꧁Cap 3 - L'uomo dagli occhi blu꧂
Asena pensò che quella serata non sarebbe potuta andare peggio.
Non lo avrebbe creduto possibile, ma il suo inaspettato incontro notturno con Jim park era solo l'inizio.
Si, l'aveva scossa rendersi conto di desiderare, anche se solo per un secondo, il ragazzo con cui era crescita assieme, seppur non avessero mai realmente avuto una conversazione più lunga di un "buongiorno, giornata incantevole oggi".
Si, era rimasta da sola non accompagnata con un uomo, un uomo per cui non aveva mai provato nulla prima di quel momento a parte un profondo astio frutto di una mancata sensibilità da parte del ragazzo stesso. E si, era convita di aver visto qualcosa prima dell'arrivo del suddetto ragazzo alle sue spalle.
Ma nulla di tutto questo era stato terribile come ciò che successe subito dopo l'inizio dei fuochi di fronte all'entrata principale.
I due giovani dopo il primo scoppio si allontanarono velocemente l'uno dall'altra pianificando quello che a detta loro, poteva essere un piano perfetto per tornare alla sala da ballo senza essere visti da nessuno, e di conseguenza senza incappare in malintesi.
Jim sarebbe stato quello che si sarebbe allontanato per ultimo, dando libera manovra alla giovane di poter tornare senza problemi verso la sala sotto il suo occhio vigile.
Ma Asena aveva fatto solo due passi verso l'entrata, che una sua vecchia amica con cui aveva fatto l'accademia e che non vedeva da parecchi anni non urlò il suo nome, permettendo così a metà della gente ferma, intenta ad ammirare i fuochi, di girarsi nella sua direzione.
Per poi essere raggiunta dai suoi tre fratelli che la guardavano con rimprovero, scorgendo a pochi passi da lei un imbarazzato giovane lord che cercava suo malgrado di sembrare il più possibile tranquillo, fingendo senza riuscirci di essere arrivato dalla sua passeggiata solo in quel momento, ma la sua speranza svanì appena la stessa giovane non gridò ancora più forte verso Asena chiedendole cosa ci facesse da sola con un giovane uomo senza accompagnatore.
Da lì a pochi minuti iniziò una vera e propria bufera, la giovane aveva cercato con l'aiuto di sua sorella Ahvi, che per via delle urla si era precipitata fuori accorrendo sua sorella, che con fatica cercava di calmare suo fratello maggiore Nam dal prendere a pugni il giovane Jim.
<< Nam! Non è come sembra! >> urlò Asena
<< non è come sembra? E allora spiegami perché eri qui fuori! Da sola! È per di più con lui? >> gridò con ferocia il maggiore
<< stavo facendo una passeggiata, è stato un semplice caso che Jim si trovasse qui! >>
Nam si spinse in avanti trovandosi a pochi centimetri dal volto del giovane Park
<< è così? Ti sei ritrovato per puro caso in un giardino isolato con accanto a te mia sorella? Eh park?! >>
<< ne dubiti signor Kim ? >> gli domandò Jim con astio, se c'era una cosa che il giovane non sopportava era proprio la mancata credibilità delle sue parole << pensi che mi apparterei mai con tua sorella? Da solo? Con intenzioni deplorevoli? Mio Dio ci conosciamo fin da bambini! >>
<< cosa vorresti dire con questo? Stai dicendo che mia sorella Asena non è abbastanza desiderabile per voi signore? >> urlò Nam con più fiato che aveva in corpo, prima di girarsi verso sua sorella prendendola con forza per le spalle << ti ha toccata? >>
Asena guardò suo fratello con sconcerto << prego? >>
<< rispondimi! Ti ha toccata senza il tuo consenso? >> gli domandò scuotendola lievemente,mentre le sue mani le stringevamo le spalle con tale forza da fargli male
<< no! >> gli rispose
<< toccato senza il suo consenso? Signor Kim per chi mi ha preso? >> domandò Jim con un sorriso sprezzante a contornargli il volto
<< per ciò che sei, un uomo! >>
<< non tutti gli uomini si comportano come voi mio signore! >>
<< con questo cosa vorreste dire? >>
Taehyung si avvicinò a suo cugino cercando di ammonirlo con lo sguardo, ma ciò rese Jim ancora più desideroso di pronunciare la frase che aveva sulla punta della lingua
<< ciò che ho appena detto! Non tutti gli uomini sono bestie capaci solo di saltare da un letto all'altro >>
Nam lasciò le spalle della sorella, il suo viso era livido, occhi due fessure mentre cercava di mantenere quel minimo di compostezza che riusciva sempre a mantenere in certe circostanze, ma in quel momento il discorso era diverso, si parlava pur sempre di una della sue sorelle.
