagno a casa, torno a casa mia e dormo.

A volte Hirose si ferma a cena da me... ma qualcosa tra di noi si è allontanato troppo dal giorno in cui ci siamo baciati.
Tu non dici nulla ed io non prendo l'argomento.
Siamo due conoscenti che si ritrovano a fare due chiacchiere assieme durante la giornata.
Niente di più.

E non mi dispiace ammettere che, dentro di me, lo sapevo.

" Ci ho provato Hirose, credevo mi sarei innamorato di te ma non avverrà mai.
Ne ero sicuro, l'amore non fa per me."

" Sono abituato a star da solo e non riesco a gestire la presenza di un'altra persona che invade il mio silenzio.
E tu Hirose, sei fin troppo chiassosa."

" Non ho il coraggio di chiederti cosa provi perché so che non riuscirei a fingere di essere dispiaciuto. Semplicemente non me ne importa.

Vorrei che tu capissi e semplicemente smettessi di starmi attorno.
Vorrei che sparissi esattamente nel modo in cui sei comparsa."

Ti ho detto che mi sarei lasciato scattare altre foto, ti ho detto che sarei perfino venuto alla tua mostra il giorno del festival scolastico.
Ma non puoi pretendere altro da me, Hirose.

" Non sono fatto per stare con gli altri... a malapena sopporto la mia stessa presenza..."

La mente mi riporta inevitabilmente a te, Hinata.

Non ci siamo più rivolti la parola dopo quel giorno.
Vorrei tanto riuscire a darti la colpa.
Vorrei scaricarmi di dosso questa sensazione scomoda e lasciarti il peso delle mie azioni e delle mie parole.

Questa volta non ci riesco.
Ti ho detto una cosa orribile e tu hai risposto con una altrettanto tremenda.

" È vero che non schiaccerai più sulle mie alzate? È vero che... se dovessi voltarmi non ti troverei più in fondo a campo ?"

Come uno stupido orgoglioso sto evitando di alzare per te perché non voglio avere questa conferma.
Non voglio voltarmi e scoprire che non ci sei.
Non voglio vedere la palla cadere a terra un'altra volta.

Sono terrorizzato da questa cosa, sono realmente impaurito.
E scommetto che tu lo sai, per questo me lo hai detto.
Non è così?

Dovrei mettere da parte l'orgoglio e dirti che mi dispiace?
Non sono come te Hinata, queste cose non fanno per me.
Siamo quasi alla fine di Giugno.
Tra poco ci sarà il festival dell'estate e Hirose mi ha chiesto di andarci insieme.
Non le ho detto di sì, ma neanche di no.
Ma sono certo che quando si presenterà alla mia porta io non opporrò resistenza.

Luglio

Kageyama's POV

Sono quasi le 17:00 e il mio solito esercizio pomeridiano viene interrotto da un incessante squillare del telefono.

Shoyo Hinata
" Ragazzi... chi viene alla festa stasera ?"

Daichi Sawamura
" Yo, Hinata, possiamo incontrarci ma io sarò in compagnia di Michimiya ."

Shoyo Hinata
" -_- Non ci penso proprio. Grazie.
@TsukishimaKei? Tu e Yamaguchi ci sarete ?"

Tadashi Yamaguchi
" Io e Tsukki verremo solo per vedere i fuochi. Se riesco a convincerlo. Scusa"

Shoyo Hinata
" T_T Inutile chiedere a Tanaka e Nishinoya.."

Shoyo Hinata
" Non vorrete davvero che ci vada da solo? Vero ??? V-E-R-O?"

Kei Tsukishima
" Ti sarei grato se non intasassi il gruppo."

Shoyo Hinata
" Tsukki perché non rispondi se ti taggo?!"

Shoyo Hinata
" E tu? Asahi? @AzumaneAsahi????"

Kōshi Sugawara
" Già, puoi venire con me se ti va, ma non sarò da solo... ehehe. Ma non è assolutamente un problema."

Le mie mani si muovono da sole sulla tastiera del cellulare.
La mia testa pensa "Non farlo "
Ma è troppo tardi, nell'esatto momento in cui mi pento amaramente, ho già schiacciato invio.

Tobio Kageyama
" Io ci vado. Sono da solo."

Ma tu non rispondi al mio messaggio Hinata.
Un po' me lo merito.
Nel mentre mando anche un messaggio ad Hirose.

Tobio Kageyama
" Ti raggiungo più tardi. Prima ho da fare."

