Pezzi
✘ ι ωιѕн уσυ ωєяє gay
✘кιяιвαкυ
⋆͙̈ꖒ✎ Good reading!
«Non ti lascerò mai andare via...» Bakugou scacciò fuori dalla bocca il fumo amaro e pallido, senza accorgersi di aver pronunciato quella frase, ormai così ben chiara nella sua testa quanto dolorosa. Osservò come i proiettili che scendevano ormai da ore dal cielo perforassero quel pallido e immateriale corpo grigiastro e come questo, ogni volta, tentasse di rimettere insieme i pezzi e proseguire ancora per qualche centimetro, qualche metro, finché non ebbe nemmeno più la forza di tenere insieme i vari pezzi e, lentamente, scomparve, mentre ancora il cielo lanciava proiettili, senza accorgersi della vittima, svanita per lui con un sorriso.
Spostò gli occhi sanguinolenti dalla pioggia e li portò alla sigaretta che spense, ancora praticamente intera, e scagliò nel vuoto, sotto i proiettili, senza degnarsi di guardarla cadere nella pozzanghera sottostante; ne aveva abbastanza di paragoni deprimenti.
Si girò, vedendo il suo coinquilino entrare con un sorriso smagliante e gli occhi lucidi, vispi; il vento cambiò direzione e Katsuki venne colpito alle spalle e completamente bagnato.
'Fanculo! , entrò dentro, cercando di evitare che l'acqua, la quale ormai aveva bagnato l'intero balconcino, entrasse in casa e facesse disastri.
«Ehy, Katsuki! Scusa l'ora, ho avuto delle faccende da sbrigare; hai già mangiato? Altrimenti cucino qualcosa!» smagliante era il sorriso che gli rivolse; Katsuki non rispose subito, voleva godersi quel sorriso, nonostante sapesse che, fino a poco prima, quello stesso sorriso era riservato a qualcun'altra, e che quei denti aguzzi mordevano la carne di qualcun'altra. Si decise a rispondere solo quando Eijirou mutò la sua espressione in una preoccupata.
«No, non ho ancora cenato; fai quel che vuoi! Piuttosto, vado a darmi un'asciugata, la pioggia mi ha investito in pieno, 'fanculo!» non attese risposta e, velocemente, andò a cambiarsi; decise anche di farsi una doccia, tanto ormai era fradicio e gli sarebbe rimasta la sensazione di freddo tutta la sera indipendentemente da quanto si sarebbe coperto. Così, dopo un'oretta uscì dal bagno, indossando già il pigiama, e si diresse nel salottino; non vi trovò nessuno.
«Kirishima! Ohy, capelli di merda, dove cazzo sei?» ma la casa era vuota; a confermare le sue ipotesi fu un bigliettino: "Ehy, Katsuki, scusa se me ne sono andato senza avvisarti, ma da sotto la doccia non mi sentivi. Comunque, sono dalla mia ragazza, stasera ha casa libera; ti ho lasciato la cena sul tavolo. Buon appetito, ci vediamo domani in classe!"
Bakugou stropicciò il foglietto con la voglia di farlo esplodere ma lo buttò semplicemente nel caminetto, sentendo il crepitìo della carta che bruciava e il bianco farsi marroncino e poi nero, finché i pezzi caddero e sparirono nel fuoco. Si sedette a tavola, imbandita per due ma occupata da uno, e mangiò da solo, come la sera prima, e quella prima ancora, e ancora quella prima.
A sei minuti da quella stanza, Kirishima stava donando i suoi baci e il suo cuore a qualcun'altra.
La poggia aumentò e Katsuki iniziò a rimettere insieme i pezzi, tra un boccone e l'altro.
Spazio Autore
Ave, popolo.
Partendo dal pressupposto che io adoro Halloween più del mio compleanno, come lo state passando? Fate festa? Andate da qualche parte? Oppure poltrite sul divano -o letto- a sfondarvi di cibo e serie tv o anime, piangendo perché siete soli? Oppure siete felici di essere in quello stato? (Io lo sarei, ma vado al cinema, so ops~)
In ogni caso, spero di avervi depresso un po' per passare Halloween nel migliore dei modi! ;)
Mi congendo con tanto di nebbia dall'origine sconosciuta ma che fa tanta scena~
Kiss, kiss~
Bebo~
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