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━━━━━━━━━ 𝒂 𝒘𝒂𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒂𝒎𝒆
𝒂𝒄𝒕 𝒕𝒘𝒐 // 𝒔𝒆𝒂𝒔𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒙
〔 capitolo venti . . . . the vampire diares〕
༄ // ❝ confessioni ❞
"Buon compleanno!" disse Molly eccitata prima di stringere Bonnie in un grande abbraccio.
La strega Bennett lo ricambiò subito e, ancora stretta alla sua amica, Molly si guardò intorno e vide la casa dei Salvatore ricoperta da striscioni e nastri. Staccandosi da Bonnie, la bruna le rivolse uno sguardo confuso. "Pensavo volessi fare qualcosa in piccolo?" disse, non capendo l'improvviso cambio di idee della Bennett.
"Anche io lo pensavo." Bonnie inspirò bruscamente. "È stata un'idea di Caroline."
"Ah, adesso capisco. Non ne sono sorpresa." ammise Molly, entrando in soggiorno e vedendo Caroline arrampicata su una scala mentre appendeva uno striscione sopra il caminetto.
Erano passati quattro giorni dalla luna piena, che Molly aveva trascorso lasciando che il suo corpo guarisse e si riprendesse. Non aveva più visto né sentito Kai da allora ━ lui non aveva più risposto alle sue chiamate e nessuno sapeva dove fosse.
La maledizione era ancora presente nel suo corpo, ma la bruna si sentiva significativamente diversa.
Caroline lanciò un'occhiata a Molly. "Hey lupetto." la salutò sorridendo, indicando poi il tavolo. "Potresti passarmi dello scotch?"
Molly corrugò la fronte quando sentì il nuovo nomignolo con cui l'aveva appena chiamata la bionda, ma si allungò comunque in avanti, prendendo lo scotch e passandoglielo. "Cosa sta succedendo?" le chiese.
"Sto organizzando una festa." rispose Caroline, alzando le spalle con un sorriso raggiante sul volto.
Molly lanciò un'occhiata a Bonnie, che la guardò sospirando mentre scuoteva la testa. "Tipo una festa festa?"
"Sì, una festa festa." affermò Caroline. "Ho invitato quasi tutte le confraternite della scuola."
"Oddio." mormorò Bonnie, alzando le sopracciglia mentre si passava una mano sulla faccia. Il suo piano originale di passare una tranquilla serata tra amici era ormai svanito a causa della troppa esuberanza della Forbes.
Molly trattenne una risata mentre guardava l'espressione sconfitta sul volto della strega, mettendosi una mano sulla bocca per cercare di calmarsi mentre si sedeva sul divano. "Pensi veramente che una grande festa sia l'idea migliore in questo momento? Con tutto quello che sta succedendo?" le chiese.
"Certo che sì." affermò Caroline, scendendo dalla scala ed esaminando lo striscione che diceva 'buon compleanno bon-bon'. "Ci meritiamo di divertirci e festeggiare una volta ogni tanto."
E Molly pensò che la bionda aveva ragione. Nonostante tutto quello che era successo nelle loro vite a causa del soprannaturale, tutti loro erano solamente dei ragazzini ━ meritavano una vita normale e visto che non potevano averla, ci stava perdere il controllo qualche volta.
"Ho ordinato i barili pieni di birra!" esclamò Elena entrando nel soggiorno e facendo spostare l'attenzione delle tre verso di lei. "Ciao Molly." disse, mandandole un sorriso che Molly ricambiò subito. "Caroline ti ha parlato di quel tizio della Sigma Nu?"
La Denver aggrottò le sopracciglia confusa. "Quale ragazzo della Sigma Nu?"
Bonnie ed Elena cercarono di trattenere le loro risate, trovando divertente lo sguardo sulla faccia della loro amica mentre lei spalancava gli occhi. "Quale ragazzo della Sigma Nu?!" ripeté, guardando Caroline con uno sguardo severo.
"Beh, allora." iniziò la bionda, cercando le parole giuste da usare. "C'è questo ragazzo nel mio corso di economia, si chiama Josh, e mi ha detto che pensa che tu sia davvero carina... e verrà stasera e quindi ho pensato che-"
"Per favore Caroline, non mi dire che stai cercando di sistemarmi con un altro ragazzo di una stupida confraternita." Molly sospirò, portandosi le mani in faccia mentre Bonnie ed Elena scoppiavano a ridere.
