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Sentiva le forze diminuire sempre di piΓΉ. Le braccia farsi piΓΉ pesanti.

Ikuyo non avrebbe mai creduto che sarebbe stata colpita in quel modo. Non sapeva nemmeno se in quel mondo avrebbero potuto fare qualcosa per poterla aiutare, la ferita le sembrava abbastanza profonda, o forse era solo il dolore del momento che le stava dando delle false indicazioni.

In ogni caso la castana ora aveva capito a cosa era dovuta la strana sensazione che da un po' di tempo percepiva, come se dovesse accadere qualcosa durante quel combattimento.

Β«Ikuyo! Non chiudere gli occhi!Β» La voce del padre la riportΓ² alla realtΓ , non si era nemmeno accorta che la sua vista si era annebbiata.

GirΓ² la testa verso il genitore, che la stava tenendo, e gli sorrise appena.
Β«Scusa...Β» La sua voce era bassa, ma comunque udibile.
Β«Non volevo farti preoccupare.Β»

Kensuke non voleva accettare quanto era successo.
Β«Non pensare a me, dobbiamo trovare qualcuno che sia in grado almeno di fermare l'uscita del sangue.Β»

Un uomo del gruppo di cui faceva parte aveva appena colpito sua figlia, quando gli era stato chiaramente detto di non infierirle ferite come quella.

Non avrebbe mai pensato che potessero ingannarlo in quel modo. Non avrebbe mai potuto perdonarglielo.

Β«PapΓ ...Β» Lo chiamΓ² la ragazza in un sussurro.
Β«Togli questa specie di lancia dal mio stomaco.Β»

Il corvino le rivolse uno sguardo sorpreso.
Β«Se lo faccio peggiorerΓ² solo le cose.Β»

Β«Prima o poi andrΓ  tolta, tanto vale farlo subito.Β» Dovette fermarsi per un secondo prima di riprendere a parlare.
«Toglila così non ti sarà d'intralcio, e poi portami alla grotta dove c'è il liquido del risveglio, l'acqua miracolosa, per favore.»

Β«Vuoi che ti porti nel bel mezzo della battaglia? In queste condizioni?Β» Scosse la testa.
Β«Non se ne parla, devo portarti in un posto piΓΉ tranquillo.Β»

Ikuyo alzΓ² la mano, posandola sul braccio del genitore e stringendo appena la presa.
«Ti prego, lì ci sono i miei compagni, sono sicura che in qualche modo mi aiuteranno.» Lo guardò con occhi supplicanti.
Β«Fidati di me. Fidati di Senku e del Regno della scienza.Β»

Anche in quelle condizioni la ragazza riponeva una fiducia oltre ogni limite nei confronti dei suoi amici, e della scienza di cui si erano circondati.

Kensuke fece un piccolo sospiro. Voleva salvare ad ogni costo la figlia, quindi non si sarebbe messo a discutere su quale scelta fosse meglio prendere.

Se doveva fidarsi per aiutare Ikuyo, allora lo avrebbe fatto. Non intendeva perdere piΓΉ tempo del necessario.

Deglutì, per poi annuire. Dopodiché avvicinò la mano verso la lancia, e quando la vide fargli un cenno la tolse con un colpo secco.

Quel gesto provocΓ² un gemito di dolore da parte della castana, che si portΓ² d'istinto entrambe le mani sulla ferita, ancora piΓΉ dolorante di prima.

Il sangue aveva preso ad uscire piΓΉ rapidamente, non ne voleva sapere di smettere, ma questo giΓ  sapevano sarebbe accaduto, ragion per cui Kensuke la prese subito in braccio, dirigendosi quanto piΓΉ velocemente poteva verso la grotta.

Doveva sbrigarsi, non aveva molto tempo a disposizione. Se non avrebbe ricevuto delle cure nell'immediato avrebbe visto sua figlia chiudere gli occhi, per non riaprirli piΓΉ, e questo lui non poteva permetterlo.

Non poteva accettare di veder andar via Ikuyo prima di lui. Non era così che dovevano andare le cose. Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ad un figlio.

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Quando arrivΓ² a destinazione notΓ² come alcuni di loro fossero giΓ  riusciti a prendere possesso della grotta contenente il liquido del risveglio, mentre il resto del gruppo teneva occupati i nemici.

Non pensava fossero così capaci da riuscire ad arrivare al loro obiettivo con quella velocità.

Forse avrebbe dovuto prendere le parole di Ikuyo con piΓΉ serietΓ , invece di convincersi che non fossero in grado di portare avanti una battaglia di quel tipo.

Scosse energicamente la testa, togliendosi quei pensieri dalla testa, per poi dirigersi all'entrata della grotta, evitando con cura di entrare nel campo d'azione dei combattimenti.

Β«Ikuyo!Β» EsclamΓ² allarmata una voce, quando Kensuke si addentrΓ² nel luogo che tutti cercavano di raggiungere.

A parlare era stata Kinuyo, che non appena aveva visto l'amica in braccio all'uomo si era allarmata, soprattutto perchΓ© lei sembrava essere priva di conoscenza.

