❨ 𝟬𝟯𝟲 ❩

𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗍𝗋𝖾𝗇𝗍𝖺𝗌𝖾𝗂 → ᵗʰᵉʸ ᵈᵒᶰ'ᵗ ᵈᵉˢᵉʳᵛᵉ ʸᵒᵘ

━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑪             //             𝒔𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊

episode 18 . . . . season 4

༄ // ❝ vita in provincia ❞
















          Willoughby, Pennsylvania. Non era il tipo di posto in cui Audrey si sarebbe mai aspettata di trovare Katherine Pierce.

Quando avevano lasciato Mystic Falls, lei ed Elijah erano tornati a New York per un po', progettando di viaggiare in un posto nuovo nel mondo. Si stavano preparando a partire quando Katherine li aveva chiamati, dicendo che sarebbe valsa la pena incontrarsi con lei.

Quando alla fine aveva ammesso che aveva qualcosa a che fare con la cura, nonostante la coppia stesse cercando di stare fuori da tutto, il loro interesse era stato stuzzicato. Entrambi volevano sapere come Katherine fosse riuscita a metterci le mani sopra.

Audrey sapeva che avrebbe potuto scoprirlo facilmente, semplicemente chiamando Caroline, ma aveva spento il telefono da quando se n'erano andati. Quel giorno aveva deciso che aveva bisogno di una pausa netta.

Era stato bello essere disconnessi da Mystic Falls e dalle persone al suo interno. Certo, c'era qualcuno che le mancava ━ principalmente Caroline ━ ma la ragazza Forbes sapeva che era qualcosa che la Gilbert doveva fare.

"Francia." Elijah strappò Audrey dai suoi pensieri, intrecciando le loro mani mentre camminavano verso il punto d'incontro. "Una volta che avremo finito con questo, perché non ne facciamo la nostra prossima destinazione?"

"Non ci sono mai stata." disse piano Audrey con un sorriso sulle sue labbra che lo fece sorridere. "Sono sicura che mi mostreresti tutto ciò che la città ha da offrire."

"Solo il meglio per te." disse l'originale con tutto il cuore prima di baciarla dolcemente.

Audrey sorrise sulle sue labbra prima di allontanarsi con riluttanza. Guardando davanti a sé, vide Katherine che camminava avanti e indietro all'interno del gazebo. "Dai, facciamola finita."

Con un cenno del capo, Elijah le prese la mano ancora una volta, e la coppia si avvicinò alla doppelganger Petrova. "Katerina."

Katherine si girò sui talloni per fronteggiarli, sembrando leggermente stordita. "Elijah. Audrey." schiarendosi la gola, si ricompose. "Mi avete fatto aspettare."

C'era qualcosa di sbagliato. Audrey lo sentì all'istante, socchiudendo attentamente gli occhi su Katherine. "Hai scelto una cittadina carina in cui sistemarti." commentò Elijah, alzando un sopracciglio. "Allora ce l'hai con te?"

Lei sembrò confusa. "Di che cosa parli?"

"Della cura."

Poi Audrey lo notò. L'anello blu al dito, al posto del braccialetto che portava sempre. L'esitazione sul suo viso, la confusione nella sua voce ━ tutto finalmente ebbe un senso. "È in un posto sicuro. Che dici se vado a prenderla e te le porto subito?"

Prima che potesse allontanarsi, Audrey le afferrò il polso, tirandolo in modo che le due fossero faccia a faccia. "Katherine può impersonarti molto facilmente. Tu, d'altra parte, non ne sei alquanto capace." affermò mentre le rivolgeva uno sguardo irritato. "Cosa ci fai qui, Elena?"

Elena sorrise maliziosamente. "È un piacere vederti anche per me, Rey."

* * *

          Nel tentativo di scoprire dove fosse Katherine, Elijah aveva parlato con Stefan al telefono, dopo che i tre si erano diretti verso un vicolo ceco.

Mentre si occupava del Salvatore, le due gemelle aspettavano in silenzio, i loro occhi si incontravano di tanto in tanto, ma nessuna delle due osava proferire parola. Audrey non aveva niente da dire a sua sorella, ma dal sorrisetto che Elena aveva ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, era chiaro che lei avesse qualcosa di cui parlare.

