2.8

🔞🔞🔞🔞🔞

Jimin si guardò un'ultima volta allo specchio, sistemandosi nuovamente i capelli e prendendo un profondo respiro.

Non sapeva perché fosse in ansia, avevano avuto altri appuntamenti in un mese di relazione, forse voleva semplicemente essere il più perfetto possibile per festeggiare appunto il loro primo mese insieme.

Prese il giacchetto di pelle e lo indossò, per poi uscire dala sua stanza e trovarsi davanti sua madre.

"Si può sapere dove vai vestito così bene o è un segreto?" disse osservandolo dalla testa ai piedi.

"Stai insinuando che di solito non mi vesto bene?" fece lui incrociando le braccia al petto, fingendosi colpito.

"Non ho detto questo"

"Te l'ho detto, esco con Hoseok, Yoongi e altri due che non conosci" disse cercando di mantenere lo sguardo fermò nei suoi occhi.

"Mh, e dove andate?" chiese ancora lei.

Jimin sbuffò. "Andiamo a mangiare qualcosa in centro, Yoongi ha la macchina, tranquilla. L'hai conosciuto, e anche Hoseok, puoi fidarti?"

"Sì, è inutile dirti a che ora tornare perché faccio il turno di notte quindi non lo saprò mai, e di sicuro non tornerai prima dell'una e mezza, immagino" disse poggiandosi allo stipite della porta.

"Quindi tu esci per quell'ora?" domandò il ragazzo.

"Sì, attacco alle due e mezza e per arrivare all'ospedale ci vuole un po', lo sai" rispose lei.

"Va bene, vai a letto allora, così ti riposi un po'"  disse Jimin accarezzandole un braccio. "E mi raccomando, stai attenta per strada, okay?"

"Jimin, sono io tua madre, non tu la mia" rise lei guardandolo con dolcezza.

"Lo so ma mi preoccupo sempre per te" replicò lui imbronciandosi.

"Lo so piccolo, ma non preoccuparti, se vuoi ti mando un messaggio, dato che sarai sicuramente sveglio" sorrise la donna accarezzandogli una guancia.

"Va bene, ora vado oppure faccio tardi"

Lei annuì e gli lasciò un bacio sulla fronte.

"Sei bellissimo, ora vai" gli disse poi, spingendolo quasi fuori di casa.

Allora Jimin uscì e si chiuse la porta alle spalle, scendendo velocemente le scale Dino al portone del palazzo.

Un'aria abbastanza fredda lo fece rabbrividire, e si strinse nel suo giacchetto di pelle quasi istintivamente.

Cercò la macchina blu di Yoongi con lo sguardo e la vide in lontananza, così si avvicinò ad essa con passo veloce.

Appena fu abbastanza vicino scorse una chioma castana uscire dalla macchina con uno zainetto sulle spalle, e lo guardò confuso.

"Uh?" Si disse.

"Oh, hey Jimin! Ciao" un tenero sorriso rettangolare si aprì sulle labbra del ragazzo, decisamente più alto di lui.

"Ciao Taehyung, come mai da queste parti?" Domandò Jimin salutandolo.

"Il tuo caro ragazzo mi ha accompagnato, devo passare da mio cugino che abita a dieci minuti da qui, dato che Yoongi mi ha dato buca vado da lui per una serata di video games e cibo spazzatura" ridacchiò guardando il moro che scendeva dall'auto.

Yoongi si schiarì la gola, sistemandosi la giacca che indossava. "Mh..ci sarei anch'io Jimin"

Il minore voltò lo sguardo verso di lui, rimanendo senza parole a tutta quella meraviglia.

Era così elegante...

E sexy.

Oh se era sexy.

"Ciao Yoon" sorrise allora, sporgendosi per un bacio, ma l'altro si scansò.

Un leggero broncio si formò sulle labbra di Jimin, confuso ed estremamente voglioso di baci e attenzioni.

"Non ti eri neanche accorto di me" lo spinse via Yoongi.

"Che? No, ho solamente visto prima Taehyung e ci ho-" si bloccò. "Dai hyung...perdonami, voglio un bacio..." disse poi facendo il labbruccio.