"Questo è diverso!" ribatté Caroline con uno sbuffò. "Gli ho parlato solo una volta, ma so che è diverso. E poi è carino. Veramente carino."
"Gesù." Molly rise e scosse la testa ━ non era la prima volta che la bionda cercava di sistemarla con un ragazzo e ogni volta che ci provava finiva male.
Le ragazze continuarono a parlare per un po', ma Molly non si rese molto partecipe della conversazione ━ essendo troppo concentrata a pensare ad una cosa, o una persona.
Non sapeva cosa fosse quello che avevano lei e Kai, e questo la mandava fuori di testa. Di certo non si voleva mettere insieme al ragazzo della confraternita, ma aveva bisogno comunque di chiarezza.
"Molly?" disse Elena, interrompendo i suoi pensieri.
Scendendo dalla nuvola immaginaria che si era creata nella sua testa, Molly alzò lo sguardo sulla ragazza Gilbert. "Che cosa succede?"
"Ti abbiamo chiesto se alla fine ti sei sistemata bene?" spiegò Elena. "Tipo, con Tyler e tutto il resto?"
"Oh." disse Molly. "Sì, credo sì." lei alzò le spalle. "Mi manca davvero avere una casa tutta mia però, perché imbattersi continuamente in Liv e Tyler mentre fanno, voi sapete cosa, sta diventando molto imbarazzante."
Bonnie rise. "Ragazze, voi avete avuto sue notizie?" chiese. La doppelganger, la vampira e il licantropo scossero la testa. "Nemmeno io. Sono sicura che sia andata completamente fuori di testa dopo quello che è successo con Luke e Kai."
"Ma cos'è successo veramente con Kai?" chiese Caroline. "Si è alzato dopo la fusione e se n'è semplicemente andato?"
"Ha ottenuto quello che voleva, chissà dove si trova adesso." disse Elena.
"Probabilmente è già tornato a Portland." ipotizzò Bonnie con un cipiglio sul viso. Molly la guardò preoccupata, aprendo la bocca per dire qualcosa ma venendo interrotta dalla Gilbert.
"Basta parlare di Kai." disse. "Presto cominceranno ad arrivare le persone e io non sono ancora ubriaca."
. . .
La casa dei Salvatore non sembrava niente di meno di una confraternita perché era piena di studenti universitari ubriachi che ballavano l'uno sopra l'altro. La musica era così forte che Molly poteva sentire il ritmo nel suo cuore come se lo stereo fosse messo al centro del suo petto.
Mentre spingeva un barile di birra in cucina, i braccialetti al neon sui polsi di tutti gli invitati turbinarono intorno a lei.
"Mi state tutti facendo venire il mal di testa." Damon sospirò, appoggiato al bancone mentre si stringeva con due dita il ponte del naso.
Molly alzò gli occhi al cielo mentre riempiva il suo bicchiere di plastica rosso. "Hai cento e passa anni, cosa ci fai ancora a una festa universitaria?" chiese sarcasticamente.
"Molto divertente." Damon le sorrise in modo finto. "Nonostante quello che potresti pensare, dato che la tua banda di amichette è qui praticamente tutto il tempo, questa è casa mia." affermò. "E io sono qui per assicurarmi che nessuno rompa niente."
Dal soggiorno risuonò il rumore di qualcosa che si rompeva ei due girarono la testa verso il suono. "Stai andando davvero bene." Molly gli mandò un pollice in su mentre il Salvatore gemeva e correva in soggiorno, facendosi strada tra la folla.
A Molly piacevano le feste, ma non le piaceva essere spintonata ogni tre secondi, e non le piacevano le luci lampeggianti, e decisamente non le piacevano le persone ubriache che vomitavano da tutte le parti.
"Molly!" urlò qualcuno e Molly si girò, guardandosi intorno tra la folla e vedendo Caroline raggiungerla con un ragazzo che la seguiva. La Denver spalancò gli occhi e cercò di fingere di non averla vista, ma non riuscì a farsi largo tra la folla abbastanza in fretta.
Caroline tirò il ragazzo al suo fianco e gli fece un cenno. "Questo è Josh." lo presentò, sorridendo radiosamente.
Molly urlò internamente alla Forbes prima di voltarsi a guardarlo. Era estremamente alto, robusto e aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. "Hey." la Denver gli sorrise goffamente. "Mi dispiace che ti abbia trascinato in questa situazione." disse, voltandosi verso Caroline con uno sguardo severo.
Josh rise debolmente. "È stata una mia idea." disse, alzando le spalle.
