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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗍𝗋𝖾𝗇𝗍𝖺𝗌𝖾𝗍𝗍𝖾 → ᶤ ʰᵃᵛᵉ ᵐᵃᵈᵉ ᵗʰᵉ ᵇᶤᵍ ᵈᵉᶜᶤˢᶤᵒᶰ

━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑪             //            𝒔𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊

episode 19 . . . . season 4

༄ // ❝ le tue foto ❞














































          Audrey non si era resa conto di cosa significasse avere il controllo della cura inizialmente. Beh, adesso invece si. Poteva decidere chi l'avrebbe avuta, chi poteva avere la vita che desiderava.

Tempo prima aveva sperato che fosse Rebekah a prenderla, e ora aveva il potere di dargliela. Solo che ora erano tornati a Mystic Falls e aveva anche Klaus con cui confrontarsi, che voleva disperatamente avere la cura per ragioni diverse dalla creazione di ibridi e che c'entravano con la questione di Silas.

Con due fratelli che continuavano a ripeterle le loro motivazioni per avere la cura tutto il tempo, Audrey si era ritrovata a non avere nemmeno un momento di pace.

Nel tentativo di aiutare, i quattro si erano seduti attorno a un tavolo nella villa per una riunione di famiglia che Elijah aveva convocato. Voleva rendere le cose più facili ad Audrey, in quanto ciò concedeva a entrambi i suoi fratelli un momento per spiegare le loro ragioni, e lasciarla riflettere prima di fare una scelta definitiva.

"Essere umana dignifica iniziare da capo." Rebekah guardò Audrey onestamente. "Posso invecchiare e avere una famiglia e dare ai miei giorni importanza sapendo che hanno tutti valore."

Klaus fece una risata. "Oh, come sei poetica."

"Klaus." Audrey gli lanciò uno sguardo indifferente.

"Beh, lo era." si difese l'ibrido semplicemente, guadagnandosi un'occhiataccia dalla sorella.

"Klaus, se vuoi darci un motivo più convincente per volere la cura, parla." gli disse Elijah.

"Silas può apparire nel corpo di chiunque. È entrato nei miei pensieri, mi ha convinto che stessi per morire." gli ricordò il fratello minore mentre si sporgeva in avanti. "Mi tormenterà finché non gli farò avere la cura."

Rebekah annuì. "E se l'avrà distruggerà il muro che ci separa dall'altra parte." ribatté.

"Così non lo intrappolerà quando anche lui sarà morto. Vuole riunirsi alla sua anima gemella." Klaus guardò Elijah. "Tu che conosci così bene gli sciocchi innamorati dovresti ammirare la sua devozione."

Audrey si lasciò sfuggire una smorfia di offesa. "Commenti del genere non ti aiutano."

Rebekah continuò a scuotere la testa all'idea. "Così facendo, aprirà il cancello per tutti gli esseri soprannaturali che sono morti."

"Inclusi i nostri cari fratelli, Kol e Finn." l'ibrido si sedette con un sorriso trionfante, chiaramente fiducioso nelle sue argomentazioni. "Riuniremo la nostra famiglia."

"Ti prego." Rebekah alzò gli occhi al cielo. "Ma se tu odiavi Kol e hai tenuto Finn in una scatola per la maggior parte della sua vita."

Klaus la ignorò, guardando la ragazza Gilbert, che si stava tenendo la testa tra le mani con un sospiro. "Audrey, prego."

La bruna lanciò un'occhiata a Elijah, che le rivolse un cenno rassicurante. Sapeva che l'avrebbe sostenuta, qualunque decisione avesse preso, il che le dava un po' di conforto. Anche se mentre guardava tra Klaus e Rebekah sapeva che, in un modo o nell'altro, non sarebbe finita bene.

"Non posso mettere in pericolo il mondo intero solo per fermare il tuo disagio personale, Klaus. Per quanto mi piacerebbe riportare indietro Kol, non posso farlo." iniziò, e sul viso dell'ibrido apparve immediatamente un'espressione accigliata mentre la speranza brillava negli occhi di Rebekah. "Ho già detto in passato che Rebekah merita la cura, e voglio darle una possibilità di essere felice."

Klaus la guardò incredulo. "Dimmi che stai scherzando." disse mentre scuoteva la testa. "Dimmi che non mi stai condannando a un'eternità di torture."

"Niklaus." disse Elijah con fermezza. "Audrey ha preso la sua decisione."

Alzandosi in piedi, Klaus si chinò verso l'orecchio di Rebekah mentre parlava con voce bassa. "Quando sarai malata e morente, e pregherai per avere il mio sangue, io ti riderò in faccia e ti soggiogherò affinché tu mi dimentichi." sputò prima di andarsene.