<< io starei attento a ciò che ti esce dalla bocca! Se non vuoi rischiare di ritrovarti con il muso a baciare l'erba >> gli disse Nam a denti stretti
Asena si staccò dalla sorella che la teneva saldamente per il braccio portandosi tra suo fratello e il ragazzo che lo guardava con sfida attraverso i suoi bellissimi occhi scuri
<< Nam! Ora basta! Non è successo nulla! >> si fermò cercando di attirare l'attenzione del fratello su di se << Tante volte sono rimasta a passeggiare con Taehyung da sola! Eppure mai una volta hai avuto una reazione così esagerata...>> Nam si girò scontrando il suo sguardo con quello della sorella << lui non è come Taehyung! >>
Asena lo guardò ancora più confusa << spiegami la differenza! Che differenza c'è tra Jim e Taehyung?! >> urlò asena contro il fratello << Namjoon! >>
<< questo è assurdo! >> urlò Jim interrompendo il diverbio tra Asena e Nam << non ho toccato tua sorella! >> disse con veleno << non so nemmeno come possa venirti in mente! La conosco da quando era ancora pelle e ossa, un mostriciattolo, non la trovavo attraente allora, e di certo non la trovo attraente adesso! >> urlò Jim con così tanta enfasi da far mettere una mano tra i capelli i suoi cugini accanto a lui
Asena si voltò di scatto guardando il giovane con astio e amarezza, Jim solo in quel momento si rese conto di ciò che avesse realmente detto
<< mi perdoni tanto mio lord se non sono abbastanza per lei >> gli ripose Asena con tutto l'astio di cui era capace
<< n-no...non era quello che intendevo...>> disse Jim cercando di sistemare la situazione, si portò più avanti verso di lei ma un braccio gli fermò la falcata, Taehyung gli si avvicinò il tanto da farsi sentire solo dal cugino << dovremmo rientrare, la conversazione sta diventando troppo...>> Jim osservò lo sguardo del ragazzo soffermandosi nel suo fino a guardare oltre alle spalle del quartetto che avevano di fronte, varie teste incuriosite si stavano voltando nella loro direzione, parlottando tra di loro, senza smettere di guardarli.
Jin che era rimasto zitto insieme a suo fratello Hobi voltò la testa seguendo gli occhi di Taehyung dietro di loro, notando come gli ospiti della casa si stavano sempre di più avvicinando << fratello...calmati! Stai facendo puntare tutti gli occhi su di noi! Se nostra madre se ne dovesse accorgere, ci farà vedere i sorci verdi per non so quanti giorni! >> Jin che era dietro al minore gli mise una mano sulla spalla facendo una lieve pressione, prima di voltarsi verso la sua preoccupata sorella
<< Asena... va tutto bene? >>
<< si fratello...>> gli rispose quasi con un sussurro quando spostò lo sguardo di sfuggita verso il giovane park fermo accanto a loro << mai stata meglio..>>
<< molto bene! Vedi Nam? È tutto ok, ora...>> fece una piccola pausa guardando i giovani intorno a lui << dovremmo rientrare prima che tutti gli ospiti vengano a vedere che succede, e con loro nostra madre >>
Ahvi si avvicinò ad Asena dandogli un piccolo buffetto al fianco cercando di attirare la sua attenzione, mentre guardava di sottecchi il giovane corvino che era intento a conversare con i suoi cugini, venuti in suo soccorso dopo che Namjoon si era avventato su di lui.
<< Asena? >>
<< mh...>>
<< va tutto bene?...ti vedo...>>
<< cosa? >>
<< sembri così...triste..>>
Asena si avvicinò con lentezza alla sorella più giovane prima di stringerla a se in un abbraccio << va tutto bene Ahvi sono solo stanca >> gli disse stringendola di più a se
<< sicura? >> gli domandò di nuovo Ahvi, conosceva Asena, sapeva che per non preoccuparla spesso ometteva qualche verità
<< si Ahvi sono sicura, va tutto bene >> gli disse staccandosi da lei << dopo tutto non è capitato nulla per cui io debba essere turbata o altro >> disse Asena alzando la voce il tanto che bastava per farsi sentire dal corvino dietro di lei. Jim sentendosi chiamato in causa voltò lo sguardo vedendo la giovane che guardava di fronte a se con l'espressione più infelice che si potesse immaginare.
<< Miss Kim >> iniziò Jim cercando di attirare l'attenzione della giovane che ancora non ricambiava il suo sguardo
<< mi dica signor Park >> rispose voltandosi appena in direzione del giovane accanto a lei
<< ciò che ho detto..non era mia intenzione offenderla >>
<< Crede di essere così importante per me da riuscire a offendermi? So che questo la sorprenderà! Ma non è proprio questo il caso signore >> l'astio nella voce di Asena era tale che persino Taehyung con accanto suo fratello Jungkook si erano resi conto di quanto in verità la loro giovane amica si fosse offesa dalle parole rivoltesi a lei poco prima.
Ma Jim non demorse, non voleva che lei pensasse qualcosa che non fosse vero
<< se mi deste la possibilità di spiegarmi, potrei in qualche modo risolvere questo malinteso >>
<< spiegarsi dite? E cosa vorreste spiegarmi di grazia? >> domandò Asena con finta accondiscendenza << forse vorreste dirmi che le parole da voi pronunciate poco prima non erano intenzionali? Che rimanere con me in giardino completamente da soli vi ha fatto piacere? O non piacere, dato l'enfasi di poco fa nel dire quanto io sia poco desiderabile ai vostri occhi! >>
Jim si voltò guardando intorno a se prima di riportare il suo sguardo verso quello di lei, ferito e imbronciato
<< signorina Kim la prego..ascoltatemi >>
<< mi pare che io la stia ascoltando >> rispose Asena con sguardo glaciale
Jim si voltò di nuovo osservando come ogni sua mossa fosse calibrata da un stormo di persone pronte a staccargli le braccia se solo si fosse avvicinato a lei più di quanto già non fosse.
