꧁Cap 4 - L'invito꧂


Quando Jungkook gli si palesò davanti Ahvi per poco non si strozzò con il cannolo alla crema che aveva messo pochi secondi prima in bocca, rischiando così di rimanerci secca a soli ventiquattro anni.
Era bellissimo, impossibile non notarlo, ogni donna si girava ogni volta che lui si palesava in una stanza.
Portamento fiero, sguardo furbo, voce d'angelo, abbigliamento impeccabile, Jungkook era per le giovani donne un vero e proprio Dio greco.
<< hey eccoti! >> disse kook arrivando da lei quasi saltellando << Ahvi? >>
<< mh? >>
<< È un cannolo quello che hai in bocca? >> gli domandò indicandole le labbra, la giovane segui il suo dito, indicandosi le labbra a sua volta  << b-no....ti sm-bagli..>> bofonchiò, cercando con fatica di masticare
<< ahahahahahah!! se non stai attenta rischi di soffocare >> disse scoppiando a ridere.
Ahvi si bloccò, lei e jungkook si conoscevano fin da bambini, effettivamente loro due insieme a sua sorella Asena e Taehyung erano sempre stati insieme, non c'era stato un solo momento della sua infanzia in cui i due ragazzi non fossero presenti. Ricordava ancora il primo momento in cui lo aveva conosciuto, tremendamente timido, non alzava mai la testa, sempre nascosto dietro al fratello. Era così piccolo e impacciato, che per i primi mesi Ahvi era convinta fosse muto, ogni volta che la vedeva scappava, tanto che spesso si chiedeva se gli avesse fatto qualcosa o se non sopportasse la sua vista, ma tutto quello perse importanza quando una volta, in una fredda giornata d'inverno mentre erano intenti in una feroce battaglia a palle di neve, lo aveva sentito ridere; la sua risata cosi solare e leggera, aveva fatto sì di ammutolirla, lei che a differenza della maggiore era come un vulcano, sempre attiva, sempre in procinto di dire qualcosa, quel giorno con solo la sua risata era riuscito a farle perdere l'uso della parola stessa, aveva visto i suoi occhi ingrandirsi e riempirsi di milioni di stelle, era così bello che per un secondo gli si era fermato il battito. Da quel momento in poi erano sempre stati insieme, sia nei momenti belli sia in quelli difficili.
Ahvi ancora intenta a guardarlo rapita da quella risata così genuina e libera, non si accorse subito delle occhiate che il giovane Park stava attirando su di se.
Soprattutto di uno sguardo in particolare, lei si chiamava Corina Barker; una delle giovani donne più belle e potenti di tutta la ragione, era alta leggermente più di Ahvi, lunghi capelli neri lisci come la seta, occhi grandi come quelli di un cerbiatto scuri come carbone, bocca carnosa e dentatura perfetta, era impossibile rimanere indifferenti di fronte a tanta bellezza.
Ahvi cercò di mantenere lo sguardo su Corina, che da parte sua non riusciva a staccare lo sguardo da Jungkook.
Ahvi non sapeva perché la cosa la infastidisse tanto, dopotutto lei e Jungkook erano amici, e lui non aveva mai mostrato interesse nei suoi confronti che fossero di natura romantica.
<< signor Park? >> cinguetto la corvina
<< si >> Jungkook si girò, incontrando uno sguardo dai tratti amabili, occhi grandi da cerbiatto e una voce melodiosa << oh, buonasera Miss Corina >> disse kook prima di fare un mezzo inchino, sorridendole
<< buonasera a lei mio signore >> disse la giovane ammiccando
<< la trovo bene, sono molti anni che non la vedo...diventa sempre più bella, se posso permettermi >> disse kook mostrando alla giovane un misterioso mezzo sorriso
<< oh mio signore! Così mi fa arrossire >> rispose Corina portandosi una mano di fronte alle labbra nude cercando di nascondere l'imbarazzo
Ahvi accanto a Jungkook guardava la scena come se si trovasse di fronte a uno scontro tra due carrozze, era come se lei nemmeno esistesse, il suo sguardo confuso e infastidito passava dal volto del giovane che conversava con Corina senza il minimo imbarazzo, a lei che civettava con Jungkook in un modo che Ahvi nemmeno nei suoi sogni sarebbe stata in grado di fare, nemmeno se fosse stata Asena stessa ad insegnarglielo.
La infastidiva più di quanto riuscisse ad ammettere, eppure Ahvi non riusciva a smettere di guardarli
Adesso lui si stava sporgendo in avanti sussurrando qualcosa che Ahvi non riusciva a sentire, provocando nella giovane donna di fronte a se una gradevole e sonora risata
<< Ahvi? Ahvi?  >>
Che avevano quei due da parlare così vicini? Addirittura da sussurrarsi cose all'orecchio? E poi perché Jungkook gli stava così vicino? E soprattutto perché quella situazione le dava così fastidio?
<< Ahvi!>>
<< si? >> Ahvi sobbalzò, mentre si girò di scatto verso la madre che la strattonava per il braccio in cerca della sua attenzione
<< Ahvi non sai che cosa è appena arrivato?! >> disse la madre mostrando una forte eccitazione
<< c-cosa? >> domandò la giovane che con sguardo perso, riprese a fissare il giovane che ancora chiacchierava con Corina
<< è arrivato  un invito da parte del Duca Min! >> urlò Mira saltellando così tanto da attirare l'attenzione su di se senza sforzo
<< è...una cosa fantastica, madre..>> disse Ahvi senza troppa emozione
<< devo mostrarlo a tua sorella! l'hai vista? >> gli domandò aspettando una risposta << Ahvi? Ahvi? >> chiamò ancora
<< si? >>
<< hai visto tua sorella? >> gli domandò
<< mh... n-no...non l'ho vista...>> bofonchiò Ahvi abbattuta << mi dispiace..>>
<< oh non preoccuparti tesoro! La vado a cercare sono sicura sia qui da qualche parte! >> gli disse Mira guardando con trepidazione l'invito << dovresti mangiare qualcosa mia cara...sembri stremata! >> gli disse prima di accarezzargli con le dita calde la guancia << certo madre... non preoccuparti >> gli rispose Ahvi con un mezzo sorriso, era indecisa se dire o no alla madre ciò che stava pensando, lei era una donna, probabilmente sapeva il motivo del suo tormento nel guardare il suo amico fare il casca morto con la figlia del Governatore
<< m-madre...io....>>
<< oh! eccola! Asena! Asena! >> urlò Mira << perdonami tesoro, ne parliamo più tardi va bene? >> senza aspettare una risposta Mira sfrecciò in direzione della sorella maggiore, che insieme a Taehyung ballava in mezzo alla sala, ridendo tra le sue braccia.
