ℝ𝕚𝕡𝕖𝕥𝕚𝕝𝕠
Lan Zhan era riuscito a tornare in casa per pranzare velocemente insieme a lui e poi era dovuto scappare perchè aveva delle lezioni private di Guqin come sempre. Wei Ying era rimasto da solo in stanza come ogni giorno e da quando aveva lasciato le braccia di Lan Zhan, aveva iniziato ad annoiarsi a morte. Aveva provato a fare un bagno caldo per rilassarsi, poi si era messo a frugare tra gli oggetti di Lan Zhan e infine si era accomodato al tavolo per bere un po' di sorriso dell'imperatore per scacciare la solitudine e gli era caduto l'occhio su una busta. Iniziò a ridere forte prima ancora di prenderla in mano ed aprirla.
"Lo ha fatto di nuovo, incredibile, è davvero senza speranze. L'ultima volta voleva raccontarmi di quando si è innamorato di me, mentre questa volta cosa vorrà dirmi? Mi vorrà chiedere di vivere insieme o mi vuole far conoscere la sua famiglia che già conosco?" Continuò a ridacchiare senza riuscire a fermarsi e senza leggere la lettera. Era felice, davvero felice. Lan Zhan aveva sempre molti problemi a parlare delle sue emozioni, eppure continuava a provarci e riprovarci a modo suo, rendendolo immensamente orgoglioso, sempre più innamorato e facendolo sentire unico, perchè quel trattamento era riservato solamente a lui. Quell'uomo lo aveva aspettato, accettato, protetto, salvato, perdonato, amato più di quanto Wei Ying amasse sè stesso e lo aveva reso tanto felice che a distanza di tempo ancora non riusciva a crederci e non pensava di meritarlo. Il suo Lan Zhan era un po' strano, molto timido e molto represso, era la persona più importante al mondo e lo avrebbe accettato, indipendentemente da qualunque difetto avesse mostrato di avere nel tempo.
Si decise a prendere in mano la lettera e ad iniziare a leggerla, iniziando a pensare al suo Lan Zhan. Avrebbe tanto voluto che Lan Zhan fosse lì con lui, per osservare le sue reazioni e per poterlo prendere in giro come faceva sempre; amava vederlo arrossire e amava vederlo mentre cercava di nascondersi fingendo di non aver fatto ciò che lo aveva messo tanto in imbarazzo. "Sembra proprio un bambino a volte" pensò sorridendo ampiamente, "un bambino colto con le mani nel sacco che finge di non essere colpevole inutilmente, quanto è buffo". La lettera era bellissima proprio come la precedente che aveva ricevuto. Lan Zhan raccontava di essere sempre stato inespressivo e di aver prestato attenzione solo alla scuola e alle regole, cercando di rendere orgoglioso suo zio, di rendere fieri gli altri, di non commettere mai errori, non aveva mai pensato a sè stesso e questo Wei Ying lo sapeva bene, così come sapeva che il fatto di impegnarsi così tanto senza vivere realmente, lo aveva logorato lentamente anche se non glielo avrebbe mai detto ad alta voce. Lan Zhan da giovane avrebbe avuto bisogno qualcuno che gli dicesse "Se vuoi farlo, puoi, se ti rende felice, prendilo", ma quella persona non era mai arrivata e nessuno aveva preso in considerazione i suoi desideri, facendolo soffrire e lasciandolo vuoto, e una persona magnifica come lui non lo meritava, non era giusto. Strinse forte i pugni mentre leggeva; Lan Zhan non era mai stato inespressivo ed indifferente, semplicemente gli avevano insegnato che i suoi bisogni venivano solo quelli di tutti gli altri e lui ci aveva creduto senza protestare. Quando si erano conosciuti, Wei Ying si era accorto subito che qualcosa non andava, ma si era divertito e aveva provato a farlo sbloccare un po' senza nessun successo apparente. Ma da quello che stava leggendo e che aveva capito, in realtà quel suo atteggiamento aveva aiutato Lan Zhan a capire che era un ragazzo come tanti e che meritava di vivere e di provare tutto ciò che potevano provare gli altri; senza accorgersene lo aveva aiutato a sbloccarsi un pochino, e sapere di essergli stato un po' utile, lo rendeva felice.
