Cαριƚσʅσ 10

Ho sentito dire che il giorno della laurea si è soliti fare un bilancio della propria vita, insomma quello che abbiamo fatto di bello, ma anche gli errori per essere in grado di non commetterli più. Apro l'armadio e afferro l'unico abito che è rimasto al suo interno, gli altri li ho già sistemati nella valigia, partirò subito dopo la consegna del diploma. Ho scelto questo abito il primo anno di college con mia madre, ho sempre desiderato essere perfetta questo giorno e prepararsi con largo anticipo mi avrebbe permesso di esserlo. Un abito verde acqua, stretto in vita e largo sui fianchi, la parte superiore in pizzo e quella inferiore in tulle. Era semplicemente fantastico e lo adoravo; ci abbino un paio di scarpe con il tacco bianche e inizio a truccarmi. Volgo per un attimo lo sguardo al letto di Katarina, non è rientrata stanotte, non so dove sia, al cellulare non risponde, mi sento vuota senza lei e senza Tom, entrambi allontanati da me per il medesimo errore, entrambi scappati da me per paura di essere feriti di nuovo. Spando un po' di fondotinta sul mio viso, questa mattina sono pallida, per cui mi ci vuole un po' di colore, una sottile linea di matita, un lucidalabbra e sono pronta. La porta si spalanca e appare mia madre, la mia adorata mamma, sempre più bella; indossa un abito lungo di colore verde smeraldo, i capelli raccolti in una fantastica acconciatura e gli occhi colmi di emozione, un'emozione che ho visto solo nelle foto del matrimonio tra lei e papà. Dietro mia madre appare Matthew, mi corrono incontro entrambi e mi abbracciano come se non ci fosse un domani.

«Ehi, così mi uccidete prima che possa laurearmi, vi prego no!» affermo ridendo, con loro accanto mi sento meno sola. Si scostano da me e tutti e tre insieme ci dirigiamo verso l'esterno dove si svolgerà la cerimonia di consegna dei diplomi.

«Vi raggiungo dopo, vado a prendere la toga e il cappello.» comunico loro dirigendomi verso il camerino con all'interno il necessario per l'evento. Entro e subito mi fiondo a cercare tra i mille abiti la mia toga, ce ne sono tantissime e finalmente ecco la mia tutta rossa, è splendida ancora non riesco a credere di essere arrivata a questo traguardo. La indosso e fiera esco dirigendomi verso il luogo in cui finalmente potrò dire addio ad Harvard, che seppure mi abbia dato molte soddisfazioni, è diventato per me solo il luogo in cui ho compiuto il mio più grande errore.

«Hey, Etheleen! Vieni il tuo posto è qui accanto a me.» grida Cora cercando di attirare la mia attenzione. Mi avvicino a lei con un sorriso finto stampato in faccia. So che sta con Gabriel o almeno è quello che lei va a dire a tutti, mentre lui afferma di essere single.

«Ciao Cora.» la saluto gentilmente.

«Come stai? Mi ha detto una mia amica che ti sei lasciata con Tom, mi dispiace. Come mai?» le sue domande mi mettono in soggezione, so per certo che non le importa un fico secco di come sto, piuttosto è interessata a sapere il vero motivo per cui ci siamo lasciati, forse in fondo sa già la verità.

«Motivi nostri.» affermo con in volto il sorriso più falso che io abbia mai fatto.

«Ti hanno vista in molti con Gabriel, come mai?»

«Perchè lo chiedi a me Cora, chiedilo a lui, non è il tuo ragazzo?» le chiedo ironicamente, il suo viso è decisamente cambiato, ora è infastidita e di conseguenza si ammutolisce. La cerimonia ha inizio con il discorso del rettore davvero troppo lungo e che fondamentalmente nessuno ascolta, nemmeno i professori.

«Passo la parola al sindaco, sarà lui a consegnare i diplomi di laurea quest'anno. Buona fortuna a tutti ragazzi!» finalmente il momento più atteso della giornata è arrivato, il sindaco inizia con il chiamare i ragazzi, nome dopo nome è arrivato il mio turno.

«Etheleen Costa.» con un sorriso enorme mi dirigo verso il sindaco che mi stringe la mano e mi fa le sue congratulazioni. Sono libera, sono finalmente libera, tutto ora sembra più semplice e soprattutto ora tutto è possibile. Corro verso mamma e Matthew e li abbraccio forte. Terminata la cerimonia ci avviamo verso la mia stanza per prendere le ultime cose e infine partire per tornare a casa. Apro la porta e all'interno della camera troviamo Gabriel appoggiato al mio letto e con il cappello tra le mani.

«Tesoro chi è questo ragazzo?» mi chiede mamma confusa, non sa il motivo per cui io e Tom ci siamo lasciati, non ho ancora avuto modo di raccontarle come siano andate veramente le cose.

«Un amico mamma, tu e Matthew potete aspettarmi in auto?» le chiedo con dolcezza.

«Va bene tesoro, finiamo di portare le valigie in macchina, fai presto.» annuisco e poco dopo sono di nuovo da sola in camera con Gabriel, dopo l'ultima volta non ci siamo più visti e nemmeno sentiti; gli avevo confessato di starmi per innamorarmi di lui e lui è fuggito.

«Che ci fai qui? Pensavo che dopo quello che ti avevo detto non volessi più vedermi.» affermo rabbiosa

«Ho sbagliato, lo so, ma mi ero spaventato.» certo, quello che avrebbero detto tutti, io che lo spavento perché gli mostro i miei sentimenti. Perché per una volta non può essere sincero con me? Mi fissa, poi continua: «Che c'è? Non mi credi?»

«Non è che non ti credo, è che non capisco mai quali sono le tue intenzioni. Prima mi tieni a distanza, poi facciamo l'amore e dopo diventi di nuovo strano e distaccato e mi dici che tu ti vuoi solo divertire.» vorrei che mi dicesse che ha sbagliato e che anche lui mi ama, vorrei che mi stringesse a se baciandomi con passione.

«Lo so, non riesco a...»

«A fare cosa?» chiedo gridando, penso di stare esaurendo la pazienza.

«A esprimere i miei sentimenti, non sono capace.»

«Già, ma se tu non sei capace non posso andarci di mezzo io, ci sto male. Sono mesi che ormai continui così e io sono stufa. Sto partendo, tornerò a casa e non ti vedrò mai più. Riuscirò a dimenticarti.» afferro la mia borsetta ed esco da quella stanza ormai vuota e senza più nulla di me. Vago per il campus in cerca di Katarina, ma non la trovo, nessuna traccia di lei, l'ho vista a ritirare la laurea, ma poi è sparita. Nemmeno lei vuole più parlarmi; ci rinuncio e mi dirigo all'auto dove mamma e Matthew mi attendono.

«Pronta tesoro?» mi chiede Matthew contento del fatto che torno a casa.

«Pronta!» tutto ciò che è successo lo getterò alle spalle e andrò avanti. Tra una settimana andrò a New York dove il mio nuovo lavoro mi attende, accettare quella proposta è stato un passo verso il mio futuro, verso la mia nuova e vera vita.

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