Ahvi ancora ferma sul posto era in totale silenzio mentre tra Jungkook e Corina continuava la loro piacevole seppur irritante conversazione
<< signor Park, non sapevo che gli fossero successe tutte queste avventure in un anno, e mi dica non ha avuto paura? >> domandò la corvina avvicinandosi con fare sinuoso al giovane
<< paura? >> domandò il giovane con un sorriso divertito << no mia signora non ho avuto paura >> continuò il ragazzo con fare borioso
<< si certo....infatti Taehyung e Jim non hanno dovuto salvarti più di una volta per permetterti di tornare a casa e dire tutte queste fesserie >> bofonchiò Ahvi sottovoce, o almeno così credeva, Corina si voltò in direzione della giovane che a braccia conserte guardava il pavimento
<< come scusi? >> gli domandò con chiara irritazione
Ahvi alzò lo sguardo scontrandolo con quello delicato seppur infastidito della giovane ragazza accanto a Jungkook, gli era così vicino che era facile ormai per lei poterlo accarezzare con fare casuale, cosa che faceva uscire dai gangheri la giovane ferma di fronte a loro
<< ho detto che se non fosse stato per Taehyung e Jim! Il principe con cui sta parlando non sarebbe nemmeno qui >> disse Ahvi con tono fermo << e ora se non vi dispiace, vi lascio >> annunciò prima di allontanarsi
<< asp-aspetta!>> gli urlò Jungkook, ma nemmeno il suo richiamo fermò la giovane che con velocità superò ogni possibile ostacolo, voleva uscire, voleva stare sola, era infastidita, profondamente turbata, ma seppur ci pensasse non ne conosceva il motivo.
<< Ahvi! >> sentì di nuovo il suo nome ma non si fermò << Ahvi! Maledizione! Fermati! >> gli urlò di nuovo il ragazzo << e perché mai? Per sentirti ancora mentre ti vanti come un idiota? >> gli urlò di rimando la giovane senza voltarsi, correndo verso le scale, ma proprio al raggiungimento del primo scalino una mano la afferrò per il braccio fermandola, girandola di scatto nella sua direzione << si può sapere che ti prende? >> gli domandò Jungkook confuso
<< che mi prende? Non mi prende niente! Ero solo stanca di vederti cinguettare con Miss governatore >> rispose Ahvi facendogli una smorfia.
Il corvino continuò a fissarla, la trovava stranamente buffa e sorprendentemente irritante << c-cinguettare? santo cielo Ahvi! Stavo solo conversando! >>
<< tu quello lo chiami conversare? >>
<< si certo! >> esclamò con ovvietà
<< anche con me conversi, ma mai così! >>
<< beh ma è normale! >> esclamò << tu sei mia amica, lei invece è...>> rispose Jungkook sorridendo, senza accorgersi di ciò che aveva appena crepato nel cuore della giovane
Ahvi serrò le labbra, non poteva credere che una frase così innocua potesse fargli così male
<< capisco >> rispose quasi a un sussurro
<< a-aspe, non...non volevo dire questo, mi sono espresso male >> cercò di scusarsi
<< no no, capisco, siamo amici, e gli amici non devono essere romantici...>>
<< Ahvi....ascolta io non... >>
<< sto bene! >> gli urlò appena il ragazzo cercò di toccarla << anzi sai cosa? Ho voglia di ballare! >> disse la giovane tornando sui suoi passi
<< c-cosa? b-ballare? >>
<< si! Hai presente quella cosa che si fa a due? Vicini l'uno all'altra? Quello si chiama ballo! >> gli rispose come se parlasse a un idiota, cosa che in quel momento non era molto lontano da ciò che stava pensando di lui
<< so cosa si intende per ballo! >> rispose irritato
<< e allora non capisco perché tu me l'hai domandato! >>
<< va bene allora! Andiamo a ballare.. >> disse soffocando un lamento
Ahvi fermò la sua varcata verso il centro della stanza,  girandosi verso il corvino, lo guardò con confusione << chi ti dice che io voglia ballare con te?  >> domandò.
Il sorriso che Jungkook aveva fino a pochi minuti prima scomparse lasciando un leggero ghigno << non vuoi ballare con me? >>
<< no non voglio > > rispose << siamo amici dopo tutto, e gli amici non ballano assieme, vicini vicini, mentre si tengono per mano...noooooo! Lo hai detto tu dopo tutto >>
<< io non ho detto questo...>>
<< hai detto che siamo amici, e gli amici non sono adatti a certi comportamenti , se vuoi ballare dovresti chiedere a Corina. sono certa che non vedrà l'ora, dopotutto lei è....no? >> gli disse Ahvi con un sorriso stampato in faccia
<< io non intendevo questo...Ahvi, aspetta! Dai parliamone! >>
<< mi dispiace mio signore! Ma ho un lord da invitare! >> disse prima di sfrecciare in mezzo alla pista.

<< Asenaaaaa! >>
Asena girò la testa di scatto, osservando la madre che con fretta si avvicinava a lei, mentre faceva svolazzare tra le mani un cumulo di fogli.
Taehyung accanto alla giovane si piegò sussurrando << cosa succede a vostra madre? >>
<< non saprei ma vi confesso che quando fa così mi spaventa! >> gli rispose facendogli un largo sorriso
<< Asena! Figlia mia! Eccoti qua! >> disse Mira arrivando di corsa << non sai che cosa è appena arrivato! >>
<< sono tutta orecchi madre >> rispose trattenendo una risata
<< oh Asena! È arrivato un invito dal Duca Min! >> riprese eccitata Mira
<< il Duca Min? Chi è? >> chiese confusa
Taehyung accanto a loro al nome del presunto Duca si intromise nella conversazione << il Duca Min è tornato?! >> domandò il giovane con puro shock dipinto in volto << ero convito si fosse stabilito alla capitale! >> continuò facendo un largo sorriso
<< si è ha invitato tutte le più grandi famiglie a un ballo che si terrà tra una settimana! Sono certa mio signore che appena varcherà l'entrata di casa vostra madre vi porgerà l'invito! >> rispose Mira sorridendo di rimando a Taehyung
Asena in mezzo a loro li guardava come se parlassero di alieni, non capiva tutto quell'eccitazione era solo un ballo dopotutto, fatto da un uomo che lei nemmeno conosceva, chi era questo Duca Min? E perché sia sua madre che lo stesso Taehyung ne erano così eccitati?