Proseguendo nella lettera, all'improvviso scoppiò a ridere di nuovo pensando: "Lan Zhan che coraggio! Sei davvero orgoglioso. Nessuno era alla tua altezza a parte me? Meraviglioso, menomale allora che sono arrivato io a farti abbassare la cresta. Sapevo benissimo che avevi problemi a vivere in modo spensierato come facevo io, ma non credevo di averti fatto capire così tante cose solo con il mio stupido sorriso che rivolgevo a tutti senza riflettere. Se lo avessi saputo, lo avrei dedicato solo e soltanto a te, che sei l'unico a meritarlo davvero e a capire quando sorrido perchè voglio farlo o perchè non voglio far notare che soffro." Leggendo che Lan Zhan aveva imparato con lui che meritava di provare le emozioni e che ancora le possedeva, pensò che era ben poca cosa rispetto a ciò che il suo Lan Zhan aveva fatto per lui; senza rendersene conto, aveva iniziato ad ammirarlo, a stimarlo e a guardarlo da lontano pensando fosse perfetto, un po' serio, ma perfetto, inarrivabile. Non aveva avuto voglia di iniziare a seguire le regole, ma sicuramente di avvicinarsi a lui per imparare qualcosa sì. In passato non capiva perchè aveva tanta voglia di passare del tempo con lui, ma ora sapeva che era perchè in qualche modo si sentiva legato a lui e percepiva uno strano bisogno di scoprirlo, di conoscere il vero Lan Zhan e di essere l'unico a riuscirci. Ancora non lo sapeva, ma voleva che Lan Zhan fosse suo in ogni modo possibile, voleva accompagnarlo in tutte le sue prime esperienze al di fuori della sua scuola e voleva essere presente in caso di bisogno, per aiutarlo, per sostenerlo e per ricordargli quanto valesse. Non era stato molto bravo nel farlo, ma quelle erano le sue reali intenzioni.
Lan Zhan nella lettera stava divagando. Aveva accennato al motivo di quella lettera, ma non sembrava intenzionato a rivelarlo. Proprio quando Wei Ying stava per girare il foglio per capire cosa volesse chiedergli, notò delle parole che lo fecero immobilizzare; "Davvero mi capisce così bene? Lo capiva anche prima quando credevo mi odiasse?" pensò. Probabilmente conoscendo Lan Zhan, era possibile che con il tempo avesse capito che Wei Ying non era realmente arrogante, nonostante nessuno se ne fosse mai accorto sul serio. Ma come aveva fatto a capire che si comportava in quel modo perchè aveva bisogno di affetto? Neanche suo fratello lo aveva capito ed erano cresciuti insieme, quindi perchè Lan Zhan se n'era accorto? Forse erano davvero legati sin da giovani senza esserne pienamente consapevoli. "Sicuramente mi considerava egocentrico e menefreghista all'inizio, ma poi ha capito che non ero realmente così e avere lui al mio fianco mi ha salvato molte più volte di quanto mi piaccia ammettere. In questa mia seconda vita gli devo tutto e non mi allontanerò mai da lui, per nessun motivo al mondo" pensò continuando a sorridere dalla felicità.
Continuando a leggere ridacchiò vedendo che Lan Zhan era stato geloso vedendo che pur senza impegno Wei Ying riusciva a rendere quasi quanto lui e voleva conoscerlo, capirlo, avvicinarsi e mettere in dubbio tutto ciò che conosceva, senza sentirsi in colpa. "Lan Zhan, mio Lan Zhan, davvero sono stato così importante per te senza neanche saperlo? Che idiota che sono e sono stato fino ad oggi. Credo di essere io quello indifferente visto che non mi sono accorto di nulla. Non smetterò mai di provare a chiederti scusa per tutto il tempo che ti ho fatto perdere" pensò mentre sgranava gli occhi per le parole che venivano dopo. "In che senso vuole chiedermi di condividere la vita con lui??" Disse a voce alta balbettando. Saltò alcune righe della lettera e lesse, "Wei Ying, mi vuoi sposare?" e non capì più nulla. Iniziò a sorridere e a leggere e rileggere quella frase così piccola, ma così incredibile. Lan Zhan aveva avuto il coraggio di chiedergli di sposarlo, non ci poteva credere. Lo aveva fatto a modo suo, ma gli aveva comunque chiesto di sposarlo e non c'era neanche bisogno di impegnarsi per capire la risposta che avrebbe ricevuto, ma a quanto pare non era riuscito a dirlo ad alta voce e per quello l'avrebbe sicuramente pagata cara, molto cara. Wei Ying stava seduto con la lettera in mano e aveva già iniziato a ridacchiare al pensiero della sua vendetta. "In che senso non pretende una risposta nell'immediato? Mi dà tempo per pensare a qualcosa di così ovvio? Davvero non sa che lo sposerei anche subito? Ma già che ci sono, tanto vale farlo pensare un po'" pensò mentre prendeva un foglio e iniziava a scrivere una risposta molto breve. Poco dopo ammirò il foglio sorridendo, "Lan Zhan, Ho letto la tua lettera, ma non ho intenzione di risponderti, non così. Hai detto che sei tu il marito, quindi dimostralo. Chiedimelo di nuovo, ad alta voce e ti risponderò. Se non riuscirai a farlo, puoi anche scordarti di essere l'uomo della coppia. Tuo, WWX" Aveva scritto ridacchiando. Era veramente orgoglioso di ciò che aveva architettato e uscì dalla stanza lasciando la lettera ben visibile sul tavolo. Andò ad accomodarsi su un ramo di un albero e attese di sentir chiamare il suo nome.