<< Asena...>> Jim la chiamò con un sussurro ottenendo dalla giovane in questione una lieve e impercettibile occhiata veloce alle sue labbra carnose << mi ascolti...>> continuò Jim sussurrando in modo che solo la donna di fronte a lui potesse sentirlo << cosa pesante sarebbe successo se non avessi confermato a vostro fratello che il mio incontro con voi qui in giardino non era intenzionale? >> Jim puntò gli occhi di lei, li guardò farsi pensierosi
<< probabilmente avrebbe confermato con i fatti la minaccia a voi rivoltasi di farvi baciare l'erba >>
<< non so voi ma io ci tengo a mantenere il mio volto intatto, considerando quanto vostro fratello Namjoon sia...>> fece una piccola pausa guardando dietro di se. Namjoon era accanto a Jin che cercava insieme al terzo fratello di fargli ritrovare la calma perduta poco prima, gli osservava i muscoli tendersi sotto l'abito su misura che indossava << il doppio di me signorina Kim >> Asena seguì con interesse ciò che Jim stava guardando notando come si soffermasse a osservare il corpo di suo fratello maggiore.
Effettivamente tutti in città sapevano del carattere irascibile seppur calmo quando era necessario di suo fratello Nam.
Namjoon secondo al Visconte era conosciuto non solo come un libertino, ma anche con il suo titolo di Tenente.
Tutti i suoi fratelli sotto forte pressione del padre, avevano preso parte al servizio di leva che come tutti sapevano era obbligatorio per i signorotti. Ed esattamente come suo fratello Nam anche Jin portava lo stesso titolo, che per ragioni di forza maggiore proprio mentre era vicino al grado di Generale, decise di abdicare ottenendo il titolo di Visconte della famiglia Kim.
<< lo osservate come se...>> Asena si fermò, aspettando una reazione dal corvino di fronte a lei
<< come? >> ripetè Jim
<< come se ve ne foste innamorato mio signore! >> gli rispose Asena trattenendo una risata
<< i-innamorato?! >> chiese con sorpresa << non so bene come siano i vostri gusti signorina Kim, ma le posso assicurare che suo fratello non fa parte di essi! >> disse Jim senza soffermarsi su di lei, ridendo appena
<< mh...e allora quali sono i vostri gusti? >>
Jim si pietrificò, non si sarebbe mai aspettato di ricevere da parte di quella ragazza quella domanda, si girò giusto per osservare la sua espressione di ingenua curiosità, prima di aprire bocca e risponderle << i miei gusti? Intendete la mia donna ideale? >>
Asena fece segno di assenso << si, immagino che pure voi ne avrete di certo una..>>
<< una? >> gli domandò Jim
<< un tipo di donna che possa piacervi >>
Jim non gli rispose subito, pietrificato sul posto mentre cercava senza molte via di uscita un modo per non farle capire che la sua idea di donna ideale gli stava praticamente davanti.
Tutto di Asena gli piaceva, persino il suo modo di rispondergli a tono, quella sera lo aveva piacevolmente sorpreso rendendola ai suoi occhi ancora più bella e desiderabile.
<< mio Signore? >>
Jim si riscosse dal suo momento contemplativo rispondevo alla giovane con fare confuso
<< si certo...la mia donna ideale deve essere alta...bionda, formosa...>>
Asena rimase in silenzio osservando il giovane di fronte a lei, era così silenziosa che per un attimo Jim pensò di aver detto troppo, ma proprio mentre aprì la bocca per parlare Asena gli rispose
<< capisco...>> il tono con cui lo disse fece in qualche modo stringere il cuore al corvino << state parlando di Priscilla?>>
<< si certo Priscilla! >> rispose Jim senza troppo soppesare la risposta che aveva appena dato alla donna di fronte a se << un momento..... P-Priscilla? >>
<< si, ragazza alta, bionda...Priscilla >> disse con sentenza Asena, che lo guardava come se avesse appena avuto un illuminazione << siete fortunato! È qui alla festa! Volete che ve la vado a chiamare?>>
<< n-no...a-aspetti...io n-non volevo...>>
<< non faccia il timido! non è affatto un problema per me...aspetti qui ve la vado a chiamare >>
Prima che Jim potesse richiamarla, Asena era già sfrecciata all'interno della porta che dava per la sala principale, lasciando il giovane ragazzo interdetto mentre si massaggiava le tempie.
A pochi passi da lui, due giovani signorotti, se la stavano ridendo senza riuscire a mascherarlo << non sapevo cugino che avessi interesse per Priscilla >> gli disse Taehyung avvicinandosi a lui dal fianco sinistro
<< non incominciare >>
<< dimmi come ha fatto Asena a pensare che ti piaccia la ragazza che per quasi dieci anni ti chiamava " il signorotto dei ratti"?>> gli domandò Jungkook che gli si affiancò al lato destro << ricordo chiaramente quando nostro padre, ti ha proposto il tuo presunto fidanzamento con la figlia del nostro banchiere....>> Jungkook fece una pausa puntando il suo sguardo in quello del fratello oltre la spalla del cugino << come gli aveva risposto Jim a nostro padre fratello? Lo ricordi? >>
<< vi avverto....rischiate la vita >> gli rispose Jim digrignando i denti
<< si certo ricordo! Mi pare gli avesse detto "preferisco sposarmi una creatura oltre la fortezza, sarebbe di certo molto più divertente e eccitante!" >> canzonò Taehyung mimando con voce profonda il cugino, permettendo così ai due ragazzi di ridersela.
