❨ 𝟬𝟯𝟱 ❩

𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗍𝗋𝖾𝗇𝗍𝖺𝖼𝗂𝗇𝗊𝗎𝖾 → ʸᵒᵘ'ʳᵉ ᵐʸ ᵇᵉˢᵗ ᶠʳᶤᵉᶰᵈ ᶤ'ˡˡ ˡᵒᵛᵉ ʸᵒᵘ ᶠᵒʳᵉᵛᵉʳ

━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚

𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑪             //             𝒔𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒊

episode 14 . . . . season 4

༄ // ❝ giù nella tana del coniglio ❞















          Caroline se n'era andata presto la mattina dopo, dopo una conversazione con Elena al telefono. Apparentemente, le cose stavano andando male per il gruppo con la ricerca della cura. 

Bonnie, Jeremy e Shane erano scomparsi, e c'erano segni che qualcuno avesse preso anche Damon, lasciando Elena, Stefan e Rebekah a cercare di capire cosa fare. Il trio aveva le foto del tatuaggio di Jeremy per guidarli alla ricerca della cura, ma avevano bisogno di un modo per tradurlo, cosa che ora era diventata la missione di Caroline.

Però, doveva prima trovare la spada del cacciatore per farlo.

Mentre era via per cercarla nella villa dei Mikaelson, Audrey era rimasto a casa dei Gilbert con Klaus, non volendo avere niente a che fare con la cura. Stava solo aspettando l'arrivo di Elijah, più che pronta a lasciare Mystic Falls.

Quando Klaus lo aveva scoperto, non si era opposto. Poteva capire che aveva bisogno di andarsene di nuovo, e sapeva che Elijah si sarebbe preso cura di lei meglio di chiunque altro.

I due erano seduti in un confortevole silenzio, quando la porta d'ingresso si aprì e Caroline rientrò indossando nuovi abiti puliti. Tyler era al suo fianco con la spada del cacciatore in mano, e si avvicinò al divano.

"Beh, ecco l'orfanello Lockwood." iniziò Klaus con un sorrisetto. "Sei venuto a dimostrarmi quanto sei impotente contro di me?"

"Voglio solo aiutare i miei amici a trovare la cura." disse Tyler con calma, togliendo la copertura della spada mentre Caroline si sedeva. "Ho trovato questo nella tua soffitta."

Klaus sembrò perplesso. "E pensi che aver trovato la spada ti porterà più vicino a trovare la cura?"

"Dimmelo tu." il ragazzo Lockwood scrollò le spalle. "Stavo giocherellando con l'elsa venendo qui e ho trovato questo." Tyler scartò la pelle sul manico, rivelando un cryptex.

Alzandosi in piedi, Klaus camminò verso la porta, avvicinandosi il più possibile mentre alzava un sopracciglio. "E esattamente cosa sarebbe 'questo'?"

"Si chiama cryptex." rispose all'unisono la Forbes e la Gilbert.

Entrambi gli uomini le guardarono increduli, e le ragazze si limitarono a sorridersi l'un l'altra. "Abbiamo visto Il Codice Da Vinci." dichiarò Audrey. "Una sera stavamo facendo una maratona di film di Tom Hanks."

"È stato sorprendentemente più interessante di quanto pensassimo." Caroline annuì, alzandosi in piedi per vedere meglio. "Giri le diverse facce verso i diversi simboli per avere la traduzione sull'altro lato." si voltò verso il tavolo. "E grazie alla magia di internet, Elena ci ha inviato queste." mostrò diverse foto del tatuaggio di Jeremy.

"Ora dobbiamo solo decifrare il cryptex. E se per caso voleste aiutarci, non ve lo impediremmo." affermò, guardando sia Klaus che Audrey.

Audrey alzò semplicemente le mani. "No. Non voglio essere coinvolta in nulla che riguardi la cura o i miei fratelli."

Tyler le lanciò uno sguardo irritato alle sue parole mentre Caroline sospirava, ma annuiva in segno di comprensione. Audrey le fece un piccolo sorriso, sapendo che non l'avrebbe spinta ad aiutarla.

"Certo." Klaus annuì dopo un momento. "Beh, potrei suggerire di usare la magia di Internet per acquistare un vocabolario di aramaico dal rivenditore più vicino."

"Aramaico?" ripeté Audrey confusa.

Tyler aveva lo stesso sguardo mentre guardava la sua ragazza. "Cos'è l'aramaico?"

"È una lingua morta." disse Caroline lentamente. "Ormai non si usa più dai tempi della Bibbia."

"La lingua madre di Qetsiyah, immagino." continuò Klaus con un cenno del capo, appollaiandosi sul bordo del tavolo come prima. "Sai, anche se possedeste il miglior dizionario del mondo, potrebbero volerci giorni per tradurre. Forse anche settimane. 'In bas so-teen-too ara-ma-eet'." il suo sorrisetto gli tirò l'angolo delle labbra.