La coppia sapeva che Elena non aveva più la sua umanità, Katherine l'aveva menzionato quando li aveva contattati, ma aveva omesso il motivo. Tuttavia, ad Audrey non importava. Sapeva che Stefan e Damon alla fine avrebbero risolto quel problema. Non era più coinvolta nei casini dei suoi fratelli.

"Che cosa vuoi?" sbottò Audrey quando il sorrisetto di Elena apparve ancora una volta sulle sue labbra.

"Niente." Elena scrollò le spalle. "Ti pare il tono con cui rivolgersi alla propria sorella, Rey?"

"Quella parola ha smesso di applicarsi a noi." ribatté la gemella più piccola.

Elena alzò gli occhi al cielo. "Giusto, perché ora hai chiuso con me." rifletté mente annuiva. "Perché sono stata una sorella così terribile per te. È un po' ipocrita, non credi? Dato che adesso sei qui ad aiutare Katherine, dopo tutto quello che ha fatto ad entrambe."

"Siamo qui per vedere cosa vuole." la corresse Audrey. "Non abbiamo accettato di aiutarla."

"Ancora." Elena incrociò le braccia. "Siete entrambi due poveri idioti."

"Come scusa?" Elijah inarcò un sopracciglio, sembrando divertito mentre si univa a loro. "Ci ha contattati quando ha saputo della cura. Lei pensa che potremmo aiutarci a vicenda."

Elena si sfogò, cominciando ad alzare la voce. "Aiutarvi a vicenda? Per favore. Voi due siete caduti nella sua trappola proprio come tutti gli altri idioti."

Elijah non sembrò turbato dalle sue parole. "Mi stai sottovalutando, Elena. Io la conosco bene e so quello che ha fatto, proprio come Audrey."

"E credete che sia cambiata?" la gemella più grande inarcò un sopracciglio. "Vi sta prendendo in giro. Lei


 vi ha mentito."

Audrey fece un respiro profondo, cercando di non perdere la pazienza. "Beh, chiaramente non ha mentito sul fatto che hai spento i tuoi sentimenti." replicò lei, e il sorrisetto riapparve per un breve secondo sul viso di Elena, prima che svanisse. "Perché?"

"Nostro fratello è morto." disse Elena con un'espressione vuota, facendo congelare Audrey sul suo posto. Elijah la guardò all'istante mentre il suo viso si incupiva e la preoccupazione gli riempiva gli occhi. "Katherine l'ha ucciso." rivelò, lanciando un'occhiata a sua sorella. "Ma non ti importa, vero? Avevi chiuso anche con lui."

"Amore mio." Elijah le prese dolcemente le mani

Ma lei non rispose. Si sentiva solamente intorpidita, aprendo la bocca per parlare ma non riuscendo a far uscire delle parole. Audrey non sapeva come avrebbe dovuto sentirsi. Non poteva perdonare lui o Elena per quello che avevano fatto a Kol. Non importa cosa, questo non sarebbe mai cambiato. 

Ma ciò non significava che la sua morte fosse facile da gestire. Anche se era arrabbiata con lui, non aveva mai voluto che morisse. Elijah la baciò sulla fronte, tirandola tra le sue braccia, e lei non si oppose. Invece, nascose il viso nell'incavo del suo collo, prendendosi un momento per ricomporsi.

Elijah le accarezzò la schiena mentre i suoi occhi lanciavano un'occhiata ad Elena che li stava osservando attentamente. "So come ci si sente a perdere un fratello. E mi dispiace per il tuo dolore. Io... io spero solamente che tornerai ad essere te stessa prima o poi."

"Così come speri che possa succedere a Katherine? Non succederà, Elijah. Adesso sono un mostro." ribatté Elena, alzando gli occhi al cielo. "Voi uomini siete tutti uguali. Damon e Stefan credono che io sia ancora la ragazza di cui si sono innamorati."

"Non ho speranze per Katerina, Elena." Elijah scosse la testa con fermezza. "Sono qui solamente per vedere la cura, niente di più. Quanto ai Salvatore, non puoi biasimarli se hanno speranza."

"Lei non tornerà-"

Due mani apparvero ai lati della testa di Elena e il suo collo si spezzò prima che avesse la possibilità di finire di parlare. Il suo corpo cadde a terra, senza vita, rivelando Katherine dietro di lei. "Scusa. Sono stata trattenuta."

* * *

           "Oh andiamo." Katherine scrollò le spalle, vedendo gli sguardi che la coppia le stava lanciando. Poi incrociò le braccia sul petto, scavalcando il corpo di Elena. "Le farà bene dormire. Dev'essere estenuante cercare di essere me."