<< però veramente Jim come ha fatto Asena a pensare che ti possa piacere Priscilla? >> domandò di nuovo Jungkook
<< so io come è andata! >> disse Taehyung intromettendosi nella conversazione, riuscendo a catturare facilmente l'interesse del fratello minore << sono certo che mentre la nostra cara Miss Kim parlava, il nostro caro cugino rapito dalla sua immensa bellezza, e fuorviato da ciò che la sua mente stava piano piano immaginando, non abbia per nulla ascoltato ciò che Asena stava dicendo....permettendo così di creare questo profondo malinteso >> Disse Taehyung con trasporto nel prendere in giro il cugino
<< Jim ora come farai quando si presenterà a te la suddetta Priscilla? >> domandò il minore ridendosela sotto i baffi, ricevendo da parte di Jim uno sguardo carico di odio che fece ridere ancora più forte i due giovane accanto a lui.
<< io ve lo giuro, se finisco la serata vi uccido >>
Quando il giovane duca Min ritornò nella piccola cittadina di Elipley ci fu un gran movimento, varie voci erano arrivate alle orecchie di chi ci viveva come un tornado.
alcuni, i più anziani raccontavano del giovane Duca che dopo la prematura morte del padre fu spedito per svariati anni oltre le colline a nord per frequentare le migliori scuole della capitale, altri invece raccontavano di come il giovane che al tempo era poco più di un ragazzino avesse deciso di darsi alla pazza gioia scialacquando in feste e piaceri l'eredità del padre.
Era da praticamente una trentina d'anni che il giovane Duca non faceva ritorno alla sua città natia.
Come alcune voci andavano dicendo, il giovane aveva lasciato la sua casa all'età di vent'anni, dove fino al compimento dei suoi attuali trenta aveva fatto ciò che ogni giovane avrebbe fatto. Oltre a frequentare una delle migliori scuole della capitale si era dato da fare in molteplici altri divertimenti, dopotutto egli era un Duca poteva permettersi qualche piacere ogni tanto, soprattutto se data la sua posizione poteva saltare senza difficoltà l'obbligo di leva che si attivava per ogni giovane uomo.
Min si appoggiò contro lo schienale della poltrona di pelle mentre sorseggiava il liquido rosso nel suo bicchiere di cristallo
<< penso che sia giunto il momento >> disse mentre guardava con noia il soffitto
Jae che era seduto anch'esso sulla poltrona adiacente a lui si voltò lentamente verso la sua direzione non mostrando nemmeno il più piccolo interesse a ciò che il Duca stava dicendo.
Yoongi senza scomporsi troppo fece roteare il restante liquido all'intero del bicchiere.
<< immagino che non ti interessi sapere il mio parere >> disse Jae
<< immagini bene >> rispose Min con noia
<< in ogni caso mio caro amico non credo che sia il momento migliore....siamo qui da pochi giorni, non mi sembra il caso di attirare su di noi tutta questa attenzione >> gli disse Jae con tono neutro
<< ho solo detto di volermi sposare...non ho mica dichiarato che aprirò le porte del casato Min alla lussuria e alla depravazione >> disse Yoongi con sarcasmo
<< cosa che troverei di certo più divertente >> rispose Jae
<< mi sembra che durante gli anni che abbiamo passato assieme alla capitale, quelle due cose non sono di certo mancate nella nostra quotidianità >> gli rispose Yoongi
<< no ha ragione, solo che come sai non è mai abbastanza per me >>
Jae si alzò dalla poltrona in pelle vagando intorno alla stanza, toccando con lentezza mascherata a noia ogni mobile presente nella stanza << in più....credi veramente che sarà così facile? >> domandò
<< perché mai non dovrebbe esserlo, non mi pare che le volte scorse sia stato così difficile..>> rispose yoongi osservando le movenze dell'amico
<< vero....ma qui non siamo alla capitale...lo sai meglio di me...ci sei nato...qui la gente parla, comunica...sarà più difficile che si voltino dall'altra parte non credi? >>
<< ti preoccupi troppo Jae >>
<< e invece voi mio signore non vi preoccupate per nulla! >>
<< Jae sono il tuo Duca! Ed è mio diritto dare un ballo se lo desidero! >>
<< e io sua eccellenza sono il suo più fidato amico e le sto dicendo che non è il caso! >>
<< come sei petulante Jae...>> disse il Duca con aria stanca
<< aspettate almeno che vostro cugino torni...>> gli suggerì il giovane accanto a se
<< basta così >> disse Yoongi zittendolo con un gesto della mano << ho preso la mia decisione, e non intendo cambiarla quindi è inutile che ci provi Jae >>
Il giovane accanto al Duca scrutò allungò il volto del suo giovane amico, lo conosceva ormai da più di sette anni, e Jae sapeva che quando il Duca si metteva in testa un'idea era molto difficile fargliela cambiare
<< va bene....come desiderate >> disse Jae allontanandosi << ma ciò non toglie che la trovo comunque una pessima idea..>>
La sala da ballo della casa era buia, sporca, impolverata. Passeggiò passando lo sguardo su ogni più piccolo particolare che gli riportò alla mente i suoi anni in cui aveva vissuto in quella casa con suo padre.
nonostante fosse buia, grazie all'enorme vetrata che dava sull'immenso giardino riuscì grazie alla luce della luna a intravedere la bellezza che la sala nascondeva a un occhio non attento.
Si portò lentamente verso al suo centro, mentre con passo leggero si avvicinò alla vetrata passando le dita sopra alla decorazione di ferro battuto.
<< m-mio signore...>> la voce del domestico era quasi un sussurro mentre si rivolgeva al padrone della dimora
Il giovane signore non si mosse dal punto in cui era, tanto che per un breve attimo il domestico fu più che sicuro che forse nemmeno lo avesse sentito.