Rebekah non si fece toccare dalle sue parole, schiarendosi la gola mentre si metteva una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Dov'è la cura?"

Audrey aprì la bocca per rispondere, ma Elijah si sporse in avanti, guardandola. Vedendo l'espressione sul suo viso, la Gilbert annuì e si sedette, lasciandogli fare quello che doveva.

"Rebekah, non c'è dubbio che tu sia impulsiva, passionale e a volte moralmente discutibile." iniziò lui. "Dimostrami che questa volta non è solamente un altro dei tuoi capricci, che sai esattamente a che cosa rinunci per sempre."

Rebekah aprì la bocca per ribattere, ma poi si fermò prima di emettere un sospiro, annuendo. "Va bene. Qualunque cosa."

"Voglio che tu viva un giorno da umana." le disse il fratello semplicemente. "Oggi. Nessun privilegio da vampiro... nessuna forza, nessuna costrizione, niente di niente. Se avrai successo, e dirai ancora che questo è ciò che vuoi, la cura sarà tua."

Con un'espressione sorpresa sul viso, Rebekah considerò l'idea per un momento prima di annuire con un misto di sicurezza e nervosismo nei suoi occhi.

* * *

          La casa rimase relativamente tranquilla dopo quella mattina.

Per gli studenti del liceo di Mystic Falls era il giorno del ballo di fine anno, per il quale Rebekah era uscita per prepararsi. Aveva cercato di convincere Audrey ad andare con lei, ma quando aveva sentito che sarebbe andata a fare shopping con Elena, la ragazza Gilbert si era affrettata a rifiutare.

Ad essere sincera, non aveva pensato molto ad andare al ballo di fine anno dato che non pensava nemmeno che sarebbe tornata a Mystic Falls. Così spinse la questione completamente in fondo alla sua mente mentre lei ed Elijah sfruttavano al massimo la pace e la tranquillità a loro data, trascorrendo del tempo insieme nella loro stanza.

"Dimmelo." lo supplicò Audrey, guadagnandosi una risatina in risposta. "Elijah, non è divertente."

"In realtà, mia cara, è alquanto divertente." l'originale sorrise. "Porta con te quello che vuoi."

"Fare le valigie è più facile quando so dove sto andando." si difese la bruna. "Dove in Parigi? Non ci sono mai stata, voglio vestirmi bene."

"Sono sicuro che starai benissimo indipendentemente da quello che indosserai." Elijah ridacchiò ancora una volta, tirandola in piedi. La ragazza Gilbert era seduta sul pavimento con una valigia aperta davanti a lei mentre cercava di riempirla con i vestiti adatti. Una volta affrontata la questione della cura, il loro piano era ancora quello di andare a Parigi e non restare a Mystic Falls più del necessario.

Sorridendo amorevolmente, il Mikaelson le posò un dolce bacio sulla fronte. "Ti dirò cosa ho pianificato quando saremo lì."

"Bene." Audrey cedette, prendendogli il suo viso tra le mani per baciargli delicatamente le labbra. "Mi fido di te."

"Ne sono felice." mormorò lui mentre ricambiava il bacio, appoggiando la fronte contro la sua mentre si allontanava. Audrey notò uno sguardo nuovo nei suoi occhi mentre la fissava, facendola sorridere confusa. "Cosa c'è?"

"Niente." l'originale si allontanò, baciandole di nuovo le labbra. "Sto solo pensando a una cosa."

Audrey non ebbe la possibilità di mettere in discussione cosa gli stesse passando per la mente, quando qualcuno bussò forte alla porta della loro camera da letto, facendoli separare confusamente. "Rey!" urlò la voce familiare di Caroline dall'altra parte, facendo sorridere la ragazza Gilbert. "Dai, so che sei lì dentro. Klaus mi ha detto che sei a casa!"

Elijah scosse la testa divertito. "Beh, sembra che Niklaus abbia superato i suoi capricci."

"Oppure pensava di poterla convincere a interromperci mentre facevamo qualcosa di molto peggio." mormorò la bruna, avvicinandosi alla porta e aprendola. Caroline era in piedi davanti a lei con un sorriso enorme, due borsoni tra le mani e uno zaino in spalla. "Cos'è tutto questo?"

"Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per prepararci per il ballo di fine anno." affermò la bionda, scuotendo la testa nel momento in cui Audrey aprì la bocca per discutere. "Stavo per darti un pass perché non pensavo che saresti stata qui per il ballo di fine anno. Ma ci sei, e abbiamo aspettato con ansia questa notte per anni. Quindi tu andrai, proprio come me."

"Care." Audrey sospirò. "Non ho nemmeno scelto un vestito."

