꧁Cap 5 - Valenwin꧂
<< bruxa? >> domandò con confusione Jungkook
<< mio signore è impossibile! non si vede una bruxa da almeno 600 anni! >> esclamò Jim con ovvietà << in più le bruxe prendono di mira principalmente uomini! È raro che uccidano donne >> continuó scuro in volto
<< il cadavere è stato esaminato da uno dei migliori medici del distretto, i segni visibili sul corpo della giovane non lascia intendere a nient'altro se non a una bruxa..>> rispose Nam appoggiandosi appena con le spalle al muro adiacente.
Jin seduto comodamente sulla sua morbida poltrona di pregiato tessuto bordoux, fissava con strana tranquillità i ragazzi allarmati di fronte a se, ciò che Nam aveva confessato aveva destato molti sospetti e allarmismi da parte loro, effettivamente Jin si rendeva conto dello shock che aleggiava nella stanza.
<< signori >> iniziò pacatamente il Visconte, ma venne prontamente stoppato da un Jim molto seccato e infervorato << no! non è possibile che ciò che ha detto il medico sia giusto! In più come sarebbe possibile che una bruxa, se ne vada comodamente in giro? È molto difficile che un mostro del genere passi inosservato! >> esclamò, mentre passeggiava nervoso.
<< ci riuscirebbe, se riuscisse a confondersi >> disse Hoseok con tremenda calma << è vero che non vendiamo una bruxa da almeno mezzo secolo, ma ciò non toglie, che i segni sono innegabili >> continuò mantenendo il suo sguardo sul giovane Park
<< il medico è sicuro al cento per cento? >> domandò di nuovo
<< si, nostro padre ha confermato i segni lui stesso >> disse Namjoon mantenendo lo sguardo
<< mi chiedo come abbia fatto a perforare la barriera....>> disse Taehyung << è impossibile che sia passata da sola, senza aiuto dall'interno >> continuò
Jungkook ancora seduto si alzò in piedi con uno scatto, ottenendo la piena attenzione da parte dei maggiori << posso sapere cos'è una bruxa? >> domandò sempre più confuso
Jin che era rimasto in silenzio si alzò, portandosi senza fretta di fronte al giovane che osservava i ragazzi fermi e in silenzio accanto a lui
<< kook >>
<< si mio signore >>
<< sai che tipo di creatura è un vampiro? >> gli domandò con tono calmo
<< si >> rispose il giovane
<< allora sei già a metà strada, le bruxe sono solo un'altra specie inerente alla famiglia dei vampiri, ma a differenza delle creature a cui il nostro esercito è abituato a combattere, le bruxe sono piu difficili da scovare >> disse il visconte
<< e per quale motivo? >> domandò il minore fissando con interesse l'uomo di fronte a se
<< le bruxe tendono a ingannare l'occhio dell'uomo travestendosi da splendide donne, e a differenza dei vampiri superiori possono tranquillamente camminare alla luce del sole senza aver bisogno di amuleti, in più >> Jin fece una pausa << prediligono vittime maschili >> concluse
<< perché? >>
<< è semplice! È molto più facile incantare un uomo usando come travestimento una bella donna! >> esclamò
<< per questo ci risulta strano che la vittima sia di sesso femminile >> disse Hoseok portando l'attenzione del minore su di se
<< non capisco.. >> continuò kook
<< è molto semplice fratello >> si accostò a lui Taehyung << le bruxe usano una specie di canto per attrarre le loro vittime, con gli uomini è molto più semplice, ma con le donne la cosa si complica leggermente...>>
Jungkook osservava il fratello con un'espressione di confusione, non aveva mai sentito parlare di una bruxa, e non sapere ciò che i ragazzi presenti conoscevano l'argomento a mena dito, lo lasciava interdetto. Fortunatamente Taehyung conosceva il carattere del giovane, perciò non era così complicato capire solamente guardandolo quale sarebbe stata la sua prossima domanda << se per un uomo il loro canto è come quello degli angeli, per una donna invece risulta gruttale, rauco e stridulo >> concluse il moro posando una mano sulla spalla del fratello.