Yoongi alzò gli occhi al cielo. "Non puoi comprarmi così, non è giusto"

"Non è giusto che tu non voglia salutarmi, invece" incrociò le braccia al petto il minore.

"Certo che voglio salutarti piccolo" cedette infine il moro, prendendolo per i fianchi e avvicinando il viso al suo.

"Dio, mi sta venendo il diabete, è meglio che vada" disse Taehyung con voce profonda.

Jimin arrossì e nascose il viso contro il petto del maggiore, in imbarazzo.

"Yah sì, vattene coglione" lo insultò Yoongi.

"Coglione ci sarai, stronzo" ribatté il più alto, facendo ridere Jimin.

"Vaffanculo" rispose ancora il maggiore.

"Ti voglio bene anch'io" sorrise Taehyung guardandolo. "Beh, vi lascio soli, buona serata!"

"Grazie" disse flebilmente Jimin.

"Oh e mi raccomando, usate precauzioni!" aggiunse mentre si allontanava.

Jimin trasalì e sentì il proprio viso diventare viola dall'imbarazzo, voleva sotterrarsi vivo, ma si strinse solamente di più al maggiore, incapace di guardarlo.

Era estremamente imbarazzante quella situazione.

"Fottiti!" urlò Yoongi al suo migliore amico.

Allora Taehyung si girò, iniziando a camminare all'indietro con un sorrisetto in volto.

"Quello è il tuo compito con lui!" disse indicando Jimin, per poi fare l'occhiolino e rigirarsi divertito.

"Aaaaaish" urlò esasperato Jimin, stavolta coprendosi il viso con le mani.

Ma perché doveva imbarazzarsi così tanto?

Sentì Yoongi ridere leggermente, per poi cercare di togliergli le mani dal viso ed osservarlo.

"Dai Jimin, non essere imbarazzato, fatti guardare piuttosto, non ne ho avuto ancora la possibilità" disse poi facendogli alzare lo sguardo.

Lo osservò a lungo, osservò ogni suo dettaglio, ogni minima cosa di lui.

"Dio, sei davvero meraviglioso" disse poi accarezzandogli una guancia.

Jimin si morse il labbro e distolse lo sguardo. "Uhm...grazie"

"Posso avere un bacio? Sai, oggi non ci siamo visti per niente..." fece allora Yoongi.

"Mh..."

"E dai piccolo, lo volevi anche tu no?" cercò di convincerlo, avvicinandolo a sé e poggiandosi alla macchina.

Jimin sbuffò ed alzò gli occhi su di lui, per poi alzarsi leggermente in punta di piedi e posare le sue morbide labbra su quelle del maggiore.

"Decisamente meglio" disse poi il moro.

"Anche...anche tu sei bellissimo, hyung" arrossì Jimin, guardandolo timidamente.

Yoongi sorrise soddisfatto. "Ma grazie piccolo" disse lasciando un bacio sulla sua fronte.

"Ora monta in macchina, andiamo a festeggiare il nostro primo mese" disse infine, lasciando la presa sui suoi fianchi e permettendogli di salire sulla macchina.

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"Ti ringrazio per questa serata, Yoongi" disse il biondo allacciando le braccia al suo collo e baciandogli la bocca.

"Grazie a te piccolo" rispose lui appoggiando la fronte sulla sua con un piccolo sorriso.

"Sono stato davvero bene ed il cibo era molto buono, però la prossima volta pago io, okay?" propose Jimin scostandosi.

"Sì sì, poi si vedrà" disse il moro liquidandolo con un gesto della mano.

"Vuoi chiudere la macchina e accompagnarmi fino a casa o vuoi che te la rubino?" ridacchiò poi, stando attento a non rischiare di perdere l'equilibrio.

"Oh giusto ma- Aish, hai bevuto mezzo bicchiere di vino Jimin, cristo santo, non reggi proprio niente" esclamò Yoongi afferrandogli il braccio.

"Non è vero" fece un broncio.

Yoongi chiuse la macchina e si girò verso di lui, aprendo un pacchetto di sigarette e portandosene una alle labbra.

"Si che è vero, hai gli occhi lucidi, ti gira la testa e..." accese la sigaretta. "Stai ridendo da venti minuti, a parte il nostro momento romantico e pieno di baci di due minuti fa"

Aspirò il fumo, chiudendo gli occhi e godendosi quella sensazione, per poi girare la testa e buttarlo fuori.