Non passano neanche pochi secondi che arriva la sua risposta.

Miyako Hirose
" Vabene Tobio :)"

Decido di interrompere l'allenamento e di farmi un bagno caldo, per aiutarmi a sciogliere la tensione.
Ho bisogno di qualcosa di confortante in questo momento e l'acqua calda è l'unica cosa in grado di riempiere i freddi spazi che mi circondano.

Sono le 18:00 in punto quando esco di casa per venire a prenderti.

" Ci sarai, Hinata ?"

Hinata's POV

Non mi sarei mai aspettato una risposta da parte tua, Kageyama.
Mi hai lasciato senza parole.
Non ho avuto la forza di risponderti e credo che, per aver ignorato questo tuo slancio di coraggio, sarai incazzato nero con me.
Temporeggio.
La realtà è che dopo 10 minuti dal tuo messaggio io ero già pronto ad uscire.
Temporeggio per cercare di trovare la forza di uscire di casa e affrontare la realtà: tu non ci sarai.

- Tesoro non vai alla Festa d'estate stasera ?- dice mia madre mentre si prepara ad uscire con Natsu.

- Io... non lo so. Tu dove stai andando ?-

-Porto Natsu fuori, puoi venire con noi se preferisci.-

Natsu inizia a saltellare sul posto, impaziente di stare insieme a me.
- No io... insomma... andate avanti...- dico tristemente, iniziando ad andare verso la mia camera.

- Allora noi usciamo, Shoyo.-
- Ciao fratellone- trilla la voce di Natsu dall'ingresso.

- Ciao caro, stai cercando Shoyo?- la voce di mia madre arriva flebile alle mie orecchie.
Sono le 18:10.
Sono certo che il mio cuore abbia appena saltato un battito.

" Non può essere ... tu... non... tu non saresti mai venuto."

Mi fiondo all'ingresso, prima che l'interlocutore che aveva intercettato mia madre potesse aprir bocca.

Sei tu.
Sei venuto, Kageyama.

- Mamma si lui... è ... lui è un mio compagno di pallavolo. Ci eravamo dati appuntamento insieme agli altri per stasera.- dico farfugliando e cercando di infilarmi le scarpe il più in fretta possibile.

- Ma Shoyo avevi appena detto che saresti rimasto a casa...- dice lei voltandosi verso di me.

- No mamma... avrai sicuramente capito male... lui è...-
le feci un minuscolo cenno impercettibile con la testa.
- Un mio compagno di pallavolo- continuai.

Il viso di mia madre si allargò all'improvviso. Inizia ad aprire e chiudere la bocca senza mettere un suono.

-Oh... Oh... OH. Ma certo... Shoyo, certo. Tu me lo avevi detto. Bhe allora io... vado. - dice arrossendo

- Buona serata cari. Come hai detto che ti chiami?-
Dice rivolgendosi a Kageyama.
Lui arrossisce:

- Tobio... Kageyama, Signora.-

Lei gli mette una mano sulla spalla.
- È un piacere conoscerti Tobio, divertitevi.-

Mia madre si gira e mi lascia un'occhiata di approvazione alzando un pollice nella mia direzione.
Come per dirmi " Approvo".
Il suo gesto mi fa avvampare nuovamente il viso.

" Grazie mamma ma... non era davvero il momento."

-Ehi...- dico per rompere l'imbarazzo che aveva creato mia madre.
Mi fai solo un cenno con la testa.

" Possibile che sei già di cattivo umore?"

-Andiamo?- Dici mettendo le mani in tasca.

- Si.. ecco... solo aspettiamo qualche secondo per distanziare mia madre e mia sorella..-

Annuisci. Devi averlo trovato maledettamente imbarazzante anche tu, non è vero?

- Come stai, idi... Hinata ?-

Come prego? Mi stai chiedendo come sto?

" Sto di merda Kageyama.

Sto di merda da quando ho capito che mi piaci e sto ancora di più di merda da quando ti vedo insieme a Hirose.

Sto di merda perché sono stato io in qualche modo a spingerti verso di lei.

Sto di merda perché mi tratti come una bestia qualsiasi e perché sei sempre maledettamente freddo con me.

Sto di merda perché fai di tutto per ferirmi mentre io cerco in ogni modo di non farti sentire quanto sto male.
Perché sto male, tremendamente male. Mi sento morire ogni qual volta tu sei nei paraggi ed ogni qual volta tu volti l'angolo per andare via.