Caroline sbatté le palpebre. "Che vuol dire?"

Audrey vide il sorriso che apparve sul volto dell'originale e sospirò consapevolmente. Vedendo che aveva capito, Klaus iniziò a sorridere ancora di più. "All'incirca?" disse lei mentre l'ibrido lanciava un'occhiata alla sua amica. "Se solo tu parlassi aramaico."

* * *

          Nonostante non conoscessero l'aramaico, Tyler e Caroline usarono il laptop della Forbes per provare a decifrare la mappa. C'erano fogli ovunque sparsi sul tavolino, ricoperti da diversi simboli aramaici e in cosa erano riusciti a tradurli.

"Okay, ecco qua. Ho tradotto tutti i simboli del tatuaggio." Caroline si schiarì la gola mentre rimescolava i fogli in un certo ordine e leggeva la loro traduzione approssimativa. "'passaggio all'interno... richiede un giovane senatore e anche un bel fiore.'" alzò le mani irritata. "Non ha nessun senso."

Audrey lanciò un'occhiata a Klaus, che osservò Caroline per un momento prima di parlare. "Richiede una strega potente e un cacciatore in piena fioritura." la corresse.

Tyler lo guardò confuso. "Che stai facendo?"

"Non devo spiegarti le mie ragioni." sputò l'originale, guardando direttamente la ragazza Forbes. "Caroline. Porta qui la mia spada."

Esitando per un momento, Caroline afferrò la spada e la portò il più vicino possibile alla barriera, permettendo a Klaus di leggere il cryptex. "'Silas riposa nel lato più remoto, con i mezzi per la sua distruzione in mano.'" poi guardò le immagini del tatuaggio di Jeremy sullo schermo del computer. 

"Gira il cryptex verso destra." Caroline eseguì quello che le era stato detto di fare. "Ferma. La punta dell'elsa rivela la chiave di una mappa nautica. Gira verso sinistra." lei lo girò. "Ora gira l'altro pezzo." quando lo fece, uno sguardo che nessuno poteva decifrare apparve sul viso dell'originale. "C'è qualcos'altro."

La ragazza Gilbert lo osservò attentamente, notando l'accenno di un sorriso che stava spuntando agli angoli delle sue labbra. Sapeva qualcosa, qualcosa che non aveva intenzione di rivelare.

E questo venne chiarito quando Caroline inarcò un sopracciglio. "Che significa?" Klaus rimase in silenzio e le sorrise semplicemente. "Klaus, che significa?"

"Klaus?" disse Audrey mentre la sua curiosità aveva la meglio su di lei.

"Niente." rispose lui semplicemente. "Proprio niente."

Caroline si morse il labbro prima di tornare a sedersi accanto a Tyler, tirando fuori il telefono per chiamare qualcuno. Nel giro di pochi secondi, la voce di Rebekah uscì dall'altoparlante del suo telefono. "Pronto?"

"Ciao, sono Caroline." rispose la ragazza Forbes. "Abbiamo decifrato il codice del tatuaggio. Ti sto inviando un'e-mail con la mappa e le istruzioni."

"Ricevuto." disse Rebekah dopo un momento. "Grazie."

"In realtà, sono stato io." intervenne Klaus.

"Nick?" disse Rebekah incredula. "Ci hai aiutati?"

"Sembri molto sorpresa, sorellina." rifletté lui, alzando gli occhi al cielo.

"Non dovrei?" ribatté la bionda. "Voglio dire, tu non vuoi che io sia umana. Non vuoi che nessuno di noi sia umano. Perché dovresti aiutarci a trovare la cura?"

"Forse mi sono reso conto che più di proibisco di avere quello che vuoi, più continuerai ad odiarmi." disse in tono ragionevole, e Audrey socchiuse gli occhi. C'era qualcosa che non andava in tutto questo. "Forse voglio che mia sorella conosca finalmente la felicità."

"Spero che tu non stia cercando di ingannarmi per l'ennesima volta..."

"Niente più inganni. Niente più giochetti." la interruppe Klaus. "Spero solo che tu possa vivere e morire, come desideri."

"Anche io." disse Rebekah tranquillamente, anche se un po' diffidente.

"C'è giusto un'ultima cosa, Rebekah." Caroline e Tyler alzarono lo sguardo incuriositi su quello che Klaus avrebbe detto. "C'è solo una dose della cura. Devi trovarla per prima e prenderla prima che ci arriv-" Tyler si affrettò a terminare la chiamata, e Audrey lo fissò con totale incredulità mentre gli altri due entrarono in modalità panico.

* * *

          Audrey andò di sopra dopo la rivelazione sulla cura.