<< per cui riuscire ad avvicinare una donna per cibarsi di essa diventa una mossa azzardata, considerando che avrebbe potuto gridare, chiedere aiuto >> disse Jin
<< e se invece...>> sinintromise Jim << e se la conoscesse? >> disse rivolgendo la domanda gli uomini presenti nella sala
<< che vuoi dire? >>
<< pensateci un attimo! Per le bruxe avvicinare una donna è molto difficile e improbabile, ma se la donna in questione la conoscesse? >> disse
<< questo spiegherebbe perché la vittima è di sesso femminile ma...>>
<< ma? >>
<< ciò non spiega come abbia fatto a passare oltre il confine ben sorvegliato e soprattutto perché nessuno si è accorto di nulla >> continuò Hoseok
<< dovrebbe conoscere qualcuno di molto potente e intoccabile...qualcuno che gli permetterebbe di vagare libera senza che nessuno faccia domande >> continuò Hoseok aggrottando le sopracciglia << ma... che io sappia non ci sono famiglie così potenti da queste parti a parte, noi e ovviamente voi, rimarrebbe fuori...>>
<< i Barker...e il Duca Min >> disse Taehyung sorridendo appena
Nella sala calò il silenzio, il moro sentendosi osservato alzò lievemente il viso trovando sei facce fisse a guardarlo << c-che succede? >> chiese titubante
<< cosa hai detto? >> domandò Namjoon serio
<< che tra le famiglie più importanti oltre a noi ci sono i Barker e...>> esitò osservando i ragazzi uno per uno
<< e? >> lo incalzò il Visconte
<< il Duca Min >> concluse Taehyung
<< allora raccontami >> chiese Asena seduta accanto a Ahvi sull'enorme letto a baldacchino, mentre si spazzolava i lunghi capelli scuri << anzi dato che ci sei spiegami anche perché, invece che incontrarci fuori come avevamo pattuito ti ritrovo qui, vestita, nel mio letto! >> esclamò imbronciata, mentre guardava la sorella che non si era ancora tolta le scarpe
<< volevi per caso farti vedere dai nostri fratelli? E dai Park, mentre uscivi Asena? >> gli domandò la giovane che la fissava con un sorriso
<< come? Sono ancora qui? >> domandò scioccata
<< già, tutti riuniti nel grande salone di fronte all'ingresso >> sospirò frustrata Ahvi << sono passata prima per controllare se avessi il via libera... ma era come se avessero trovato il cadavere di zia Giusy sotto le mattonelle del pavimento >>
Asena che osservava la sorella, soffocò una risata, ogni tanto trovava quella ragazza fin troppo strana per considerarla sangue del suo sangue.
<< e per caso hai anche sentito di che stavano parlando? >> domandò con impellente curiosità
<< non so >> rispose Ahvi << ho sentito solo di sfuggita che parlottavano di un certo Duca Min >> concluse la ragazza
<< aspetta! Hai detto il Duca Min? >> insistette Asena
<< si...perché lo conosci? >>
<< no, o meglio non di persona....però abbiamo avuto l'invito da parte sua ricordi? Nostra madre ha svolazzato quell'invito per giorni! >> concluse sorridendo la maggiore mentre se la rideva del ricordo della madre, che per giorni aveva parlato di quel ballo senza sosta.
Ne aveva parlato con le sue amiche, con i suoi figli, con le domestiche e addirittura con il ragazzo del giornale.
<< c'eri anche tu Ahvi! >> esclamò << non dirmi che soffri già di demenza? >> gli domandò Asena tirandola per la manica
Ahvi accanto a lei portò gli occhi al cielo << non ricordo con esattezza >> boffonchiò
La maggiore guardò con sottecchi Ahvi che si era ammutolita << non lo ricordi perché eri troppo intenta a farti sbaciucchiare da Jungkook? >> riprese infastidendola
Ahvi alzò lo sguardo incontrando quello divertito della maggiore accanto a se << ancora con questa storia? Quante volte devo dirtelo? Tra me e Jungkook non è successo nulla! >> sentenziò la minore << tu piuttosto! Tra te e Jim invece? Di la verità è successo qualcosa non è così? >> riprese Ahvi con fare accusatorio
<< c-cosa? ma è assurdo! cosa mai dovrebbe succedere tra me e Jim?! >> esclamò infervorata
<< ah vuoi per caso dirmi che non è accaduto nulla? >> gli domandò Ahvi
<< di certo non le oscenità che stai pensando sorellina! >> rispose la bruna
<< o-oscenità?! Asena ti ricordo che chi ha iniziato la storia di me e Jungkook che ci baciavamo sei stata tu! >>
<< l'ho detto solo per prenderti un po' in giro! Non ho mai pensato che vi foste baciati sul serio! >> esclamò, alzandosi per controllare alla finestra che dava per il giardino dietro casa, prima di rivolgersi di nuovo ad Ahvi << ti ha fatto delle avance inopportune? >>
Ahvi guardò con sconcerto la sorella più grande << certo che no! >> esclamò << stiamo sempre parlando di Jungkook, è un idiota te ne do atto, ma non così tanto....in più >> sussurrò scura in volto, espressione che non sfuggì alla maggiore che la guardava con impellente curiosità << in più? >> chiese
<< lui mi vede solo come un'amica....è stato ben chiaro lo scorso pomeriggio >> disse scoraggiata, ributtandosi tra i cuscini
Asena si risistemò accanto alla sorella, allungò una mano e prese ad accarezzare i capelli morbidi e setosi della giovane accanto a sé, che con occhi tristi fissavano il soffitto
<< dovevi vederli quel pomeriggio >>
<< chi? >>
<< Corina e Jungkook...>> sussurrò << il modo in cui lui conversava con lei, il modo in cui la guardava, addirittura il modo in cui ballavano assieme, lui....lui non si è mai comportato così con me >> rispose con voce incrinata
<< Ahvi...>>
Asena fissò la sorella, che con difficoltà cercava di rimanere forte e distaccata di fronte a lei, la maggiore non sopportava l'idea che la sua sorellina stesse così.
