Parte 1

GIUGNO.

Hinata's Pov.

" Cos'è l'amore?"
Ecco il titolo del saggio che ci è stato assegnato da fare.

Amore... non ci avevo mai riflettuto prima d'ora.

Alzo lo sguardo per guardare fuori dalla finestra mentre mordicchio distrattamente la penna.

Ci sono alcuni ragazzi che corrono nel campo da calcio, in lontananza alcune ragazze ridacchiano tra loro, osservandoli. L'aria è molto calda all'esterno, posso vederne il ribollire all'orizzonte.
Eppure quelle ragazze sono lì, a sostenere chissà chi, pronte a passargli una borraccia d'acqua.

Potrebbe essere questo l'amore, il dedicarsi a qualcun altro nonostante il caldo, nonostante gli impegni, nonostante tutto.

Mi sfugge un sospiro.

Guardo i miei compagni di classe: le ragazze sono tutte un brivido, non vedono l'ora di scrivere questo saggio.

Di chi scriveranno loro? Che volto ha per loro l'amore?

Incrocio per caso lo sguardo di Mofuru Nio, una ragazza dai capelli sottili e scuri.
I suoi occhi sono intensi, di un verde chiarissimo che risplende sotto i raggi del sole.
Mi sorprendo nel conoscere questo dettaglio di Nio-san.

La vedo arrossire e distogliere lo sguardo.
Le accenno un sorriso, forse non l'avrà neanche visto dato che ha subito spostato il suo volto sulla destra.

Chissà come mai.

Nella classe si sente un brusio sommesso dei ragazzi che parlano, il professore cerca di sovrastare le loro voci.

Sospiro di nuovo.

Adesso mi soffermo su Kageyama.

È chino sul suo banco e sta.. scrivendo?
Mi siedo più compostamente per vedere meglio; sta proprio scrivendo!

Che cosa mai? Sa già cosa scrivere nel saggio?
Conosce già la risposta??
Che invidia!

Quel Kageyama non è per nulla bravo a scuola... adesso vedere che ha avuto un'idea prima di me mi infastidisce e non poco.

Imbronciato, guardo nuovamente il mio foglio.

"Cos'è l'amore?"

"Adesso ti faccio vedere io Bakeyama... adesso scriverò il saggio migliore che tu abbia mai visto."

Prendo la penna...

"Pensa ... Shoyo pensa... "
"Inizierò così: la pallavolo è ciò che considero amore. Perché la pallavolo mi rende felice, quando sono in aria riesco a vedere il campo e le facce degli avversari e..."

Guardo nuovamente il profilo di Kageyama.

" E potrei anche chiudere gli occhi perché so che mi arriverà la palla... so che mi farai arrivare la palla.."

DRIIIINN

Il suono della campanella mi fa sobbalzare, interrompendo le fila dei miei pensieri.

Il professore esce dall'aula e i ragazzi iniziano a chiacchierare più animatamente tra di loro.

Era la pausa pranzo.

Kageyama si avvicina a me.

- Hinata ..-

Non fa neanche in tempo a parlarmi che subito gli punto un dito contro:
- Perché stavi scrivendo?- chiesi

-ah?!-

Alza un sopracciglio irritato.

Ecco, la sua solita faccia infastidita ogni qual volta gli chiedo qualcosa. Conosco ogni minima ruga del suo volto e so esattamente dove compariranno.

- Volevo dire... sai già cosa scrivere al saggio? Perché sai già cosa scrivere?!-

Si rilassa un momento, poi torna a guardarmi accigliato

- Non è semplice per te? Non hai pensato di scrivere della pallavolo, idiota?- risponde altezzosamente

"Che idiota, cosa potrebbe mai occupare i suoi pensieri, il suo tempo e il suo cuore se non la pallavolo? "

- Giusto- rispondo mentre prendo il mio bento.

Lui fa lo stesso e si accomoda al posto davanti al mio, voltandosi per mangiare insieme a me.
Mentre mangiaamo silenziosamente, sento una presenza avvicinarsi.

-Scusate..-

Una voce timida, limpida e molto impacciata.

Alzo lo sguardo.

Una ragazza dai capelli rossicci e dai grandi occhi nocciola stava in piedi davanti il mio banco.

Era una ragazza bellissima, con i capelli arruffati ed il viso un po' paffuto. Aveva un seno abbastanza prosperoso ma un corpo snello.

Stranamente mi sorprendo a pensare che potesse essere la mia versione femminile.

Kageyama alza lo sguardo a sua volta.
Lei timidamente porge una busta verso di lui.

-Questa è per te...- dice mentre si dilegua alla velocità della luce.

Una busta dal tenue colorito rosato. Delicata proprio come quella ragazza.
Kageyama neanche la guarda, riprende a mangiare come se nulla fosse.

-Non la prendi?- gli dissi stordito.

-Che cosa?- mi risponde senza alzare lo sguardo.

Feci per schiarirmi la voce, non serviva davvero che gli dicessi che cosa.
Lui se la mise in tasca stropicciandola.

Quel suo gesto mi lascia un po' di sasso.
Sapevo che a lui non interessava altro che la pallavolo, sapevo che non aveva alcun interesse nelle ragazze e sapevo anche che alcune di loro nutrivano interesse verso di lui.
Stranamente, qualcuna era proprio così.

Quella ragazza era stata molto coraggiosa nel venire qui, lasciargli quella lettera, nonostante TUTTI sapessero quanto fosse difficile trattare con Kageyama.

Lei aveva visto qualcosa in lui che voleva comunicargli.

Era forse innamorata?

Meritava un po' più di rispetto.
Non doveva... non poteva trattare quel suo coraggio in questo modo.

Mi alzo, richiudendo il mio bento, senza dire una parola.

"Dove vai?" Sembrava dirmi il suo sguardo.

Lo sapeva benissimo dove stavo andando.
Era il momento di andare in palestra, nel suo mondo.
Nel mio mondo.

Eppure non riuscivo a togliermi quella scena dalla testa.
Le parole del saggio risuonavano assordanti nella mia mente.
Poteva essere solo la pallavolo?

Quel giorno, il dubbio si insidiò prima nella mia testa e man mano anche nel mio cuore.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top