<< Asena! >> la richiamò Mira divertita
<< si? >> disse Asena voltando il viso nella sua direzione
<< domani mattina come prima cosa andremo tu io e Ahvi a cercare un nuovo abito per il ballo che si terrà tra una settimana, quindi non andare a letto troppo tardi, mi raccomando! >> disse categorica
<< certo madre >> rispose con un leggero sorriso prima di vedere la sua spumeggiante madre correre in direzione del fratello Hoseok fermo in mezzo alla sala << Hoseok! >>
Taehyung accanto ad Asena si sporse verso di lei << tua madre è un vero terremoto >> gli disse ridendo
<< già...>> disse senza troppo entusiasmo, si era appena mossa e nel suo campo visivo si manifestò il giovane Park, non capiva come quel ragazzo riuscisse a farla sentire sempre così in soggezione, anche io solo guardarlo la faceva avvampare.
Il giovane che era accanto a lei segui il suo sguardo senza farsi vedere, scoprendo cosa l'attraesse così tanto, da non ascoltare ciò che stava dicendo.
Osservava l'espressione sul volto di lei contrarsi, aggrottare leggermente le sopracciglia alla vista della giovane Priscilla che con movenze si avvicinava sempre di più al corvino che cercava disperatamente una via di fuga
<< sembrano andare d'accordo >> disse Taehyung a voce bassa
<< si...>> gli rispose
<< forse il tuo piano ha avuto successo....magari chi lo sa ci sarà un matrimonio alla chiusura di questa stagione >>
Asena si voltò velocemente verso il ragazzo accanto a lei << m-matrimonio? >>
<< beh si...guardali, lei sembra molto presa... e lui..>> fece una pausa, ma Asena lo precedette << e lui pure...>> rispose in un sussurro
<< sembri...>> iniziò il ragazzo
<< cosa? >>
<< gelosa >>
Asena spalancò la bocca, non poteva credere a ciò che aveva appena udito, lei gelosa di Park Jim? come poteva pensare una cosa così assurdamente non vera?
<< io non sono gelosa! >> gli disse con voce strozzata << come ti viene in mente? >> quasi urlò
Taehyung la osservò cercando a suo malgrado di non ridere di fronte alla sua espressione così corrucciata e scioccata
<< ho detto sembri >> disse il giovane canzonandola e sollevando le mani in un gesto di impotenza, Asena arrossì mentre bofonchiò << non sono gelosa >>
<< sicura? >>
<< si >>
<< sicura? Sicura? >> insistette Taehyung
<< si Taehyung sono sicura e ora smettila! >> esclamò incrociando le braccia al petto
<< va bene, quindi non ti importa se dovesse sposare Priscilla? >> La domanda colse Asena di sorpresa, le importava?
Si girò di nuovo a osservare la scena vicino alle scale, lui che conversava con la donna per cui la sera prima aveva confessato di trovare attraente.
<< i-io....>> Asena non trovava le parole, perché gli era così difficile confermare che non gli importava? perché il pensiero di lui maritato con Priscilla gli dava così fastidio? tante domande e nessuna risposta.
Nessuna risposta che riusciva a formulare per porgerla al ragazzo che ancora la fissava, ma proprio quando decise di rispondere, lui parlò << e se invece fossi io a sposarmi? >>
<< c-come? >> Asena quasi si strozzo con la sua stessa saliva mentre scioccata guardava i lineamenti del moro accanto a se, che con portamento fiero e allo stesso tempo sciolto osservava al sala << se dovessi sposarmi ti imporrerebbe? >> domandò di nuovo
<< hai intenzione di sposarti? >> sussurrò, sconvolta dalla rivelazione
<< beh prima o poi, chissà...>> divagò Taehyung non guardandola negli occhi, gli stessi occhi che lo guardavano preoccupati << ma non mi hai risposto, ti importerebbe? >> lo sguardo che prima era rivolto a un punto impreciso della stanza ora erano fermi dentro i suoi, Taehyung era serio, Asena che gli era accanto rimase senza parole.
Aveva sempre trovato il giovane elegante e affascinante, dall'animo dolce e divertente, si era sempre sentita al sicuro e amata da  Taehyung. Era impossibile per lei vedere la propria routine senza di lui, senza il suo sorriso che rivolgeva caldo solo a lei, dei suoi occhi che erano dolci e attenti solo per lei, impossibile resistergli, era impossibile vederlo maritato.
<< certo che m'importerebbe! >> esclamò con enfasi, tanto da alzare la voce
<< ne saresti turbata? >> domandò ancora facendosi più vicino, i suoi occhi più scuri, più attenti.
<< al momento ne sono turbata >> disse infine cercando di sostenere il suo sguardo ardente << ne sono felice >> concluse Taehyung sorridendogli, si avvicinò alla giovane il tanto da permettergli di avvicinare le dita a un ciuffo ribelle che le ricadeva sugli occhi, lo accarezzo delicatamente, e con estrema lentezza lo fece scivolare dietro l'orecchio << vieni a passeggiare con me? >> gli sussurrò mantenendo lo sguardo fisso nel suo
Ma prima ancora che Asena potesse porgergli la mano una figura si mosse nella sua direzione, mostrandosi dinanzi alla giovane donna l'oggetto della conversazione di poco prima
<< Miss Kim! Dobbiamo parlare! >>

<< Ahvi! >>
<< ho detto di no >>
<< maledizione! Sei proprio testarda lasciatelo dire >>
<< detto da un vero imbecille è un complimento >> replicò Ahvi con tono puntiglioso e gelido
Jungkook si fermò, non poteva credere a ciò che le sue orecchie avevano appena udito << i-imbecille? >> ripetè con voce stridula
Ahvi si girò, godendo appieno dell'espressione che il corvino gli stava donando << si imbecille, sai ancora cosa significa vero? Oppure tra le botte che hai preso e il tuo fare il cascamorto con Corina non ti abbiano fatto perdere la memoria sul significato, che la parola imbecille significhi >> mormorò << Preferisci che te lo mimi? >> rispose sbeffeggiandolo
Il giovane la guardò ancora più confuso, non capiva, aveva fatto ciò che lei stessa gli aveva chiesto, e allora perché si stava comportando così?
<< sei stata tu a dirmi di invitarla a ballare! >> puntualizzò alzando ancora di più il tono
<< wow! per essere uno che non ascolta, non ci ha messo molto a fare ciò che ti ho detto! >>
Ahvi superò vari ospiti che si accingevano intorno al tavolo dei dolci, mentre con lo sguardo guardavano nella sua direzione bisbigliando tra di loro, chissà che avevano mai da guardare? Non hanno mai visto una ragazza cercare la salvezza mentre un fastidioso amico urlante la inseguiva?