<< a proposito >> aggiunse poco dopo << devo raccontarti ciò che ho sentito nello studio >>
La maggiore la guardò, sconcertata da come era riuscita con nonchalance a cambiare radicalmente discorso
<< giusto vero! Mi devi raccontare il motivo del perché sono giorni che di fronte ai nostri fratelli mi eviti nemmeno avessi un morbo >> la riprese Asena
<< perdonami...ma sono stati chiari! Non potevo permettere che si accorgessero che la mia intenzione era di raccontarti tutto, se Jin o Namjoon lo avessero scoperto come minimo ora ritroveresti il mio cadavere in cantina! >> sentenzio la minore
Asena ridacchiò << oh, Ahvi sei terribile! >>
Lei incrociò le braccia al petto con un'espressione di finta offesa mentre guardava sua sorella ridere << tu ridi! Ma in questi giorni grazie a te ho rischiato molte volte di essere scoperta! >> esclamò ancora più imbronciata
<< cerca di capirmi! Ero preoccupata! Nè tu nè i nostri fratelli, vi stavate comportando in maniera naturale! >> rispose ridendo ancora più forte << i nostri fratelli sono sempre stati strani! Ma tu! >>
<< io? >> domandò << io che avrei fatto? >> insistette
<< tu odi andare dalla modista! Ricordo ancora ciò che è accaduto al compleanno di Rose lo scorso autunno >> rispose Asena
<< lo scorso autunno? >> domandò confusa
<< non lo rammenti? >> insistette Asena portandosi più vicino
<< non ricordo neppure cosa ho mangiato questa mattina! Ricorderò secondo te ciò che è successo a uno dei 600 balli a cui partecipiamo giornalmente? >>
<< io lo ricordo benissimo! >> esclamò sorridendogli maligna
<< io non sono interessata a rammentarlo >> rispose gelida
<< ricordo come se fosse ieri... quando per poco non staccasti a morsi la mano di lady Wiley >>
<< è stata colpa sua!! stringeva il corpino nemmeno avessi dovuto incantare ogni gentiluomo della capitale! In più con tutti quegli spilli, mi avrà punto almeno 100 volte! >>
<< è stato un miracolo che nostra madre era lì insieme a te dunque >> sghignazzo la maggiore, spostandosi appena in tempo dalla traiettoria dello stivaletto che aveva preso la linea d'aria verso la sua testa
Lei attese qualche instante, quindi le chiese << allora? Qual'è questo grande segreto? >>
Ahvi cambiò immediatamente espressione << a quanto pare c'è stato un omicidio >> farfugliò
<< cosa? Sei sicura? >> domandò impaziente
<< si...è stato nostro padre a confermarlo >> rispose
<< e si sa chi è? >> domandò in preda all'ansia
<< credono che sia una domestica....se non sbaglio ne stavano parlando poco fa nel salone >> disse
Asena accanto a lei, si avvicinò saltando sul letto sotto lo sguardo incredulo della minore << Andiamo ad ascoltare! >>
Venti minuti più tardi, Asena e Ahvi, scendevano in punta di piedi le scale che davano per l'ingresso, sperando che i maggiori e i Park fossero ancora intenti nella loro conversazione, permettendo così alle due sorelle di colmare la loro insaziabile curiosità.
<< Ahvi! basta! Se mi spingi rischio di cadere! >> sussurrò la maggiore voltandosi, fulminando con lo sguardo la sorella che si stringeva sempre di più a lei
<< tu mi hai detto di starti vicina! >> rispose stizzita
<< starmi vicina, non appiccicata! >> la rimproverò, sollevando gli occhi al cielo
Mancavano pochi scalini ancora e avrebbero potuto tranquillamente ascoltare la conversazione che raggiungeva a pizzichi e bocconi le loro avide orecchie.
Fecero ancora poco passi giù per la scalinata, avvicinandosi cautamente alla porta semi aperta che dava per il salotto.
Asena fu la prima a guardare attraverso lo spioncino, osservando i sette ragazzi intenti in una vivace e seria conversazione.
<< ti dico che non può essere stato il Duca, Jim! >> esclamò Taehyung scuro in volto
<< e tu che ne sai? L'ultima volta che lo hai visto quanti anni aveva? 14? 16? >> lo incalzò Jim che a muso duro lo guardava
<< è vero! Non lo vedo da svariati anni! Ma Jim ciò che dici è ridicolo! Perché mai un Duca aiuterebbe una Bruxa?! >> domandò il moro.
Asena e Ahvi all'ascolto, si guardarono confuse sul termine usato
<< Asena... che cos'è una bruxa? >> gli domandò la minore, ricevendo dalla ragazza accanto a lei, una leggera alzata di spalle.
<< te lo ripeto Taehyung! Tutto è possibile! Oppure vuoi intendere che chi ha portato qui quel mostro siano stati i Barker? >> disse Jim fronteggiandolo
<< non sto dicendo nulla! Solo che...>> il moro fece una breve pausa << non sono convito che un Duca farebbe una cosa del genere, non dopo ciò che accadde anni fa >> concluse Taehyung scuro in volto, mentre fissava il cugino di fronte a sé.
