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5 giorni dopo

Finalmente dopo un sacco di tempo ebbi la possibilità di ringraziare i gemelli, erano così dolci, entrambi, dissero che mentre Fred correva a chiamare Madama Chips, George mi teneva tra le braccia nel tentativo di riscaldarmi. L'unico momento in cui dovevo essere sveglia, ero a terra, svenuta!
Selene aveva cominciato a sentirsi meglio, ma restava sempre il problema con Harry, mi odiava , e lo capivo l'ho trattato malissimo, ma in quel periodo non avevo voglia di fare altri chiarimenti e rischiare di ammazzare a mani nude un altra amicizia.
Non mi parlava, ne guardava. Mi ingnorava e lo capivo. Ero stata veramente cattiva con lui, nonostante tulle le cose belle che lui ha fatto per me.
Stavamo tutti nella sala comune Grifondoro, quando entró proprio Harry, era incazzato nero. La testa fissa sul pavimento e non ha guardato in faccia nessuno, NESSUNO.
H-harry- dissi fermandolo
Ha- non mi toccare NON MI TOCCARE CAPITO?-
Mi staccai subito, non lo avevo mai visto così, i gemelli si guardarono. E andarono da lui. Gli si sedettero davanti nel tentativo di consolarlo. Ma proprio lì in quel momento che videro il suo viso. Era ricoperto di lacrime, gli occhi chiusi per la vergogna e i capelli che cercavano di coprire gli la fronte bagnata.
Si scambiarono uno sguardo indeciso, e tornarono al loro posto iniziale.
Herm- Harry ascoltaci, ci dispiace-
Ha- non è colpa tua Hermione, ne di Ron ne di Fred ne di George.-
H- ti pareva fosse colpa mia-
Ha- perché lo è, solo questo-
H- sei tu che mi hai baciato, poi tu e Hermione mi avete lasciato lì una notte intera, io dovrei essere incazzata come ora lo sei te.-
Strinse i pugni, e mi venne addosso. Mi buttò per terra. George e Hermione intervenirono subito. George aiutato da Ron allontanò Harry.
Selene e Hermione mi rialzarono.
R- amico sei pazzo-
S-no non è pazzo, è sopraffatto dall'ira, e per aiutarlo possiamo solo lasciarlo solo- detto questo Harry se ne andò, avrei voluto seguirlo, ma non avrei voluto avere in cambio altre botte, anche se avrei scommesso tutto che non mi avrebbe mai rimesso le mani addosso.

Skip time

Eravamo a lezione di difesa contro le arti oscure, con il professor Lupin, era una lezione molto divertente, come quella di Hagrid su Fierobecco. La lezione si stabiliva sul a dare davanti al molliccio,lui dice ta una tua paura e si deve gridare riddikulus.
L- provate, riddikulus-
Classe- riddikulus-
S- questa lezione è ridicola-
S-zitto Malfoy- gli gridò Selene
La lezione iniziò e il molliccio cambiava aspetto ogni 20 secondi.
Quando arrivò il mio turno, ero molto tesa, avevo paura di molte cose, dell' buio, della solitudine, e della morte, quella era forse la mia paura più grande.
Arrivata davanti al molliccio, esso si trasformò subito in un mostro, era una figura nera incappucciata, in mano teneva un coltello, insanguinato, il viso, come ho detto prima, non si vedeva, ma si potevano scorgere degli occhi assassini, assetati di sangue, la figura aveva i vestiti completamente neri e sporchi di schizzi di sangue umano. Girava la testa di qua e di la, come nel tentativo di trovare qualcosa. Me.
Appena lo vidi mi paralizzati, tutte le altre erano paure normali, ma io, bhe, Sirius è il mio padre adottivo, i miei veri genitori bhe, sono morti quando avevo 5 anni, per colpa di quell'assassino.
Ricordo bene che la classe fece un passo indietro. Impaurita.
Lupin continuava a dire che era finito, era una finzione, non era veramente lui, aveva capito che avevo un brutto ricordo riguardo a quell'uomo. Chiusi gli occhi e il loro ricordo mi affiorò la mente. Le urla, i gridi, mio padre che cercava di proteggere mia madre. E lui, che stava girando per casa nel tentativo di trovare e uccidere anche me. Ma nel buio delle 4 di notte mi nascosi e rimasi viva, sentendo che uscì dalla porta andai da loro. Mia madre stesa sul letto, mio padre accasciato a terra. Morti e insanguinati. Un immagine che mi torna in mente anche ora.
S- riddikulus- a quelle parole, aprii gli occhi di scatto, Selene era intervenuta e il molliccio si trasformò in un arcobaleno. I gemelli, seguiti da Selene, Hermione e Harry, mi presero i mi fecero sedere.
G- ora ci spieghi cos'era quello-
Disse impaurito George
H- lui, lui uccise i miei genitori, lui entrò in casa mia e gli uccise, non è un mago, un mostro o qualunque altra cosa magica, lui è un killer, una persona che prova gusto nell'uccidere. Non gli anno fatto un incantesimo per questo, è così e basta. E il mondo è popolato da questi uomini. Harry siamo più simili di quando credi-
Nonostante fosse arrabbiato con il mondo era lì con noi. Nonostante il litigio di prima e ra venuto per capire cosa stesse succedendo.
Mi guardò e poi distolse lo sguardo.
Selene mi diede un abbraccio di conforto, e George mi strinse la mano, che bello, i miei amici sono i migliori, e George, lui è fantastico. Lo amo, basta.
M- oh mamma mia, un killer mi vuole uccidere, aiuto, aiutatemi-
Avrei riconosciuto questa voce d'ovunque. 
F- Malfoy lasciala stare-
M- oh, Weasley, difendi la mezzosangue?-
I gemelli lo guardarono con uno sguardo colmo di rabbia
Ha-vattene Draco-
M- ti ci metti pure tu Potter? Anche te dalla parte della mezzosangue? Ricordi come ti ha trattato o no?-
In quel momento arrivarono Ron e Ginny
M- avete bisogno dei rinforzi?-
Con quelle parole se ne andò seguito da Tiger e Goyle.
R- che stronzo-
H- puoi dirlo forte Ron-
Herm- non lo sopporto-
Gi- stai bene Helen?-
H- state tranquilli sto bene, di sicuro meglio di prima-
Harry fece una piccola risatina.
R- sei ritornato tu amico- disse Ron spettinandogli i capelli. Lui sorrise, un sorriso innocuo. E tutti ci mettemmo a ridere. Un momento indimenticabile.
Come pochi in quel periodo

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