<< mi-mio..>> riprovò
<< ti ho sentito >> rispose freddamente l'ombra in piedi accanto all'enorme vetrata.
la stanza era talmente immersa nell'oscurità che il pover uomo fece veramente difficoltà a trovare il suo giovane signore.
la sagoma fece un leggero movimento, l'uomo lo guardava con un misto di terrore e fascino, ciò che vide di fronte a se fu un giovane uomo dalla pelle chiara, capelli mossi semi lunghi neri come la notte, labbra sottili e due occhi a mandorla di un intenso color blu, erano così luminosi che per un breve attimo al pover uomo non venne un mancamento.
La sua forma era leggiadra, un ragazzo snello, non troppo alto, ma che riusciva a compensare con voce profonda e portamento sicuro.
<< mi cercavi per qualcosa? O stai cercando solo di infastidirmi? >> domandò il giovane
<< mi perdoni...volevo sapere per quando voleva organizzare la festa? >> gli rispose l'uomo, il padrone osservò di sottecchi il domestico che aveva abbassato talmente tanto lo sguardo da vedere anche oltre le proprie calzature.
<< domani sera >> gli rispose freddamente << e mi raccomando....>> disse senza smettere di guardarlo << voglio che ogni famiglia sia invitata, sono stato chiaro? >>
<< si mio signore >>
<< e ora sparisci vorrei restare solo >>
Il domestico non rispose, si limitò a inchinarsi lasciando velocemente la stanza permettendo così al giovane signore di rilassarsi.
Per le tre del pomeriggio, tutti i timori di Jim si erano realizzati.
Asena aveva fatto ciò che qualche sera prima aveva preannunciato; in quel freddo giardino mentre il ragazzo stava cercando di liberarsi dalla morsa di presa in giro da parte dei cugini, lei gli si era materializzata davanti con accanto a se una donna che Jim conosceva bene, alta, lunghi capelli biondi, naso aquilino, prosperosa fin oltre la decenza, occhi felini è una voce acuta e fastidiosa. La giovane aveva avuto la grandissima idea di organizzare un pomeriggio in compagnia così permettendo al giovane Park di passare del tempo con la sua *amata* .
Cosa che aveva lasciato il ragazzo ancora più confuso e irritato su come si fosse ritrovato in quella situazione.
Jim si ritrovò a suo malgrado di fronte alla grande porta di casa Kim con una mano a mezz'aria mentre i suoi due cugini se la ridevano dietro di lui.
<< io vi dovevo uccidere la sera al ballo >> disse Jim con astio
<< coraggio cugino, è solo un tè >> gli disse Taehyung alle spalle ridendo tra i baffi
<< si è solo un tè... con te, Asena e la tua dolce metà Priscilla! >> rispose Jungkook soffocando le risate.
<< Jim hai intenzione di bussare? O vuoi rimanere lì fermo tutto il pomeriggio? >> gli domandò Taehyung con impazienza
<< forza io inizio a sentire fame >> fece forza jungkook
<< vi uccido...lo giuro su ogni santo esistente, io vi ammazzo >> disse Jim prima di picchiettare debolmente sull'immenso portone di legno d'acero.
Taehyung dietro di lui si sporse di più verso il fratello << se non lo conoscessi giurerei che se la sta facendo sotto >> disse puntando il dito verso la schiena di Jim, che con costrizione rimase fermo a fissare il punto dove la sua mano aveva appena bussato.
Proprio mentre il giovane stava soppesando l'idea di un'imminente fuga, la porta si spalancò rivelando con sorpresa la giovane Asena, che con un raggiante sorriso salutò il giovane che con bocca spalancata la guardava
<< mio signore! >>
Asena era un apparizione in seta di un piacevole color lavanda, Jim salutò con un veloce accenno del capo << Miss Kim >>
<< che piacere vedervi! >> gli disse Asena con un sorriso che lasciò Jim senza fiato, non c'era finta accondiscendenza o falsità, come aveva creduto. proprio mentre Jim ponderò di aggiungere al suo saluto qualche frase con un leggero tocco di calore, Asena lo superò buttandosi tra le braccia del cugino che la prese al volo, facendo sì che il suo buon proposito andò a morire in un angolo del suo subconscio
<< Taehyung! Jungkook! Benvenuti! >> lì salutò la giovane con enfasi
<< grazie per averci invitato! Miss kim >>
<< jungkook ci conosciamo fin da bambini chiamami Asena te ne prego! >>
<< Ahahahahah come volete, Miss...ehm Asena >>
<< se vuoi chiedermi di Ahvi è al primo piano ti sta aspettando! >> gli disse osservando come al giovane ragazzo gli si dipinse un dolce sorriso sul volto << ti consiglio di sbrigarti, sono stati appena serviti i cannoli alla crema! Se non la fermi se li mangerà tutti! >>
<< vado subito! La ringrazio... >> jungkook si fermò correggendosi << Asena >> disse prima di sfrecciare a passo spedito su per le scale
<< lo sai vero che continuerà a chiamarti Miss Kim? Non è vero? >> domandò Taehyung osservando il viso di asena fare una piccola risata
<< si me ne rendo conto, ma chissà forse un giorno...>> rispose la giovane mentre lo osservava salire le scale fino a raggiungere la sorella, intenta a nascondere tra i cuscini i cannoli.
<< forza signori andiamo, Priscilla ci sta aspettando >> disse Asena con entusiasmo mentre si rigirò piroettando su per le scale, seguita con lo sguardo da Jim
<< forza cugino! La tua innamorata ti aspetta >> lo stuzzico Taehyung
Jim si rese conto in quel momento che aveva la mano chiusa a pugno, guardò Taehyung il tanto da permettere alla sua mente di formulare un quesito, poteva ucciderlo? Oppure il suo pugno sarebbe stato più che sufficiente se lo avesse colpito a lato della tempia? O sotto il mento? O sarebbe stato troppo violento?.