Jim alzò le mani in aria in segno di resa, discutere con il cugino gli provocava sempre malumore e un fastidioso mal di testa << credi un po' a quello che ti pare! Ma io non mi fido! >> concluse il corvino, scivolando rassegnato sulla poltrona
<< in ogni caso >> riprese il Visconte << possiamo sempre accertarcene >> disse attirando l'attenzione dei sei ragazzi nella stanza, e l'attenzione delle due signorine che li spiavano << avete detto che ci sarà un ballo tra un paio di giorni no? >> domandò passando lo sguardo su ogni ragazzo presente nella stanza
<< si Jin, nostra madre te ne ha parlato pure questa mattina >> lo rimproverò Hoseok << ma tu come al solito, ogni volta che parla tendi a non ascoltare >> sentenziò
Jin alzò lievemente il viso verso il minore che lo fronteggiava a braccia conserte << questo è perchè nostra madre, ogni qualvolta mi rivolge la parola, cerca di convincermi o a prendere moglie...o a convincere uno di voi a farlo >> disse Jin sorridendogli << quindi mi precludo il diritto di non ascoltarla il più delle volte >> concluse rivolgendosi di nuovo ai fratelli Park << comunque prima che il mio dolce fratello mi interrompesse >> continuò il Visconte << potremmo sempre goderci il ballo e fare un piccolo sopralluogo>> riprese il maggiore
<< sopralluogo? >> domandò Hoseok alla sua sinistra sempre più scioccato << Fratello, stai andando a un ballo! Non a una battuta di caccia, dove devi fare un sopralluogo giorni prima >> esclamò
Il Visocomte si voltò osservando come il minore si stava scaldando, Jin non capiva tutto quell'allarmismo
<< in più cosa credi che sia così semplice entrare nella sua residenza e andartene in giro come se pascolassi? >> gli domandò il minore
<< ci sarà tutta la città dubito che si accorgerà di sei persone mancanti >> rispose Jin tranquillo
<< secondo me fratello la stai facendo troppo facile >> sentenziò Hoseok, mutandosi subito dopo.
Jin che ancora lo guardava, si rese conto che ciò che il fratello gli aveva appena detto aveva il suo senso, non sarebbe stato facile per loro vagare liberi per la tenuta, e sarebbe stato ancora più difficile, contando ciò che sua madre aveva in mente per quella serata. Ma dovevamo sapere se il Duca Min fosse, o avesse a che fare con quelle creature, in un modo o nell'altro.
Il Visconte riportò l'attenzione sul gruppo di fronte a sé, riprendendo il filo del discorso, interrotto da quella superflua seppur importante conversazione << voglio che sia chiaro che ci sarà una condizione da rispettare > > disse guardando i ragazzi dritti negli occhi
<< quale mio signore? >> domandò Jungkook
<< per le mie sorelle questa sarà una serata importante, non voglio che si ritrovino invischiate, in qualcosa di pericoloso >> rispose Jin << mia madre è convinta che sia Asena che Ahvi possano trovare marito in seguito a questo ballo....non so voi ma vorrei evitare di trovarmi tra le grinfie di mia madre, soprattutto quando è inviperita >> disse posando una mano sul viso con aria stanca.
Asena e Ahvi che ancora li ascoltavano si guardarono, bofonchiando tra di loro
<< sposarsi?! >> ripetè Asena guardando la ragazza che fece una smorfia di disgusto.
Era questa l'intenzione della loro madre? farle sposare? Asena che ancora osservava dallo spioncino, osservò i volti dei ragazzi prima di posarsi sul volto del suo vicino, Taehyung aveva un'espressione impassibile, come se l'idea di lei sposata non gli provocasse nessun malessere.
Asena sospirò scoraggiata, ottenendo l'attenzione della ragazza accanto a lei
<< sorella? >> la chiamò << va tutto bene? >> gli domandò toccandole la spalla, la maggiore si voltò appena sorridendole dolcemente << si....non è nulla, stavo solo pensando >> rispose
<< a cosa? >> domandò di nuovo
Asena la guardò, ponderando l'idea di raccontare alla sorella ciò che stava succedendo al suo cuore, si avvicinò al suo viso << e-ecco io...>>
<< signori! è tardi! ci metteremo d'accordo sul da farsi tra qualche giorno >> annunció Namjoon scattando in piedi.
La maggiore si girò notando come tutti i ragazzi si stavano avvicinando alla porta semi chiusa, si gìrò verso la sorella che la guardava spaventata, prima di afferrarla per il polso e trascinarla nel sotto scala
<< A-Asena! >> esclamò la minore presa alla sprovvista
<< shhhh! zitta!! >> disse Asena prima di tapparle la bocca con la mano << se ci scoprono siamo morte! >> sussurrò all'orecchio della sorella.
Con cautela si sporse oltre il nascondiglio osservando i ragazzi uscire uno per uno dal salone, prima i suoi fratelli, poi Jungkook, Jim e infine Taehyung, immediatamente gli venne in mente l'espressione di poco prima, vederlo così freddo e impassibile l'aveva lasciata basita, e tremendamente triste.
