1.4

"Hey Kookie!" Esclamò Jimin girandosi a pancia sotto sul suo letto.

"Chim" un grande sorriso si aprì sulle labbra dell'altro. "Mi manchi tanto"

"Anche tu..." disse il biondo guardando il proprio migliore amico dal piccolo schermo del suo cellulare.

"Come va hyung?" domandò l'altro poggiando la testa contro la sua mano.

"Bene ma potrebbe andare meglio"

"Sempre quel Doyun a darti fastidio?"

Jimin sospirò, annuendo leggermente.

"La mia angoscia è causata solo da lui, per il resto sto bene, insomma, mi manchi tu, mi manca Busan ma qui è davvero bello, gli insegnanti bravissimi e l'accademia è davvero figa" spiegò poi.

"Sono contento per te Jiminie, te lo sei meritato davvero"

Jimin sorrise dolcemente. "Grazie Kook"

"E invece quel ragazzo lì uhm...com'è che si chiamava?" fece pensieroso il minore.

"Yoongi?"

"Sì, lui" annuì l'altro.

"Oh...credo proprio di essermi preso una cotta" arrossì Jimin.

"Non ci vuole un genio a capirlo, l'ho fatto io che sto a chilometri di distanza" rise Jungkook.

"È solo che...non lo so, lui è così grande, insomma ha...ventidue anni e io..."

"Jimin, adesso può sembrare una differenza parecchio grande, ma credimi, non lo è, voglio dire, 5 anni non sono poi così tanti" osservò l'altro.

"Ma sono sei..."

"Jimin, tra pochissimi giorni farai diciassette anni, stupido" alzò gli occhi al cielo Jungkook. "Oh, e potrebbe arrivare qualcosa in anticipo per posta, ora che ricordo"

"Sì ma...che? Ma che hai fatto, idiota" esclamò Jimin.

"Un regalo al mio migliore amico, non posso?" Inarcò un sopracciglio il minore.

"Aish, vieni qui, voglio abbracciarti" sospirò Jimin con un'espressione triste in volto.

"Vorrei tanto Chim...non è proprio la stessa cosa qui senza di te, è tutto più buio"

"Smettila di farmi venire più nostalgia di quanta già non ne abbia" si imbronciò il biondo.

"E poi mamma ha detto che per le vacanze di Natale dovremmo scendere per festeggiare con i nonni, quindi potremmo vederci"

A Jungkook brillarono gli occhi. "Davvero?!"

Jimin annuì ridendo piano.

"A tua mamma piace lì?"

"Sì, pare che abbia incontrato qualcuno da cui è molto presa, ma non so altro" rispose Jimin.

"Oh, la famiglia Park trova l'amore a Daegu" rise il moro dall'altra parte del telefono.

"Yah! Smettila stupido" fece Jimin nascondendosi il viso con una mano.

"Posso vederti arrossire anche in videochiamata, sei assurdo Jimin" lo prese in giro il più piccolo.

Il biondo alzò gli occhi al cielo.

"Che hai fatto oggi hyung?" domandò curioso Jungkook.

"Oh uhm...sono andato in accademia, fortunatamente oggi non avevo storia dell'arte e sono stato tranquillo per tutto il giorno, certo ieri Yoongi hyung mi ha detto di avermi sentito cantare e quindi oggi ero in ansia ma..."

"Cavolo amico, quello è pazzo di te, te lo dico io" lo interruppe il moro.

"No aish, mi vede solo come uno stupido ragazzino, lo dice anche lui" si mordicchiò il labbro inferiore.

"Non è vero Jimin, lo fa per scherzare, me l'hai detto tu ricordi? Per me gli piaci, e pure tanto" sorrise Jungkook.

"Non lo so, ma tanto sono talmente timido che non farò assolutamente nulla" si rattristò Jimin.

"Beh Chim, dalle chat che mi hai inviato non è che proprio non fai nulla" ribatté Jungkook mordicchiandosi il labbro inferiore.

"Che...che intendi?"

Il moro si sistemò più comodamente sul suo letto e riprese il cellulare, guardando il proprio migliore amico.

"Passate il tempo a flirtare Jimin, e quel Yoongi non è l'unico a stuzzicarti, anzi, sei il primo a provocarlo molte volte"

"Ma non è vero Jungkook"

Jimin si imbronciò leggermente, sembrando un bambino.

"Sì invece, non puoi negarlo" insistette il piccolo.

"Ah, che palle, è lui che inizia, e io mica posso subire e basta, mi viene istintivo rispondere alle sue provocazioni" sbuffò il biondo.

"Sì, sono d'accordo, ma poi quando ci parli faccia a faccia hai un blocco e non va bene"

"Lo so..." disse Jimin abbassando lo sguardo. "Non so che fare, insomma, ora parlo molto di più, e ne sono abbastanza soddisfatto"

Sorrise leggermente pensando a quanto gli piacesse parlare con Yoongi.

"Però vorrei essere un po' più sicuro di me stesso..."

"Non lo sei mai stato Jimin, ma ci si può lavorare" osservò Jungkook. "Ora devo andare, se mamma sente che sto parlando a quest'ora mi ritira il cellulare"

Ridacchiò.

"Va bene, vai a dormire piccolo coniglietto" rise piango Jimin.