"Beh, per fortuna hai una migliore amica che sa esattamente cosa ti piace." la ragazza Forbes sorrise, porgendole una delle borse con dentro l'abito. "Ti ho preso anche le scarpe, e ho tutto l'occorrente per trucco e i capelli." affermò, sembrando orgogliosa di se stessa. "Ora, quale stanza in questa enorme villa è libera per prepararci?"

"Puoi usare la nostra." Elijah si avvicinò alle spalle di Audrey, baciandole la guancia mentre le scivolava accanto. "Vai, goditi questa notte." la incoraggiò. "Sarò qui quando tornerai."

Caroline sorrise trionfante. "Sapevo di averlo approvato per un motivo." mormorò mentre entrava nella loro stanza.

Audrey si limitò a ridacchiare, sorridendo al nobile originale per un momento prima di raggiungere la sua migliore amica, chiudendosi la porta alle spalle.

Elijah rimase fuori dalla porta per un momento e la sua mano scivolò nella tasca della sua giacca, tirando fuori una piccola scatola nera e aprendola per guardare il suo interno. Poi spostò lo sguardo dal suo contenuto alla porta e un sorriso comparì sulle sue labbra mentre lo rimetteva al sicuro nella tasca e si dirigeva al piano di sotto.

* * *

          Audrey non fu sorpresa quando si innamorò del vestito scelto da Caroline. Le parole della Forbes erano vere, sapeva esattamente cosa le piaceva, lo aveva sempre saputo.

Una volta che si era truccata e si era sistemata i capelli di lato, si era cambiata nel vestito e aveva indossato le scarpe. Era un abito senza spalline di color crema con un strato nero, il busto a forma di cuore, dei lunghi guanti neri e un'ampia gonna.

Le braccia delle due migliori amiche si unirono mentre si facevano strada all'interno del ballo di fine anno con sorrisi raggianti sui loro volti. Caroline indossava un abito bianco senza spalline ━ un regalo di Klaus, da quanto le era stato detto, dopo che Elena aveva deciso di rubare il suo vestito originale.

"È ufficiale." Audrey guardò la ragazza accanto a lei. "Hai superato tutti i tuoi balli passati, Care, questo è fantastico."

Caroline sorrise mentre il suo sorriso cresceva guardando la classe dell'ultimo anno che si divertiva intorno a loro. "Abbiamo solo un ballo di fine anno." disse, appoggiando delicatamente la testa sulla spalla di Audrey mentre le abbracciava il braccio. "Volevo che fosse perfetto."

"È più che perfetto." la rassicurò Audrey.

Caroline sorrise e si raddrizzò, abbassando lo sguardo quando Elena apparve di fronte a loro, indossando l'originale vestito rosa della Forbes. "Allora come sto?"

"Eccoci qui." mormorò la bruna, alzando gli occhi al cielo.

"Ma stai scherzando?" Caroline sbuffò, guardandola male. "Sembri una traditrice che mi ha pugnalata alle spa-" notando Stefan avvicinarsi dietro di lei, Caroline si fermò, facendo un respiro profondo. "Il vestito è bellissimo e ti fa risaltare gli occhi."

Elena sorrise. "Grazie. Sapevo di farti un favore."

"Sarò ovunque tranne che qui." mormorò Audrey, allontanandosi prima che Elena potesse fare un commento nei suoi confronti.

La ragazza Gilbert si diresse verso la ciotola del punch e i suoi occhi guardarono attorno mentre si avvicinava. Sorrise quando vide Matt e Rebekah ballare insieme, e ben presto si accorse che Stefan stava per fare lo stesso con Caroline.

Qualcuno comparve al suo fianco e la bruna si girò, trovando il fratello Salvatore più grande ora in piedi accanto a lei mentre beveva dalla fiaschetta nelle sue mani.

"Elena?" Audrey cercò di indovinare.

Damon annuì, bevendo un sorso prima di offrirle la fiaschetta. "Perché sei qui?" chiese alzando un sopracciglio. "Pensavo che tu e il tuo nobile fidanzato aveste già lasciato la città."

"Prima avevamo alcune cose da fare." rispose la bruna, bevendo un sorso dalla fiaschetta e tossendo leggermente quando il bourbon le toccò la gola mentre gliela restituiva. "E una volta scoperto che ero tornata, Caroline non mi avrebbe fatto mancare questa serata."

"Beh, ti chiederei di ballare." cominciò il vampiro, sorridendo allo sguardo che lei gli rivolse. "Ma so già la risposta che otterrei."

"No." Audrey scosse la testa. "Ma suppongo che il pensiero sia apprezzato."

"Oh, andiamo, piccola Gilbert." Damon le diede una gomitata. "Siamo ancora amici, indipendentemente da quanto sei incazzata con tutti noi." lei gli lanciò un'occhiataccia e lui alzò gli occhi al cielo. "Non ho avuto niente a che fare con quello che hanno fatto a Kol. Lo sai, ero bloccato nel seminterrato."