Lasciò andare Ahvi, permettendole di respirare. Persa nei suoi pensieri non si accorse del tavolino che si era impigliato nella sua sottoveste, gli bastò un lieve movimento e il tavolino prese a tremare
<< Asena! >> urlò Ahvi fermando appena in tempo il traballamento, le ragazze si guardarono trattenendo il respiro.
Poco più in là Hoseok si girò richiamato da un rumore insolito << cosa è stato? >> disse puntando lo sguardo verso le scale, le ragazze ancora ferme iniziarono a tremare, ci mancava solo che si fossero accorti che fossero lì, sarebbe stata la loro fine.
<< voi non avete sentito nulla? >> domandò ai fratelli accanto a lui
<< mh forse sarà stato il vento >> rispose Nam facendo un gesto con la mano
Hoseok accanto a lui, continuò a fissare il punto da dove era arrivato il suono << mh, vado a controllare >> disse iniziando ad avviarsi.
Asena e Ahvi iniziarono a sudare freddo, stringendosi a vicenda, sperando con tutte loro stesse che il fratello si fermasse e lasciasse perdere. Mancavano pochi passi e le avrebbe scoperte
<< Signor Kim! >> lo chiamò Taehyung, avanzando verso di lui << che ne dice se prima non mi mostra quella mossa di cui parlavamo giorni fa? >> gli disse avvicinandosi a lui il tanto che bastava per appoggiargli una mano sulle spalle, e trascinarlo con fare disinvolto verso l'ingresso principale
<< di quale mossa parla? >> gli chiese Hoseok sempre più confuso
<< non si ricorda? >> gli domandò << quel giorno in giardino quando era lì con le sue sorelle >> gli disse avvicinandosi al fratello che li ascoltava con interesse
<< non rammento >> continuò il moro, trovandosi ormai al limite della soglia
<< sono sicuro che tra poco la ricorderà >> gli disse Taehyung con un sorriso
Poco più in là, nel sotto scala, le due giovani ripresero a respirare, non sapevano se l'arrivo di Taehyung fosse voluto o meno.
Però si trovarono a ringraziarlo mentalmente, prima di uscire dal loro nascondiglio e riprendere le scale verso le loro stanze.
Una settimana dopo, Yoongi si trovava sulla sua terrazza in attesa della festa che una settimana prima aveva preannunciato.
Guardò la lista degli invitati che aveva in mano. Era certo che quella sera avrebbe trovato la donna perfetta da sposare. Anche se la sua idea era di invitare solo le famiglie con giovani donne in età da marito, il suo amico nonché consigliere Jae, gli aveva consigliato di invitare anche famiglie con primogeniti, ricordandogli che se non voleva destare sospetti quella era la soluzione più sensata.
Il Duca ricordava la discussione avvenuta qualche sera prima, non era così convito di voler avere a che fare anche con i possibili gentiluomini che probabilmente avrebbero cercato di farsi avanti con le giovani donne che aveva invitato. Ma Jae era stato categorico, e lui aveva deciso che era meglio accettare, più che ritrovarsi di nuovo in una nuova discussione a cui non aveva nessuna voglia di partecipare.
Non era rimasto sorpreso nel notare che nella lista erano compresi anche i giovani della famiglia Park. Si era sentito soddisfatto ma con un senso di preoccupazione che gli aleggiava nella mente.
Non vedeva quei ragazzi da molti moltissimi anni, lui era cambiato, più di quanto riuscisse ad ammettere a se stesso.
Non solo il suo status, ma molto di più, i suoi modi, il suo abbigliamento, il suo modo di interagire, di pensare, tutto di lui era cambiato.
Ricordava ancora quando seppur essendo il maggiore uscisse con Taehyung e Jim. Il sole e la luna ecco cos'erano loro per lui, se il figlio del Visconte era solare pieno di vita, il cugino era più sobrio, più timido, scontroso alle volte.
E poi al seguito c'era lui silenzioso, mutevole, e tremendamente pigro. Ma seppur alle volte avrebbe preferito non uscire neppure dalla sua dimora, Taehyung se lo portava appresso nonostante le sue lamentele.
Yoongi sorrise al ricordo, era eccitato nel rivedere quel ragazzo, quel ragazzo dolce e con un insolito sorriso quadrato.
Curioso di vedere se fosse o no cambiato, se avesse assunto nuove espressioni, o nuovi modi di fare, o se invece fosse rimasto lo stesso ragazzo che risiedeva placido nei suoi ricordi.
Yoongi guardò oltre gli olmi antichi che si ergevano maestosamente intorno alla casa. C'erano diversi stagni, giardini ricolmi di fiori, ognuno con uno speciale ricordo della sua infanzia, e di sua madre.
Chiuse gli occhi ed espirò, l'odore di gelsomino in fiore arrivò come un dolce ricordo, seppur doloroso nella sua mente.
Perfino adesso dopo 16 anni dalla sua morte, Yoongi si aspettava di vedere sua madre sbucare dal giardino che lo chiamava per fare una passeggiata con lei.
<< oh, madre >> sussurrò Yoongi, sollevando gli occhi verso la luna piena che incorniciava il cielo di un profondo blu << mi mancate così tanto >> sussurrò prima di riportare la sua attenzione verso le numerose carrozze in arrivo.