"Oh." Molly annuì, andando nel panico mentre cercava qualcos'altro da dire per continuare la conversazione che era diventata dolorosamente silenziosa.
"Bene." disse Caroline, interrompendo il silenzio. "Io adesso me ne vado." affermò mentre si grattava la nuca, passando accanto a Molly e appoggiandosi al suo orecchio. "Cerca di non essere imbarazzante."
"Capito." disse la bruna sarcasticamente mentre la bionda si allontanava. Poi si voltò verso Josh con un sorriso forzato. "Vuoi andare in un posto più tranquillo?!" urlò sopra la musica.
"Che cosa?" urlò lui di rimando.
"In un posto più tranquillo!" lei fece cenno alle sue orecchie e lui finalmente capì. Molly e Josh si fecero strada attraverso il soggiorno fino ad arrivare al corridoio vicino alla porta d'ingresso ━ che era sempre pieno di gente, ma era il meglio che avrebbero ottenuto.
Molly trovò un posto dove fermarsi e bere un sorso di birra prima di parlare di nuovo. "Ti stai divertendo?" chiese.
La Denver voleva darsi un pugno in faccia per quanto fosse imbarazzante ━ non era abbastanza ubriaca per avere una conversazione di quel tipo.
Josh alzò le spalle. "Sì."
Molly voleva prendere a pugni anche Caroline per averla messa in quella situazione con quel tizio, che era più freddo e noioso di una lumaca. Certo, era carino, ma si vedeva che parlare non era il suo forte. "Figo." disse Molly, annuendo lentamente. "Cosa stai studiando?"
"Non ho ancora deciso." Josh alzò le spalle e Molly cercò disperatamente qualcuno che la salvasse da quella conversazione.
"Figo." ripeté la bruna, non avendo sentito veramente quello che aveva detto.
"E tu?" le chiese Josh.
"Matem-" Molly si interruppe quando vide una persona a pochi metri da loro ━ Kai era appoggiato a una porta in fondo al corridoio con un bicchiere rosso in mano. Molly si voltò rapidamente verso Josh. "Scusami un secondo." lei sorrise, non aspettando la sua risposta prima di superarlo e dirigersi verso Kai.
Il sorrisetto del ragazzo Parker si fece più grande mentre Molly si precipitava verso di lui con uno sguardo arrabbiato. Lo afferrò per un braccio e lo trascinò nello studio, chiudendo la porta dietro di sé. "Che cosa diavolo ci fai qui?!" Molly spalancò gli occhi. "Ci sono circa sei persone in questa casa che ti vogliono morto."
"Mi stavo annoiando." lui alzò le spalle, prendendo un sorso di birra dal suo bicchiere mentre si sedeva sulla grande scrivania che si trovava nell'angolo della stanza.
Molly socchiuse gli occhi su di lui con un cipiglio sulla fronte. "Sei ubriaco?"
"No." Kai scosse la testa, sorridendo buffamente prima di pensarci per un altro momento. "Forse."
"Da quanto tempo sei qui?!" gli chiese Molly, alzando gli occhi al cielo e passandosi una mano sulla fronte.
"Abbastanza per assistere a quella piacevole conversazione tra te e quel tizio discutibilmente interessante." Kai alzò le sopracciglia e rise fragorosamente.
Lei alzò gli occhi al cielo. "Beh... devi andartene."
"Rilassati." disse Kai. "In questo momento ho un incantesimo di occultamento attivo... e tu sei l'unica che può vedermi. Tutti gli altri mi vedono come il nuovo fratello del Kappa Delta." ammise, sorridendo orgogliosamente.
Molly scosse la testa e rise seccamente. "Mi ignori per quattro giorni e poi ti presenti alla festa di compleanno di Bonnie completamente ubriaco." disse. "Non sono sicura di cos'altro mi aspettassi."
Kai inclinò la testa di lato. "Sei arrabbiata con me?" l'angolo della sua bocca si sollevò in un sorrisetto.
Molly serrò la mascella, chiudendo gli occhi mentre cercava di calmarsi. "No."
"Sei sicura?" chiese Kai, bevendo un sorso di birra dal suo bicchiere rosso.
"Sicurissima." affermò lei, inspirando bruscamente.
"Bene." Kai annuì, alzandosi dalla scrivania. "Vado a prendermi da bere. Divertiti con Josh." superò Molly con un sorriso sul volto, lasciandola nello studio completamente sbalordita.