Jimin sbuffò. "Mi abituerò prima o poi"

Yoongi lo osservò. "Ah no, non ho intenzione di assisterti mentre vomiti un'altra volta"

"Yah! Era...ugh...avevo esagerato, con te non lo farei" arrossì Jimin, giocando con le sue dita, in imbarazzo.

"Certo che no, se mai ci ubriacheremo insieme non ti permetterò di esagerare, anche perché poi dimenticheresti tutto e..." si avvicinò al suo orecchio. "Non sarebbe più divertente, no?"

Jimin arrossì ancora di più e lo spinse via, provocandogli una risata.

"Che ho detto di male?!" esclamò Yoongi.

"Sei un...un pervertito" abbassò lo sguardo Jimin.

"Io? Non ho detto nulla di esplicito, sei tu quello che pensa sempre male" ribatté il maggiore.

"Ah, lascia stare, mi accompagni fino al portone o no?" Scosse la testa il biondo.

Yoongi annuì, aspirando nuovamente la nicotina, per poi buttarla fuori, sul viso di Jimin che iniziò a tossire.

"Stronzo"  borbottò lui scansandosi ed avviandosi verso casa.

Il maggiore lo raggiunse a passo veloce e gli afferrò la mano, ridendo leggermente. "Che c'è, ora non mi baci più se fumo?"

"Già, forse sarebbe un modo per farti smettere di fumare" alzò gli occhi al cielo Jimin, prendendo le chiavi di casa.

"Nah, non resisteresti neanche un giorno, posso scommetterci" lo guardò Yoongi.

"Guarda che è un brutto vizio eh" incrociò le braccia al petto.

"Quale, quello di baciarmi?" disse l'altro con un sorrisetto, per poi gettare a terra la sigaretta ormai consumata ed afferrare i suoi fianchi per attirarlo a sé.

Jimin scosse la testa e poggiò la fronte sulla sua spalla, quasi a nascondersi dal suo ragazzo.

Ma Yoongi, insoddisfatto da quel bacio mancato, con due dita abbassò il colletto della maglia che il minore indossava ed avvicinò le labbra al suo collo, lasciando una serie di piccoli baci su di esso.

Quel gesto fece rabbrividire Jimin, che decisamente sorpreso, si strinse a lui chiudendo gli occhi.

Dire che quel tocco così delicato e allo stesso tempo quasi...erotico, lo faceva impazzire era dire poco.

"Hyung..." mormorò, troppo in imbarazzo per fare altro.

"Dimmi piccolo" disse lui di rimando. "Perché tremi?"

"Ho...ho freddo" arrossì ancora Jimin, mordendosi il labbro. "Vuoi...io uhm...sal-salire..?"

Yoongi sorrise leggermente. "Cosa?"

"Vuoi salire...?" Deglutì, non riuscendo neanche a capire da dove venisse tutto quel coraggio.

"Non vorrei disturbare, Jimin" rispose lui allontanandosi leggermente per osservare il suo ragazzo.

"No uhm..mamma ha il turno di notte" abbassò lo sguardo mordendosi il labbro inferiore.

"Mh...va bene allora, andiamo"

Jimin annuì e gli prese la mano timidamente, avvicinandosi al portone del suo palazzo ed entrando dentro.

Yoongi lo seguì sulle scale, fino ad arrivare al secondo piano, davanti alla porta di casa.

"Dimmi che hai dei dolci in casa perché ne ho tanta voglia" disse mentre l'altro apriva la porta ed accendeva la luce.

"Mh...credo di sì, puoi vedere in cucina, io vado a lavarmi le mani" fece Jimin poggiando le chiavi sul tavolo.

Yoongi annuì e si recò in cucina, aprì la dispensa e trovò con piacere dei biscotti alle mele.

Sorrise soddisfatto e prese il pacchetto, per poi uscire e raggiungere la camera del minore, poggiandoli sul letto.

Poi andò in bagno anche lui per lavarsi le mani, lasciando uscire il più piccolo.