Sto di merda perché non ho fatto altro che piangere in questo ultimo mese. Mi sono anche beccato un pugno da parte tua, se te lo fossi scordato.

Sto di merda perché tu pensi che ora ti basti essere qui, davanti casa mia, per dimenticare tutto quello che mi hai detto e tutto il dolore che mi hai inflitto.

Ma sono tremendamente felice di vederti. Di vedere il tuo viso per quanto corrugato sia.
Sono felice che tu sia venuto Kageyama e se potessi, se potessi dirtelo io adesso urlerei.

Se potessi dirti quanto mi rende felice vederti... se solo potessi dar voce ai miei pensieri senza preoccuparmi della reazione ..."

Mi stringo nelle spalle come risposta.

- Senti... mi dispiace di averti detto quelle cose...- dice voltandosi a guardare la strada.

Non riesco a non sorridere.
Lasciami prendere un momento per godere di questa cosa, per godere del fatto che mi stai chiedendo scusa.

- Va tutto bene, io ... me ne ero già dimenticato.-

" Sei un pessimo bugiardo, Hinata"

Ci incamminiamo verso la città per la festa di inizio dell'estate. Iniziamo a parlare come se tra di noi non fosse successo nulla.
Parliamo di pallavolo, parliamo dei compiti che ancora abbiamo da fare, parliamo come se gli attriti tra di noi non ci fossero mai stati.
Parliamo come facevamo un tempo.

Sento il cuore che potrebbe scoppiarmi dalla gioia.

Man mano che ci avviciniamo al centro la gente e la confusione iniziano ad aumentare.
Le ragazze indossavano lo Yukata ed avevano i capelli raccolti in elaborate acconciature.
I loro kimoni risplendevano sotto la luce dorata del tramonto e così anche il tuo viso.
Ti sei fermato a prendere una bevanda al latte ed io ti ho imitato, giusto per farti compagnia non perché avessi realmente voglia di bere.

Il tuo viso è disteso e tranquillo.

" Vedi? Possiamo essere normali se io tengo a freno la mia lingua. Se fingo di non provare nulla per te, possiamo continuare a camminare fianco a fianco."

La strada principale era un vociare incessante di persone. C'era molto casino, la folla iniziava a spingere da ogni direzione.

Per la calca le nostre mani si sono sfiorate più di una volta.
È una sensazione così piacevole, il destino sembra volerci unire.
Tu sembri non farci caso, io invece inizio ad arrossire.

" Non voglio rovinare tutto, non voglio adesso che ci siamo ritrovati."

Senza volerlo il mio mignolo intercetta il tuo e per un brevissimo istante restano intrecciati.
Le gambe mi tremano, potrei morire da un momento all'altro.

" È questa la sensazione che si prova a tenerti per mano, in pubblico ?
Non ci hai fatto caso... o anche tu te ne sei accorto ?"

Fingo di venir sopraffatto da un gruppo di ragazze che mi stavano passando di fianco per sbilanciarmi nuovamente verso di te.

" Perdonami Kageyama..."

Ti giri infastidito.

- Ma la vuoi smettere di venirmi addosso, scemo?-

- Non è colpa mia! Non vedi che casino c'è da questo lato? Mi spingono e basta!- dico mettendo un finto broncio.

- Questo perché sei un nano, nano.- dici mentre mi metti un braccio attorno le spalle e mi scambi di posto con te.

Non appena il tuo braccio tocca la pelle del mio collo e della mia schiena sento un brivido correre per tutta la lunghezza del mio corpo.

" Tu laggiù, stai buono"

Sospiro piano. Non voglio che te ne accorgi.
Passerò anche sopra al fatto che mi hai chiamato due volte nano nella stessa frase.

Percorriamo ancora qualche metro quando , in lontananza vedo che ci sono Tanaka e sua sorella.
Senza pensarci troppo ti prendo per mano per richiamare la tua attenzione e inizio a saltellare per indicarteli.
La tua mano è calda.
Posso sentire i tuoi calli pizzicare il palmo della mia mano.
Non mi da fastidio, mi piace imprimere nella mia memoria anche questi piccoli dettagli di te.

Con questa scusa non ti infastidisci ed io ne approfitto avidamente.

- Tobio... -
Una voce terribilmente angustiata ti chiama da dietro.
Mi volto lentamente assieme a te.

La tua prima reazione è ritrarre la mano e spingermi di lato.

" No... ti prego.... non adesso ..."

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