<< sentì....mi puoi spiegare che cosa cavolo ti prende? >> domandò Jungkook con più insistenza, correndogli appresso
<< a me? Proprio nulla! Sei tu che mi stai inseguendo >>
<< beh mi sembra pure ovvio visto il modo in cui ci stavi guardando, sembrava che volessi incenerirci sul posto >> disse canzonandola
<< io? Parli proprio tu? >> domandò scioccata
<< che avrei fatto io? >> sbuffò il corvino dietro di lei
Ahvi che correva da una parte all'altra finalmente si fermò, girandosi puntando il suo sguardo in quello fiammeggiante del ragazzo di fronte a lei
<< devo rammentarti quando prima mentre ballavo con Lucas, ti sei posizionato in mezzo manco fossi un elefante? >> domandò la giovane guardandolo dritto negli occhi
<< dovresti ringraziarmi! >> urlò << Quello stava cercando di poggiare le mani dove non dovrebbero stare! >> puntualizzo Jungkook
<< chi sei tu? mio fratello? >>
<< no sono un tuo amico >> rispose lui con fastidiosa calma
<< esatto sei un amico quindi se io non mi metto in mezzo mentre tu balli con Corina, dove diciamocelo le tue mani erano fin oltre la linea di confine, ti sarei grata se tu non ti immischiassi nei balli degli altri! >> Ahvi tremava di rabbia, tanto che era quasi intenta a allungare le mani solo per strangolarlo,  si girò di nuovo e riprese la sua falcata che l'avrebbe portata da lì a poco alla soglia delle scale
<< quindi mi stai dicendo...che se dovessi vedere di nuovo un signorotto senza educazione che prova a toccarti dove non dovrebbe, dovrei stare buono e fermo? >> domandò con fastidio
<< esattamente >> esclamò
<< non succederà mai >> rispose il giovane azzardando una risata.
Ahvi ormai arrivata al primo scalino della scala che l'avrebbe finalmente portata in salvo da quella ridicola discussione, si girò cercando di mantenere una calma che aveva ormai perso da un pezzo << ma si può sapere qual'è il tuo problema? >>
<< il mio problema? Io non ho un problema >> rispose il corvino dietro di lei
<< sembra di sì invece >> puntualizzo la ragazza
<< e io ti dico di no! >> esclamò lui di rimando
<< vabbè sai che c'è? Sono stanca, se vuoi scusarmi...buon pomeriggio Jungkook >> gli disse prima di riprendere la salita verso il piano superiore, doveva arrivare alla sua stanza e chiudersi dentro, lì non l'avrebbe mai seguita. Jungkook era un idiota si, ma sapeva bene cosa comportava l'etichetta, ed era questo a cui Ahvi puntava.
<< Ahvi >>  urlò Jungkook  << Ahvi! Dai aspetta! >> jungkook sali le scale rincorrendo ancora la ragazza che non si era fermata a guardarlo
<< basta Jungkook lasciami stare! >> rispose con aria stanca
<< no! Dimmi che ti prende! >> quasi urlò lui
<< non mi prende niente! >> rispose con lo stesso tono
Proprio quando Ahvi era quasi arrivava sulla soglia della camera, il ragazzo fece due falcare in più e gli afferrò il braccio giusto in tempo per fermare la sua corsa
<< Jungkook! Lasciami! >>
<< No! >> esclamò
Ahvi alzò il viso scontrando il suo sguardo con quello irritato e determinato del ragazzo che la teneva saldamente per le spalle << ti conosco da una vita, magari riesci a liquidare quei signorotti senza cervello Ahvi! Ma di certo non me >>
<< se sei così intelligente! Perché non ci arrivi da solo? >> gli urlò
<< preferisco che sia tu a dirmelo! >> rispose risoluto
<< Cosa vuoi che ti dica? >> sbuffò
<< perché sei così arrabbiata? >>
<< n-non sono arrabbiata! >>
<< si invece! >> riprese << ed è questo il problema! Non ne capisco il motivo! >>
<< mi stai dicendo che sei troppo idiota per arrivarci da solo? >> gli domandò Ahvi con tono di sfida
Jungkook, la guardò nel profondo degli occhi, i suoi occhi così fermi e stranamente infervorati, sembrava che vivesse lava dentro di lei. Così diversi da quelli della sorella.
Se Asena era il mare, Ahvi era puro fuoco.
Il corvino si portò più vicino al suo viso, lei lo guardava in un modo che risvegliava in lui sensazioni che non riusciva a capire, tanto meno a gestire
<< Ahvi...asco- >>
Un suono di passi lo interrompe, si girò di scatto verso la scalinata notando delle ombre salire le scale, Ahvi che lo stava osservando seguì il suo sguardo giusto in tempo per prenderlo  per mano e trascinarlo in una porta accanto alla sua camera
<< dove andiamo? >> domandò il corvino
<< in un posto dove spero nessuno ci veda assieme...se i miei fratelli sapessero che eravamo qui da soli, ti spellerebbero vivo >> disse la giovane prima di spingere il ragazzo all'interno di una stanza illuminata solo da una fioca candela.

Intanto in un'altra stanza poco più avanti...
<< spiegatemi il motivo del vostro odio nei miei confronti? >>
<< odio? Io non vi odio mio signore! >> esclamò Asena
<< non mi odiate, però non vi piaccio.. non é così? >> gli domandò il corvino
<< non ho mai detto questo >> si difese Asena senza smettere di guardarlo dritto negli occhi, i suoi occhi scuri così profondi da sembrare di potersi perdere dentro di essi, fecero si che il cuore di Asena, iniziò a battere più velocemente tanto da temere che il ragazzo di fronte a lei potesse sentirlo forte e possente come lei lo sentiva nelle sue orecchie
<< allora perché...>>
<< perché cosa mio signore? >> domandò in un sussurro
<< perché voi...>>
Asena socchiuse di poco le labbra mentre con lo sguardo viaggiava dai suoi occhi alla bocca, Jim si sporse ancora, ma proprio quando erano così vicini da congiungere le labbra, un forte rumore li prese in contropiede, bloccandoli all'istante.
La porta si aprì, rivelando sulla soglia il giovane che li aveva cercati per più di mezz'ora in quell'enorme residenza.
<< ah eccovi! vi ho cercato ovunque >> disse Taehyung semi divertito << che fate qua dentro? >> domandò, posando il suo sguardo prima sul cugino e poi sulla giovane
<< assolutamente nulla! >> Asena  urlò << non è forse così mio signore? >>  voltò il viso cercando aiuto da parte del ragazzo che era come gelato accanto a lei << si infatti...assolutamente nulla >> rispose Jim a denti stretti, mentre osservava il sorriso amichevole di Taehyung
<< mh...bene allora che dite se torniamo di sotto? >> disse Taehyung rivolgendosi a Asena, mentre con gli occhi osservava il viso contratto del cugino
<< s-si è un ottima idea! >> borbottò la giovane, avvicinandosi alla porta che dava per il corridoio.
Taehyung ancora fermo, guardò a lungo negli occhi il ragazzo che non si era ancora mosso dal posto in cui era.