Sapeva cosa significava, che solo una persona poteva averla, e sperava che quella fosse Rebekah. Una volta, forse, avrebbe sperato che Elena la prendesse. Ma dopo tutto quello che era successo, solo una volta, non voleva che Elena ottenesse quello che voleva nonostante ci fossero delle altre persone che se la meritavano più di lei.

Forse sembrava egoista, ma sinceramente non le importava molto. Dopo tutto quello che era successo tra di loro, non aveva più voglia di sentirsi in colpa. Sapeva quanto Rebekah desiderasse una vita normale e umana, e sperava che fosse quello che avrebbe ottenuto.

Dopo aver controllato la stanza per qualsiasi cosa le sarebbe potuta servire, Audrey tornò al piano di sotto, vedendo che la casa era ormai vuota ━ anche Klaus se n'era andato.

Uscendo in veranda, la bruna trovò Caroline seduta sui gradini con la testa appoggiata alla ringhiera in silenzio. Mordendosi il labbro, si sedette con cautela accanto a lei, mettendole una mano sulla spalla. Immediatamente, Caroline la guardò con le lacrime agli occhi, e si gettò tra le braccia della ragazza Gilbert.

"Se n'è andato." mormorò mentre piangeva nella sua spalla. "Doveva andarsene, o Klaus lo avrebbe ucciso."

"Lo so." disse piano Audrey, massaggiandole la schiena mentre chiudeva gli occhi. "Mi dispiace, Care. So che lo ami."

"Si sbagliava, sai." disse Caroline mentre si allontanava, asciugandosi le lacrime dagli occhi. "Io amo Tyler, ma si sbagliava quando ieri ti ha detto quello che ti ha detto."

Audrey le rivolse un sorriso triste. "Non devi-"

"Si sbagliava." Caroline la interruppe con decisione. "Non ti ho mai vista così felice, Rey. Non da quando i tuoi genitori sono morti. Io non..." sospirò. "Sono tutt'altro che d'accordo con tutto ciò che Klaus fa, ciò che la sua famiglia fa. Ma non sono d'accordo nemmeno con tutto ciò che i nostri amici ti hanno fatto, e ci sono state così tante cose in passato che avrei voluto fermare. Che avrei voluto sapere prima che accadessero, per poterli fermare o almeno avvertirti. Non è giusto come ti hanno trattato." disse dolcemente. "Sono tutti impegnati a fare quello che pensano sia giusto, cercando di renderti felice nel modo in cui pensano che dovresti essere... ma loro non vedono quanto sei già felice."

Audrey strinse le mani di Caroline. "Non posso continuare a farlo." le disse onestamente. "Quello che Elena e Jeremy hanno fatto a Kol... devo andarmene da qui, Caroline. E non so quando o se tornerò."

"Si che tornerai. Per la laurea, perlomeno. Invocherò le regole dell'anello, non mettermi alla prova." le disse la ragazza Forbes con fermezza. "Perché se non ci sarà una foto di noi due insieme, con in mano i nostri diplomi, mia madre non sarà felice. E nemmeno tua madre lo sarebbe." 

La bruna aprì la bocca per discutere ma la bionda la fermò prima che potesse farlo. "Ti diplomerai, anche se dovrò soggiogare alcune persone. Non importa se non sarai qui per gli esami finali, o il ballo di fine anno, o qualsiasi altra cosa. Ma io mi diplomerò con la mia migliore amica, e poi lei se ne potrà andare e avere la felicità che merita per sempre."

Audrey sentì delle lacrime bagnarle gli occhi. "Ti voglio bene, Care."

L'espressione di Caroline combaciò presto con quella della Gilbert. "Ti voglio bene anch'io, Rey."

Le lacrime caddero ancora una volta mentre le due ragazze si abbracciavano forte, cadendo in un confortevole silenzio. Non importa cosa sarebbe successo, o se si sarebbero separate, Audrey Gilbert e Caroline Forbes sarebbero sempre state lì l'una per l'altra. Ed era una cosa che entrambe le ragazze avrebbero apprezzato per sempre.

Il suono di passi che si avvicinavano le separò e, mentre entrambe guardavano verso la fine della strada, gli occhi di Audrey incontrarono quelli familiari della sua anima gemella. Un grande sorriso si formò sul suo viso mentre si alzava in piedi e correva tra le braccia aperte dell'originale. Elijah le prese dolcemente il viso mentre il polpastrello del suo pollice le accarezzava la guancia, prima che le loro labbra si incontrassero in un dolce bacio.

Caroline osservò la scena dal suo posto in veranda, annuendo lentamente con un piccolo sorriso. "Sì..." mormorò tra sé e sé. "Approvo."















𝘵𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘪𝘨𝘩𝘣𝘰𝘶𝘳𝘩𝘰𝘰𝘥 ⸻ 𝘺𝘰𝘶 𝘨𝘦𝘵 𝘮𝘦 𝘴𝘰 𝘩𝘪𝘨𝘩

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