<< forza forza! >> lo incitò di nuovo Taehyung << non fare il codardo >>
Jim lo guardò di sottecchi ancora fermo al primo scalino, ebbe un gemito di contrarietà, chiuse con fastidio gli occhi e si avvio suo malgrado verso il disastro che quel pomeriggio preannunciava.
Ciò che Jim vide fu un salotto stracolmo di fiori, tanto che gli fu difficile distinguere la stanza da una serra, passò lo sguardo nella sala notando in quel momento che più di un semplice incontro sembrava un vero e proprio ricevimento
<< se vi state domandando il perché sembra più un ballo che un semplice tè con pastìccini, è perché mia madre, ha pensato che fosse più divertente invitare mezza città...>> Jin comparve alle sue spalle con una piccola tazzina di tè tra le mani, mentre con sguardo assente guardava annoiato la sala
<< in effetti si me lo stavo domandando..>> disse Jim di rimando senza guardarlo, Jin lo osservò, aveva notato come il giovane park osservasse la sorella Asena ogni volta che ne aveva l'occasione, e aveva osservato come in quel momento fosse piuttosto in ansia
<< allora mi dica signor Park, non sapevo che lei e la signorina Priscilla...>> Jim osservò il maggiore dei Kim di fronte a se, sapeva che non era rispettoso ma stava impazzendo << Visconte c'è stato un malinteso! Ho cercato di dirlo anche a vostra sorella...ma >> Jin lo interruppe alzando la mano libera, bloccando le parole del giovane
<< si Asena quando si impunta è esattamente uguale a nostro padre...>> disse Jin << vede deve capire una cosa su mia sorella, sebbene sia una donna particolarmente intelligente, non spicca per malizia...>> gli disse il maggiore mentre prese un sorso di tè
Jim lo osservava senza fiatare, di certo non poteva dirgli che si stava sbagliando, e di certo non poteva raccontargli come facesse a saperlo, dato che nemmeno la stessa Asena era al corrente che lo scorso anno insieme a lei in quello stanzìno c'era lui e non Taehyung.
La testa di Jim si riempì di sprazi di ricordi, gli ansimi che aveva udito, ogni volta che le sue labbra gli toccavano la pelle, le dita intrecciate nei suoi capelli, mentre la sua lingua calda gli toccava il capezzolo scoperto, l'odore caldo di Iris e rose.
decise di non fare commenti, d'altra parte cosa avrebbe mai potuto dirgli?
<< signor park? State bene? >> domandò Jin appoggiando una mano sulla spalla del giovane
<< si >> fu la risposta del ragazzo che fissava un punto vuoto della sala.
La stava cercando, doveva sapere dove fosse, e soprattutto con chi, ma più guardava in giro più non la vedeva, fino al momento in cui si sentì tirare per il braccio
<< signor park! >> la voce che arrivò gracchiante alle orecchie di Jim gli fece per poco venir voglia di aprire una delle finestre e buttarsi dal primo piano
<< lady Waterfrey >> rispose Jim con tutta l'educazione di cui era capace
<< come state? Sono così tanti anni che non vi vedo! >> gli domandò Priscilla tenendolo saldamente per il braccio
<< dieci per la precisione lady waterfrey..>>
<< avete ragione sono dieci, che memoria signor Park! >> gli rispose Priscilla, avvicinandosi il tanto da far risaltare ancora di più la profonda scollatura che Jim sapeva essere del tutto intenzionale.
<< Miss Kim mi ha detto che...vi sono mancata in questi anni mio lord >> gemette Priscilla
Jim voltò il viso verso il visconte Kim che era stato affiancato dai suoi cugini che cercavano di non strozzarsi con il cibo per le risate trattenute, odiava quando Asena lo chiamava in quel modo ma in quel momento avrebbe preferito di gran lunga sentirla chiamarlo così da lei, che dalla donna che gli si era aggrappata mo koala al braccio
<< credo che Miss Kim si sia sbagliata >>
<< voi dite? Strano perché mi ha invitato apposta...>> disse di nuovo stringendo ancora di più la presa << devo dire che quando mi ha avvicinato l'altra sera al ballo sono rimasta più che sbalordita di scoprire ciò che voi mio lord provavate per me...non ne avevo idea! >> disse avvicinandosi tanto da permettere a Jim di sentire i suoi seni schiacciati contro il suo braccio
<< se mi lasciasse spiegare....>>
<< o suvvia non c'è nulla da spiegare! >> disse Priscilla guardandolo con desiderio << siete diventato un uomo molto bello signor park! Sarei più che felice di accettare il suo corteggiamento >>
Jim sgranò gli occhi, non poteva credere a ciò che aveva appena udito << c-corteggiamento? >> disse con sconcerto << lady Waterfrey, credo che stiate correndo troppo >> disse Jim con velato fastidio
<< correndo troppo dite? Perché mai? Voi mi amate >> disse Priscilla cercando di avvicinarsi al viso del corvino.
<< lady Waterfrey, mi ascolti, deve esserci stato un malinteso se solo mi facesse spiegare...>>
<< malinteso? >> gli domandò la giovane << mio lord, non deve...preoccuparsi così tanto! L'ho vista la scorsa sera...ho visto i suoi occhi mentre mi ha vista arrivare >> gli disse la giovane << ho visto con che desiderio ha incontrato il mio sguardo >>
Jim era allibito, come poteva essere che il suo sguardo fu visto da Priscilla e interpretato dalla dama sbagliata? E che la donna che doveva capirlo era la stessa che l'aveva messo in quel casino?