Elijah la osservò attentamente, prendendo la mano di Audrey nella sua e stringendola. "Hai ucciso Jeremy Gilbert."

La ragazza Pierce si fermò per un momento, alzando gli occhi al cielo mentre si voltava a guardarli e sospirava. "Sì, Elijah, ho ucciso Jeremy Gilbert. Ovviamente Elena non vedeva l'ora di sganciare questa bomba. Ironico, visto che si suppone che non senta più nulla."

"Beh, a me interessa." affermò lui. "Non importa lo stato del loro rapporto, lui era comunque il fratello di Audrey. Parte dell'unica famiglia che lei ed Elena avevano, e ora glielo hai portato via." strinse di nuovo la mano di Audrey e lei fece lo stesso. "Proprio come fecero a te tanto tempo a."

Katherine sorrise sulla difensiva. "Uh, perché mi guardi come se mi facesse piacere?" Elijah alzò gli occhi al cielo e iniziò ad allontanarsi con Audrey, facendo si che Katherine li seguisse. "Jeremy è stato un danno collaterale. Stavo solo cercando di sopravvivere."

"E immagino che sia questo quello che siamo noi?" ribatté lui, conoscendo già la risposta. "Un mezzo per sopravvivere?"

"Non lasciare che la dolce e povera Elena ti confonda." Katherine scosse rapidamente la testa. "Lei mi odia. Vuole mettervi contro di me, vuole convincervi che non puoi fidarti."

"Mia sorella è una bugiarda." parlò Audrey alla fine, costringendo Katherine a guardarla. "Lo so meglio di chiunque altro. Ma lo sei anche tu." sputò velenosamente.

"L'unica ragione per cui non hai detto niente su Jeremy, Katherine, è perché noi siamo l'unico modo per ottenere un accordo con Klaus. Ecco cos'è, non è è vero?" chiese la bruna mentre sollevava un sopracciglio. "Klaus non scambierà la tua vita con la cura. Ti ucciderà e se la prenderà. Ma ascolterà noi. Quindi noi prendiamo la cura, facciamo l'accordo e tu avrai la tua libertà."

Il volto di Katherine vacillò leggermente. "Hai tagliato i rapporti con loro quando hai lasciato Mystic Falls."

"Questo non significa che lo volevo morto!" sbottò lei, passandosi una mano sul viso incredula. "Non vale la pena che tutti muoiano per una stupida cura. Kol non era abbastanza per dimostrare questo punto?" Audrey fece un respiro profondo, scuotendo la testa. "Allora, questo è fatto."

Katherine si fermò per un momento, osservandoli mentre si allontanavano prima di afferrare velocemente il polso di Audrey, guardandoli disperatamente. "Io... io non posso fare un patto senza di voi."

Elijah e Audrey si scambiarono uno sguardo, entrambi sapevano cosa stava pensando l'altro. "Addio, Katerina."

"Aspettate."

Elijah sospirò infastidito. "Cosa vuoi?"

Lei lo guardò. "Ho passato così tanto tempo a scappare e mentire solo per sopravvivere che io... ho iniziato a credere alle mie stesse bugie. Non ricordo nemmeno chi ero quando ci siamo incontrati per la prima volta. Ma voglio scoprirlo." aprendo la sua borsetta, raggiunse l'interno e tirò fuori una scatola nera.

"Hai la cura." dichiarò il Mikaelson.

Katherine annuì. "Sì. E potrei cercare di costringere Klaus a prenderla e ucciderlo, ma anche se ci riuscissi..." lei lo guardò per un lungo momento, e Audrey vide lo sguardo nei suoi occhi. Uno sguardo che aveva visto sua sorella rivolgere ai fratelli Salvatore, uno sguardo che lei stessa rivolgeva costantemente a Elijah. Provava ancora dei sentimenti per lui, e ci volle tutto l'autocontrollo all'interno di Audrey per non scattare di nuovo.

La Pierce guardò la ragazza Gilbert. "Sai, una volta ti ho detto che a differenza di tua sorella, in realtà tu non mi dispiaci. E lo penso ancora. A differenza di tutti noi, tu hai una possibilità per fare qualcosa di giusto. Qualcosa che è stato fuori dalla mia portata per molto tempo. Quindi... ecco qui." mise la scatola nelle mani di Audrey.