<< ti vedo irritato cugino, è successo qualcosa? >> domandò Taehyung a Jim mostrandogli un sorriso furbo, mentre il corvino lo guardava con fastidio
<< sicuri che non ho interrotto qualcosa? >> domandò di nuovo
<< q-qual....di cosa parlate mio signore? >> domandò in risposta la giovane in pieno panico
<< si infatti >> si intromise Jim << di cosa stai parlando Taehyung? >> il tono di Jim era freddo e profondamente irritato, si avvicinò il tanto da portarsi all'altezza viso del ragazzo di fronte a se.
Taehyung osservò lo sguardo di sfida regalatogli da un irritato Jim << mh nulla in particolare >> rispose, prima di rivolgere alla giovane un sorriso rassicurante, decise di dare una piccola parola al ragazzo ancora fermo accanto a lui << cosa sarebbe successo se al mio posto fosse arrivato qualcun'altro? >> domandò << Namjoon ad esempio? >> disse in un sussurro
<< non ti devi preoccupare per me cugino >> rispose Jim serio
Taehyung accanto a lui lo afferrò saldamente per il braccio << che ti dice la testa? Vuoi farti uccidere? >> gli domandò con enfasi
<< ma si può sapere che vuoi? >>
<< che voglio?! Nella stanza poco più avanti ci sono i fratelli Kim! Secondo te perché sono venuto a cercarti! Magari a te non interessa ma non mi va di vederti ucciso dai fratelli Kim! >> esclamò << se ti avessero sorpreso di nuovo da solo con Asena, probabilmente sarebbe stato Namjoon stesso a farti sparire! >>
Jim strinse le labbra << non hai Jungkook a cui badare? >> gli domandò stringendo la mano che lo afferrava per il braccio sorridendogli falsamente
<< secondo te perché sono qui? >> gli domandò Taehyung << ero alla sua ricerca! Dato che avete la strana tendenza entrambi ad appartarvi con le sorelle di questa famiglia!  è stato solo un caso che invece io abbia trovato te! >> rispose rinforzando la presa
<< beh come puoi vedere il cucciolo non è qui, quindi puoi anche andare >> disse il corvino  digrignando i denti
<< e lasciarti qui in una stanza vuota e buia con Asena? Oh cugino non ci tengo a vederti appeso alla forca! >> rispose il giovane con un largo sorriso
<< va bene! >> rispose alla fine strattonando la prese salda al suo braccio
<< in ogni caso...>> riprese << stavate per..>>
<< per? >>
<< baciarvi? >> domandò sorridendogli con un ghigno che lasciava intendere più di quanto non avesse detto
<< c-...b-baci....>> Jim sgranò gli occhi in totale shock << c-come ti viene in mente? >>
domandò infine
<< ah no? Mh....allora stavi per confessarti? >> domandò con ancora più curiosità
<< c-confe....confessare cosa? >> gli domandò ancora più scioccato
<< come cosa? Lo sai cosa cugino! >> gli disse Taehyung facendosi più vicino
Jim ancora fermo lo guardava con confusione << se te lo sto chiedendo forse è perché non so dove tu voglia andare a parare?! >>
<< allora sei veramente stupido! >> disse con ovvietà Taehyung
<< c-....sentì! Io...>> iniziò Jim prima che la giovane che era uscita non si materializzò al loro fianco << voi? >> chiese
<< i-io....>> balbettò Jim, mentre con lo sguardo chiedeva aiuto al cugino accanto a loro
<< lui...si chiedeva >> iniziò Taehyung << se a voi Miss Kim andasse di ballare... con...lui >> disse cercando una via di fuga plausibile dallo strano balbettio imbarazzato del cugino.
Asena portò i suoi occhi caldi in quelli scuri e agitati del corvino che ancora non parlava, incapace di credere che fosse quello che il giovane fermo volesse da lei cercò conferma << ballare? >> domandò di nuovo, non ne sapeva il motivo ma per un attimo gli sembrò che ciò che Taehyung gli aveva appena detto fosse una vera e propria bugia inventata lì sul momento.
<< si ballare!>> esclamò il giovane che afferrò con presa ferrea la spalla di Jim che ancora non parlava << Jim >> chiese Taehyung con aria così innocente che Jim ebbe di nuovo l' impellente desiderio di ucciderlo lì sul posto << non sei impegnato per questo ballo vero? >>
Jim non disse nulla lo guardava solo con aria truce, aveva capito appieno il gioco crudele e perfido del ragazzo che continuava a sorridere
<< molto bene >> riprese non preoccupandosi minimamente di ciò che Jim gli stava dicendo con gli occhi << forza andiamo a ballare! >>

<< è tutto ciò che ti ha detto? >> domandò Jin furioso, mentre posava il suo sguardo oltre la finestra che dava per il fiume, Nam in piedi dietro di lui non rispondeva, portando il maggiore a innervosirsi ancora di più << Namjoon ti ho fatto una domanda! >> lo incalzò
<< s-si fratello...>> sussurrò tenendo lo sguardo basso
I due Kim sapevano il malumore del fratello a cosa fosse dovuto. Jin odiava con ogni fibra del suo corpo l'uomo che i suoi fratelli chiamavano padre, perché tra tutti lui era stato il primo ad amarlo sopra ogni cosa, e il primo a essere deluso da lui stesso.
<< voglio sapere ogni più piccolo dettaglio Nam >> disse Jin, lo sguardo fermo la mascella tirata, il Visconte era un fascio di nervi << si sa il nome della vittima? Era un uomo o una donna? Era un nobile? Sono informazioni importanti! Spero tu te le sia fatte dire!... e non che vi siate messi a parlare di cose futili >> Jin non dava il tempo a Nam di potergli rispondere tanto le domande erano vicine e veloci << ti ha dato un piano di azione? Ha detto cosa dovremmo fare? Ti ha detto come proteggere le nostre sorelle? Nostra madre? Nam! Parla! >> il tono era incalzante e furente.
Jin si scansò dalla finestra, voltandosi camminando verso il fratello di mezzo che ancora non gli aveva risposto, ma proprio mentre era in procinto di fargli altre domande a raffica, un piccolo rumore come di un mugolio sommesso raggiunse chiaro le orecchie dei tre uomini presenti nella stanza.
Hoseok fu il primo a muoversi, avvicinandosi con cautela alle ante del grosso armadio di noce presente nella stanza, prese i pomelli e li spalancò.
<< e voi che cosa diamine ci fate qui?! >> domandò Hoseok sorpreso dal contenuto di quell'armadio
Ahvi era ferma, con il cuore che gli pulsava furioso nel petto, occhi sgranati dal terrore con accanto a se, un giovane uomo,  spaventato e profondamente imbarazzato.