Il corvino fece un passo indietro cercando di mettere distanza dalla ragazza che lo guardava come un cioccolatino da scartare
<< lady Waterfrey....la prego...>>
<< non c'è bisogno che mi preghi mio lord...basta una vostra parola e posso essere sua in qualsiasi momento >> la giovane si avvicinò ancora mettendo in risalto il decoltè.
Jim si guardò attorno cercando una possibile via di fuga, e proprio in quel momento vide colei che l'aveva messo in quella situazione << mi perdoni lady Waterfrey, devo...andare..alla toilette >> gli disse Jim schizzando come un fulmine tra la folla, verso la giovane che stava ridendo piacevolmente con i suoi cugini, gli bastarono poche falcate prima di posizionarsi di fronte a lei, il suo viso era truce, freddo e particolarmente poco incline al divertimento
<< Miss Kim! Dobbiamo parlare >> ringhiò
Hoseok Kim era il terzo di cinque figli, ma a volte gli sembrava che fossero mille.
Quel pomeriggio in cui sua sorella Asena con l'aiuto di sua madre avevano organizzato quello che sembrava a tutti gli effetti un pomeriggio di puro divertimento con tè e biscotti,
Si rivelò per la famiglia Kim ricca di avvenimenti
<< Hoseok >>
Alzò gli occhi e vide sua madre, correre a passo svelto verso di lui
<< che posso fare per voi madre? >> domandò il giovane
<< hai visto le tue sorelle ? >> gli chiese Mira, con largo sorriso
<< erano qui poco fa....perché che succede? >> Hoseok osservò sua madre, conosceva ogni variazione del suo viso ma quella era la prima volta che la vedeva così eccitata.
Mira gli prese il braccio avvicinandosi il tanto che bastava per sussurrare all'orecchio del figlio
<< il Duca Min è tornato! >> disse Mira
<< il Duca? >> domandò Hobi confuso << intendete il giovane Min? >>
Mira accentuò ancora di più il sorriso mostrando la perfetta dentatura al giovane che la guardava con incredulità
<< madre come fate a saperlo? >>
<< è arrivato un invito! Pochi minuti fa! Si terrà un ballo tra una settimana! > gli disse Mira allungando là lettere che teneva stretta tra le mani << guarda! guarda! >> gridò la sua giovane madre mentre saltellava sul posto << devo trovare immediatamente le tue sorelle! >> disse prima di strappare l'invito dalle mani del figlio e correre via nella sala.
Hoseok che ancora la fissava, portò lo sguardo nella sala piena di gentiluomini e giovani lady intenti a passar il miglior dei pomeriggi, prima che il suo sguardo fu rapito dall'entrata del maggiore che con passo spedito si portò a una velocità disarmante verso suo fratello maggiore Jin.
<< fratello! >> chiamò a gran voce Nam
<< oh Namjoon! era ora che arrivassi! stanno servendo i pasticcini che adori! >> gli disse prendendolo per il braccio << ti consiglio di sbrigarti! Ho appena visto Mark Grimes spazzolarsi l'ultimo vassoio che stava al tavolo vicino all'ingresso! >> gli disse Jin trascinando Nam verso il tavolino alla finestra
<< Jin è importate!>>
<< si infatti è importate! Lì ho fatti preparare per te appositamente! E sono già quasi finiti! >>
<< aspe-....frate... >> Nam non fece in tempo ad aprire la bocca che subito Jin gli infilo una tartina alla frutta guardandolo tutto sorridente << buoni vero? So che di solito li preferisci alle fragole....ma purtroppo erano finite... ho dovuto prenderle ai mirtilli! >>
Nam mangió il pasticcino che Jin gli aveva gettato a forza in bocca, afferrando il braccio del fratello prima che lo bloccasse di nuovo << Jin! Dobbiamo parlare! Immediatamente! >>
Jin fissò a lungo gli occhi del fratello, ci lèggeva l'urgenza che sentiva nella voce, alzò il viso incontrando Hoseok che li stava osservando dal lato della stanza, facendogli cenno di raggiungerli.
Asena comprese con sgomento di non avere molte scappatoie.
<< non c'è bisogno di trascinarmi! So camminare benissimo da sola! >> sibillò! Mentre osservava il ragazzo che la trascinava fuori dalla sala. Aveva modi freddi, sprezzanti.
Anche se, lo trovava a suo malgrado anche fin troppo attraente, con i suoi occhi scuri che si intonavano alla perfezione con i capelli, e le labbra carnose, così paffute che ogni volta si chiedeva che sensazione gli avessero dato se avesse avuto la possibilità di toccarle.
<< sarà ma ci mettete troppo tempo e io ho bisogno di parlarvi adesso! >> gli disse stringendo di più la presa, prima di farla entrare nella prima stanza libera che aveva trovato
<< cosa c'è di così tanto urgente mio signore?! >> Asena lo guardò alzando le sopracciglia con fare teatrale
<< perché mi odiate? >> gli domandò Jim serio
<< come prego? >> Asena lo guardava incredula
<< non mi sembra così difficile la domanda che vi ho appena posto >> disse Jim sorridendo appena
<< non capisco di cosa stiate parlando mio signore! >>
<< non capite eh? >> rispose serrando le labbra
<< no infatti! Non capisco! considerando che siete voi mio signore a odiarmi >>
La risposta della giovane lasciò Jim senza parole << potete ripetere?! >>
<< non ci sentite? Siete voi colui che mi risponde sempre freddamente! Che sembra che la mia sola presenza vi infastidisca! Guardate solo oggi ho organizzato tutto questo per voi...e...non ne sembrate affatto contento! >> sentenziò Asena portandosi le braccia conserte al petto
Jim la fissò, come poteva una ragazza così intelligente essere così tanto ottusa?
