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𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗂𝖼𝗂𝗈𝗍𝗍𝗈 → ʸᵒᵘ ᵃʳᵉ ᵃˡʷᵃʸˢ ᵒᶰ ᵐʸ ᵐᶤᶰᵈ
━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚
𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑩 // 𝒔𝒆𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆
〔 episode 5 . . . . season three 〕
༄ // ❝ la rivelazione ❞
Audrey emise un piccolo gemito, girandosi sulla schiena mentre apriva gli occhi.
Si ricordò del magazzino, si ricordò dell'espressione arrabbiata sul viso di Klaus, e poi si ricordò che tutto divenne nero.
Appoggiando le mani sulla morbida superficie sotto di lei, si mise a sedere e si guardò intorno ━ un senso di familiarità la colpì all'istante. Lo specchio con le foto di lei e delle sue amiche attaccate lungo i bordi, lo scaffale d'angolo accanto alla sua sedia con la collezione di libri che aveva accumulato negli anni. La sua scrivania e il suo laptop, con una pila disordinata di compiti scolastici dimenticati accanto ad esso.
Era a casa.
La sua solita coperta era appoggiata su di lei e la sua pila di cuscini era posta ordinatamente dietro di lei. Era a casa, nella sua stanza, non in un magazzino nel centro di Chicago. La confusione divenne chiara sul suo viso mentre si guardava intorno, sussultando leggermente mentre girava il collo.
"Stai ancora guarendo." disse una voce. "Il dolore svanirà presto."
I suoi occhi scattarono sulla sedia accanto allo scaffale, guardando incredula. "Elijah?"
"Ciao Audrey." Elijah la guardò con un piccolo sorriso. Alzandosi in piedi, si mosse e si sedette sul bordo del letto accanto a lei. "Immagino che tu abbia delle domande."
"Solo alcune." ammise lei, guardandolo stordita. Non capiva cosa stesse succedendo, o da dove cominciare. Si guardò di nuovo intorno nella stanza, poi tornò a guardare l'originale e lo sguardo che lui le rivolse le fece capire tutto. "Niente di tutto questo è reale, vero?"
"Temo di no." confermò Elijah. "Quando Niklaus ti ha spezzato il collo, la collana ti ha mandato qui mentre usa la mie abilità da vampiro per curarti. Dove ti senti al sicuro." spiegò, gesticolando e indicando la stanza. "E a causa del nostro legame, mi ha portato qui per assicurarmi che tu stessi bene."
"Mi ha spezzato il collo?" ripeté Audrey, spalancando gli occhi. Poi tutto la colpì. Poteva ricordarlo urlare, chiedendole cosa stesse nascondendo, poi le urla di Rebekah mentre tutto diventava nero. "Mi ha ucciso. Sono morta." la sua voce era appena sopra un sussurro.
"Sì." Elijah annuì ancora una volta con un'espressione di disgusto sul volto ━ mentre lo osservava attentamente, la Gilbert notò anche la rabbia. "Niklaus ancora una volta ha lasciato che il suo temperamento e la sua paranoia avessero la meglio su di lui." le portò una mano al viso e il pollice le accarezzò dolcemente la guancia. "Per fortuna, starai bene."
Audrey si appoggiò al suo tocco con gli occhi fissi nei suoi.
La sua mente ripensò a prima dell'estate, prima che finisse rinchiusa nell'appartamento di Alaric con Katherine. Ripensò a quanto si erano avvicinati nella biblioteca e a ogni piccola azione che aveva portato a quel momento. Vederlo lì davanti a lei la faceva sentire come se un peso le fosse stato tolto dal petto ━ si sentiva semplicemente in pace.
Quasi contemporaneamente, entrambi iniziarono ad avvicinarsi l'uno all'altro, colmando lentamente la piccola distanza tra loro.
E poi Audrey si svegliò.
Con un rantolo, si raddrizzò dal punto in cui era sdraiata sul pavimento e le sue mani si spostarono istantaneamente sul collo. Sentì la collana contro il suo petto mentre il bagliore che la stava illuminando in precedenza svaniva.
"Era ora." la voce impaziente di Rebekah sospirò, prendendo la mano di Audrey e tirandola in piedi. "Avrei ucciso Nik se non ti fossi svegliata."
"Dove siamo?" la Gilbert si guardò intorno rapidamente e la sua fronte si corrugò per la confusione. I suoi occhi osservarono gli armadietti allineati, poi i cartelloni appesi alle pareti. "No..."
"Bentornata a casa, Audrey." disse Rebekah con un tono annoiato. "Mi dispiace per la tua amica, ma ha cercato di mettersi in mezzo." affermò, puntando il piede contro qualcosa sul pavimento, facendo in modo che Audrey vedesse Caroline priva di sensi ai loro piedi.