<< si può sapere che ci fare voi due chiusi nell'armadio? >> domandò di nuovo Hoseok con tono gelido
<< n-non....non è come sembra >> rispose con imbarazzo Ahvi << n-noi...>>
<< noi cosa? >> Nam che aveva raggiunto Hoseok alle spalle puntò i suoi occhi scuri e irritati in quelli terrorizzati della sorella di fronte a se << Ahvi...cosa ci fai in un armadio con Jungkook? >> domandò con insistenza
<< è stato un incidente! >> disse Jungkook intromettendosi
<< un incidente dite? >> domandò Nam sovrastandolo con tutta la sua altezza << che genere di incidente porterebbe voi mio signore a nascondervi in un armadio con la più giovane delle mie sorelle? >> Namjoon furioso si portò ancora più avanti tanto da arrivare oltre la sua testa, Ahvi che li guardava si mise tra i due << è la verità! >> protestò << eravamo nel corridoio e...>> deglutì << abbiamo sentito dei passi...ci siamo spaventati...>>
<< e ci siamo nascosti...>> finì la frase il giovane accanto a lei
I tre spostarono i loro sguardi increduli sul corvino << nell'armadio? >> domandò Hoseok
<< perché nascondervi? >> domandò  subito dopo il Visconte con curiosità
Ahvi che ancora non aveva alzato lo sguardo rispose al maggiore << ho avuto paura che se ci aveste visti insieme...>>
<< cosa? >> domandò Namjoon con irritazione
<< avevo paura che tu fratello potessi arrabbiarti come la scorsa sera..>> rispose in un sussurro << quando hai trovato Asena e Jim insieme >>
Il Visconte spostò il suo sguardo sul fratello di mezzo sospirando rassegnato << complimenti Nam! >> esclamò << hai spaventato nostra sorella! Con le tue urla senza senso >>
<< s-senza...senso! >> esclamò Nam << come sarebbe? Ho solo cercato di proteggere la reputazione di Asena! >> gridò contro il maggiore
<< può anche essere, ma hai spaventato così tanto la nostra sorellina che appena ci ha sentiti, è scappata a nascondersi...con un uomo per giunta!>> rispose nascondendo un sorriso
<< me ne sono accorto! pensi che non abbia gli occhi per vederlo! >> esclamò Nam infervorato << c'è da dire che tra tutti gli uomini che poteva scegliere almeno ne ha scelto uno che non la toccherebbe nemmeno con un dito >> rispose compiaciuto
Hoseok e Jin si guardarono, prima di portare il loro sguardo in quello di Nam << ne sei così certo? >> gli domandò il maggiore alzando di poco le sopracciglia
Nam che ancora lo guardava, aggrottò la fronte prima di riposare gli occhi sui due ragazzi che non avevano ancora proferito parola e che evitavano di guardarsi negli occhi.
<< io ti uccido! >> gridò Nam prima di avventarsi sul giovane Park << hai osato toccare mia sorella?! >> gridò di nuovo
<< fratello! fratello ti prego! >> gridò Ahvi cercando di staccarlo da Jungkook << Non mi ha toccato! >>
<< Namjoon!! Lascialo! >> gridò Hoseok cercando di fermare il maggiore che con forza teneva il giovane Park per il colletto << Jin fermalo! >> lo supplico il minore
Di fronte al Visconte si animò una scena che per quanto per altri potesse essere particolarmente allarmante, lui la trovava tremendamente divertente.
<< in ogni caso >> disse il maggiore avvicinandosi al fratello, appoggiandogli una mano sulla spalla << ditemi....>> riprese << cosa avete sentito? >>
Ahvi che teneva stretto il braccio di Namjoon, che con ferocia teneva il colletto del corvino alzò lo sguardo in quello del maggiore << n-nu-nulla...>> sussurrò
Jin non era affatto stupido se erano arrivati in quella stanza prima di loro era abbastanza palese che avessero sentito ogni più piccola parola
<< Ahvi...>>
<< va bene! >> esclamò facendo una leggera pausa << abbiamo sentito...dell'incontro di Namjoon con nostro padre e...>> si fermò di nuovo alzando lievemente il viso verso il visconte
<< e? >> la incitò lui
<< e del cadavere...>> disse infine con un lamento
<< Nam lascia il ragazzo..>> disse infine Jin
<< ma? >> domandò confuso
<< se hanno sentito ogni cosa pensi che fosse perché erano impegnati a toccarsi a vicenda? >> domandò al fratello con ovvietà
Namjoon guardò Jin con una espressione perplessa << non capisco..>> disse confuso
Jin passò il suo sguardo a un Hoseok incredulo quanto lui << o signore aiutami >> imprecò portandosi una mano davanti agli occhi << mettiamola così >> disse cercando di mantenere la calma << se ti trovassi in un armadio, con una donna...>>
<< eh? >>
<< e la stessi...>> Jin si fermò mimando svariati movimenti con le mani in modo che il fratello potesse capire senza che lui lo dicesse ad alta voce << ascolteresti ciò che accade nella stanza? >> domandò con frustrazione per la lentezza che il fratello ci stava mettendo nel capire
<< assolutamente no! >> esclamò indignato << sono le basi! perché me lo domandi? >>
<< perché se nostra sorella ha sentito ogni cosa, è perché il nostro giovane Park che tu continui a tenere per il collo...>> fece una piccola pausa portando gli occhi al cielo << che per inciso ti ho già detto di lasciare! implica che non l'ha toccata! >> disse infine guardando Nam che ancora era fermo con le sue mani intorno al collo di Jungkook
<< stai dicendo che non devo arrabbiarmi?  >> chiese Nam
<< esatto >> rispose Jin mostrando un sorriso
<< dovresti invece fare festa fratello! >> esclamò Hoseok sorridente
<< è vero! >> esclamò Jungkook << non la toccherei mai! >> disse con enfasi il giovane sorridendo a sua volta
Ahvi che li guardava era senza parole, non riusciva a credere come i suoi fratelli potessero essere così idioti, e di come l'uomo con cui si era nascosta potesse essere più idiota di tutti loro messi assieme
<< oh beh se è così >> Namjoon lasciò la presa sul collo del ragazzo, che si portò di rimando la mano a toccarselo << ritiro la mia minaccia dunque >> disse prima di allontanarsi da lui, affiancandosi al maggiore
<< ora però abbiamo un'altro problema >> riprese Jin
<< sarebbe? >> domandò Hoseok
Jin incontrò gli occhi della sorella che guardava ovunque tranne lui << Ahvi....non una parola con tua sorella >>

Qualche giorno più tardi Ahvi e Asena si trovavano come di consuetudine nel giardino che dava sul retro della loro tenuta.