"Hai passato così tanto tempo a farti usare e finire come un danno collaterale. È il tuo turno di prendere il controllo. Decidi tu cosa succede con questa da questo momento in poi."

Audrey guardò la cura e poi Katherine, completamente incredula. "Come faccio a sapere che non è un trucco?"

"Niente trucchi. Niente bugie." le disse Katherine, facendo un passo indietro. "Non mi devi niente, Audrey. Quindi ti lascerò decidere cosa succederà da questo momento." 

Con un cenno del capo, la Pierce oltrepassò la coppia e si allontanò, lasciando i due a contemplare le sue parole.

* * *

          Era buio quando Elijah e Audrey trovarono Rebekah, che era appollaiata contro la sua macchina in città, osservandoli mentre si avvicinavano.

Dire che sembrava infelice era un eufemismo, così Audrey pensò che non avesse avuto una bella giornata dato che era stata bloccata ad aiutare Stefan e Damon a cercare di trovare quella che pensavano fosse la cura.

La bionda Mikaelson inarcò un sopracciglio. "Voi e Katherine?" lei scosse la testa, guardando suo fratello. "E io pensavo che tu fossi il fratello sveglio."

Elijah si limitò ad alzare un sopracciglio. "Non hai un fratello sveglio. A quanto pare sono sciocco come tutti voi."

Alzandosi dall'auto, Rebekah tese la mano ad Audrey. "Perché non mi dai la cura così potrò andare a giudicarvi in silenzio da un'altra parte?"

"E perché mai vorresti prendere la cura?" chiese Elijah.

"Voglio essere di nuovo umana."

"Come fai a sapere che essere umana è la risposta che stai cercando?" ribatté l'originale. "Insomma, è solamente un pensiero romantico. L'erba del vicino non è sempre più verde, Rebekah."

Rebekah annuì alle sue parole, ma il suo sguardo rimase lo stesso. "Magari hai ragione. Ma non mi interessa. Voglio vivere una vita semplice come una persona normale. E morire quando sarà ora. Abbiamo vissuto 20 vite insieme, Elijah. Non è abbastanza?"

Elijah sospirò, guardando sua sorella leggermente infastidito. "È che non ti capisco. Perché hai sempre considerato la nostra famiglia come un peso?" poi addolcì il suo sguardo. "Sempre e per sempre. Quelle parole per me sono importanti oggi come lo erano allora."

"Tu sarai sempre mio fratello. E io ti vorrò sempre bene." gli disse Rebekah sinceramente. "Ma per me è arrivata l'ora di vivere e morire come desidero io, non come vorreste tu e Niklaus. Ti prego. Ti prego, dammi quella cura."

Il suo telefono iniziò a squillare in quel momento, spingendola a tirarlo fuori dalla borsa mentre rispondeva con un'espressione accigliata. "Che cosa vuoi Nik?" sbottò.

"Un aggiornamento sulla ricerca della cura." la voce di Klaus risuonò attraverso il telefono mentre Rebekah metteva in vivavoce.

"Diciamo solo che le cose si sono... complicate." disse Rebekah vagamente prima di guardare la coppia accanto a lei. "Ti faccio parlare con due di quelle. Tenete." poi passò il telefono a Elijah.

Audrey le lanciò un'occhiata. "Ciao Klaus." lo salutò mentre si muoveva per salire in macchina.

Elijah sembrò leggermente divertito. "Parlano le complicazioni."

La bruna potevano sentire il sorriso nella voce di Klaus mentre rispondeva. "Mio caro fratello. Audrey. Finalmente sei entrato nella mischia."

"Qualcuno doveva prendere il comando." gli disse Elijah. "E ora che ce l'ho, Audrey ha preso la cura e insieme la riporteremo a Mystic Falls."

"Con una lunghissima lista di richieste, immagino." indovinò Klaus consapevolmente. "Tornate a casa. Risolveremo la cosa in famiglia."

Klaus riattaccò, e una volta che tutti e tre furono nell'auto di Rebekah, iniziarono il viaggio di ritorno a Mystic Falls.
















 𝘣𝘪𝘭𝘭𝘪𝘦 𝘦𝘪𝘭𝘪𝘴𝘩 ⸻ 𝘦𝘷𝘦𝘳𝘺𝘵𝘩𝘪𝘯𝘨 𝘪 𝘸𝘢𝘯𝘵𝘦𝘥

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