"E temo che Nik abbia bisogno di lui." poi seguì il suo sguardo, vedendo Tyler accasciato contro gli armadietti, gemendo per il dolore. "Audrey?" si lasciò sfuggire il Lockwood mentre la guardava.
"Rebekah..." Audrey sentì un groppo che le cresceva in gola. Non riusciva a concentrarsi né su Tyler né sulla sua migliore amica a terra di fronte a lei. Aveva la sensazione di sapere già la risposta che avrebbe avuto, ma chiese comunque. "Dov'è Klaus?"
"Vuoi sentire il mio parere?" domandò Rebekah. "Per me sta staccando la testa della tua maledetta sorella. Andiamo a salutarla se ti va?"
* * *
Audrey pensava che non avrebbe mai più rivisto il liceo di Mystic Falls ━ pensava che non avrebbe mai più rivisto Mystic Falls in generale, ma era tornata nel posto che aveva sempre chiamato casa.
Seguì Rebekah in direzione della palestra della scuola, che aprì la porta trascinando all'interno un Tyler che si dimenava mentre la Gilbert camminava velocemente dietro di loro.
Notò due studenti in piedi di fronte a Klaus ed Elena con la paura e il panico stampati sui loro volti, cercando disperatamente di mantenere l'equilibrio su un piede. Bonnie e Matt erano vicini, e tutti gli occhi scattarono verso la porta mentre i tre entravano.
"Lasciami!" gridò Tyler mentre Rebekah alzava gli occhi al cielo, torcendogli il braccio dietro la schiena con forza. "Stai zitto."
"Rey..." sussurrò Elena mentre i suoi occhi si fissavano sulla sua gemella.
"Mi hai ucciso!" Audrey ignorò Elena, precipitandosi verso Klaus con rabbia. I suoi occhi guizzarono verso il punto in cui Bonnie si trovava con Matt per un breve secondo. "Mi hai veramente ucciso! Ma che problemi hai Klaus?!"
"Considerala una piccola pausa, tesoro. Stefan sta attualmente avendo la sua." le disse Klaus con una semplice scrollata di spalle, non toccato dalla sua rabbia.
"Penso che sia giustificata, dati i segreti che mi avete nascosto." le avvolse un braccio intorno alle spalle, tirandola a sé. "Non fare il broncio, ora stai benissimo. Non ti ucciderei mai veramente." un leggero sorrisetto gli increspò le labbra. "Consideralo un giusto benvenuto in famiglia."
La Gilbert gli allontanò il braccio dalle sue spalle, fissandolo infuriata. "Questo non lo rende comunque giusto!"
Alzando gli occhi al cielo, Klaus rivolse la sua attenzione a Rebekah. "Vi presento mia sorella Rebekah. Un avvertimento... sa essere molto cattiva."
"Non fare lo stronzo." lo avvertì la bionda, gettando Tyler tra le sue braccia. "Lascialo in pace!" gridò Elena coraggiosamente mentre l'ibrido teneva il lupo Lockwood per il collo.
"Lo spiego in modo molto semplice... ogni volta che cerco di trasformare un lupo mannaro in un ibrido, muore durante la transizione. È davvero orribile, in effetti." si morse il polso e fece bere il suo sangue a Tyler, guardando la Bennett.
"Voglio che trovi il modo di salvare i miei ibridi, Bonnie. E per il bene di Tyler... farai meglio a sbrigarti." con un solo movimento, girò la testa del ragazzo Lockwood e gli spezzò il collo, facendo cadere il suo corpo a terra.
Matt cadde in ginocchio accanto al cadavere del suo migliore amico con le lacrime agli occhi. "l'ha ucciso."
"Non è morto." Audrey scosse la testa consapevolmente. "Il sangue di Klaus lo trasformerà in un ibrido."
"E se Bonnie avrà successo, sopravvivrà alla transizione." aggiunse l'originale, socchiudendo gli occhi sulla strega in questione. "Avanti, vai a prendere i tuoi grimori e gli incantesimi e tutto il resto. Io terrò Elena... come garanzia."
Per mostrare il suo punto, l'ibrido afferrò il braccio di Elena e la tirò verso di sé, guardandola minacciosamente. La gemella più grande sospirò e fece un cenno verso Bonnie e Matt, entrambi la guardarono prima di andarsene.
Rebekah analizzò Elena, inclinando la testa mentre la squadrava dall'alto al basso. "Quindi questa è l'altra doppelganger. Audrey è molto più carina." commentò.