Non sapeva cosa era successo, ma non l'avrebbe lasciata nelle mani del nemico, per nessuna ragione al mondo.

Ma non fece in tempo a fare nulla, perchΓ© Senku la superΓ². Non aveva perso nemmeno un secondo nell'andare dalla ragazza.

Non appena l'aveva vista si era preoccupato, cosa che gli aveva impedito di rimanere a fare ciΓ² che stava facendo, ignorando tutto il resto.

Β«Cosa Γ¨ successo?Β» DomandΓ² immediatamente, allungando le mani verso di lei, prendendola tra le sue braccia.

Kensuke l'aveva lasciato fare, non si era opposto alla volontΓ  di Senku di tenere personalmente la castana.

Il ragazzo aveva abbassato lo sguardo sulla sua ferita. Sul vestito di Ikuyo c'era una visibile macchia di sangue e in viso cominciava ad essere pallida.

Apri gli occhi, Ikuyo. PensΓ² Senku, deglutendo con fatica.

Sapevano che potevano rimanere feriti, ma mai si sarebbe immaginato di vedere lei in quelle condizioni.

La testa della ragazza era abbandonata contro la spalla di Senku, e non accennava a riprendersi. PerΓ² il solo fatto di vedere il suo petto che si alzava e si abbassava gli diede la forza di muoversi per poterla adagiare a terra.

«Non ti avvicinare!» Disse Kinuyo all'uomo che l'aveva portata fin lì, piazzandosi tra lui e i suoi due amici.

Alla castana si unì che Chrome. Nessuno dei due intendeva far fare un ulteriore passo a colui che era appena arrivato.

Β«Iku-chan...Β» SussurrΓ² Gen, osservando come l'aveva ridotta quella ferita.

Β«Lasciatelo passareΒ» disse improvvisamente Senku, portando un senso di sbigottimento in tutti i suoi amici.

Β«Sei impazzito forse? Non possiamo far passare-Β» IniziΓ² a dire Kinuyo, ma venne bloccata dal ragazzo, che senza farsi alcun problema riprese a parlare, non distogliendo lo sguardo da Ikuyo.

«È suo padre. Se vuole avvicinarsi può farlo.»

A quelle parole la giovane si bloccΓ².
Β«Suo padre?Β» RipetΓ© lentamente, era la prima volta che lo vedeva. Effettivamente l'unico che lo conosceva era proprio Senku.

Ikuyo, maledizione apri gli occhi! PensΓ² ancora una volta il ragazzo, che nel frattempo aveva preso e stretto la mano della ragazza nella sua.

Non aveva mai provato una paura come quella.

La paura dell'incertezza. La paura dell'ignoto.

Quella paura che ti entra dentro, che circola nelle tue vene, diffondendosi nel tuo corpo come un parassita, fino ad arrivare alla tua mente, dando il via ad una serie di pensieri tutt'altro che positivi.

La paura nella sua forma piΓΉ pura. Quella derivante dal timore di perdere una persona che ami, proprio sotto i tuoi occhi.

Senku non aveva mai provato quel tipo di paura, ma non credeva potesse essere così potente, a tratti si sentiva mancare il fiato. Era come se un macigno si fosse posizionato sul suo cuore, impedendogli il giusto funzionamento.

Β«Che cosa Γ¨ successo?Β» Chiese ancora una volta, con un tono decisamente piΓΉ serio confronto a quello utilizzato precedentemente.

Β«Stavamo parlando, nessuno dei due aveva intenzione di combattere contro l'altroΒ» cominciΓ² a spiegare Kensuke, non riuscendo a non guardare la figlia, anche lui sperava con tutto se stesso che si svegliasse il piΓΉ presto possibile.

Β«Ma ad un certo punto Γ¨ stata colpita da una piccola lancia, che perΓ² Γ¨ riuscita a procurarle quella ferita.Β» Strinse le mani in due pugni.
Β«Non era assolutamente mia intenzione provocare una situazione simile.Β»

Β«Cosa ti ha spinto a portarla qui?Β» DomandΓ² Gen, che si era poggiato a terra, proprio vicino ad Ikuyo.

Β«Me lo ha chiesto leiΒ» rispose immediatamente il corvino.
Β«E io mi sono fidato, potete fare qualcosa per aiutarla?Β» Li guardΓ² a turno, sperando in una risposta positiva.

Β«Sicuramente posso fasciarle la ferita e farla smettere di sanguinare, ma...Β» La frase di Gen si interruppe, incapace di andare avanti.

Β«Cosa, Gen? Ma cosa?Β» Chiese Kinuyo, timorosa di sapere cosa volesse aggiungere.

Β«Il problema Γ¨ la ferita interna, non sappiamo quanto possiamo fare.Β» Fu Senku a concludere quanto stava dicendo il bicolore.

Ed era proprio quello a spaventarlo. In quel mondo non avevano gli strumenti e le capacitΓ  necessarie per poter curare una ferita interna.

Β«No.Β» La castana scosse la testa nell'udire quella notizia.
Β«Deve esserci un modo!Β» Sentiva le lacrime invadere i suoi occhi.

