1.5

Erano le dieci di sera quando il campanello di casa di Jimin suonò.

"Vado io mamma!" urlò lui dalla sua stanza, per poi correre ad aprire la porta.

Hoseok si presentò sorridente come al solito di fronte a lui.

"Ciao hyung" salutò Jimin sorridendo.

"Hey Chim!"

"Vieni, entra" Jimin si spostò per dare accesso all'altro in casa sua. "Seguimi, prima mia madre vuole conoscere il mio unico amico qui"

Hoseok rise piano ed annuì, seguendo il più piccolo verso la cucina.

La mamma di Jimin, una donna di quarant'anni, si girò verso i due, poggiando sul tavolo il canovaccio che aveva tra le mani.

Subito sorrise alla vista di Hoseok, quel ragazzo era in grado di trasmettere felicità a chiunque.

"Salve signora, io sono Hoseok, compagno di scuola nonché amico di Jimin" si presentò porgendole la mano.

Lei la strinse. "Per me è un piacere conoscerti Hoseok, sono contenta che mio figlio abbia fatto amicizia"

"Già, lo sono anche io, è timido, ma davvero gentile" disse lui guardandolo.

"Allora, dove andrete stasera di bello?" chiese poi la donna curiosamente.

"Oh, penso che faremo un giro per la città insieme, così gli faccio conoscere altri posti, dato che per un mese è rimasto solo in questa zona, e poi andremo a mangiare una bella crepes, se per lei non è un problema" spiegò Hoseok.

"Certo che no, mi fa piacere che esca finalmente di casa" ridacchiò leggermente lei. "Ora andate, non vi disturbo più, vado a riposarmi prima di andare a lavoro"

"Arrivederci signora" fece allora il maggiore, con un piccolo inchino.

Jimin gli fece segno di seguirlo ed entrarono in camera sua.

"Scusa se c'è un po' di disordine, ma sono arrivati altri pacchi da Busan pochi giorni fa e ancora non ho avuto tempo di sistemarli" fece Jimin grattandosi la nuca imbarazzato.

"Tranquillo Chim, ti assicuro che la mia è di gran lunga più incasinata della tua, e non sono arrivati degli scatoloni pochi giorni fa" rise Hoseok, contagiando anche il minore.

Poi appoggiò la busta con i suoi vestiti sul letto di Jimin e lo osservò.

"Dunque...fammi vedere cos'hai nell'armadio"

"Uno scheletro" rispose di getto Jimin.

Hoseok lo guardò stupito. "Hai davvero appena fatto una battuta? Cavolo, non me l'aspettavo" rise poi.

"Hey, guarda che so essere anche simpatico" si imbronciò Jimin, trattenendo un sorriso.

Il maggiore scosse la testa ridendo.

"Posso?" chiese poi avvicinandosi all'armadio.

Jimin annuì, sedendosi sul letto e dondolando leggermente le gambe.

"Bene...uhm..." rovistò nei cassetti e tra le stampelle. "Okay, proviamo...questi!"

Si rigirò, mostrando a Jimin una semplice camicia tendente all'azzurro e dei pantaloni scuri che era solito mettersi per andare a scuola.

"Me li metto?"

"M-mh, ora vai in bagno e metti questi, vediamo come ti stanno" glieli porse.

Jimin prese gli indumenti e corse velocemente in bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

Si sfilò la felpa che aveva, facendo lo stesso con i pantaloni della tuta, per poi indossare i vestiti che Hoseok gli aveva proposto.

Si chiese perché non avesse mai utilizzato quella camicia, ma poi si rispose da solo.

Se non esco mai che la metto a fare?!

Uscì dal bagno, e trovò Hoseok seduto sul letto, lo sguardo sul pavimento.

"Hobi?" lo chiamò.

Lui alzò la testa e lo osservò con attenzione, mettendolo in soggezione.

"Uhm...no, ho capito, usiamo i miei vestiti" liquidò il suo outfit con un gesto della mano.

Jimin sbuffò, osservando il maggiore tirare fuori vari indumenti.