"Mia madre tornerà per le undici e mezza a casa, domattina, ti va di dormire con me?" domandò Jimin guardandolo in imbarazzo.

"Mh? Solo se non è un problema, piccolo" rispose Yoongi asciugandosi le mani ed avvicinandosi a lui.

Il biondo scosse la testa e gli prese la mano, tirandolo verso la camera ed aprendo l'armadio.

Tirò fuori gli stessi pantaloni e la maglietta che si era messo Yoongi tempo prima, e glieli porse, per poi fargli segno di sedersi sul letto accanto a lui.

"Vuoi le coccole?" Ridacchiò il moro avvicinandosi a lui.

Jimin scosse la testa, lo sguardo basso.

"Un bacio?"

Ancora una volta Jimin negò.

"Tanti baci?" Insistette Yoongi, e allora Jimin annuì.

Allora si sporse verso il maggiore e finalmente lo baciò, sentendolo sorridere sulle sue labbra.

Poi successe tutto in un istante, e Jimin si ritrovò a cavalcioni su di lui, le loro bocche che si scontravano ripetutamente.

Okay, Jimin era decisamente voglioso di fare qualcosa, e quel qualcosa non era un semplice baciarsi.

"Jim-Jimin, aspetta, fermati" cercò di dire Yoongi, con il respiro affannato.

"Cosa?"

"Che stai facendo?" fece portando le mani sui suoi fianchi.

"Io...ecco..."

"No, no Jimin, assolutamente no"

Il minore abbassò lo sguardo arrossendo, rimanendo decisamente male. "Perché no..? Non vuoi farlo? Pensi che sia troppo piccolo vero? Pensi che non sia pronto e che non-"

Yoongi lo bloccò portando una mano sulla sua bocca. "Woah, fermati, non ho detto questo, certo che voglio farlo, ma non ho nulla con me, e sinceramente non è proprio mia intenzione farti soffrire più del dovuto" disse accarezzandogli una guancia.

Jimin arrossì leggermente, essendo però felice che il maggiore si preoccupasse per lui.

"Io però..." si morse il labbro. "Cioè vorrei...vorrei fare qualcosa per te..."

Yoongi lo guardò intensamente, per poi sorridergli.

Non voleva che si sentisse obbligato a fare qualcosa, voleva che succedesse tutto con calma, quando sarebbe arrivato il momento.

Non aveva fretta, non con lui.

Si era ripromesso di farlo sentire a suo agio con lui, di farlo sentire bene, poiché aveva davvero perso la testa per quel ragazzo così piccolo, timido e dolce, e l'ultima cosa che voleva era farlo stare male.

Pensò e ripensò a ciò che avrebbe dovuto fare, ma il più piccolo sembrava davvero intenzionato a far qualcosa, così sospirò leggermente e lo guardò.

"C'è qualcosa che puoi fare, Jimin" disse. "Che possiamo fare"

Jimin lo guardò titubante. "Cosa?"

"Puoi toglierti i pantaloni, Jiminie?" richiese il maggiore osservandolo.

Lui annuì, domandandosi quali fossero le sue intenzioni, cosa volesse fare.

Poi si spostò per fare ciò che Yoongi gli aveva chiesto. "Non...non guardarmi..."

"Sul serio Jimin? Sei il mio ragazzo, ti ho spogliato quando eri incosciente due mesi fa, e inoltre ti ho fatto un pompino quattro giorni fa" rise leggermente Yoongi.

Il biondo si lamentò contrariato mentre si sfilava i pantaloni, rimanendo con i boxer, coperti di poco dalla maglietta.

"Toglili anche a me" disse poi il maggiore, prendendogli la mano.

"Devo...devo toglierli anche a te?" Chiese mordendosi l'interno guancia.

Yoongi annuì, accarezzandogli la mano con il pollice, per poi lasciarla ed osservarla mentre andava a slacciare timidamente il bottone dei suoi pantaloni neri.

Stava per impazzire, se lo sentiva.

I pantaloni gli vennero tolti con lentezza, Jimin era decisamente impacciato nei movimenti, eppure era proprio quello che gli piaceva di più: la sua inesperienza e la sua timidezza in quel genere di situazioni.

"C-che devo fare ora?" domandò torturandosi le sue piccole mani.

