𝓓𝓮𝓪𝓻 2 023❣︎
𝓒𝓐𝓡𝓞 2 023...
Per quanto possa essere insolito scrivere una lettera ad un anno, io lo faccio!
Solitamente, lo si faceva per fare avere le nostre notizie ai familiari o agli amici, ai tempi in cui w.a. nn esisteva ancora.
Sono terminati i momenti in cui si aspettava trepidanti l'arrivo del postino, con la tanto attesa lettera: un papiro chilometrico con vita, morte e miracoli di tutti noi; anzi, dico di più, tutto ciò risulta obsoleto, persino l'atto di prendere carta e penna e mettersi ad enunciare tutte le nostre nuove.
Ora, ai giorni nostri, il postino, ci porta a casa, ripiegate all'interno di anonime buste di carta, nelle migliori delle ipotesi, delle bollette da pagare, nelle peggiori, una qualche simpatica multa.
Facendo ciò, si è perso il patos di tenere un foglio in mano.
Sentire la sua vellutata delicatezza e la sensazione che lascia tra le dita.
Il magnifico odore di carta misto all'inchiostro.
E, sfido chiunque, a non perdersi tra le parole scritte da un nostro caro.
I tempi sono cambiati, ora, va di moda lo smartphone e il suo freddo schermo. Una volta si parlava col cuore.
Le lettere posseggono una loro anima, non parliamo poi delle lettere d'amore, così dannatamente romantiche, le quali, pullulano di vocaboli raffinati e melensi.
Ai giorni nostri, non possiamo auspicarci nulla di simile, che ne sanno le nuove generazioni di un gesto romantico?
La galanteria non è più di moda e non sei cool se non usi le emoji, ovvero un'icona di piccole dimensioni, rappresentante un'emozione, un simbolo o un oggetto.
Ad ogni modo, scrivo questa lettera, come se fossi tornata una bambina e stessi scrivendo a Babbo Natale.
Non ho richieste da avanzare, l'anno è trascorso tra alti e bassi, e non cambierei nulla.
Quello che è dovuto accadere è accaduto, per tutto quello che non è avvenuto... lo accetto comunque, non ho rimpianti e, alla fine dei conti sono felice così.
Scrivo, perché questo non è stato un anno come gli altri... ma partiamo dall' inizio...
Era iniziato normalmente, sentivo solo una grande energia attorno a me, era un'energia positiva... meravigliosa.
Mi ha accompagnato per almeno metà anno.
Con estrema felicità, sono riuscita a ultimare la mia storia e ne ho iniziate altre due, seppure debba ammettere che l'ispirazione in quest'ultimo tempo, sia un po' scesa, rispetto allo scorso anno.
Poi bè, ho viaggiato senza allontanarmi troppo dal mio territorio, alla fine dei conti, non serve andare all'estero per vedere posti nuovi..
Siamo pieni di meraviglie, la natura stessa è una cosa fantastica, le piante, i fiori, la fauna cui la popola...
Inutile dire che facendo ciò, mi sono appassionata alla fotografia, mi piace molto fotografare l'ambiente circostante e immortalare il momento adatto.
Potessi lo farei come lavoro.
Quest'energia, mi ha fatto pure notare di non essere più "la ragazza invisibile"
Strano ma vero, ho ricevuto più attenzioni durante questi mesi rispetto a tutta la mia esistenza.
Settembre e ottobre è stato un bimestre con accadimenti uno consecutivo all'altro.
Ho preso un treno per Firenze, ma ne ho perso un altro... purtroppo, durante il nostro cammino, le persone vanno e vengono, c'è chi arriva per restare e chi per andarsene in un battito di ciglia.
Questi ultimi ci regalano attimi di felicità, tempo di un istante, come una stella cadente, bella, ti incanta, poi svanisce, portando con sé l'oscurità.
Dopo la felicità, arrivano i momenti bui, sta a noi decidere se combattere per la persona in questione oppure lasciare perdere, liberarsi di quel fardello.
Per me è stata come una liberazione.
Poi mi sono detta, ora piccola pausa prima di trovare la forza di ricominciare tutto da capo con un nuovo lui, eppure, nel giro di pochissimo è arrivato subito un altro.
Risultato?
Ho perso del tutto la testa per lui!
Purtroppo nulla è andato come sperato, e ha fatto più male rispetto alla storia avuta durante l'estate.
Cercavo stabilità ed equilibrio, fattori che non avevo trovato prima, eppure sentivo che con quest'ultimo le potessi avere.
Sembrava una bella persona, affidabile, dolce e carino da far paura.
Tuttavia il mio intuito fa schifo, gioca brutti scherzi e il ragazzo si è rivelato peggio di chiunque altro.
Però, mi è servito tutto come lezione, e, da ora in poi, so ciò che cerco e voglio in una relazione.
Sono diventata maggiormente consapevole di me e sono pronta a buttarmi verso il mio futuro e a nuovi inizi, il 2 023, per me è stato pure questo.
Durante questo iter, molte persone mi sono state vicine e mi hanno sostenuto e non posso che ringraziarle, hanno fatto del loro meglio e gliene sono del tutto grata.
C'è a chi non ho detto ancora niente, non perché non volessi coinvolgerla in tutto ciò, o perché non ci tenessi, anzi è l'amicizia più importante fatta virtualmente, non togliendo nulla agli altri e alle altre.