"Hyung, non mi staranno grandi? Insomma...sei più alto di me" fece Jimin.

"Non credo, la nostra differenza di altezza non è poi così tanta, tieni, metti queste cose" rispose lui.

Il biondo annuì per poi tornare in bagno ed indossare ciò che Hoseok gli aveva prestato.

L'outfit era abbastanza simile, e gli indumenti calzavano alla perfezione sul suo corpo minuto.

Si chiese come fosse possibile, dato che Hoseok era più alto di lui, ma in quel momento non gli interessò molto.

I pantaloni aderivano alle sue gambe magre ma muscolose, erano attillati e avevano vari strappi in delle zone, mentre la camicia aveva qualcosa di diverso da quella che aveva indossato precedentemente.

Era grigia, il suo tessuto era lucido, ed era decisamente troppo scollata: arrivava quasi a metà del suo torace.

"Hyung, non posso metterla..." disse a bassa voce, uscendo dal bagno.

"Perché no?" chiese Hoseok. "Oh cavolo Park..."

"Che c'è?" arrossì Jimin.

"Sei un gran figo, ti sta benissimo, devi mettere queste cose, assolutamente" si alzò l'altro.

"No aish, questa roba è troppo scollata" si lamentò Jimin, gesticolando con le mani.

"E allora? Stiamo andando a ballare Jimin, vuoi venire con un maglione che ti arriva al collo, per caso?" Hoseok inarcò un sopracciglio.

"No hai ragione..."

"Bene, tua madre dorme giusto?"

"Sì, deve svegliarsi tra un paio d'ore per andare a lavoro...perché?"

Il maggiore sorrise. "Perfetto, allora siediti qui affianco a me"

"Che vuoi fare?" impallidì Jimin.

"Tu siediti e basta" ordinò l'altro.

Jimin obbedì, e si sedette accanto a lui.

"Okay, ora ti faccio diventare ancora più figo di quanto tu già sia" tirò fuori dalla busta una pochette.

"C-che cos'è...?" chiese il biondo titubante.

"Trucchi, Jiminie" sorrise lui.

"Trucchi...? Perché dovresti truccarmi?"

"Perché, mio caro Jimin, il trucco attrae un sacco"

"Ma io non..."

"Aish, zitto e lasciami fare" lo interruppe Hoseok.

E Jimin si zittì, lasciandolo fare.

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"Questi sono Namjoon e Seokjin hyung, ragazzi lui è Jimin, il mio amico dell'accademia di cui vi parlavo" fece Hoseok allacciando la cintura di sicurezza.

"Uhm...piacere" sorrise imbarazzato Jimin.

"Piacere mio Jimin" quel Namjoon rispose al sorriso.

"E anche mio" rispose Seokjin, intento a guidare la macchina.

Sembravano simpatici, almeno a primo impatto.

Arrivarono davanti al locale in pochi minuti, e Seokjin, quello che doveva essere il pu grande dei quattro, si avvicinò al buttafuori.

"Siamo tutti insieme e maggiorenni" gli disse.

"Mh...lui non l'ho mai visto" il ragazzo indicò Jimin con il mento.

Il biondo deglutì, infondo lui era ancora minorenne.

"Avanti, ci conosci da tanto ormai, fidati no?"

"Va bene, passate, dai" alzò gli occhi al cielo quello.

Jimin era in ansia, non era mai entrato in un luogo del genere, e non appena vi mise piede i suoi occhi si spalancarono.

Gente che ballava, corpi sudati appiccicati tra di loro, cocktail, fumo.

Si pentì subito di aver accettato la proposta di Hoseok.

Non si aspettava certo un luogo tranquillo, ma neanche così caotico come quello.

"Hobi, resta vicino a me, ti prego" disse al suo orecchio, stringendo la mano attorno al suo braccio.

"Ma certo Jiminie, vieni, andiamo a prendere qualcosa" sorrise lui.

Jimin lo seguì, non azzardandosi a lasciare il suo braccio neanche per un istante, fino ad arrivare al bancone.

"Allora Chim, cosa vuoi?"