"Basta, Rebekah. Porta il lupo mannaro da un'altra parte, vai" la bionda prese Tyler per il braccio e se ne andò. Klaus guardò Elena, facendo una piccola risatina. "Ignorala. Povera cara." poi guardò Audrey. "Mettiti a tuo agio, tesoro. Abbiamo appena iniziato."
Poi spinse con noncuranza Elena in avanti e Audrey la afferrò prima che potesse cadere a terra. Il tempo passò piuttosto lentamente dopo quel gesto mentre la paura e la tensione riempivano l'interno della palestra.
Elena si sedette sul pavimento con Dana e Chad, cercando di calmarli, mentre Klaus sedeva in silenzio sulle gradinate. Audrey era a pochi passi da lui, tenendosi la testa tra le mani mentre sentiva una leggera fitta al collo.
La porta si aprì ed Elena fissò chi entrò con un misto di emozioni sul viso. "Stefan..."
"Klaus." il Salvatore la ignorò, guardando l'ibrido. "Sei venuto a salvare la tua damigella, amico?" chiese l'originale con un tono amaro nella sua voce.
"Sono venuto a chiederti perdono." disse Stefan con calma, avvicinandosi lentamente alle gradinate. "E prometterti lealtà."
"Già una volta hai rotto quella promessa."
"Elena non significa più niente per me ormai." il vampiro con i capelli da eroe lo cercò di convincere mentre i suoi occhi si rifiutavano di guardare la gemella Gilbert più grande. "Qualunque cosa tu mi chieda di fare... io la farò."
Klaus ci pensò su per un momento prima di annuire, alzandosi in piedi. "Mi sta bene, facciamo un brindisi." iniziò, dirigendosi verso il punto in cui i tre umani erano seduti a terra. "Uccidili." indicò Chad e Dana, alzando un sopracciglio mentre Stefan non si muoveva. "Che stai aspettando? Uccidili."
Elena iniziò immediatamente a scuotere la testa, alzandosi in piedi mentre guardava il suo ex ragazzo. "No! Stefan, non farlo. Non mi farà del male. Ha già detto che-"
Improvvisamente, la Gilbert più grande urlò quando Klaus la colpì in faccia, facendola cadere a terra. "Klaus!" gridò Audrey, ma prima che potesse fare qualcosa, Stefan si precipitò su di lui con rabbia.
L'originale lo afferrò per la gola con facilità. "Lei non significa niente per te?" ripeté con uno tono sarcastico. "Le tue bugie continuano ad accumularsi."
"Lasciala stare!" gridò Stefan, soffocando nella stretta dell'originale. "Farò tutto quello che vuoi, hai la mia parola!"
"La tua parola non vuol molto. Ho creduto alla tua parola per tutta l'estate, e non ho mai dovuto ricorrere a questo..." Klaus gli afferrò la testa per tenerlo fermo, guardandolo dritto negli occhi.
"Smetti di opporti." lo soggiogò, ignorando le suppliche del Salvatore. "Non volevo farlo. Volevo solo la tua alleanza e invece ora dovrò prendermela. Tu farai esattamente ciò che dico quando te lo dico. Non fuggirai, non ti nasconderai, semplicemente obbedirai."
"No, Stefan..." sussurrò Elena, cercando di non piangere. "Elena..." disse a sua volta Stefan mentre Audrey scuoteva lentamente la testa, vedendo tutta la voglia di combattere lasciare gli occhi del vampiro Salvatore.
"Ora uccidili." ordinò l'originale. "Squartatore."
Cambiando volto, Stefan si precipitò in avanti e affondò le zanne nel collo di Dana, nutrendosi finché il suo corpo senza vita cadde a terra.
* * *
"È sempre un piacere vedere un vampiro nel suo vero elemento." Klaus si chinò accanto a Elena, osservando Stefan mentre si nutriva avidamente di Chad. "Questa specie è diventata talmente noiosa."
"No." la gemella più grande scosse la testa con un'espressione di orrore sul viso mentre guardava la scena. "L'hai reso tu così."
"Io l'ho invitato alla festa, cara." l'ibrido sorrise mentre si alzava. "Lui si è messo a ballare sul tavolo." guardò Audrey, che osservava con un'espressione pietrificata sul volto. "Niente da dire, tesoro?" le chiese, guadagnandosi solamente uno sguardo arrabbiato in risposta. "Prenderò il tuo silenzio come segno che hai imparato la lezione."
"Tu volev-" prima che Audrey potesse finire, la porta si spalancò mentre Rebekah irrompeva all'interno della stanza, dirigendosi verso Elena ━ la rabbia era chiara nei suoi occhi. "Dov'è?! Dov'è il mio ciondolo?!"