<< ti prego Asena non ricominciare >> disse Ahvi esausta parando con maestria il colpo a tradimento da parte della sorella alle sue spalle << ti ho già detto che l'altra sera non è capitato assolutamente nulla >>
<< è proprio il tuo "assolutamente nulla" che mi insospettisce sorella! >> Gli rispose la maggiore mentre affondava un secondo fendente mirando con maestria alle gambe fasciate di Ahvi
<< basta ti prego >> implorò Ahvi parando un'altro colpo
<< è da quando ti ho rivista insieme ai nostri fratelli che hai iniziato a evitarmi, prima con la scusa dell'aiutare nostra madre, poi con la scusa dell'andare dalla modista! Che diciamocelo Ahvi non ti è mai interessato particolarmente andare a provare abiti! sono giorni che mi eviti! >> Asena si avvicinò con qualche falcata ad Ahvi trovandosi a pochi centimetri dal suo viso << perché ti comporti così? È successo qualcosa? >> fece una pausa, cercano di farsi guardare dalla sorella che guardava ovunque tranne lei << non dirmi...che tu e Jungkook! >> fece una pausa << vi siete baciati! >> esclamò con enfasi
<< Ma cosa stai dicendo?! >> rispose Ahvi schioccata urlando << come ti salta in mente? perché mai dovrei b-baciare, quell'idiota?!!...>> Ahvi si fermò, la sua mente andò immediatamente al momento in cui il viso del giovane era a pochi passi dal suo, a quando chiusa nell'armadio vicino a lui sentiva il suo respiro sulla pelle, a quando i suoi occhi scuri si erano posati nei suoi e a quella strana elettricità che aveva sentito appena le sue dita le avevano toccato il volto
un'altro fendente questa volta andò a segno, facendo urlare Ahvi mentre si massaggiava il fianco << Asena! Mi hai fatto male! >>
<< sei tu che ti sei imbambolata vivendo nel mondo dei sogni, dimmi sorella a cosa stavi pensando? >> gli domandò Asena mentre gli saltellava attorno con sguardo furbo
<< non stavo pensando a nulla! >> gli rispose seccata
<< si certo a nulla....allora spiegami perché hai tutta la faccia rossa? >> incalzò Asena
<< non ho la faccia rossa! >> rispose Ahvi  ancora più seccata
<< Ahahahahah sorella dovresti vedere la tua faccia! >> Gli disse cercando di non soffocare dal ridere << in ogni caso posso confermare che non vi siete baciati >> continuò Asena divertendosi come non mai alla vista imbarazzata della sorella
Ahvi la guardò confusa << confermare a chi? >>
<< a chiunque dovesse chiedermelo >> disse Asena compiaciuta
<< hey! Voi due! Meno chiacchiere e più affondi! Forza non stiamo banchettando >>  gridò Hoseok, appoggiato al tronco di un albero le osservava, con sguardo fermo.
<< si mamma >> gli risposero in coro le due donne, lasciando sul viso del fratello un'espressione di puro fastidio
Asena si scostò dalla sorella, la osservò, vide come non ridesse come era consuetudine fare, c'era qualcosa che non tornava, era raro vederla pensierosa ed era ancora più raro che non gli parlasse di ciò che stava accadendo.
Più lei gli diceva che andava tutto bene e più lei sentiva che sua sorella minore gli stava nascondendo qualcosa
<< a parte gli scherzi....sono preoccupata..>> riprese Asena avvicinandosi alla sorella << c'è qualcosa che non va, lo sento, lo vedo...ti prego parlami >> la pregò la maggiore, toccando con delicatezza la sua mano
Ahvi si voltò notando come Hoseok si era allontanato dando così l'opportunità alla giovane di poter rispondere << vediamoci qui stanotte >> sussurrò << ti racconterò ogni cosa >>
Proprio nel mentre del loro piccolo momento, una voce le raggiunse da dietro una colonna che dava per il portico di casa << che cosa gli racconterai di preciso Miss Kim >> Taehyung, seguito da Jungkook e Jim fecero il loro ingresso nel giardino dietro casa
<< T-Taehyung? >> disse Asena andando incontro al giovane che la guardava con un largo sorriso quadrato << cosa fate qui? >> gli domandò con gioia
<< dobbiamo incontrare i vostri fratelli, ci hanno detto di venire in giardino....ma di certo non ci aspettavamo di vedervi...>> disse il giovane sorpreso << vestite da uomo? >> si intromise Jungkook, spostando  lo sguardo da Asena a un'imbarazzata Ahvi, che abbassò lo sguardo.
Le due sorelle si guardarono l'un l'altra non capendo perché le guardassero come se fossero vestite da giullari
<< beh ecco noi...>>
<< loro dovrebbero allenarsi! Invece di fare salotto con voi miei signori >> Hoseok che era rientrato per una chiamata da parte del fratello maggiore fece il suo ingresso nel giardino che ritrovò stranamente rumoroso da come l'aveva lasciato
<< buon Pomeriggio lord Kim >> disse Taehyung alla presenza del ragazzo che li guardava severo, non erano abituati a vedere il ragazzo come quell'espressione in volto, faceva quasi paura << buon pomeriggio a voi, cercate qualcuno in particolare? O siete qui per altri motivi? >> domandò Hoseok
<< come stavamo dicendo alle vostre sorelle dobbiamo incontrare il Visconte, ci sono questioni militari di cui dobbiamo discutere...>> Taehyung voltò lo sguardo osservando per un momento suo cugino Jim che ancora non aveva proferito parola, per poi tornare con sguardo stanco a guardarsi i piedi
<< se cercate Jin, è dovuto uscire un momento per una commissione veloce...avete fretta o? >>
<< no possiamo attendere >> rispose Jungkook
<< molto bene....so che è scortese ma dovrei finire con le mie sorelle >> disse con educazione Hoseok
<< volete che c'è ne andiamo? >> domandò Taehyung
<< no no più siamo meglio è....in più sono convinto che le mie pesti ascolterebbero di certo più voi che me in questo momento >> disse osservando di sottecchi le sorelle che se la ridevano tra di loro
<< hey voi due! Ahvi posiziona meglio i piedi! E tu Asena dritta con le spalle! >> gridò Hobi, con accanto a se i giovani Park.
<< si sì lo sappiamo... >> risposero melense le due sorelle mentre se la ridevano sotto i baffi
<< ragazzine pestifere! Non fatemi venire lì eh? >> le minaccio Hobi
<< perché altrimenti che succede? Vecchietto? >>
<< V-Vecchietto? Vi ricordo che sono solo di pochi anni più grande di te Asena! Se sono vecchio io lo sei pure tu! >>
<< sarà fratello! Ma nostra madre ci dice sempre che ne io ne Ahvi  mostriamo la nostra età, il che vuol dire che qui il vecchio sei solo tu!>> gli rispose Ahvi mostrando la linguaccia.