"Coca Cola...?" rispose lui titubante.

Seokjin scoppiò a ridere, portandosi una mano alla bocca, mentre gli altri due sorrisero solamente.

"C-che ho detto di male...?" disse Jimin, arrossendo.

"Jiminie, qui non puoi chiedere Coca Cola o Sprite, ma un cocktail" spiegò Hoseok.

"Ma...sono minorenne"

"E allora? Sai quanti minorenni sono presenti qui? Tanti, credimi. Avanti, cosa vuoi prendere?"

"Non lo so, insomma, non ho mai..." abbassò lo sguardo, sapeva che non fosse giusto ciò che stava per fare.

"Allora ti faccio fare qualcosa di leggero, mh?" disse Hoseok.

"O-okay" mormorò il biondo.

"Perfetto, voi il solito?" Si rivolse agli altri due.

Seokjin e Namjoon annuirono e Hoseok si girò verso il barista.

"Un cosmopolitan, una piñacolada, e due margarita, grazie" sorrise leggermente.

Il ragazzo dietro il bancone annuì e andò a preparare i cocktail.

"Uhm...che devo prendere?" domandò Jimin al maggiore.

"Piñacolada Jiminie, è fruttato e non è affatto pesante, c'è il succo d'ananas e crema di cocco" spiegò l'altro.

Il biondo annuì leggermente e aspettò che il ragazzo portasse i cocktail, prima di prendere il suo.

Lo assaggiò, assaporandolo.

Non si sentiva molto il sapore dell'alcol, veniva soprastato da quello del succo d'ananas, che era davvero dolce e buono.

"Mi piace hyung" affermò mentre andavano a sedersi su un divanetto.

"Vuoi assaggiare il mio?" chiese Hoseok mettendosi comodo.

"Cosa c'è?"

"Succo di lime e mirtillo, e vodka ovviamente" fece porgendoglielo.

Jimin avvicinò la cannuccia alle labbra e ne bevve un sorso, per poi stringere gli occhi.

"Cavolo, brucia" si lamentò, facendo ridere il maggiore.

"Sì, è abbastanza pesante questo"

"Dove sono Seokjin e Namjoon hyung?" chiese poi Jimin.

"Oh, saranno andati a ballare e a strusciarsi l'uno sopra l'altro per tutta la serata" Hoseok fece spallucce.

"Sono...?"

"Stanno insieme da qualche mese, sì, è un problema per te?"

"N-no, certo che no..." mormorò Jimin.

Come poteva essere un problema se anche lui era gay?

Jimin iniziò a percepire la sua testa più leggera, e che girava leggermente.

Insomma, quel cocktail era leggero, ma era la prima volta che dell'alcol entrava nel suo piccolo corpo, pensò fosse normale.

"Hobi hyung, puoi dirmi dov'è il bagno?" chiese quasi urlando al suo orecchio.

"Sì, è lì giù, vicino al deejay" indicò.

Jimin annuì, appoggiò il cocktail ormai concluso sul tavolino e si alzò.

Aveva bisogno di sciacquarsi il viso e svegliarsi un po'.

Si diresse subito verso i lavandini ed aprì l'acqua fredda, portandola al viso e sospirando di piacere, per poi alzare lo sguardo sullo specchio.

Si allungò per prendere un fazzoletto di carta, ma scoprì una ragazza all'angolo del bagno.

Stava...gemendo? Sì, decisamente lo stava facendo.

Jimin si nascose imbarazzato, per poi affacciarsi leggermente, per notare che i suoi capelli venivano tirati, mentre lei si muoveva a causa delle spinte che riceveva.

Si affacciò ancora di più, e preferì non averlo mai fatto, perché sentì il suo cuore spezzarsi in mille parti.

C'era un ragazzo dietro di lei.

E quel ragazzo era Yoongi.



Non ammazzatemi per favore, ma c'era bisogno di un po' di angst rip, Jiminie Ora ha il cuoricino a pezzi :(
I'm sorry my babies
Mi farò perdonare lo giuro.
All the love xx
Clau

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