"Per prima cosa devi rilassarti Jimin, sei troppo teso, ci siamo solo noi due qui, sono io, devi fidarti di me" disse Yoongi accarezzandogli una coscia.

"È che io non...non ho mai fatto nulla e-"

"Lo so piccolo, per questo voglio che tu sappia che non ti giudicherò, anzi, sono più che felice di essere parte delle tue prime esperienze Jimin, quindi per favore, prova a rilassarti, okay?" fece il moro guardandolo negli occhi.

Jimin annuì e prese un respiro profondo.

"Bene, siediti qui, come prima" indicò le sue gambe con una mano.

Il più piccolo fece come richiesto e tornò a guardarlo, in attesa di altre richieste.

"Un pochino più avanti.." Yoongi lo osservò mentre seguiva le sue istruzioni. "Perfetto, ora abbassati e baciami"

Jimin si chinò verso di lui e poggiò le labbra sulle sue, chiudendo gli occhi a quel piacevole contatto.

Sentì i propri fianchi venire sfiorati dalle grandi mani di Yoongi, che poi scesero a stringere il suo sedere, spingendolo verso di sé, allora un sospiro gli uscì dalle labbra quando percepì la sua erezione scontrarsi con la propria da fuori il tessuto dei boxer.

Il più grande non poté fare a meno di sorridere a quella reazione, e ancora una volta fece quel movimento.

"H-hyung" ansimò il biondo.

"Che c'è? Non ti piace?" domandò lui puntando lo sguardo nel suo.

"S-sì..." abbassò gli occhi.

"Allora tirati su e continua" disse Yoongi a bassa voce, sfiorandogli il viso con la punta delle dita.

Jimin annuì, ormai ipnotizzato e ricordando ciò che il maggiore gli aveva detto.

Doveva lasciarsi andare, era il suo ragazzo, e se questo era ciò che voleva, allora lo avrebbe fatto stare bene.

Capì cosa il maggiore desiderasse, allora poggiò le mani sul suo petto e mosse i fianchi con lentezza, sentendo il suo sedere, fasciato dai boxer, strusciare contro l'erezione dell'altro.

Cercò di osservare l'espressione di Yoongi per capire se stava facendo qualcosa di sbagliato, e lo vide con gli occhi chiusi ed il respiro più accelerato.

Ormai i boxer stavano diventando più dolorosi che fastidiosi per entrambi, e Yoongi se ne stancò.

"Toglili, ti prego" disse infatti.

Jimin annuì vigorosamente, ormai troppo eccitato, e senza neanche pensarci fece ciò che entrambi volevano.

La timidezza era finalmente scomparsa, lasciando il posto alla voglia di donare e ricevere piacere, così si sedette nuovamente sull'altro, ricominciando a far strusciare il sedere contro il suo membro eretto.

"Cristo Jimin, stai andando perfettamente" disse Yoongi portando le mani ai suoi fianchi per sfilargli l'ultimo indumento rimasto.

Jimin lasciò che l'altro lo osservasse, ma voleva osservare anche lui, quindi, preso da un impeto di coraggio ed eccitazione, gli slacciò la camicia velocemente.

Continuò a muovere il bacino, sentendosi pervaso da tutto ciò che stava accadendo.

Lo stava davvero masturbando in quel modo? Quasi a simulare un vero e proprio atto sessuale?

Dio, era così eccitante e piacevole che Jimin inclinò la testa all'indietro, con un gemito.

Yoongi si morse il labbro così forte da rischiare di far uscire del sangue, ciò che aveva davanti ai suoi occhi era esattamente tutto ciò che desiderava.

Le guance di Jimin erano rosse, i suoi occhi chiusi e le labbra semi aperte dalle quali uscivano sospiri e ansiti.

Yoongi non era neanche capace di quantificare la sua voglia di possederlo in quel momento, ma si trattenne e si godette quel che gli stava donando, in maniera maledettamente perfetta e sensuale.

Perché Jimin era così, un miscuglio di bellezza, semplicità e sensualità che lo rendevano perfetto agli occhi di Yoongi, che si ritrovò a pensare di essere stato benedetto da Dio per avere al suo fianco un vero e proprio angelo caduto dal cielo.