Poco tempo dopo sentì qualcuno chiamarlo. Non sembrava per nulla calmo e si dirigeva a passo spedito verso di lui, ma senza correre; era pur sempre contro le regole.
"Scendi" disse Lan Zhan con la lettera in mano e lo sguardo scocciato.
"Perchè? Sto comodo qui. Cosa ti serve?" chiese ridacchiando e sdraiandosi meglio sull'albero.
"Cosa significa questo?" girò la lettera mostrandogliela.
"Come cosa significa? Non sai leggere?" continuò lui provocandolo. Sapeva che non sarebbe finita bene, ma amava le sue reazioni, era già arrossito e lo adorava.
"Perchè dovrei dirlo in modo diverso da come ho fatto?" Chiese iniziando già a perdere la pazienza. Non capiva perchè doveva sempre complicare le cose. Si era impegnato tanto per accumulare il coraggio e aprire il suo cuore e ora Wei Ying pretendeva di sentire quelle parole uscire proprio dalla sua bocca. Era forse impazzito? Non ci sarebbe mai riuscito guardandolo negli occhi.
"Perchè voglio sentirtelo dire per rispondere. Non ti avrei mai risposto 'sì' o 'no' su un foglietto come i bambini." disse dondolando le gambe.
"Ma tu mi conosci." rispose lui con un filo di voce.
"Dai Er-gege, ce la puoi fare, credo in te" disse ridacchiando e chiamandolo in quel modo per vederlo arrossire.
"Non chiamarmi così. Scendi" Si avvicinò per farlo scendere dall'albero. Lo afferrò per una gamba e iniziò a tirarlo giù.
"Lan Zhan, ma cosa fai?" urlò mentre cadeva giù dall'albero. Attese l'impatto, ma si ritrovò tra le braccia di Lan Zhan. Naturalmente lo aveva preso al volo. Subito dopo lo fece inginocchiare e si inginocchiò a sua volta davanti a lui.
Si mise di fronte a lui e lo abbracciò forte, fin quasi a togliergli il fiato, "Wei Ying, mi vuoi sposare?" sussurrò con il viso sepolto tra i capelli del suo uomo, un po' per nascondersi per la vergogna, un po' per paura.
Wei Ying si liberò dall'abbraccio di Lan Zhan e lo guardò attentamente negli occhi per qualche minuto senza dire nulla, semplicemente sorridendo.
"Ti prego, dimmi di sì" sussurrò. Stava impazzendo nell'attesa, non immaginando minimamente che la risposta fosse così scontata.
Wei Ying lo abbracciò di scatto all'improvviso e lo buttò a terra, "Ovviamente sì, idiota. Di cosa ti preoccupavi? Non c'era neanche bisogno di chiederlo. Sono già tuo e lo sarò per sempre." rispose ridacchiando. Era davvero un idiota per non averlo capito subito.
Lan Zhan aveva sentito la risposta, ma non aveva realizzato. Si trovò a terra, felice come non pensava di poter essere e lo strinse subito tanto forte da fargli male e senza rendersene conto versò qualche lacrima di felicità, "Mio, mi piace." sussurrò al suo orecchio.
"Tuo Lan Zhan e tu sei mio" confermò Wei Ying. Poi si allontanò dall'abbraccio per baciarlo. Non gli importava di essere sotto gli occhi di tutti, non gli importava di essere criticato, non gli importava nulla a parte della loro felicità. Quello era il suo uomo, il suo uomo meraviglioso che lo aveva appena reso la persona più felice della terra. Era il suo uomo e tutti quanti dovevano vederlo.
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Ecco la seconda parte, scusate per l'attesa.
Speriamo che vi piaccia e che riusciate a immedesimarvi nei nostri Lan Zhan e Wei Ying (alla fine non lo ha preso in giro particolarmente no? È stato buono)
Che ne pensate?
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Grazie a Bichenqing senza la quale non ci sarebbe potuta essere questa reaction 😉
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