Senku improvvisamente sentì ricambiare la stretta alla sua mano.
Β«Ikuyo!Β» La vide aprire gli occhi e guardarsi attorno.

Sul suo viso vide nascere un piccolo sorriso.
Β«Grazie papΓ , per esserti fidatoΒ» disse al genitore, felice di constatare che l'aveva ascoltata.

Β«Ikuyo! Come ti senti?!Β» Kinuyo subito si avvicinΓ² all'amica, che notΓ² immediatamente le lacrime sostare sui suoi occhi.

Β«Poteva andarmi peggioΒ» rispose lei, cercando di rassicurarla con lo sguardo, ma vista la ferita che aveva non era un obiettivo facile da raggiungere.

Β«Iku-chan... Dobbiamo subito fasciarti la ferita.Β» La guardΓ² con preoccupazione.
Β«Dobbiamo fare ciΓ² che possiamo.Β»

Β«E lo farete, non pensarci troppo, mentalista.Β» Gli disse Ikuyo accennando ad un sorriso, soprattutto quando lui le rivolse uno sguardo sorpreso.

«Non mi chiami mai così.»
Β«Preferisci che torni a chiamarti pinguino?Β» Quella domanda strappΓ² una risata anche a Kinuyo, oltre che a Gen.

Β«Tu puoi chiamarmi come preferisci, mi va bene tutto.Β» Le rispose infine, qualsiasi soprannome fosse uscito dalle sue labbra a lui sarebbe andato bene.

La castana poi strinse ancora un po' la presa sulla mano di Senku, che per tutto il tempo non aveva osato staccare gli occhi da lei.
Da quando l'aveva chiamata non aveva detto piΓΉ niente, e Ikuyo poteva immaginare perchΓ©.

Anche il bicolore lo capì, motivo per il quale fece segno a Kinuyo di allontanarsi per lasciarli soli.

Senku non avrebbe parlato con lei tranquillamente se non fossero stati soli. Solamente in quel modo si sarebbe sentito a suo agio.

Β«Senku.Β» Lo chiamΓ² in un sussurro, guardandolo con dolcezza.

Β«TroverΓ² un modo per farti stare bene.Β» Le disse lui, continuando a tenere la sua mano.

Lo aveva detto, ma la veritΓ  era che in quel momento non aveva la piΓΉ pallida idea di come avrebbe fatto, e nemmeno del tempo che aveva a disposizione.

Dovevano ancora battere Tsukasa e i suoi uomini. Solo in quell'istante avrebbe avuto il tempo e la tranquillitΓ  necessaria per trovare qualcosa che gli sarebbe stato d'aiuto.

Ikuyo si accorse che la sua testa aveva preso a pensare troppo, così alzò il braccio libero e posò una mano sulla sua guancia, ottenendo la sua completa attenzione.

Β«Una sera mi hai chiesto se la scienza mi aveva mai delusaΒ» cominciΓ² a dire la castana.
Β«E io ti ho risposto di no.Β»

Β«Me lo ricordo.Β» ConfermΓ² il ragazzo, con un basso tono di voce.

La giovane sorrise, e Senku nell'osservare la sua espressione sentì che non ce l'avrebbe fatta a vederla in quelle condizioni troppo a lungo.

Β«La risposta non Γ¨ cambiata.Β» Gli fece sapere lei.
Β«E mai lo farΓ , e nemmeno tu mi deluderai mai. Sono sicura che un modo lo troveremo, ma adesso devi pensare a questa battaglia. Dobbiamo concludere una cosa alla volta, altrimenti non ce la faremo.Β»

Senku sapeva che era così che avrebbe dovuto agire, però allontanarsi da lei era complicato, ci sarebbe voluta una grande forza di volontà.

Ma sapeva anche che non doveva perdere tempo. Prima avrebbero vinto quella guerra e prima si sarebbe potuto dedicare a trovare un modo per salvare Ikuyo.

Fece un sospiro, tentando di ritrovare la calma e la sicurezza che aveva in precedenza.

Β«Lo so.Β» La guardΓ² negli occhi.
Β«Ma tu vedi di resistere fino a che non vinceremo, e non sforzarti. Non fare cose stupide come cercare di aiutare in combattimento.Β»

Non riuscì a mascherare la preoccupazione nella sua voce, però non gli importava se Ikuyo se ne fosse accorta, ormai con lei era inutile cercare di fingere.

Β«Puoi stare tranquillo, me starΓ² qui mentre voi vi occupate del resto.Β» Sentire quelle parole sembrΓ² rassicurarlo almeno un po'.

Con molta fatica Senku si allontanΓ² da lei, per poter riprendere ciΓ² che stava facendo in precedenza.

Nessuno gli chiese come stesse, probabilmente non avrebbe risposto a quella domanda.

Per loro non era facile, quindi non riuscivano ad immaginare come fosse per Senku, il quale aveva finalmente trovato la via da percorrere per stare insieme alla ragazza che amava.

Ragazza che ora era stesa a terra, ferita, e nemmeno in maniera lieve.

L'unica cosa che potevano fare era andare avanti con il loro piano, e sperare di concludere il piΓΉ in fretta possibile.

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