<< non sembro contento perché di fatti non lo sono Miss Kim! >> Gli rispose Jim vagando nella stanza poco illuminata dalla luce che proveniva da fuori
<< e potrei sapere perché? >> gli domandò Asena << ho fatto ciò che volevate! Ho organizzato questo incontro per voi e lady Waterfrey >>
<< io non vi ho mai chiesto di organizzarlo tanto per cominciare >>
<< questo è vero ma...>>
<< ma cosa? >> domandò il giovane fermando la sua camminata
<< non mi avete fermata mi pare! Perché non l'avete fatto? >>
<< lo dite come se fermarvi fosse una cosa così semplice! Non ho fatto in tempo a voltarmi che avevate già organizzato tutto! >>
<< potevate fermarmi appena sono tornata da voi mio lord! >> gli urlò Asena
<< quando siete tornata con il *mufflone* che mi è rimasta appiccicata tutto il pomeriggio?! Intendete in quel momento? >> Jim si fermò guardandola con sconcerto << Ve lo domandò di nuovo Miss Kim...perché mi odiate così tanto? >>
Non si era aspettata che lui gli ripetesse la domanda << io non vi odio >> replicò la giovane guardando l'uomo fermò davanti a lei che la fissava dritto negli occhi.
<< non mi odiate, però non vi piaccio.. non é così? >> gli domandò il corvino
<< non ho mai detto questo >> si difese Asena senza smettere di guardarlo dritto negli occhi
Jim si avvicinò, sporgendo leggermente verso di lei, sfiorandole la guancia con l'abito caldo. Lei rabbrividì. Asena era ferma immobile, non capiva cosa stesse succedendo, lui era innamorato di Priscilla, e allora perché la stava guardando in quel modo? perché si sentiva andare a fuoco? perché l'unica cosa che desiderava era porter assaggiare quelle labbra così invitanti e morbide?
lo sguardo del giovane era fermo è incredibilmente attraente
Asena socchiuse di poco le labbra mentre con lo sguardo viaggiava dai suoi occhi alla sua bocca, Jim si sporse ancora, ma proprio quando erano così vicini da congiungere le labbra, un forte rumore li prese in contropiede, bloccandoli all'istante
<< Nam! Fratello si può sapere che succede? >> Hoseok trottava dietro al fratello più grande che cercava di arrivare il prima possibile allo studio del maggiore << non qui >> rispose abbassando la voce in un sussurro, superò il quadro enorme del corridoio e si infilò nella porta accanto alla piantana.
Aspettò che entrambi i fratelli entrarono e chiuse la porta alle spalle. Accese la lampada che si trovava sul tavolo e si voltò verso i due signori in piedi dietro di lui
<< allora fratello! Che succede?! Perché sei così agitato? >> gli domandò Hoseok
Nam si raddrizzò in piedi, cercando di mantenere la compostezza che tanto lo caratterizzava << hanno trovato un'altro corpo >> disse in un sussurro << era completamente dissanguato >>
<< è già il terzo questo mese...>> rispose Hoseok preoccupato
Jin che era appoggiato al tavolo alzò lo sguardo verso il fratello << dove? >>
<< non molto lontano... nemmeno a due isolati da casa nostra.. >> disse Nam
<< chi è la vittima? >> domandò il visconte
<< una domestica...non sappiamo ancora dove lavorasse...>>
<< raccontaci tutto >> gli disse Hoseok
<< non so molto...so solo che è in atto lo stato di emergenza, nessuno entra e nessuno esce... >>
<< chi sa di questo? >> gli domandò Jin
<< solo i generali, insieme a nostro padre >>
<< lo hai incontrato? >> domandò Hoseok con eccitazione. Per lui, Asena e Ahvi il visconte era praticamente una leggenda, lo vedevano come un eroe.
Non potevano sapere ciò che per Jin era chiaro come il sole, il *Visconte* li aveva abbandonati, aveva scelto una vita legata al lavoro e al titolo di generale a discapito della sua famiglia
<< è stato lui stesso a chiamarmi >> rispose Nam a voce bassa
Ci fu una pausa, erano ormai anni che vedevano il loro padre a stento. Riuscivano a incontrarlo solo quando era lui stesso a chiamarli
<< ti ha detto cosa dobbiamo fare? >> domandò Jin senza sentimento
<< mi ha solo detto di proteggere le nostre sorelle e che per il resto ci penserà lui stesso >> rispose Nam senza alzare lo sguardo dai suoi piedi, Jin lo stava osservando << Nam....non ci stai dicendo tutto non è così? >> il visconte si sporse verso il fratello obbligandolo a guardarlo negli occhi << cosa non ci stai dicendo? >>
<< l-lui...>>
Uno scricchiolio, fece girare i volti dei fratelli verso l'armadio a due ante. Hoseok fu il primo a muoversi, si avvicinò silenzioso, prese i pomelli e con scatto spalancò il piccolo armadio
<< e voi che cosa diamine ci fate qui?! >>
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Ciao a tutti!
Come vi sembra questo Cap 3?
Secondo voi chi ci sarà nascosto nell'armadio?
Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti!
(✯◡✯)
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