Molly si voltò e uscì in corridoio, vedendolo dirigersi verso la cucina. "Lo farò!" gli urlò, anche se Kai non rispose. E, facendo un sospiro frustrato, si voltò e vide Josh che la guardava confuso. "Scusa." disse lei, sorridendogli debolmente.
"Tieni." le disse il ragazzo, porgendole un minuscolo bicchierino ━ la bruna non esitò nemmeno un secondo prima di afferrarlo e berlo in un solo sorso.
"Vuoi andare a ballare?" gli chiese Molly e Josh annuì rapidamente mentre lei gli afferrava la mano, trascinandolo nel soggiorno dove si trovavano tutti.
La musica le riempì di nuovo le orecchie mentre inciampava nella folla di gente che ballava ━ l'alcol stava già facendo effetto. Le luci rosse e viola danzavano sulla pelle di tutti mentre si muovevano al ritmo della musica. La bruna cercò di evitare di imbattersi nelle persone che stavano pomiciando, ma ci rinunciò dopo poco, capendo che era impossibile.
Elena e Damon stavano ballando l'uno contro l'altro mentre Molly li superava. Il Salvatore le porse la fiaschetta che aveva in mano, capendo la situazione critica in cui si trovava, e lei accettò felicemente, bevendo un grande sorso mentre iniziava a muoversi al ritmo della musica.
La Denver chiuse gli occhi e lasciò ricadere la testa sulle spalle mentre tutto sprofondava.
Tutto sembrava muoversi al rallentatore. Le sue mani volteggiano in aria, non disturbate dalla costante sensazione di persone che spingevano dietro di lei, ma aprì gli occhi quando la sensazione che qualcuno la stesse fissando la interruppe.
Kai era in mezzo alla folla, osservandola intensamente mentre si muoveva. La gente si stava scatenando intorno a lui, ma lui non le staccava gli occhi di dosso.
Molly sentì Josh venire dietro di lei, appoggiandole dolcemente le mani sui fianchi mentre iniziava a ballare con lei. Molly si mosse con lui ━ senza staccare gli occhi da Kai.
Il ragazzo Parker serrò la mascella e prese un sorso dal suo bicchiere, posandolo e muovendosi tra la folla. Una sensazione dolorosa si impossessò del suo cuore. Non gli piaceva vedere le mani di quel ragazzo su di lei ━ e non gli piaceva il modo in cui la guardava. Come se fosse un giocattolo. Come se fosse qualcosa creato per il suo stesso divertimento.
Non gli piaceva come non riuscisse a esprimere a parole i suoi sentimenti, non sapendo come spiegarli. Ma voleva che lei provasse quello che provava lui, vedesse quello che vedeva lui.
Non ci volle molto perché due ragazze si aggrappassero a Kai, e le sue braccia si avvolsero intorno alle loro spalle mentre lottava per mantenere il suo sé ubriaco in posizione eretta. Le ragazze gli parlavano ma lui non ascoltava, limitandosi ad alzare lo sguardo con le palpebre pesanti per scoprire che Molly stava provando la stessa cosa che provava lui ━ e si sentì contento.
Una delle ragazze gli afferrò un lato del viso e lo fece voltare verso di lei. Kai si fece beffe dei loro disperati tentativi di attirare la sua attenzione e presto iniziò a compatirle. La ragazza gli passò le mani tra i capelli mentre si muovevano insieme, l'altra invece giocherellò con le mille collane che le pendevano dal collo.
Molly tolse rapidamente le mani di Josh dai suoi fianchi, senza dire nulla prima di uscire dalla folla, non preoccupandosi di chi stesse spingendo. La musica rimbombava nelle sue orecchie mentre un Josh confuso la guardava avvicinarsi a Kai ━ o per come lo vedeva lui, il nuovo fratello della confraternita Kappa Delta.
"Hey!" urlò una delle due ragazze mentre Molly le lanciava un bicchiere pieno di birra in faccia.
La Denver la ignorò e continuò a camminare finché non arrivò in un punto sgombro della casa, salendo di corsa le scale. Voleva urlare ━ questa sensazione di rabbia le stava divorando la pelle come una malattia, e non voleva altro che dirlo ai suoi amici, ma non poteva.
E sapeva che l'alcol avrebbe peggiorato le cose.
Molly agitò la maniglia della prima porta che vide, trovandola chiusa a chiave. "Non rompere il cazzo!" urlò qualcuno dall'interno, facendo gemere la Denver per la frustrazione mentre provava ad aprirne un'altra, che si rivelò essere sempre chiusa a chiave.