Jim che era rimasto vicino alla colonna all'ingresso fece ciò che gli era consuetudine fare ogni volta che li vedeva insieme, si appoggiò con non sua lance alla colonna e con attenzione posò lo sguardo su Asena, un'apparizione nonostante fosse vestita con abiti da uomo, probabilmente datagli dallo stesso Hobi.
Era in piedi che saltellava scherzando con Ahvi e i suoi cugini, con il viso illuminato da uno dei suoi radiosi sorrisi. Sarebbe stato tutto paradisiaco se non fosse che quel sorriso lo stava porgendo allo stesso Taehyung che la  alimentava con uno dei suoi calorosi sorrisi quadrati.
Asena sorrise di nuovo, ancora una volta non a lui.
Jim ancora fermo a guardare la scena si accorse suo malgrado di come seppur lui fosse lì, nessuno si era ancora accorto della sua presenza, tanto da fargli decidere che la riunione con il maggiore della famiglia Kim poteva esserci senza che lui fosse effettivamente presente. Si staccò dalla colonna camminando a passo lento verso l'uscita
<< mio lord! >>
Jim girò la testa di scatto. Asena lo aveva raggiunto correndo nella sua direzione << sta già andando via? >> gli domandò la giovane con un sorriso che lasciò Jim senza fiato, nonostante fosse di nuovo accanto al corvino che li aveva sorpresi giorni prima in quella piccola stanza << Miss Kim >> rispose il giovane trovando di nuovo la parola << non volevo disturbare il vostro...>> provò pensieroso Jim << esercizio >> disse infine
<< oh non si deve preoccupare >> disse sorridendogli << ormai siamo al termine, io e Ahvi dobbiamo andare dalla modista tra poco >> rispose con educazione.
Il pomeriggio passò con una velocità disarmante, poco dopo che Asena si fu avvicinata al giovane fermo vicino alla colonna che dava per l'ingresso, una voce eccitata si manifestò sulla terrazza poco più in alto.
Mira era ferma richiamando a sé le sue giovani figlie in modo da poter arrivare il prima possibile dalla modista più famosa in quella piccola città per far sì, che potessero avere le stoffe migliori per gli abiti che avrebbero indossato la settimana dopo al ballo del Duca Min.
Lasciando così i giovani uomini a conversare con calma e riservatezza nella dimora della famiglia Kim
<< bene >> iniziò il Visconte << ora che siamo tutti qui, potremmo parlare senza essere sentiti da nessuno >> disse guardando uno per uno i giovani presenti nella stanza << immagino >> disse soffermandosi su Taehyung e Jim in piedi vicino alla finestra << che Jungkook vi abbia già informato su ciò che è successo durante il famoso incontro >>
<< intendete l'episodio successo in casa vostra qualche giorno fa, con protagonisti mio fratello e vostra sorella? >> domandò Taehyung
I tre fratelli si guardarono confusi << no....io intendevo a ciò che il giovane Jungkook ha sentito durante il suo appostamento nell'armadio con....si con  mia sorella Ahvi >> ripose Jin sorridendo al giovane corvino << per la precisione all'incontro di mio fratello Namjoon con nostro padre >> proseguì
Taehyung e Jim si guardarono prima di portare il loro sguardo al giovane che si stava grattando nervosamente il dorso della mano. Se la ricordavano chiaramente la discussione avvenuta con il più piccolo, ricordavano come lui avesse spiegato ai maggiori ciò che aveva provato stando nell'armadio con la più giovane delle sorelle Kim, di come si fosse sentito, e di come quella ragazza che lui reputava soltanto un'amica lo avesse infervorato,  stretta a lui in quel piccolo spazio mentre spiavano i maggiori.
ma più di tutto ricordavano come non avesse proferito parola su ciò di cui il Visconte gli stava parlando.
<< mi dispiace mio signore >> si scusò il corvino << mio fratello non ha avuto l'ardire di comunicarci tale informazione >> disse Taehyung guardando di sottecchi il fratello, che con nervosismo continuava a torturarsi le mani.
Jin che non gli aveva tolto gli occhi di dosso alzò lievemente lo sguardo incontrando i volti sorpresi dei due fratelli accanto a lui
<< non è importante in ogni caso ne avremmo parlato...>> continuò << allora il punto è questo, nella data del 1 settembre alle ore 17.30, sulla strada che porta verso la fontana del centro di Elipley, poco lontano dalla residenza Hilton, c'è stato un omicidio >> disse Jin fermandosi osservando i volti fermi e increduli dei presenti
<< come è successo? >> domandò Jim
<< nessuno lo sa >> rispose Hoseok
<< c'è qualche pista? >> chiese di nuovo il giovane Park
<< l'unica cosa che è certa..>> disse Namjoon << è ciò che mi è stato detto da mio padre...>>
<< e cosa le ha riferito il *Generale*? >> chiese Taehyung portandosi più vicino al giovane che fissava un punto nel muro
<< si sa chi è la vittima? >> chiese il giovane che si martoriava le mani
<< da ciò che abbiamo potuto appurare, il cadavere è di una giovane donna, una domestica da quanto riportato...non ne sono certi >> rispose Hoseok
<< che cosa si sa? >> domandò Jim
<< ciò che mi è stato detto, seppur non in maniera ufficiale....è che uno di loro è tra noi >> disse sussurrando
Il silenzio che ne seguì, come la consapevolezza di ciò che il ragazzo stava dicendo fece sì che l'allarmismo fu palpabile
<< come sarebbe?! >> urlò Jim << nessuno di loro è mai arrivato così vicino alle residenze >>
<< ne siamo consapevoli >> fu il turno di Jin di rispondere al giovane ragazzo << ma questo è ciò che nostro padre ci ha permesso di sapere, non vi devo ricordare quanto queste informazioni siano riservate miei signori >> disse Jin con voce profonda e seria
I tre ragazzi della famiglia Park si misero in piedi, in posizione eretta e vigile << non si deve preoccupare Visconte....nessuno a parte le persone presenti sapranno nulla >> disse Taehyung in tono fermo
<< se posso fare un ultima domanda >> riprese il corvino << si sa...in che modo è stato commesso l'omicidio...>> chiese in un sussurro
Jin e Namjoon si guardarono prima che fosse lo stesso Nam a rispondere << in via ufficiale un attacco di animale...>>
<< e in via non ufficiale?>> domando Jungkook
Namjoon serio in volto alzò il viso incontrando dieci occhi fermi a osservarlo, attendendo con nervosismo e impazienza la risposta alla domanda posta dal giovane della famiglia Park
<< sono i bruxa >>

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