È perché non volevo si sorbisse i miei problemi di cuore e aggiungerne altri a quelli che lei sta patendo, e ora, dopo due mesi, mi è pure difficile rivelarle la verità.
In campo amoroso sono una vera frana, e per me questo è un problema, ma se un rapporto sentimentale è al capolinea, ancor prima di iniziare, non si può fare niente al riguardo.
Poi amare non è semplice come tutti credono.. molte mi dicono, se avessi un ragazzo, sarebbe meglio, sarei meno sola, mi coccolerebbe, mi vizierebbe... Ah sì?
Se esistesse seriamente il principe azzurro, ditegli di passare alla mia porta.
Credo, abbia sbagliato per l'ennesima volta il mio indirizzo, o magari è il navigatore che gli sta facendo fare il giro del mondo prima di raggiungermi, semmai riuscisse a giungere poi a destinazione... io, fossi in lui, mi fermerei in un'isola tropicale con una spiaggia da favola, ad oziare in riva al mare con un drink in mano.
E bene, così, diamo nuovamente la colpa alla tecnologia, che vuoi che sia, dobbiamo tutti avere un capro espiatorio.
No ragazze, l'amore non è per tutti, non è un gioco e non è semplice quanto si creda.
Bisogna prima amare sé stessi, combattere le proprie paure, ed è la cosa più difficile, poi iniziare a pensare per due.
La vita di coppia non è proprio come quella delle favole o dei film, lì tutto è perfetto, c'è la donzella che dev'essere tratta in salvo, l'uomo tutto d'un pezzo che corre in suo soccorso e con un bacio aggiusta e guarisce tutto.
No! Questa non è la realtà!
I cavalieri, come i principi azzurri, e i loro cavalli bianchi, non esistono!
Anzi, affermo che le donne di adesso sono più "uomini" degli uomini stessi.
Sembra un gioco di parole, lo so, ma non sto dicendo che la donna è diventata "maschia", ma il "sesso forte", risulta più rammollito del gruppo facente parte dei cromosomi XX, rispetto ai tempi che furono.
Ritengo che le donne siano più forti sotto tutti gli aspetti.
Quando stiamo male, troviamo la forza per fare tutto, ci alziamo a stento dal letto, ci rechiamo al lavoro, rincasiamo, ci dobbiamo occupare della casa e abbiamo da pensare a dover cucinare.
Lo facciamo e, sicuramente, a fine giornata, ci ritroveremo stremate, questo è vero.
Prendiamo un uomo invece, con una febbriciattola (37,00) hanno già bisogno di un'ambulanza ed équipe di medici e infermieri al suo cospetto, sennò guai. (ovviamente il mondo non è paese, non tutti sono così esagerati.)
Ad ogni modo, chi come me pensa sia presente ancora troppa disparità sociale?
Comunque, fatemelo fare un inchino a noi donne forti e a tutte quelle che hanno lottato e lottano tutt'oggi per avere i diritti uguali a quelli dell'altro sesso.
Tornando al discorso principale, no mie care, avere un compagno non allieta la vostra indifferente solitudine.
Inoltre, non capisco che cosa ci sia di così tanto triste nello stare soli, nella perenne "singletudine", l'importante è stare bene con sé stessi.
Perché, in una coppia bisogna avere rispetto, fiducia, bisogna essere disposti a fare dei sacrifici e a rinunciare a cose che amiamo ma al partner non piacciono, bisogna avere tempo, amore e pazienza da dedicarsi per conoscersi meglio.
In casi isolati, basta uno sguardo, basta passare una giornata insieme per innamorarsi di lui, il classico colpo di fulmine... ma non si può fare errore più grande di lasciarsi abbagliare da queste meravigliose lusinghe... perché non appena la conoscenza si amplia e scopri i segreti di cui voleva tenerti all'oscuro, lì le cose precipitano, ci si ritrova poi dentro ad un baratro.
Bisogna imparare a dire di "no", a mettere i paletti, dovessero servire, e, cosa ancora più importante, in caso di relazione "malata", per quanto doloroso possa essere, dobbiamo trovare le forze necessarie per rompere il legame.
Che alla fine, cosa migliore non possiamo fare, è un regalo che possiamo e dobbiamo farci, è per noi, è per la nostra salute... è per tornare a vivere.
Dobbiamo essere felici di ciò che siamo, di essere vivi.
Delle persone che ci stanno accanto, famigliari, amici reali e virtuali.
Dei nostri animali.
Termino, riportando il testo di questa canzone dei "One Republic",
"I owned every second that this world could give
I saw so many places
The things that I did
Yeah, with every broken bone
I swear I lived".
Ed è ciò che ho fatto io, seppure l'ultimo periodo sia stato più un giro su un ottovolante, sono felice comunque...
E ora, stando qui a piegare una pila infinita di mutande (uomo/donna che siano) e un numero altrettanto indefinito di canotte, canticchiando le canzoni che danno in radio durante l'orario lavorativo, vi lascio, sperando che l'ispirazione mi folgori presto, con l'auspicio di poterci trovare a breve con qualche nuova idea e storia... ma non lo faccio prima di aver ringraziato questo 2 023, pronta a cogliere a braccia aperte, il mio futuro, sperando di poter avere un briciolo di fortuna in più (la stessa che auguro a tutti voi).
La vostra
𝒐𝒉_𝒎𝒚_𝑫𝒂𝒓𝒗𝒊𝒍𝒍
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