Molly continuò a provare finché una non si aprì, sbattendo la porta dietro di sé e precipitandosi verso il comò della camera da letto in cui si trovava.
Con una rabbia disumana, tolse dal comò tutti gli oggetti sopra di esso, gemendo in modo frustrato mentre il rumore di vetri rotti riempiva la stanza. Si voltò e si passò le mani tra i capelli nel tentativo di calmarsi.
Uno, due, tre, quattro, cinque.
Contò mentalmente, come le aveva insegnato la sua terapista. Ma il suo terapista non sapeva che le sue emozioni erano amplificate immensamente da una fottuta maledizione del lupo mannaro.
Sei, sette, otto-
La porta si aprì e lei si voltò, vedendo Kai entrare. La bruna chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. "Ti prego, vai a farti fottere." disse prima di riaprire gli occhi.
"Non stai seriamente dicendo che sono io quello che dovrebbe andare a farsi fottere, vero?" Kai rise seccamente, chiudendosi la porta alle spalle. "Sei stata tu quella che ha incominciato a ballare volgarmente con il tuo nuovo ragazzo della confraternita-"
"Mi hai detto tu di andare a divertirmi con lui!" urlò Molly, spalancando gli occhi.
"Sì, beh, non intendevo questo!" urlò Kai di rimando.
"Pensi che mi sia piaciuto vederti infilare la lingua in gola a quelle ragazze?!"
Kai agitò le braccia di lato. "Non le ho nemmeno baciate!" urlò. "Dio, sei così esasperante. Un giorno mi odi e l'altro ti comporti come se fossimo innamorati!"
"Non è colpa mia se ti comporti come una persona completamente diversa ogni giorno!" ribatté lei, con la bocca spalancata.
Kai non parlò per un secondo, cercando di pianificare cosa dire mentre batteva ansiosamente il piede per terra.
"Forse mi comporto così perché non riesco a provare niente tranne quando sono con te!" urlò. "E non ho mai voluto sentirmi così... perché conosco tutta la merda che ne consegue. E- e- tu sei letteralmente l'unica cosa a cui penso perché sono fottutamente ossessionato da te e so che una scopata non si sbarazzerà di quello che provo." le sue parole uscirono più velocemente di quanto la sua mente potesse elaborare.
"Ma non posso averti. E tu non sei mia da rivendicare. Tu provi troppe emozioni e- e- io ne provo troppo poche e tutto quello che farò sarà trascinarti all'inferno con me e-"
"Ti amo." Molly lo interruppe.
Kai sbatté le palpebre un paio di volte, sollevando leggermente il mento. "Che cosa?" chiese in un sussurrò.
"Ti amo." ripeté lei, senza vergogna, senza rimpianti.
Lui emise un sospiro e si grattò la fronte. "Sei ubriaca." sbuffò, cominciando a voltarsi verso la porta.
"Non sono così ubriaca." lei scosse la testa.
Kai si fermò davanti alla porta e serrò la mascella. "Molly, sei ubriaca... e non sai cosa stai dicendo." affermò, dandole le spalle per non farle vedere il suo sguardo affranto.
"Ti amo, Kai Parker. E ti ho amato da tanto ormai e... non voglio vivere se non posso vivere con te." le parole le uscirono naturalmente dalle sue labbra e la bruna si sentì come se le fosse stato tolto un peso dal petto.
"Molly..." mormorò Kai a bassa voce, sempre con le spalle rivolte verso di lei. Molly lo interruppe prima che potesse dire qualcosa. "Sono completamente innamorata di te e non c'è niente che tu possa... fare... o dire... che mi farà cambiare idea-"
Fu interrotta quando Kai si voltò rapidamente dalla porta e si precipitò verso di lei, afferrandole il viso e unendo le loro labbra.
I suoi baci si stavano prendendo tutto e Molly portò le dita nei suoi capelli, non riuscendo ad aprire gli occhi.
I due si mossero in una sincronia, adattandosi l'uno all'altro con una perfezione sbalorditiva. Molly non si era mai sentita come adesso, sentendo la forza delle sue braccia intorno a lei, inalando l'odore di acqua di colonia, alcol e sudore. Si sentiva come se avesse trovato un momento di eternità. Come se fosse così che avrebbero dovuto essere sempre.
Lei mosse le labbra contro le sue, desiderando di più e avvicinandosi finché i loro corpi non si toccarono. La mano di Kai si alzò, afferrandole la vita e tirandola ancora più vicina.