Nel pomeriggio c'era stato un afflusso continuo di carrozze, con tutto l'occorrente per preparare al meglio il ballo in maschera che cercava di organizzare da una settimana.
Yoongi sospirò, mentre osservava quel gran via vai, osservava il giardino indeciso se versarsi da bere oppure o meno.
<< sua eccellenza >>
Il Duca si girò, osservando una figura alta farsi sempre più vicina, Jae era vestito di tutto punto, o meglio forse più pomposo del solito << Jae >> si limitò a dire
<< perché siete nascosto qui? >> gli domandò il ragazzo che si posizionò accanto a lui
<< nascosto? Non sono nascosto >> gli rispose sogghignando << mi precludo l'entrata a sorpresa >>
<< siete un Duca, non un re >> precisò Jae, ricevendo da parte di Yoongi una linguaccia
<< e tu Jae, come mai sei vestito così... >>
<< così? >>
<< sembri un fottuto valletto >> disse Yoongi prendendolo in giro, soffocando una risata
Jae lo guardò impassibile, sapeva cosa stava facendo, quella dimora seppur appartenente alla sua famiglia da generazioni, recava sempre un grande dolore al giovane Duca ogni volta che si trovava ai suoi pressi, dopotutto era lì che la sua giovane madre aveva perso la vita.
<< a proposito >> lo richiamò Yoongi << mio cugino è arrivato? >> gli domandò curioso
<< chi? >> domandò di rimando il giovane accanto a lui
<< come chi? Parlo di Yoon >> disse osservandolo incredulo
<< ah già....quel cugino >> rispose sbuffando
Yoongi alzò lievemente il viso guardando il suo amico negli occhi << Jae, io di cugino ne ho solo uno >> mormorò
<< ed è un vero peccato >> esclamò il ragazzo
Il Duca gli si avvicinò << non dirmi che sei ancora arrabbiato per ciò che è successo più di un anno fa? >> gli domandò cercando di trattenere una risata
<< non so di cosa parliate sua eccellenza >> rispose << in più lo sapete, non sono un tipo rancoroso >> concluse sistemandosi al meglio la giacca
<< no hai ragione >> gli risposo Yoongi, affiancandolo mentre osservavano le carrozze arrivare << felice che lo rammentiate >> rispose Jae compiaciuto
<< sei più un tipo vendicativo >> ribattè il Duca
<< mi sa che vi stiate perdendo un punto importante mio caro Duca >> borbottò
<< e sarebbe? >> domandò il corvino dubbioso
<< vostro cugino è ancora vivo per cui....non c'è stata alcuna vendetta >>
<< non c'è stata ancora >> replicò Yoongi
Jae accanto al Duca gli diede un occhiata pungente << credo che sia ora per lei di scendere giù nell'atrio >> disse saccente
<< si si...> > gli rispose il Duca osservando le giovani donne che una per una scendevano dal proprio calesse per avvicinarsi al portone d'ingresso aperto apposta per loro
<< avete ancora un munito >> riprese Jae mentre con passo deciso si avviò per il corridoio << solo uno! >> urlò prima di iniziare a scendere le scale.
Yoongi stava fissando il prato con sguardo assente quando vide in lontananza una carrozza, quando uno dei valletti si fece avanti per aprire la portiera, ne scese un giovane; alto, portamento fiero, sguardo freddo, capelli scuri, labbra sottili. Yoongi rimase qualche minuto ad ammirarlo, per un attimo ebbe la sensazione di conoscerlo.
Il successivo a scendere fu un ragazzo, alto come il primo, capelli scuri anch'essi, leggermente più massiccio del ragazzo appena sceso, che lo guardava con ammirazione, occhi grandi come quelli di un cerbiatto, portamento fiero.
E in fine ne scese l'ultimo, più basso degli altri due, capelli scuri come la notte, bocca piena, longilineo, ma non per questo meno mascolino, portamento elegante.
Il primo ragazzo si rivolse a colui che Yoongi pensò fosse il fratello dal modo in cui i due interagivamo, e disse qualcosa che fece ridere quest'ultimo e inferocire il più basso, che lo guardava con sguardo omicida.
Il Duca rimase a guardarli, c'era qualcosa in quel ragazzo che rideva sguaiatamente che gli permetteva di toccare un ricordo vecchio, ma non per questo sbiadito << da quanto tempo, Taehyung >>
Taehyung osservava la dimora del giovane Duca, come se la vedesse per la prima volta, in effetti il moro si rese conto che erano ben 14 anni che non aveva più varcato quella soglia, nella sua mente si irradiarono, una moltitudine di ricordi.
Era qui che il giovane aveva conosciuto il suo giovane amico, un ragazzino, timido, silenzioso ed estremamente pigro. Ricordava come la prima volta fosse stato difficile per Taehyung avvicinarlo, così riservato da avere difficoltà pure a salutarlo, ma ciò non lo aveva mai fermato, voleva conoscerlo e diventare suo amico.