"Non si tratta solo di questo, Damon." Audrey lo guardò onestamente. "Questo è stato proprio quello che mi ha spinto oltre il limite. È... è tutto." Damon si morse il labbro e la Gilbert poté vedere un accenno di colpa sul suo viso.

Tra tutti, lui sembrava davvero dispiaciuto per quello che era successo. Se Audrey doveva essere onesta, era grazie a Damon che era viva. Se non fosse stato per lui che aveva liberato Elijah togliendoli il pugnale dal petto mesi fa, c'erano buone possibilità che adesso si trovasse in una bara sepolta sotto terra e non più ad un ballo scolastico. Gli sarebbe sempre stata grata per questo.

Con un sospiro, la bruna gli rivolse un piccolo sorriso. "Senti..." lanciò un'occhiata a Elena dall'altra parte della stanza. "Quando tornerà alla normalità, spero che tu ottenga tutto ciò che desideri."

Damon annuì, abbassando e poi alzando lo sguardo su di lei con un piccolo sorriso. "Per quanto odio Elijah e la sua famiglia... spero che continui a darti tutto quello che ti meriti."

Audrey annuì, dandogli una pacca sulla spalla. "Se vedi Caroline, non mi hai visto sgattaiolare fuori." lo avvertì.

Damon ridacchiò, facendole un finto saluto mentre si allontanava. "Il tuo segreto è al sicuro con me."

* * *

          "Hai passato una bella notte, amore mio?"

Elijah era fuori casa quando Audrey tornò, prendendole la mano e facendola roteare delicatamente sotto il suo braccio mentre lei ridacchiava. "Non il ballo di fine anno che avrei mai pensato di avere." ammise lei. "Ma sono contenta di essere andata, anche se solo per un po'."

"Non ho avuto occasione di dirtelo prima, ma sei bellissima." le disse l'originale mentre le sue mani si abbassavano per tenerle la vita e lei gli avvolgeva le braccia intorno al collo.

Audrey sorrise mentre appoggiava la fronte contro la sua, sentendo un'immensa sensazione di felicità avvolgerla. "Questo..." iniziò lei, posandogli un dolce bacio sulle labbra. "Il ballo di fine anno è andato bene, ma questo... questo è perfetto."

Elijah ricambiò il bacio, ei due rimasero l'uno nelle braccia dell'altro, senza bisogno di dirsi niente. Dopo un po', iniziarono a ballare insieme, non avendo bisogno della musica. Se avessero potuto avere questo per sempre ━ la pace, i sentimenti di amore reciproco ━ allora sarebbe sufficiente per loro.

"Sei tornata." Elijah disse dolcemente, quando entrambi notarono Rebekah avvicinarsi a loro. "Come si è comportata la nostra Cenerentola?"

Rebekah li guardò onestamente. "Non mentirò. Ci sono state delle complicazioni." ammise, ma un sorriso le increspò le labbra. "Ma stasera ho superato il tuo test alla grande."

Elijah e Audrey si scambiarono un'occhiata, e la bruna annuì con un sorriso, guardando felicemente la sua amica. "Se è questa che vuoi veramente... è tua." Elijah sorrise a sua sorella e le porse la scatola in cui si trovava la cura.

"Hai la tua possibilità, Bekah." disse Audrey mentre Rebekah apriva la scatola e la guardava felicemente. La bionda li guardò con degli occhi pieni di gioia e gratitudine. "Direi che è ora che mi trasformi in zucca. Grazie a tutti e due."

Con un piccolo cenno, Rebekah si fece strada all'interno della casa, lasciando fuori la coppia mentre il telefono di Elijah incominciava a squillare. I due si guardarono confusi quando videro il nome di Rebekah sullo schermo, voltandosi dietro per vedere che la bionda era scomparsa dalla loro vista.

"Rebekah?" disse l'originale mentre rispondeva.

La voce della sorella rispose all'istante, in preda al panico. "Elijah, credo che Nik stia tramando qualcosa."

"Che cosa?" Audrey sbatté le palpebre. "Rebekah, dove sei andata?"

"Sono ancora al ballo. Sono successe molte cose dopo che te ne sei andata." affermò, divagando nella spiegazione. "Senti, non fare nulla con la cura finché non ci vediamo. Qualcosa non quadra." la coppia rimase in silenzio quando entrambi si resero conto di quello che era successo. "Elijah? Audrey? Mi sentite? Tenetevi ben stretti la cura."

Non era Rebekah a cui avevano appena consegnato la cura ━ era Silas.

"Credo che sia troppo tardi ormai."












































𝘵𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘭𝘷𝘦𝘵 𝘶𝘯𝘥𝘦𝘳𝘨𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 ⸻ 𝘩𝘦𝘳𝘰𝘪𝘯

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