"Aish, smettila" scosse la testa l'altro.

"Mi manchi Kook"

"Anche tu mi manchi hyung, ci sentiamo domani okay?" rispose tristemente Jungkook.

"Okay, buonanotte" disse Jimin mandando un bacio volante.

Jungkook dall'altra parte dello schermo lo prese al volo sorridendo leggermente, per poi portare la mano sul suo cuore.

"Notte Jiminie"

E la videochiamata tra i due migliori amici terminò.

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Jimin quella mattina fuggì dall'aula di storia dell'arte non appena suonò la campanella.

Era entrato poco prima del professore così che Doyun non gli potesse fare nulla ed era uscito subito.

Dagli sguardi che il più alto gli mandava, decisamente poco rassicuranti, aveva deciso di scappare.

Che lo prendessero per un codardo, ma Jimin non aveva le forze fisiche né tantomeno psicologiche per affrontare un ragazzo del genere.

Non voleva tornare a casa pieno di lividi e far preoccupare la madre.

Né voleva farsi vedere così da Yoongi.

Non che il maggiore non sapesse che Jimin fosse maledettamente debole, ma sarebbe stato ancora più umiliante.

Tanto valeva scappare.

"Park!"

Cazzo, lasciami in pace

Jimin fece finta di niente, velocizzò il passo, quasi correndo verso l'aula di danza moderna, per poi aprire la porta.

"Fottuto ragazzino, non la passerai liscia hai capito?" urlò Doyun sbattendo un pugno allo stipite della porta.

Ma Jimin continuò a fingere di nulla, e raggiunse i suoi compagni di danza, sospirando leggermente.

Che aveva fatto di male per meritarsi quell'odio?

"Oh, ciao Jiminie, come stai?"

Jimin alzò lo sguardo verso la voce, osservando un Hoseok sorridente avvicinarsi a lui.

"Hey" rispose al sorriso. "Tutto bene, e tu?"

"Beh, oggi è venerdì, quindi alla grande direi" rise Hoseok. "Finalmente arriva il weekend"

"Eh già"

"Pensavo...hai da fare domani sera o...?" domandò poi, toccandogli una spalla.

"Uhm...no, non credo di avere impegni, perché?" rispose Jimin piegando la testa verso destra.

"Ti va di uscire? Ci sono due miei altri amici, e insomma, ora è più di un mese che ci conosciamo ma non siamo mai usciti insieme, potresti fare anche altre amicizie" fece Hoseok, parlando gin troppo velocemente.

Gli aveva chiesto di uscire insieme a lui e altri due amici, era stato davvero carino, pensò Jimin.

E poi, era vero, si conoscevano da abbastanza tempo, era un suo amico, e ancora non erano usciti insieme.

Jimin non ci trovò nulla di male, d'altronde si trovava bene con Hoseok, e di certo fare amicizia con altre persone non gli avrebbe fatto per niente male.

"Va bene!" esclamò Jimin. "Dove dovremmo andare?"

"Pensavamo ad un locale un po' distante da qui, uno dei miei amici ha la macchina e potrebbe portarci lui senza problemi" spiegò il più alto.

"Un locale di che genere?"

"Beh, un locale Jimin, una sorta di mix tra pub e discoteca, si mangia, si beve e si balla, e a te piace ballare, ovviamente" ridacchiò Hoseok.

"D-discoteca? Io non...non credo di..." balbettò Jimin.

Non era mai entrato in un pub, né tantomeno in una discoteca.

"E allora? Ci divertiremo Chim, tranquillo"

"Ma io non ho...cioè non so come vestirmi o come...insomma..." abbassò lo sguardo lui.

"Tranquillo, ci pensa Hoseok hyung a sistemarti per benino, okay?" Il maggiore portò una mano alla sua spalla.

"E-e come?"

"Domani sera prima di andare vieni a casa mia o io a casa tua e vedo cosa posso fare, va bene?" propose il più alto.

"Oh, va...va bene" fece Jimin mordendosi l'interno guancia.

La loro conversazione fu interrotta da una porta che veniva aperta, rivelando l'insegnante di danza seguito da Yoongi.

"Buongiorno ragazzi" fece l'insegnante, ricevendo in cambio un saluto da tutti gli altri.

Jimin si girò verso Yoongi, che gli sorrise leggermente.

Fece un piccolo gesto di saluto con la mano, sentendo le sue guance accaldarsi a quel sorriso, e tornò a guardare Hoseok, che pareva non essersi accorto di nulla.

"Facciamo che vengo io a casa tua con un po' di vestiti, vediamo prima che hai nel tuo guardaroba e in caso di necessità utilizziamo i miei?" disse infatti.

"Okay hyung" annuì il biondo.

"Bene, sono felice che tu abbia accettato" esclamò poi.

Jimin annuì, con un piccolo sorriso in volto, per poi tornare a guardare l'insegnante, ed iniziare un'altra lezione di danza moderna.

Con la costante sensazione dello sguardo di Yoongi su di lui.


Eccomi qui come promesso yay :)
Capitolo un po' di passaggio e abbastanza schifoso rip, ma whatever
Lo dedico a mia figlia gliocchidisuga perché sì (ti amo lo sai)
All the love xx
Clau

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