Valenwin era più piccola di quanto ricordasse, forse era dovuto al fatto che essendo più piccolo tutto in quella visuale era più possente ed enorme, ma bensì la ritrovò più piccola, questo non intaccò per nulla la bellezza che quella dimora esprimeva, apparendo quasi intima, come un dipinto su tela, affiancata dagli olmi, e costeggiata da giardini in fiore.
Non c'era nulla di austero o imponente in quella residenza, cosa strana contando che contenesse quasi sessanta stanze e a Taehyung piacque molto.
<< mio dio! ma è enorme >> sussurrò Jungkook, saltellando sul posto eccitato
Il maggiore annuì ancora assorto nei suoi ricordi << già è devi vedere l'interno >>
Jungkook si girò verso il fratello << mi vuoi dire che l'interno è ancora più grande? Wow! >> La bocca del minore si spalancò in una "O" quasi perfetta, facendo ridere il maggiore accanto a lui.
Jim in piedi fermo come una statua, osservava la vastità di quella dimora << come faremo a trovarci qualcosa? In una residenza così grande? >> sospirò << ci vorranno giorni non di certo una sola sera >> boffonchiò amareggiato
<< non prenderla sempre così male cugino, fortunatamente siamo in sei >> disse Taehyung posizionandosi al suo fianco << i fratelli Kim ci aiuteranno stasera >> concluse con un sorriso.
Jim lo guardò di sottecchi, non capiva come potesse sempre essere così dannatamente positivo e felice, da fargli quasi saltare i nervi. Decise di non rispondergli, non aveva di certo voglia di iniziare a discutere ancora prima che quella serata iniziasse.
I tre Park si avviarono verso il portone principale, trovandosi i tre fratelli Kim già intendi in una discussione, nel salottino per gentiluomini, accanto al grande salone dove si sarebbe tenuto il famoso "ballo in maschera".
<< odio questi balli >> disse una voce profonda e irritata
<< lo dici ogni volta, e io ogni volta ti ripeto che è perché la vedi nella maniera sbagliata >> rispose il ragazzo accanto a lui
<< lo dici solo perché nostra madre non ti sta con il fiato sul collo Jin, altrimenti li odieresti pure tu >> rispose Nam sempre più irritato
<< chi te lo dice? Io ho solo trovato un modo per mantenermela buona >> rispose il Visconte sorseggiando il suo pregiato whisky
<< sentiamo questo famoso metodo >> lo incalzò il fratello semi eretto
<< ogni tanto incontrò una delle tante donne che mi propone >> disse << ma senza mai andare al nocciolo, non so se ci siamo capiti >> gli disse ammiccando
Namjoon accanto a lui, spinse il fratello con fare giocoso << sei solo un ruffiano >>
<< no mi dispiace, ma quello è il metodo di Hoseok! Non di certo il mio >> esclamò Jin indispettito
Il minore poco lontano non tardò nel dare la sua risposta << hey! perché nonostante io non faccia nulla voi mi mettete sempre in mezzo? Dando a me le colpe? >> domandò Hoseok con un broncio, Jin si girò guardando il ragazzo con un mezzo sorriso << perché sei il nostro fratellino >> disse scontrando il suo bicchiere con quello di Namjoon << e dato che sei il nostro dolce fratello è giusto che ogni tanto tu ti prenda colpe non tue >> riprese Nam divertito
Hoseok ancora seduto, li guardò in cagnesco << sperate che il vostro dolce fratellino un giorno non si svegli, cercando di uccidervi >> disse pigramente portandosi alle labbra il liquore.
<< poi però cosi mio signore, sarai tu a dover diventare Visconte >> disse Taehyung raggiungendo il terzetto con i suoi al seguito.
Il moro si girò << ci manca solo! >> esclamò, rivolgendosi di nuovo si suoi fratelli << gioite! Solo per paura di questa possibilità vi lascerò vivere a lungo >>
Namjoon, che stava pigramente appoggiato alla parete, si staccò raggiungendo il terzetto fermo a pochi passi di distanza, lì guardò uno per uno salutandoli come l'etichetta comportava prima di avvicinarli al bar dove i suoi due fratelli lo attendevano.
<< allora signori, siamo d'accordo sul da farsi? >> domandò Nam
<< certo >> rispose Jim, con accanto a se Jungkook
<< avete delle domande? >> domandò apprensivo
<< io ne ho una >> disse Jungkook
Nam si sporse verso di lui << sarebbe? >>
<< cosa facciamo se dovessimo essere beccati? >> domandò il più giovane, Taehyung e Jim voltarono il viso nella sua direzione, ogni tanto il minore se ne usciva con domande così elementali da risultare quasi stupide
<< dobbiamo curiosare fratello, non commettere un omicidio >> rispose Taehyung ridendo, lo sguardo imbronciato di Jungkook se era possibile lo faceva ridere ancora di più
<< dai smettila di prendermi in giro! Sono serio! >> disse il minore colpendo la spalla del maggiore
<< è proprio questo il problema! sei serio! >> rispose schivando per miracolo la presa del corvino.
I sei ragazzi presero a chiacchierare e divertirsi, si erano ripromessi che avrebbero iniziato le suddette ricerche appena, le danze si fossero aperte, come diceva il Visconte.