"Di che stai parlando?" Klaus la guardò confuso. "Lei ha il mio ciondolo. Guarda." la bionda gli mise in mano un telefono mentre i suoi occhi non lasciavano Elena.
"Bene bene." mormorò Klaus mentre guardava la foto in questione prima che la sua attenzione si spostasse di nuovo su Stefan e Audrey. "Altre bugie."
La gemella più piccola alzò le mani in difesa. "Non sapevo niente del ciondolo." disse onestamente con la fronte corrugata mentre guardava Stefan confusa, che si limitò a guardare il pavimento.
"Allora, dov'è?" gridò Rebekah mentre Elena scuoteva velocemente la testa. "Io non ce l'ho."
"Stai mentendo!" dopo aver detto queste parole, la bionda originale si precipitò sulla doppelganger e affondò le zanne nel suo collo, nutrendosi di lei. Klaus afferrò sua sorella per le braccia e la tirò via. "Falla finita!"
"Le farò dire dov'è, Nik!" urlò di nuovo Rebekah mentre l'ibrido guardava Elena che si stava tenendo una mano sopra la ferita che ora aveva sul collo. "Dov'è il ciondolo, dolcezza? Sii sincera."
"Sto dicendo la verità." la Gilbert più grande sussultò, guardandolo onestamente. "Katherine l'ha rubato."
"Katerina. Ma certo." l'originale annuì, non essendo sorpreso. "Però è una sfortuna. Se avessimo quel ciondolo sarebbe tutto più facile per la vostra strega, ma visto che dobbiamo farlo in modo difficile, diamoci dei tempi, eh?" accese il tabellone dove venivano tenuti i punti, facendo partire l'orologio mentre indicava Stefan.
"Venti minuti. Se Bonnie non avrà trovato la soluzione, voglio che tu ti nutra ancora. Solo che questa volta dovrai nutrirti di Elena. So che lo vuoi." gli ordinò.
"Klaus!" gridò Audrey con gli occhi spalancati.
"Nessuno se ne deve andare." ignorando la piccola Gilbert, rivolse la sua attenzione su Stefan ed Elena. "Se tenta di fuggire, spezzale la colonna vertebrale." afferrando il braccio di Audrey, la trascinò fuori dalla palestra e Rebekah li guardò per un momento prima di seguirli.
* * *
Audrey sussultò quando una Caroline in lacrime le corse tra le braccia, abbracciandola forte. La Gilbert non esitò a ricambiare l'abbraccio, avvolgendo le braccia attorno alla bionda e chiudendo gli occhi per un momento di sollievo.
Alla fine era stata mandata con Rebekah in una delle aule della scuola per tenere d'occhio Tyler, che aveva l'aspetto dei lupi nelle Smoky Mountains. Non gli restava molto tempo prima che la transizione fallisse ━ e i venti minuti stavano passando più velocemente di quanto Audrey si aspettasse, pregando che Elena stesse bene.
Non c'era niente che potesse fare per fermare Stefan, anche se c'era la possibilità che Rebekah la lasciasse andare per provare. Tutto dipendeva dal fatto che Bonnie trovasse una soluzione.
"Bene, il verdetto è arrivato." annunciò Klaus mentre entrava. "La strega originale dice che la doppelganger dovrebbe essere morta."
Il sorriso di Rebekah crebbe. "Quindi possiamo ucciderla?"
"No." l'ibrido scosse la testa mentre estraeva dalla tasca una provetta di sangue. "Sono quasi certo che voglia dire il contrario."
"Perché?" chiese confusa la bionda originale. "Chiamalo intuito..." mormorò Klaus, tendendo la fialetta a Tyler. "Il sangue di Elena. Bevilo."
"No!" Audrey trattenne Caroline mentre la Forbes protestava ━ la sua collana brillò mentre canalizzava la forza di Elijah per tenerla ferma. "No, no, no, Tyler, non farlo!"
"Se non lo beve, morirà comunque, amore." le fece notare Klaus senza mezzi termini. "Consideralo un esperimento. Va bene così." Tyler lottò per un momento, ma poi si arrese, prendendo la fialetta e bevendo il sangue.
"Ecco bevi. Che bravo." Tyler tossì, rotolando sulla scrivania e cadendo a terra, urlando mentre si contorceva per il dolore. Il ragazzo Lockwood si tenne la testa mentre la sua faccia cambiava ━ i suoi occhi diventarono gialli e delle zanne spuntarono nella sua bocca. "Questo è un buon segno."
𝘮𝘦𝘩𝘳𝘰 ⸻ 𝘤𝘩𝘢𝘯𝘤𝘦 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘺𝘰𝘶
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