"Cazzo, sei...sei bellissimo" disse così piano che Jimin stentò a sentirlo.

"Tu lo sei h-hyung" cercò di dire lui, continuando a strofinare delicatamente le mani sul suo torace.

Il maggiore, capendo di star raggiungendo il suo limite, portò una mano al suo membro e la mosse attorno ad esso, facendo gemere il più piccolo.

"O-oh Dio Yoon-" si bloccò, incapace di continuare la frase, e strinse il labbro inferiore tra i denti.

"Non fermarti Jimin, per favore" supplicò lui, velocizzando i movimenti della sua mano.

L'altro scosse la testa, sentendo gli occhi iniziare a farsi lucidi, riempiendosi di lacrime.

"Y-Yoongi aspetta, rall-rallenta, non sono abituat-" non fece in tempo a dirglielo che il piacere lo travolse.

Inarcò la schiena ed affondò le unghie nella sua pelle, per poi raggiungere l'orgasmo con un gemito acuto.

Yoongi non resistette più a quella vista, e lo seguì a sua volta, stringendo le mani attorno alle sue cosce.

Solo allora Jimin si adagiò stremato sul suo petto, chiudendo gli occhi.

Se sono stanco ora cosa farò quando...?

Si chiese.

"Scusami piccolo, non sapevo che fossi così uhm...delicato con te stesso" disse Yoongi accarezzandogli la schiena.

"No è solo che...non lo faccio spesso, quindi quelle poche volte non...non riesco proprio ad andare più veloce..." arrossì e nascose il viso contro il suo collo.

"Sei così tenero e innocente che quasi mi dispiace farti fare queste cose" ridacchiò l'altro. "Sei stato bravissimo comunque, sul serio"

"Mh..." mugugnò lui assonnato.

"Dai Jimin, alzati, dobbiamo pulirci e ugh...credo di aver sporcato le lenzuola" fece poi Yoongi.

Jimin si spostò, alzandosi dal letto ed afferrando i boxer per coprirsi, troppo timido per girare nudo per casa.

"Ci butto la Coca-Cola sopra e dico a mamma che mi è caduta" disse poi.

Yoongi inarcò un sopracciglio. "La...la Coca-Cola?"

"Sì, spesso mi vedo dei film qui e mangio schifezze, a volte capita che mi cada qualche bevanda sul letto, imbranato come sono" disse grattandosi la nuca.

"Oh beh..." Yoongi fece spallucce e si alzò. "Possiamo farlo domattina quando ci svegliamo?" Fece andando verso il bagno.

"Sì ma dovremo svegliarci in tempo, perché mia madre alle undici sarà a casa" lo raggiunse Jimin.

"Va bene, ci svegliamo alle otto così stiamo un po' insieme a coccolarci e poi cambiamo le coperte, perché sono davvero stanco, quindi ora pulisco e basta"

Jimin annuì e si sciacquò mani, viso e torace, per poi prendere della carta e bagnarla con poca acqua.

Finalmente pulirono il lenzuolo per quanto potevano ed indossarono le cose per la notte, infilandosi sotto le coperte.

"Vieni qui" disse Yoongi prendendogli un braccio.

Jimin annuì e spense la luce, per poi avvicinarsi a lui e venire inglobato dalle sue braccia.

"Grazie per questa serata bellissima hyung" disse a bassa voce. "Intendo tutto, dalla cena a...questo"

"Grazie a te piccolo" sorrise lui lasciando un bacio tra i suoi capelli. "Buonanotte"

"Notte notte Yoongi" rispose teneramente Jimin, per poi crollare in un sonno profondo.




Okay so, ho 11 storie in corso, e questo è il capitolo più lungo che abbia mai scritto.
3400 parole, e più della metà sono dedicate allo smut uwu, porcellini i nostri Yoonmin :P
Btw oggi sono stata al romics e ho comprato delle cosine, ed ho incontrato una ragazza con maglietta e mascherina dei Bangtan che osservava la mia cover con Jiminie ahahaha PLUS ama anche lei gli Yoonmin e beh che dire, se leggi questa storia SCRIVIMI AHAHAAH
Boh, come vi è sembrato il capitolo? :))
Spero bello
All the love xx
Clau

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