<< Jin! Namjoon! Hoseok! >> I tre ragazzi sentendosi chiamare alzarono la testa nello stesso momento trovandosi di fronte la loro madre. Mira indossava un lungo abito di uno scuro verde abete, senza spalline e con la vita stretta, il tutto incorniciato da varie piume tra i capelli e sulla stessa maschera.
<< si madre? >> rispose il maggiore tra i tre
<< ho trovato delle giovani signorine che vorrei conosceste >> disse raggiante
I tre si guardarono, se c'era una cosa che non sopportavano della loro madre, era quella sua innata peculiarità di mettere sempre il naso dove non doveva, che fossero pettegolezzi, o la vita privata dei suoi figli più grandi
<< al momento madre saremmo impegnati >> rispose Namjoon sperando che questo bastasse ad ammonire sua madre, ma come il Visconte accanto a lui sapeva, questo l'avrebbe fatta solo intestardire ancora di più
<< immagino che i vostri impegni possano attendere qualche minuto >> rispose stizzita << non penserete mica di rimanere in questo salottino, a bere, per tutta la serata? >> domandò
<< madre >> si lagno Hoseok << abbiate pietà >> disse mostrando il broncio più carino di cui era capace
Mira li guardò, mentre presero a fare la stessa espressione del fratello più piccolo << senza parole >> disse guardandoli uno per uno con fare rassegnato << grandi e grossi e hanno paura di un ballo! non dovete sposarle, solo invitarle a ballare! >> disse irremovibile
I tre si guardarono scoraggiati, ormai era deciso e nessuna espressione o parola avrebbe fatto sì che la loro madre cambiasse idea.
<< avete visto le vostre sorelle? >> domandò Mira preoccupata e agitata
Namjoon accanto a Jin si alzò in piedi costeggiando il maggiore << no madre, erano con voi quando siamo arrivati >> gli rispose
Mira con accanto i suoi figli, prese a giocare con l'anello che anni prima, il Visconte gli aveva regalato per il loro anniversario, era consuetudine per lei rigirarlo tra le dita ogni volta che si sentiva agitata o preoccupata << avete ragione, ma poi mi sono distratta a parlare con Emily, e quando mi sono girata le tue sorelle non erano più accanto a me >> disse sempre più preoccupata << non vorrei che si fossero cacciate nei guai >>
Hoseok si avvicinò alla madre mostrandole un raggiante sorriso << sono certo madre che sono in giro da qualche parte >> gli disse
<< mh si forse avere ragione >> sospirò Mira
<< se mi permettere >> disse Taehyung avvicinandosi ai Kim << posso provare a cercare in giro, sono sicuro che siano andate a prendere qualcosa da bere >> continuò il moro
<< siete sicuro mio signore? Non vorrei aggravare del vostro tempo >> disse Mira
<< non è assolutamente un problema per me mia signora, andremo io, mio fratello e mio cugino a cercarle, mentre voi miei signori >> si voltò giusto per far ai loro amici un largo sorriso << vi possiate divertire a ballare con le dolci signorine che vostra madre ha scelto personalmente per voi >>
I tre lo guardarono, in quel momento Taehyung era convito che se non ci fosse stata Mira, lo avrebbero caricato sulle spalle, portato nel retro bosco, e fatto a pezzi con l'accetta accanto alla legna.
<< molto bene! È deciso! >> esclamò Mira, tirando una leggera pacca sul sedere dei suoi figli << forza figli miei, le signorine vi aspettano vicino al tavolo delle limonate >> disse Mira spingendo a uno ad uno i suoi figli che borbottavano tra di loro.
Taehyung seguì con lo sguardo. Trovava Mira una donna adorabile, anche se tutti concordavano che la sua mania di avere il controllo sulla vita dei suoi figli fosse un pò soffocante.
Ma tutto sommato, la reputava una donna, dall'animo gentile e frizzante. Una donna che seppur con il Visconte lontano era riuscita a creare un tale calore intorno a sé, da non far mai mancare ai suoi figli, l'amore e il rispetto che lei nutriva per quell'uomo che era lontano da casa da così tanti anni, da farlo diventare agli occhi dei suoi figli più che un padre, un miraggio.
Con al seguito, Jim e Jungkook si diresse, verso l'ingresso nella sala da ballo. Mira aveva detto di aver perso di vista le sue figlie nel momento che si mise a chiacchierare con Emily Park.
<< questa sala è immensa >> disse Jungkook ancora più estasiato << come facciamo a trovarle, ci saranno almeno...>>
<< almeno l'intera città in questo salone >> lo interrompe Jim osservando anche lui la sala in cerca delle due giovani donne
Taehyung in mezzo lì guardò << che ne dite se facciamo un gioco? >> disse ottenendo l'attenzione dei due
<< che tipo di gioco? >> domandò Jungkook eccitato
<< a chi le trova prima >> disse << in questo modo avremmo anche una scusa per girare indisturbati nella sala non credete? >> disse
<< d'accordo >> rispose Jim << a chi le trova prima, ci vediamo qua...tra >>
<< tra un'ora e mezza >> concluse Taehyung
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