Lui si tolse velocemente la giacca, non osando staccare le labbra dalle sue. Ma poi rapidamente la fece appoggiare contro la porta e la tenne lì ferma. I suoi baci le scesero fino collo e Molly poté sentire le sue labbra contro la sua clavicola. Erano appassionate ma allo stesso tempo gentili, avendo paura di poterla rompere.
Kai le sollevò le mani sopra la testa, inchiodandole le braccia alla porta. Una sensazione di soddisfazione si instaurò in lui, vedendo il puro shock e la lussuria sul viso di Molly per quello che aveva appena fatto, premendo poi il suo corpo contro di lei.
Kai si allontanò e sollevò Molly, che strinse le sue gambe attorno al suo corpo muscoloso, non facendo passare nemmeno un secondo prima di ricominciare a baciarlo. Chiudendo a chiave la porta, Kai la posò velocemente sul letto, quasi cadendo a terra. I due risero nel bacio prima che Kai si alzasse sopra di lei, togliendosi la maglietta. Molly gli portò le mani al petto mentre il suo sguardo pieno di malizia cresceva. Lui si chinò verso di lei, e le collane che aveva al collo le toccarono leggermente il mento, portandole poi di nuovo labbra sulle clavicole.
Molly chiuse gli occhi e lasciò che ogni suo bacio la soccombesse. Annegando in tutti i sentimenti che aveva finalmente liberato.
Kai la aiuto a togliersi la maglietta e poi i pantaloni, lasciando la bruna semplicemente in biancheria intima. Si abbassò fino ad arrivare al basso ventre, dove posò un delicato bacio, continuando a salire fino ad arrivare al reggiseno. Con una calma agonizzante, sganciò il ferretto lasciando il suo seno scoperto. La bruna arrossì mentre Kai la ammirava per un lungo momento ━ sembrava che fosse stata scolpita dagli angeli.
Molly gli posò una mano sui pettorali e azzerò la distanza fra di loro, facendo scontrare i loro petti mentre Kai le portava una mano sul fianco e l'altra la usava per reggersi in piedi. Le loro labbra si scontrarono nuovamente, ma stavolta si presero il loro tempo per amarsi, assaporarsi e conoscersi meglio.
Con un movimento rapido, Kai si tolse i pantaloni, lasciando come barriera tra loro due solamente la stoffa dei suoi boxer e delle sue mutandine. E, guardandola negli occhi, le chiese il consenso per fare quello che tanto bramava da tempo ormai. Molly annuì leggermente, unendo i loro volti mentre le mani di Kai si sbarazzavano dell'unica cosa che li stava dividendo.
Con una gentilezza immensa, il suo membro entrò in Molly, facendola gemere per il dolore, ma allo stesso tempo per il piacere. Chiudendo gli occhi, le loro fronti si toccarono mentre lui si tirava indietro piano piano e rientrava deciso, dosando la forza per non farle del male.
Poi quando la bruna gli fece capire che non le stava facendo del male, lui aumentò la forza e la velocità dei suoi movimenti, baciandola appassionatamente mentre lei gli graffiava la schiena con le unghie.
Tutti e due stavano sudando come pazzi. "Molly." disse lui, a corto di fiato. La Denver aprì gli occhi. "Kai." mormorò tra i gemiti e, guardandola negli occhi, Kai diede delle ultime spinte veloci prima che entrambi arrivassero al culmine, senza fiato.
Spostandosi da sopra di lei, Kai le si mise accanto mentre il suo petto si alzava e si abbassava velocemente. Sul viso di Molly si dipinse un sorriso felice mentre chiudeva gli occhi, assaporando ogni secondo di quello che era appena successo.
Kai si girò lentamente verso di lei e Molly fece lo stesso mentre lui la copriva con il lenzuolo bianco. I due si guardarono negli occhi per svariati minuti con il respiro affannato, entrambi più che appagati.
Non servivano parole, si erano già detti quello che provavano con i loro gesti e, avvicinandosi a lei, Kai la girò in modo da poterla abbracciare da dietro, affondando la sua faccia nell'incavo del suo collo mentre le posava dei dolci baci sulla pelle.
E, con questa sensazione di sazietà, i due si addormentarono come dei bambini ━ sapendo di essere al sicuro nelle braccia dell'altro.
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@ -𝒏𝒙𝒑𝒕𝒗𝒏
𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 // 3886
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